Recensioni per
Il Signore del Drago Tonante
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/20, ore 21:18

Che meraviglia questo finale. Mi ha commosso. Sarebbe bello se la natura avesse davvero questa forza.
Mi ha colpito molto come sei riuscito nella prima parte a creare questa atmosfera per certi versi "normale": un gruppo di abitanti del luogo salva il protagonista, lui guarisce un po' alla volta, riesce a tornare a valle.
Poi di colpo diventa tutto incredibilmente spirituale.
Proprio una storia ben scritta e appassionante.
Moroder e Rabauer non li dimenticherò, sono due personaggi affascinanti, e poi sono contenta che alla fine Rabauer non abbia venduto la montagna e la sua anima!
Complimenti, come sempre.

Recensore Master
21/07/20, ore 20:15

Fantastico capitolo che ci fa entrare nel vivo dell'avventura!
Dopo un incidente di percorso molto realistico tutta l'atmosfera si fa sempre più inquietante.
Bellissima la parte in cui i personaggi rivelano le loro debolezze e i loro scheletri negli armadi!
I personaggi secondari diventano "persone" e il Kaiser scopre che forse i suoi desideri sono molto più venali di quello che credeva e che il Signore del Drago potrebbe essere la sua nemesi!
E gli abitanti del villaggio? Chi sono davvero? Spiriti o persone reali?

Recensore Master
20/07/20, ore 22:54

Ciao! Eccomi a commentare un'altra delle tue bellissime storie! Partiamo subito con una immagine che proietta direttamente nel bel mezzo dell'avventura. Sembra di essere lassù, in balia del vento e della neve insieme alla novella Armata Brancaleone guidata dal Kaiser. Lui mi piace moltissimo mi ricorda quei personaggi dei film di avventura di altri tempi, un po' John Waine e un po' Sterling Hayden.
Torniamo indietro nel tempo e scopriamo come tutto ha avuto inizio. Il proprietario dell'agenzia che si sfrega di continuo le mani tutto ispira tranne che fiducia e serietà, ma il richiamo della montagna è troppo forte per Il Kaiser!
La scena all'aeroporto é proprio bella, ci presenta velocemente tutti i personaggi dal punto di vista del Kaiser... 😂 Non lo invidio! Meno male che con lui c'è anche Moroder...
La descrizione del "nerd ribelle" é buffissima.
Non vedo l'ora di sapere che succederà! A presto!!
A proposito perdonami, ma per motivi generazionali, non ci posso fare niente, ogni volta che leggo Moroder la mia mente canta "whatafeeling. ..I am music now! Ohohoh!" 😂
(Recensione modificata il 20/07/2020 - 10:56 pm)

Recensore Master
27/11/19, ore 19:10

Recensione premio per il contest "Senza tempo - II Edizione" 1/1

Ciao! Eccomi, finalmente!
Non mi perdo in altri convenevoli, ma non posso fare a meno di dire che non solo non mi hai deluso nemmeno questa volta, ma che anzi mi hai proprio sorpreso in positivo, in particolare nell'introduzione! Sì, hai dovuto presentare i personaggi, il contesto e hai corredato il tutto con piccolissime ma notevoli pennellate che descrivono il magnifico e tradizionale Bhutan, che conosco abbastanza bene a causa di ricerche passate e che hai reso davvero vivido, senza rallentare nemmeno troppo il ritmo. I personaggi, poi... beh, direi che la frase del Kaiser
“Questi qua, al massimo, avranno scalato le montagne russe del luna park.”
è stata perfino generosa, a questi qua io non avrei dato manco mezza lira bucata. Probabilmente sulle montagne russe ci sono saliti con l'ascensore...
La storia delle spedizioni precedenti è stata molto interessante e mai pedante, e allo stesso modo le riflessioni di Moroder (il nome è un omaggio al noto compositore, vero?) rendono molto bene l'atmosfera tesa che regnerà durante la scalata. Non vedo l'ora che inizi^^
Davvero tantissimi complimenti, ovviamente anche per lo stile. A presto!
mystery_koopa

Recensore Master
03/09/19, ore 20:49

Recensione premio “I doni della Medicina,” indetto da Dollarbaby sul forum di Efp, giudice sostitutivo Shilyss.

