Recensioni per
Cane, Profeta e Messia
di LadyVale94

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
13/07/20, ore 18:01
Cap. 1:

mi hai strappato l'anima,mikami è il muio personaggio preferito grazie avrei volut una storia infinita

Recensore Junior
17/08/11, ore 21:23
Cap. 1:

Accidenti! è la prima volta che trovo una one-shot su uno degli ultimi personaggi apparsi in Death Note ma comunque fondamentale ovvero Mikami...hai reso davvero bene la sua degenerazione alla pazzia,Mikami infatti credendo di essere il profeta di Dio continua a tessene le lodi pure da carcerato.E poi quando Matsuda dà un foglietto per scrivere a Mikami(che nella sua maniacalità pensava di essere in ritardo a lavoro) quest'ultimo inizia a rivedere dal suo punto di vista gli ultimi eventi del caso Kira per poi "suicidarsi" (ti sei riferita alla teoria di matsuda alla fine del manga eh?) per raggiungere nella morte il proprio dio.
Per concludere questa è davvero un'ottima One shot!

Recensore Junior
20/04/11, ore 19:44
Cap. 1:

bà..la storia mi pare parecchio strana..devo dire che veramente ci vuole molta fantasia per scrivere un racconto del genere..Infine ti ricordo che Mikami era morto durante l'ultima puntata per difendere Light..Va bè l'idea è buona mapoteva essere sviluppata meglio in conclusione..
Nickoku

Recensore Master
08/11/10, ore 17:21
Cap. 1:

Trovo la scelta di utilizzare Teru Mikami originale e ben sfruttata, dopotutto. Non ho mai letto storie che riguardavano lui nello specifico, ma ho notato favorevolmente che potrebbe benissimo inserirsi nella trama del manga e non stonare affatto.
Vediamo il magistrato ormai totalmente perso nel vortice di quella che potremmo definire una follia-orgasmo, e l'insistente riferirsi a lui come ad un cane è doloroso, fa perfettamente capire in che stato ormai si trova. Un cane costretto al guinzaglio, un cane a cui viene fatto un atto di misericordia, un cane adorante e fatalmente fedele (questo è il giusto attributo) al suo padrone. Dio.
Un Dio che lo invita a seguirlo, a non rimanere troppo a lungo in quel posto che non è riuscito a riconoscere fino in fondo il bene del loro operato; è ormai inutile perderci tempo rimanendo lì.
Se la prima parte farebbe pensare ad una qualche forma di riconoscenza verso Matsuda (l'ingenuo, dolce Matsuda), l'unico che prova misericordia per il condannato (la misericordia che quel Dio a cui Mikami inneggia non gli ha donato), questa idea viene brutalmente respinta dal ritrovamento sul foglio di quello che per Mikami è il Death Note del nome dell'agente.
Eliminato.
L'odio nei suoi confronti è lucido, quindi, perdura nonostante tutto, ampliato forse dalla angustia di quelle quattro mura; l'odio per i sopravvissuti, per coloro che non dovrebbero più esserci e invece ci sono, in prima linea Near o Nate che dir si voglia. E forse è segno che l'odio tra antagonisti non può scemare, così come fa ben capire Aizawa che non ne prova pietà nemmeno vedendolo ridotto in quelle condizioni, smagrito, le braccia livide, totalmente perso nella sua pazzia.
Ho trovato quasi affascinante la descrizione della follia - o meglio, della realtà così come la vede Mikami -: Dio non l'ha abbandonato, Dio è sopraggiunto per salvarlo, quasi un padre buono che venga a consolare il figlio prima dell'ultima prova. Eppure, dopo essersi assicurato che abbia fatto il suo dovere, lo abbandona, non si ricorda più di lui, se ne va. E l'unico modo per seguirlo è proprio uccidersi, ascendere insieme a lui verso il regno dei cieli che spetta di diritto a Mikami. Non è forse lui il suo profeta?
Il finale è un vero e proprio fulmen in clausula. Near ha dunque sperimentato su Mikami il Death Note? Questo è ciò che viene lasciato ambiguamente fatto capire al lettore, che si trova ad essere quasi agghiacciato dalla mente capace di ideare un suicidio del genere. L'uso della stilografica mi ha richiamato alla mente l'uso che Hannibal Lecter ne fa ne "Il silenzio degli innocenti", diametralmente opposto eppure simile: è il mezzo con cui raggiunge la libertà, e Mikami forse non ha trovato la libertà nella morte, nel suo sfuggire alla condanna imposta da altri?
Lo stile è corretto, volutamente compiaciuto nella scelta di termini "d'effetto", ma non risulta pedante o pesante. Qualche distrazione nella stesura, ma cose di poco conto. In sostanza la trovo una buona storia, e mi complimento con te di questo ^^
Salut!
Lely

Nuovo recensore
05/04/10, ore 20:21
Cap. 1:

è meravigliosa. Sono veramente senza parole.
Bravissima

Recensore Junior
12/12/09, ore 17:09
Cap. 1:

Eccomi qui, Vale!
Alla fine ho finito Dn, yeaah XD Come al solito hai tirato fuori un'altro magnifico scritto, sono senza parole! *_*
Il comportamento di Mikami è cosi... pazzamente IC *__* E la sua venerazione per Kira è proprio ben descritta *_________* Ma non l'approvo XD Mi dispiace per lui u.u E poi bellissima l'allusione finale a Near che probabilmente aveva testato il death note su Mikami *_* Fantastica!!! *_* Non ho parole per farti un complimento che valga *-*
Finisce, naturalmente, in preferiti u.u
Ci becchiamo alla prossima ( che aspetto con ansia u.u), ora sono di fretta altrimenti parlavo di più ^^''' Un bacio, ci sentiamo! =D

Recensore Junior
24/07/09, ore 11:01
Cap. 1:

Ho letto ora la fanfiction e devo dire che è meravigliosa. E' scritta molto bene, sono rimasta colpita da come sei riuscita a delineare bene la figura di Mikami, ormai in prigione, che impazzisce totalmente. Anche il titolo è azzeccatissimo. Inoltre la frase finale di Roger dice tutto.

