Ho sempre pensato che nascere così deve essere una grande sfiga. Non sapremmo mai cosa vuol dire "vivere con superficialità". Non sapremmo mai cosa vuol dire non farsi domande. Eppure questa razza esiste e io li vedo decisamente più spensierati mentre io sento il peso della mia età.
Siamo giovani, ma anche già vecchi.
Siamo geniali, ma anche banali.
Siamo un po' sopra la media, con una sensibilità che può analizzarti in maniera verticale fino a raggiungere livelli profondissimi, eppure non abbiamo l'inventiva di diventare pionieri dei nostri tempi.
Parlo in generale di noi scrittori amatoriali, i dimenticati, perché ci ho sempre visto come un'unico movimento culturale.
Come una sorta di setta dell'internet.
Mi ha rievocato tantissimi pensieri il tuo racconto, e ritengo che questo, "la sostanza", sia più importante di mettere le virgole al posto giusto o di trovare un font carino per i lettori.
Complimenti, sfogo condivisibilissimo. |