Caro yonoi,
ho finito di leggere la storia mezz’ora fa e ho ancora il magone. È una delle cose più belle che abbia mai letto su questo sito e ritengo che dovrebbe stare in un bel libro di racconti. Conosco poco e niente della montagna, vivendo da tutt’altra parte – al massimo qualche colle, anzi sette, come tradizione racconta, ma quello che sei riuscito a trasmettere in questo racconto è stato un mondo, un modo di pensare, un atteggiamento, uno stile di vita. Qualche anno fa ho visto al cinema un film su una spedizione sull’Himalaya, una di quelle storie vere dove la vetta è a un metro e tocca tornarsene giù per avverse condizioni climatiche sopraggiunte. Ecco, quel film era toccante e bellissimo, ma questo aveva qualcosa di più: il mistero dell’ignoto, il dramma di esistenze meschine che tentano di risollevarsi sfidando la sorte e la Natura – ma la montagna è qualcosa di più, vero? – e il concetto, già presente in altre tue bellissime storie, che le vette siano divinità vere e proprie, quasi senzienti.

Qui i Tre Fratelli volevano restare inviolati e sono stati pietosi con il Kaiser e con Moroder, consentendo loro di tornare giù. A onore del vero, sono state misericordiose anche con i due scomparsi, permettendo loro una rinascita più semplice. La verità è che potrei cercare di fare una recensione seria, parlando delle caratterizzazioni, della trama, della precisione di taluni termini, della serenità di un finale dolcissimo e perfetto, da manuale (il tesoro che viene ributtato dov’è sulla falsariga di Indiana Jones e l’Ultima Crociata), la contaminazione della natura e lo spirito umano messi a nudo quando persino l’esperto alpinista tarda dieci assurdi minuti, commettendo una leggerezza inammissibile, il senso di oppressione, che hai descritto così bene da togliere il fiato persino a me, qui, seduta alla scrivania.

Potrei dirti un milione di cose tecniche: la verità è che questa storia è un vero gioiello e ti ringrazio per averla scritta, perché ho ancora il magone addosso. Ovviamente, la prima cosa che faccio è metterla nelle liste, dove deve stare.
Un carissimo saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
02/09/19, ore 22:01

Recensione premio per il contest “I doni della medicina,” indetto da Dollarbaby sul forum di Efp, giudice sostitutivo Shilyss.

Caro yonoi,
Anche questo capitolo è intenso e bellissimo. Da un lato c’è l’avventura, la salita metaforica e fisica della male assortita compagnia all’interno di un paese straniero e poco inclusivo, a prescindere dalla dolcezza di bestie e uomini, evanescenti come visioni. Dall’altro c’è il tormento interiore che attanaglia ogni personaggio, portandolo a guardarsi allo specchio senza riconoscersi davvero. La scalata della vetta è allora una scalata alla parte più recondita di se stessi, ma anche a qualcos’altro. Alla culla del mondo. Il valore aggiunto di questa storia, fin qui, è anche il fatto che tu abbia riportato un po’ di mistero nel mondo, per citare a braccio King Kong di Peter Jackson.

