Recensioni per
Il nome in una rosa
di reesejordan

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/10/19, ore 21:38

E io mi sciolgo 😍😍
Ma io le amo e poi tu hai saputo renderle così dolci bravissima ❤️❤️

Recensore Master
04/05/19, ore 19:35

Carissima Reesjordan , questa storia così dolce, sentimentale e romantica, ma al tempo stesso intensa e vibrante , mi ha riempito di grande commozione.
L' ho aggiunta subito alle preferite, è talmente bella che è persino difficile trovare delle parole adatte per recensire . Posso dire che sento Rosalie molto affine a me, penso che ho iniziato ad amare il personaggio di Oscar in modo così radicale, proprio dall' episodio " Rosalie a Palazzo Jarjayes ". Potrei fare un commento "fiume" su questa tua one shot ma sarebbe inappropriato, il fatto è che avevo lasciato incompiuta una storia proprio su questo argomento e sono quanto mai emozionata di te, che mi hai fatto questo grande regalo
Ho trovato favoloso questo passaggio 😍
"Io ho una rosa bianca in mano e il nome di chi me l'ha regalata sulla bocca, nella mente, nel cuore". , come anche il finale. Eccezionale!
In ultima analisi, sei stata abile nell' aver escogitato un missing moment per approfondire l' addio fra le due Rose che nell' anime è potente ma troppo frettoloso e come al solito lascia troppo vuoti da colmare.
La piccola Rosalie , che tanto amava Oscar, se decise di andare a vivere con la donna che inizialmente avrebbe voluto morta, fu proprio per un atto d'amore estremo verso di lei. Nell' anime purtroppo Oscar non viene a conoscenza del perché di questa scelta così sofferta della sua protetta, nella tua storia , anche se non c'è una spiegazione vera e propria, c'è tutto il dolore nel volto di Rosalie che vale più di mille parole. Oscar comprende il suo desiderio di riservatezza, scambia con affetto e altrettanto amore il bacio della sua piccola amica e le regala un ricordo da portare sempre con sé .
Un ricordo che rimarrà serbato nel suo cuore fino all' ultimo addio , quella scena finale dell' anime piena di potenza evocativa....
Perdona eventuali errori o incongruenze nella mia recensione, ho scritto di getto.
Chapeau!
(Recensione modificata il 04/05/2019 - 07:59 pm)

Recensore Veterano
04/05/19, ore 16:16

Una bella storia, molto originale e che approfondisce un "missing moment" fra l'ultimatum della Polignac e l'ultimo saluto di Rosalie a Oscar.

Ho sempre pensato Oscar sia stata il primo amore di Rosalie.
Hai descritto la loro intesa con molta delicatezza e senza strafare, esprimendo al meglio i sentimenti di colpa che Rosalie porta dentro e questa forza di "sacrificare se stessa" per difendere la sua amata.

Fortunatamente lei avrà altrettanto coraggio in seguito, quando fuggirà dalla Polignac per ristabilirsi a Parigi e sposare Bernard.

I miei complimenti!

Recensore Master
04/05/19, ore 13:27

Cara Reesejordan,
Arrivo soltanto ora, dopo lunga meditazione sull' argomento in questione...
Così hai deciso di farle andare oltre quella imbarazzante (ma non per tutti) soglia sempre soltanto rasen-
tata, dalla Ikeda per prima. Non certo quella dell' avventura erotica, già ampiamente varcata, bensì
quella dell' amore, pieno e vero. Un amore al femminile... una passione scomoda, equivoca e, appunto,
imbarazzante... A questo punto la domanda sorge spontanea: può l' amore essere fonte di tutto ciò che
ho appena scritto??! No! Se l' amore è amore non potrà che essere amore. Nel diciottesimo secolo come
oggi, come in tutte le epoche della storia umana. Purtroppo la limitatezza dei limiti umani, di sentimento
e di comprendonio, non sono ancora arrivati a capire questa immensa e cristallina verità. Vicissitudine
oltre modo drammatica. Ebbene, io ritengo la situazione da te espostaci del tutto plausibile. Ancora più
credibile per quel loro "modo tranquillo di vivere il loro sentimento", che non è una forma di vigliacche-
ria, ma il modo più sincero di amarsi. Sempre! Io credo che fra Rosalie ed Oscar e viceversa, esistesse
effettivamente un grande legame affettivo. E adesso??! Consideri terminata la tua riflessione all' interno
di questo tema o ritieni di doverla ancora sviluppare? Per quanto riguarda la qualità della tua scrittura,
naturalmente, non posso far altro che complimentarmi un' altra volta con te.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
29/04/19, ore 19:43

Rosalie non poteva avere nome più appropriato.