Nuovo recensore
23/07/09, ore 20:30
Cap. 1:

Ciao Vale^^ Scusa il ritardo nel commento, mi era passato di mente. Allora allora, da dove comincio? Beh, anzitutto devo dire che il titolo è azzeccatissimo per la personalità di Mikami (segue Kira come un cane ed sia profeta che messia, come Cristo lo è per Dio), è continuamente sottolineato con frasi particolari e abigue (quella del cagnetto per intenderci). Penso che tu abbia descritto la personalità di Mikami perfettamente, la sua devozione per un dio (mi piace che lui chiami Kira "Dio" con la D maiuscola e Aizawa "dio" con la minuscola, è un tocco di classe) perverso, che arriva addirittura a perdonare dopo il torto che gli ha fatto. Anche il continuo ripetere che lui è il "profeta di Dio", non fa altro che dimostrare la sua euforia per essere una parte importante, la più importante (almeno quando entra in scena) del suo piano per eliminare dal mondo il male. Il nitido miraggio che ha, poi (escludendo il fatto che come ben sai la scena mi puzzava di yaoi ...) è la ciliegina sulla torta, l'exploit della follia di un uomo ammaliato da un potere maligno che lui ritiene sacro. Ottime anche le descrizioni del carattere dei due poliziotti, Matsuda è reso giustamente scemo e Aizawa proprio come doveva essere, arrabbiato con Kira (sarà per la morte di Ukita o per le divergenze con Elle?). La storia naturalmente è stupenda, anche se la frase finale, talmente sibillina che alcuni nemmeno l'hanno compresa, non è piaciuta nemmeno un po'! Tu sai bene che Near è il mio personaggio preferito (dopo Elle, s'intende, però lui è morto quindi ...) proprio perchè gioca sporco, è un bugiardo e bast***o nel DNA, com'è gisto che sia! Alla prossima, e spero di vedere altre One-shot cariche di introspezione come questa, magari su qualche altro personaggio di Death Note ...

Recensore Veterano
23/07/09, ore 15:57
Cap. 1:

Ciao!
Ho appena letto la storia e devo dire che è davvero bella! Leggendola si capisce tutto il delirio di Mikami. Le frasi, come sono articolate... Non so, fanno capire come lui creda davvero che ciò che faceva fosse buono...
Leggendo la tua storia ho quasi provato pena per Mikami... Complimenti, è molto profonda! Ti saluto (ps lo so, il commento è un po' corto, ma sappi che la storia mi è piaciuta molto!)
Ciao ciao!!^^

Recensore Master
23/07/09, ore 14:55
Cap. 1:

Non riesco ancora a crederci che ci sia qualcuno al mondo che abbia voluto dedicarmi una fan fiction, i ringraziamenti te li ho fatti in tutti modi possibili, manca solo far mandare un messaggio nel cielo ^^ Ma dopotutto abbiamo discusso molto dell'argomento Mikami, quindi una bella fiction ci stava! Non ho parole per descriverla, è meravigliosa. Il titolo penso contenga in sè tutto ciò che Mikami è e vuole essere, è importante saper usare un buon titolo^^ Vorrei analizzare la storia pezzo per pezzo ma lo spazio non sarebbe sufficiente. Mikami mi ricorda molto Silas del Codice da Vinci, la sua ossessione per la missione che doveva compiere, l'attaccamento morboso verso Kira, che lui vede ancora come unico Signore al quale obbedire, lo rendono molto simile all'albino di Dan Brown. Hai reso molto bene la pazzia (se così la si può chiamare) di Teru proprio perchè hai scavato a fondo in quell'insano rapporto profeta/maestro...dopotutto c'è enorme differenza fra 'maestro' e 'Dio' perchè se è uno non può essere l'altro, e credo sia proprio per questo che Mikami è così confuso e non comprende che Light era soltanto un umano MORTALE, una persona come tante che però aveva la capacità di uccidere chi era ritenuto 'malvagio'. Nel tuo racconto si vede benissimo questa caratteristica, ed è il merito forse più alto perchè non tutti possono capire il rapporto che c'è fra Mikami e Light, fra un profeta e Dio. Mi è piaciuto molto come hai descritto Aizawa, così duro e spietato nei confronti del carcerato, e anche eccessivo nell'ira tanto che prova quasi gusto nel fare del male a Mikami, ma dopotutto deve fargliela pagare. Inutile dire che la parte della 'visione' di Mikami è fenomenale, sembra quasi palpabile O.o è davvero realistica per essere una sorta di miraggio. Molto bello anche il sakujo, sempre molto toccante e caratteristico. Un'altra cosa che mi è piaciuta è la parte finale, in cui si nota la completa indifferenza di Near verso ciò che ha appena compiuto Mikami (l'ho già detto che adoro Near?). Scusa se non mi sono dilungata molto ma sono ancora scioccata per la bellissima fiction e il fatto che me l'hai dedicata ^^ Grazie ancora ^^ e continua a scrivere così bene anche in futuro!