Dalai lama che sconfiggono la morte, visioni, banditi, fantasmi e credenze antichissime contribuiscono a rendere questa storia un racconto d’avventura in piena regola che tiene avvinto il lettore dall’inizio alla fine. Ogni personaggio è atipico e vicino a noi, inspirando a un tempo biasimo e comprensione. Calzini sudati è un personaggio pedante e antipatico, ma dal momento che la sua tragedia interiore ci viene rivelata iniziamo a guardarlo con più benevolenza; allo stesso modo, la placida Leina dimostra una personalità inquietante nel suo amore per un volto perfetto solo all’apparenza. È stato travolgente e hai usato la frase in maniera magnifica.
A prestissimo e complimenti, **, come sempre!
Shilyss

Recensore Master
01/09/19, ore 11:48

Recensione premio per il contest “I doni della medicina” indetto da Dollarbaby sul forum di Efp – giudice sostitutivo Shilyss

Caro yonoi!
Eccomi finalmente a recensire questa storia che mi attirava veramente tantissimo **! Dopo aver letto diversi tuoi lavori che trattano di sfide tra l’uomo e la Natura più impervia, posso dire senza esitazione che questa deve essere una tua tematica cara. Il bello è che nel racconto utilizzi un linguaggio adatto al contesto specifico, con terminologie tecniche che arricchiscono il lettore dandogli la sensazione di aver letto qualcosa di nuovo, qualcosa che possa ampliare il nostro orizzonte. Oltre alla sfida rappresentata dal ghiaccio e dal divieto legale di salire sulle cime maledette, c’è la sfida dell’uomo verso se stesso e verso la divinità. Scalare non è solo questione di arrampicarsi nel punto giusto, ma anche di resistere fisicamente a delle condizioni innaturali ed estreme.

L’elemento superstizioso è un elemento in più che mi ha intrigato moltissimo. L’idea che la vetta sia un luogo dove dimorino gli dei rende quest’avventura un viaggio spirituale, soprattutto stando alle parole dell’orientalista. In un mondo contemporaneo dove lo scetticismo regna sovrano e non c’è spazio e tempo per ascoltare il passato, natura e mito si pongono come un unico blocco capace di fermare l’Uomo. Scritta, come sempre, in maniera incantevole e trascinante, i personaggi emergono vivi. Non vedo l’ora di proseguire. Il modo in cui descrivi la grandezza e il biancore delle montagne rapisce ed è visivamente di grande, profondo impatto.
Con ammirazione,
Shilyss

Recensore Master
26/06/19, ore 15:22

Primo Classificato Parimerito

IL SIGNORE DEL DRAGO TONANTE di YONOI.






Grammatica e stile: 10/10

Sul fattore grammaticale niente da segnalare, ma non c’erano neanche dubbi in proposito, visto di chi si parla.
Sullo stile, invece, cosa potrei contestare? Una volta mi hai detto che alcuni lo avevano giudicato troppo corposo, che dovevi contenerti nell’esposizione; io invece ti dico di continuare così, a darci dettagli mai banali ma sempre utili per una maggior comprensione e immaginazione della scena, perché le tue descrizioni non sono mai un peso, sono una ricchezza preziosa. Mi sono resa conto ancora una volta che sei veramente uno dei migliori che abbia avuto la fortuna d’incontrare sulla mia strada: perché storie come le tue sono rare, mai prive d’insegnamento e di profondità, mai prive di passione – la tua in primis – e dedizione. E al cuore, caro yonoi, personalmente darò sempre un’importanza fondamentale.
Sei preciso ed evocativo allo stesso tempo, esaustivo e capace di lasciarci comunque immaginare: hai portato anche me su queste vette arcane e che cercano la visione più innocente, tra chi cerca la propria strada e chi ritrova ciò che aveva perduto; mi hai commosso con ogni storia, in ogni legame che hai formato in questo gruppo all’apparenza incoerente e dai tratti comici, ma solamente all’inizio, prima di apprendere la realtà dei fatti.
Insomma, se non si era capito, ti considero davvero un autore dal quale poter imparare tanto.



IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Anche con la caratterizzazione dei personaggi dai sempre il meglio di te, creando figure che non rimangono meramente personalità fittizie, tanto sono verosimili – e tanto che, alla fine, non riesco mai a trovare qualcuno che mi piaccia più degli altri, perché sono tutti unici e tali da risultare amabili.
Rabauer e Moroder, per esempio, sono molto realistici nel bellissimo legame d’amicizia che hanno, in quel punzecchiarsi a vicenda ma dimostrare più di una volta di tenersi a fondo – quell’abbraccio al ritrovo finale mi ha commosso, sì: Rabauer che aveva paura di aver perso la sua spalla, e invece… niente, direi che il pezzo si commenta da solo –; del primo mi ha subito attirato il percorso di crescita che ha fatto: da uomo che si sentiva sicuro e di aver tutte le risposte a persona che mano a mano avanza verso un percorso ignoto, dalla realizzazione spettacolare; e indubbiamente anche come carattere il suo essere una guida, anche se spesso intransigente e dura, me lo ha fatto apprezzare un sacco.
Moroder, sua controparte meno severa e più sdrammatizzante, è la figura paterna che vorremmo tutti, conosciuto dal protagonista nel pericolo e al suo fianco sempre rimasto. Una figura buona e protettiva che mi ha subito scaldato il cuore, come è molto dolce Zampetti nel suo essere l’anima innocente e serenamente più ingenua della storia.
Di Elena Cohen posso dire che, essendo l’archeologa della situazione, ha da subito avuto tutto il mio interesse: forse di lei avrei voluto sapere addirittura di più – per curiosità mia, totalmente: anche per quel riferimento alla figlia che ama tantissimo ma dalla quale riceve solo silenzio –, ma alla fine mi basta anche quello che di lei sappiamo; e di certo non si può dire che non ci abbia messo una buona dose di passione e forza d’animo in quest’avventura che ha spalancato l’anima a tutti.
Il Gufo, invece, fin dall’inizio l’ho reputato come la persona peggiore che qualcuno potesse incontrare sia nella sua saccenza che in quella voglia latente di mettere zizzania; e il fatto che alla fine se la sia data a gambe lasciando tutti al proprio destino me lo ha fatto amare ancora di meno.
Luca e Leina li ho lasciato per ultimi, sì; perché se mi dovessero costringere, direi che sono loro le personalità che più ho amato in questa storia. Ogni loro caratteristica è affascinante, forte, struggente, triste: due anime fuori dalla società e dagli schemi, che cercano solo di essere felici e non restare sole, che desiderano il calore dell’amore o comunque di una relazione, e che la montagna prende insieme: ne ha pietà, le abbraccia per dare loro la pace e tenerli insieme, perché insieme avevano già conosciuto parte della serenità; e li conduce in un mondo dove sicuramente Luca vivrà libero da ogni condizione e potrà ricevere i frutti di quanto bene ha fatto con quel gesto nei confronti di Leina – la dolce chiamata inventata è al pari del finale della storia come bellezza –, mentre Leina non dovrà più temere i giudizi di quello che ha fatto.
Una bellissima, rasserenante immagine.



Utilizzo pacchetto ARCHEOLOGO: 8/8

• Prompt: Due personaggi hanno una relazione da tanto tempo (+2) → Ed eccoli qui i miei cari amici, le due parti di una bellissima coppia non amorosa, ma allo stesso tempo spettacolare da vedere.
Niente da fare, continuerò a pensare che Rabauer e Moroder si meritano ogni bene di questo mondo, e che non per nulla il Signore del Drago Tonante ha concesso loro la vita; neanche loro potevano essere separati senza dare avvio alla crudeltà peggiore.
• Oggetto: Bussola (+2) → La bussola del caro Zampetti ci dona meraviglie e inquietudini; segna altre strade e preannuncia quello che accadrà poi: l’entrata in un mondo dove alle basilari leggi naturali se ne sostituiscono altre e le realtà s’incrociano, dove solo il cuore e ciò che contiene può arrivare.
• Frase: “Per questo sono qui, sono spezzata anch’io; forse tu puoi ripararmi, e io riparerò te.” (+2) → Si può riassumere così la relazione tra Luca e Leina; e sicuramente, ora che hanno l’immortalità e la pace dalla loro sarà sicuramente così, lentamente e dolcemente. La mancanza che avevano dentro poteva essere riempita solo vicendevolmente, e ancora una volta il tenero gesto di Luca durante gli ultimi istanti di Leina ci fanno comprendere che è la persona con la giusta sensibilità per curare e accudire la ragazza.
Inoltre, la presenza della cara Cohen ti dà altri due punti, in quanto riprende il lavoro presente nel pacchetto.



