Recensioni per
Smerigliatrice angolare
di alessandroago_94
Ah, quindi questa non è la prima, c'è ' La città maledetta '. |
Recensione premio per il contest "Sitting in my room, with a needle in my hand" - 2/2 |
Prima recensione premio per il contest “Ero lì quando…” di Ghostmaker |
Premetto che non ho letto La città maledetta, per cui Alex mi è del tutto sconosciuto. La storia è molto forte e certamente procede lungo una linea narrativa inaspettata... almeno per me! La prima cosa che ho notato è il linguaggio, Alex narratore e protagonista parla come un ragazzo di 19 anni,e questo ė stato fondamentale per cercare di imedesimarmi nel racconto. Devo ammettere di essere abbastanza sconvolta. Gli elementi emergono lentamente, sia il passato di Alex, che per quanto possa essere strambo, certamente non avevo mai sospettato potesse essereun serialkiller. E poi Sante... non ho dubitato della sua esistenza fino alla fine. Anzi, ti dirò, all'inizio mi ha ricordato Pif e Boris Giuliano, che tutte le mattine si incontravano al bar sotto casa. Comunque ho iniziato a sospettafe soltanto alla fine, quando si volatilizzava in presenza di Alina. Ho sempre voluto scrivere qualcosa del genere, cioè di un personaggio che esiste soltanto nella mente del protagonista, ma ho sempre desistito per la difficoltà dell'impresa. Per questo sono così affascinata da Sante. Ho capito, pensato, intuito, si tratti di una personificazione del ricordo del padre, almeno per come Alex lo ha costruito... A dire il vero non so cosa sto scrivendo, sono un po' turbata al momento. |
Ciao Alessandro questo testo è davvero molto forte e credo che scrivere su tematiche del genere debba essere molto impegnativo a livello emotivo. All'inizio il ragazzo sembrava solamente soffrire psicologicamente e cercare di isolarsi dal mondo che lo circonda,invece aveva dentro un trauma e dei sentimenti spaventosi,che si sono risvegliati in un modo mostruoso. Molto ben costruita la figura di Alina nella storia,la sua fine non me la aspettavo proprio, all'inizio sembrava che lei volesse incastrarlo invece era meglio non gli avesse mai parlato,pensava a scegliere bene e invece ha condannato se stessa e suo figlio. Quel che è stato fatto al feto è stata la parte che mi ha impressionata di più. La figura più suggestiva è stata quella di Sante, dopo due apparizioni avevo compreso che non era una persona reale. Davvero una storia impegnativa da scrivere,soprattutto a livello psicologico. Un saluto. |
Accidenti. È splendida in maniera disturbante. Non ho letto "La città maledetta", quindi ti confermo che si comprende con chiarezza anche senza aver letto il racconto precedente (a questo punto credo che dovrò farlo). Mi incuriosiva molto il personaggio di Sante, dopo l'episodio al bar ho cominciato a pensare che fosse solo un amico immaginario del protagonista, poi se ho detto una castroneria ti prego di perdonarmi, ma è stata questa la mia impressione. L'inizio è in un certo senso tranquillo e poi man mano che si va avanti si viene sommersi sempre più dai ricordi di Alex e dalla sua psiche malata e perversa, che fa comprendere anche la sua auto giustificazione e accettazione di ciò che ha fatto (non pensa neppure per un istante di essere in torto). Inutile dire che fila dritta dritta tra le mie preferite ^^. |
Capolavoro. |
RIMA CLASSIFICATA |
Buongiorno! |
sono in ritardissimo caro, ma ci tenevo a lasciare un mio piccolo pensiero su questo scritto, anche perchè, avevo letto il precedente a cui è legato e quindi lo ho letto con curiosità... |
Ale, finalmente sono riuscita a passare e a finire, quindi, di leggere! |
Aleessandroo!! |
Ciao carissimo^^ |
Ma buongiorno! |
Buongiorno! |