Bravo, davvero bravo. Spesso si ha paura di sfigurare facendo poesia su temi cosiddetti "bassi" (scusa passami il termine) come i programmi televisivi ad esempio, però in questo caso funziona, inoltre quando si è ispirati non bisogna darsi limmiti, Mozart scriveva opere che spesso nascevano dal canto di un uccellino quindi vedi tu se non puoi fare poesia su quel capolavoro del Trono di spade. In ogni caso una bella poesia, anarchica, libera come piace a me.

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Da fan sfegatata, ma letteralmente sfegatata di Jon Snow, non posso che alzarmi in piedi e farti un applauso per questa meraviglia.
Qui, in poche parole, hai descritto il percorso di Jon nelle ultime stagioni: la sua morte e resurrezione, la sua elezione a Re del Nord, il suo fatale (e da shippatrice a vita della Jonerys direi perfetto) incontro con la Madre dei Draghi ed infine questa nuova realtà che si è appena fatta strada in lui, ovvero quella di essere il “Messia” di Westeros, il vero figlio del Ghiaccio e del Fuoco, di Lupi e di Draghi, e di essere ormai a suo malgrado coinvolto nel gioco del trono.
Tutte quelle domande rivolte a Jon sono anche rivolte a noi fans, con tutta la nostra ansia.
Grazie ancora per questa perla sul mio Principe che fu Promesso e....niente.
Alla prossima.
Dew

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