Punti BONUS per utilizzo intero pacchetto: 5/5



TOTALE: 33/33

Recensore Master
24/06/19, ore 11:34

E sono giunta alla fine di questa storia.
I tuoi racconti li adoro perché narrano la realtà ma lo fanno con una punta di magia che non guasta mai. La spedizione era destinata a fallire, lo si era capito fin da subito, eppure il finale tragico ha lasciato un sospiro di sollievo. Non so, ma è come se sapere che la montagna è salva, rimasta incontaminata dalla presenza dell'uomo, mi abbia trasmesso un senso di sollievo. E oggi giorno lasciare un luogo lontano e al sicuro dall'intervento dell'uomo è sempre cosa buona.
Come tutte le spedizioni che si rispettino, anche la tua finisce con un bel brindisi, perché quando si esce vivi da certe situazioni bisogna festeggiare. Sempre!
Complimenti ancora una volta yonoi, le tue storie sono ormai certezze!
A presto,
Nina

Recensore Master
19/06/19, ore 12:14

Eccomi qua! Anche se con enorme ritardo ci sono, è come se anche io vedessi le bandierine del campo base :)
In questo secondo capitolo conosciamo meglio i personaggi, i loro tormenti ma anche il loro coraggio. Il fatto che non si perdano mai d'animo, nonostante siano a mille miglia di altezza in mezzo al nulla praticamente, è davvero segno di grande coraggio. O incoscienza...
Quello che ho maggiormente apprezzato di questo capitolo sono state le battute che hanno reso una situazione pesante decisamente più leggera e scorrevole. Bravissimo...
Spero di riuscire a leggere la fine di questa storia già in giornata,
Nina ^^

Recensore Master
13/05/19, ore 13:24

Ehi yonoi ^^
Non sapevo cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggere questa storia, e come sempre mi succede con te le mie idee vengono presto archiviate :)
E' sicuramente una squadra tutt'altro che omogenea quella che sta scalando la vetta del Gangkar Punsum. Mi chiedo se qualcuno ci lascerà le penne per strada...
E' inutile che esprima i miei complimenti per il tuo modo di scrivere e descrivere: sempre impeccabile!
Bellissima la frase tratta da Alice, un libro/film che adoro!
Ho notato che questa storia partecipa al contest "Lavoratori allo sbaraglio" al quale gareggio anche io. In bocca al lupo allora ;)
Buon pomeriggio,
Nina

Recensore Master
03/05/19, ore 10:48

Carissimo, ne ho visti tanti di film (inventati o biografici) di gente che scala montagne e in tutti il problema é stato sempre lo stesso.
Alle 14, cascasse il mondo, torniamo.
Tutte le spedizioni hanno in comune un'unica certezza. Alle 14 di sicuro alla cima mancheranno pochi metri (che tradotto in linguaggio d'alta quota significano dai trenta minuti all'ora abbondante), che la stessa cima verrá raggiunta (dopo aver perso almeno mezz'ora per cercare di convincere il capospedizione che quella é l'ultima opportunitá di scalare una cima per molti) abbondantemente dopo le 14 e che si perderanno altri minuti preziosi tra foto e commemorazioni varie.
Comprendo l'impossibilitá di ognuno di noi di compiere un'arrampicata di questo tipo e di vedersi sfuggire la meta per pochi metri/minuti. Ma la realtá é che la montagna vince sempre, se uno non sta alle sue regole.
Gai definito questo cap
"agghiacciante". Beh, c'é davvero da farsi venire i brividi tra il piccoletto guaritore e questa incredibile avventura.
Gioisco al pensiero che Moroder ce l'abbia fatta e mi dispiaccio per i due persi nel nulla eterno, ma forse tutti hanno trovato ciò che cercavano: Un po' di pace.
Ma... Il Gufo?
🤔🙄😲
Alla prox e in bocca al lupo per il contest!
Ssjd

