Recensioni per
Can i call you dad?
di str4ngebatch

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/05/19, ore 23:23

Che bella storia, molto dolce. La premessa iniziale è quasi d’obbligo per permetterci di contestualizzare gli eventi che vai ad esporre successivamente. Mi hai conquistata già al secondo rigo quando John confessa che “non avrebbe scambiato per nulla al mondo” le stranezze di Sherlock. Ci può essere una dichiarazione d’amore più bella? No. I due uomini, assieme alla piccola Rosie sono oramai una famiglia a tutti gli effetti e se John l’ha già ben chiaro, Sherlock pensa di non avere ancora pieni diritti su di loro. Quanto è sciocco, nel suo essere tenero, Holmes che crede sia di aver in qualche modo ferito Watson arrogandosi un titolo che non gli spetta, e sia di aver rovinato irreparabilmente il rapporto con la bimba.
Per fortuna c’è John che gestisce bene la situazione e tranquillizza entrambi. Rosie anche è descritta in maniera coerente con l’età di una bambina di circa sei anni, spesso ho letto rappresentazioni poco verosimili, questa mi è piaciuta.
Il mio augurio è di trovare ancora tue storie nella sezione, alla prossima,
K.

Recensore Master
05/05/19, ore 10:03

Ciao, credo di non essere la prima a dirtelo (ma di questo non son sicura, dato che io non leggo le recensioni lasciate da altri), ma in ogni caso lo ripeterei e credo faccia sempre bene. Personalmente la trovo carina, molto semplice come trama e svolgimento, ma è anche vero che ci troviamo di fronte a una storia davvero molto breve. E solitamente, in storie di questo tipo, non c'è una vera e propria trama. In genere le drabble o le flash fic sono incentrate su un momento o un fatto nello specifico e prendono in analisi quello, in questo la tua storia rispecchia appieno la tendenza generale. Come dicevo è un fatto che nello specifico riguarda Sherlock e Rosie e un rapporto padre/figlia non dettato da legami di sangue, ma di sicuro da un affetto sincero e profondo da parte di entrambi. Hai lasciato tanto all'interpretazione, nel senso che sappiamo poco di come John e Sherlock si sono messi insieme, sappiamo poco anche di quanto tempo è passato da che è successo. Tutto gira attorno a Rosie e al fatto che abbia sentito il bisogno di chiamare Sherlock "Papà". Ma parla anche dell'inadeguatezza di quest'ultimo, del fatto che si senta un po' fuori luogo. In questo trovo che tu abbia centrato appieno i personaggi, sia John che sebbene preoccupato per entrambi è comunque felice del fatto che l'uomo che ama sia così legato a sua figlia, che anche Sherlock, il quale invece non sa bene come agire. Pare quasi che si spaventi, che tema che John possa prendersela o magari che non meriti d'essere chiamato in quel modo. A Sherlock, che sarà tanto intelligente ma che in queste cose è come un bambino, sfugge il dettaglio che spesso i figli sono di chi li cresce e non di chi li fa. In questo caso è proprio Rosie a mettere sullo stesso piano John e Sherlock ed è ovviamente sempre lei a rimanerci male quando Sherlock sottolinea una cosa che per lui è logica. Ma i bambini non ragionano in questo modo, i bambini seguono il cuore, seguono quello che gli dice i sentimenti e in quel momento si è sentita rifiutata e ha avuto un certo tipo di reazione. Ma tutto questo succede prima dell'inizio della tua storia, che in realtà parte da un momento ancora successivo ovvero da quando John torna a casa. E infatti la storia è raccontata dal suo punto di vista, ogni parola detta da Sherlock e Rosie è filtrata dal suo sguardo e io e ho trovato molto ben fatta la loro caratterizzazione.

Per concludere, a me questo lavoro è piaciuto. Comprendo però l'insicurezza di chi scrive, specie di chi è alle primissime armi come te, oltre che il fatto che quanto si produce può non piacere agli autori stessi. Io posso darti il mio parere, sperando che sia per te soddisfacente.
Koa

Recensore Veterano
04/05/19, ore 04:23

Questa storia è tenerissima! Perché dici che non è un granché? È davvero bella. Mi è piaciuta davvero tanto, è semplice, ma va dritta al (mio) cuore. Mi piace l'espediente che hai trovato, John che torna a casa e trova Sherlock pallido e sconvolto. Povero cucciolo, lui aveva paura di ferire John. E adoro Sherlock che pensa già al peggio, si figura il peggior scenario possibile e già immagina di doversene andare. C'è questa frase che mi è piaciuta troppo
"Beh, era comunque troppo bello per essere vero. Io, fidanzato, e con una figlia?"
Io vado in brodo di giuggiole per l'insicurezza di Sherlock. Meno male che c'è John, che risistema la situazione. Adoro il suo modo di fare calmo e rilassato, ha la completa situazione sotto controllo e sistema ogni cosa.
Complimenti per la tua prima storia, mi è piaciuta davvero tanto!

Recensore Master
03/05/19, ore 18:24

benvenuta! tutta questa tenerezza fa bene al cuore, credimi
già dal titolo avevo capito cos'era questo "terribile" avvenimento.., no niente dita in frigo, niente veleni nel tè
ma un dolcissimo Sherlock che si sta torturando perché crede di aver rovinato la sua coppia, anzi la sua famiglia
Rosie naturalmente lo considera suo padre, ma lui teme di usurpare il posto di John così di non essere più bene accetto
per fortuna dura poco..che piccolo! *-*
loro sono più uniti che mai, in quella casa c'è vero amore
brava, continua!
baci,
Setsy