Recensioni per
Ma belle dame...
di DolceZeref

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/07/19, ore 14:24

Non recensisco cose tue dai tempi della Preistoria, credo sia opportuno recuperare.
Ma salve a te, o mia balda giovane e ormai vecchia amica.
È sempre una gioia per gli occhi vedere una tua poesia pubblicata, sai che nel complesso mi piacciono sempre tutte.

All'inizio non ho fatto subito il collegamento con la cara cattedrale, ma poi ho tristemente il soggetto di questo componimento.
Straziante, struggente, semplicemente stabilizzante.
Hao: Sai fare una recensione senza cadere nel trash?
No, ed è per questo che mi am- Okay, scherzi a parte, mi è piaciuta davvero tanto. L'ho letta e riletta più volte, e mi sono sentita un grande peso opprimere il petto, come un parassita che si appiccica con le zampe e che non ti lascia via di scampo; rende molto l'idea del fuoco che distrugge, che annienta senza pietà, nella prima strofa (non per niente, è stata quella che ho preferito).
Non sono grande esperta di poesie, posso solo esprimere tutto il mio amore per questa bellissima, piccola perla. E, come al solito, il finale è stato la ciliegina sulla torta, il colpo finale che, diciamocelo, ha fatto sanguinare abbastanza il mio cuoricino.

Beh... Alla prossima! (Anzi, a sempre!)
One kiss,

- La tua Sakurina ed Hao

Recensore Junior
21/04/19, ore 19:14

Ciao Zeref,
Ti confesso che quando ho letto il titolo non ho proprio pensato all'incendio di Notre Dame, che tu fra l'altro non menzioni, ma celi velatamente dietro le rime.
Un'ottima poesia, che lascia scoprire il significato allegorico delle parole riga dopo riga.
A presto,

Shawnblade
(Recensione modificata il 21/04/2019 - 07:14 pm)

Recensore Master
20/04/19, ore 14:24

Buon pomeriggio.
Ahimè, nulla sarà più lo stesso dopo esser stato riparato... ma l'importante sarà esserci ancora.
Poesia molto intensa ^^
Buona giornata :)

Nuovo recensore
19/04/19, ore 14:21

Una poesia introversa sul penoso dolore delle ustioni.Chi ha avuto esperienza come me conosce l'inferno che si sopporta negli ospedali per venirne a capo molto lentamente.Nella tua poesia sono patologiche anche le rime che si mantengono latenti sul calvario di queste sofferenze.Ottimo lavoro.
Pasta 19/4/2019