Della rosa ha la prepotente bellezza e l’estrema fragilità. La sua bellezza non è solo e non è tanto quella esteriore. Rosalie è un’anima sincera, troppo spontanea per vivere in un ambiente che non sia il suo, o con altri fiori che non siano rose come lei. La sua sensibilità è un velo che vibra al minimo soffio, è una apparente fragilità sempre pronta a piangere di gioia o dolore. Rosalie è una rosa, e per essere felice ha bisogno di stare insieme ad altre rose. Alla sua rosa.

In questa tua os Rosalie ha già superato la fase del turbamento, dell’inquietudine, della perplessità, dello sbigottimento, della scoperta, della reticenza ad ammettere, della paura di qualcosa di inevitabile, della rabbia per qualcosa di impossibile. In queste tue righe Rosalie è serena e sincera con se stessa. Usa le parole senza averne timore. E parla d’amore. Ammette candidamente e con forza di amare una donna. Non si sta chiedendo se sia giusto o sbagliato, quella fase, come dicevo prima, l’ha già superata. Sa solo che ama. Rosalie è una creatura nata per amare in senso assoluto. Pervertita? Omosessuale? Sessualmente ingorda? Non le interessano questi distici umani; non ci si sente in didascalie culturali; se non è palpito, per lei, è solo convenzionale etichetta. Anche il nome Oscar è una regola imposta. Una sfilata di consonanti e vocali che suonano dolci o battono amari. Rosalie, così apparentemente remissiva, così smaccatamente ortodossa, scopre in sé un amore istintivo, inconfessabile, impulsivo, irrealizzabile, irrazionale, incantato.

Oscar è ancora lontana dal riconoscere il suo amore, il suo unico uomo nascosto nel cuore persino a se stessa. E Rosalie, Rosalie ha qualcosa che nemmeno lei, nemmeno Oscar, sa spiegare. Sono così diverse, eppure così incredibilmente unite nell’anima che le loro labbra possono unirsi in un bacio senza che questo appaia sbagliato, senza che questo non abbia un senso per ciascuna di loro. Ognuna troverà il suo, di senso. Per Rosalie, forse, quel bacio è il massimo della manifestazione che le è concessa, o che si concede, del suo amore per Oscar. Rosalie non potrà mai amare Oscar alla luce del sole. E poi, forse, ha capito che Oscar è di un altro, che il cuore della sua rosa appartiene ad un uomo.

Per Oscar quel bacio può voler dire tanto. Il suo desiderio di amare, certamente: il cuore di Oscar è gonfio di bisogno d’amore. Ma ne è anche così spaventata da esserselo andato a cercare nella sicurezza dell’impossibilità, che il suo amore per Fersen altro non è che la paura di amare André. Il suo amore per Rosalie ha aspetti certamente ortodossi: è venato di fratellanza, di amicizia profonda, di comunanza di anime. Ma c’è anche quella componente di amore passionale, carnale, istintivo che Oscar ancora non ha vissuto e che certamente irrompe nei suoi pensieri e nel suo corpo che vuole, che desidera, al pari del cuore. Oscar ama in maniera irragionevole, ingorda, invisibile, inquieta, illusa, intensa.

Se in quel salottino fosse entrata una terza persona e avesse visto quei baci dolci su labbra audaci, quasi certamente avrebbe pensato ad una pazzia, ad una follia. Ma se avesse guardato bene, avrebbe visto solo un abbraccio fra due rose.

Recensore Master
29/04/19, ore 19:42

Quanta delicatezza nel descrivere questo amore così assoluto e puro. Quanta sensibilità nel raccontare questa passione celata, proibita eppure inarrestabile. Bellissime, dolcissime immagini di un grande amore che non ha potuto diventare realtà tangibile, rimanendo nel mito degli amori impossibili. Brava come sempre, buona serata.