Recensore Master
02/05/19, ore 22:12

Ave my dear, how are You? I’m reading your new masterpiece, the high mountains and the scissors.
The 3 big brothers are on the air.
The challenge is on the way, step by step.
Rabauer is a great.
Cime tempestose stanno arrivando per gli scalatori!

Thunders and storms the wild wind, like the Karma.

The first missing people.

Leina is a little, darling eagle, just a little bit crazy, just the coldness and her imagination.
The false phone conversation a sunto.

poor little darling, the howl (gufo)

The price is very high. For everyone..

Poor Little Kaiser.

The Lord of Dragon arrived, the Mountains’s King, it is a kind of circle.

We understand.

The world is a little child, selfishness and the pride.


“Chi è quel ragazzino?”
“È la diciassettesima reincarnazione del santo lama Kunley, che diffuse in Bhutan la dottrina del Buddha. È noto anche come il Signore del Drago Tonante, colui che domina gli spiriti della montagna sacra e conosce i segreti della guarigione del corpo e dell’anima.”


The sorrow’s gone away.


All is perfect, like the mountains, once and again.



Great job as usual
Parafrando Nietzsche, tutto ritorna, in un eterno ciclo.

Recensore Master
02/05/19, ore 17:41

Beh, direi che un finale più azzeccato di questo qui non poteva esserci. Tragico, ma con una punta soffice. La spedizione era destinata a fallire, e per fortuna che è andata così! Va bene il progresso e l'espansione, ma ci sono anche dei limiti che non andrebbero superati. Ci sarà un motivo se certe montagne non vengono conquistate dagli scalatori, come hanno purtroppo imparato a loro spese i personaggi di questa storia. C'è di buono, però, che questo è stato anche un momento di crescita personale. Jumping Frog/Calzini Sudati ha avuto modo di fare qualcosa di buono prima di tirare le cuoia, e grazie a lui la necrofila è morta contenta. In quanto agli altri, in particolare Moroder e il Kaiser, di sicuro sono tornati a casa molto più ricchi dal punto di vista spirituale. E a questo proposito, ti ringrazio per averli risparmiati. Mi piacevano un sacco, quei due.

Alla prossima storia, yonoi!

Recensore Master
29/04/19, ore 09:32

Ciao.
Ho deciso di trasferirmi nel Buthan. Uno stato in cui é vietato fumare ovunque e hanno la venerazione per il pene, merita tutto il mio rispetto!
In questo nuovo cap scopriamo qualcosa in più sui vari personaggi, comprese le loro paure e i loro scheletri nell'armadio. Immagino che il rimanere soli, in luoghi come quello in cui hanno dormito, immersi nel silenzio della natura, oltre che in parziale carenza di ossigeno, porti sí a cercare il proprio demone interiore e a tirarlo fuori, giusto perché va bene la compagnia di chiunque, pur di non sentirsi abbandonati.
Il gruppo si perde più volte, ma ho notato che nessuno si scoraggia a tal punto da voler tornare indietro. Come se tutti fossero consci dei pericoli, ma tornare indietro, alla vita reale, sarebbe anche peggio che stare lí e proseguire.
É come se perdessero la strada, ma ogni volta ritrovassero se stessi.
Sono davvero curioso di sapere come proseguirà quest'incredibile avventura, fa davvero venir voglia di essere lí, insieme a loro!
Alla prox!
Ssjd
PS: Ma i custodi di cui parli nel titolo sono il fantomatico gruppo di dissidenti o gli abitanti del villaggio fantasma?

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