Ciao, eccomi qui, pronta a concludere questa mini long.
Ho notato un po' meno refusi rispetto al capitolo precedente, cosa positiva — ce ne sono ancora diversi, ma come ti ho scritto nell'altra recensione, è sufficiente qualche rilettura per sistemali.

Ti dirò, il capitolo in generale mi è piaciuto anche e soprattutto per tutte le immagini cruente che hai descritto, momenti di panico e terrore dettati dalla vendetta di Bjorn, ma ancor prima di entrare nel vivo dell'azione, a me è piaciuta tantissimo la parte in cui il soldato in sella al cavallo non risponde e, a un certo punto, si scopre che è morto — e anche in maniera atroce, devo dire.
Quindi sì, ancor prima della vendetta di Bjorn ho proprio adorato il suo preludio, tutto ciò che l'ha anticipata.

Molto evocativa la figura del corvo che ha accompagnato Bjorn ormai diventato il Revenant, così come ho trovato più che azzeccata l'idea di scontrarsi con Raghnar proprio alla fine, dopo aver sterminato tutti i nemici e averlo lasciato solo, senza (quasi) più alcun appoggio — perché in fondo, anche se alla fine è diventata la sua prigione, ha comunque potuto fare affidamento sulla sua armatura e le armi benedette con l'acqua santa.

È stata proprio una bella storia, davvero.
Giusto qualche accorgimento e secondo me diventerà una lettura ancora più scorrevole.
Alla prossima!

M a k o

Ciao, eccomi qui!
Adoro la mitologia norrena e in generale la cultura vichinga, quindi non potevo non passare di qui, anche perché l'idea di base l'ho trovata parecchio interessante.
Questo primo capitolo mi è piaciuto, le vicende narrate sono molto chiare e ora voglio sapere come si concluderà la vendetta di Bjorn, visto quanto accaduto.
L'unico appunto che mi sento di farti riguarda i refusi che ho notato durante la lettura: ce ne sono davvero molti, in particolare tanti accenti mancanti sui verbi coniugati al passato remoto, e questo purtroppo ha influito un po' sulla scorrevolezza dello scritto.
Però sono tutti refusi che si possono tranquillamente sistemare con una rilettura, infatti è anche per questo che la mia recensione rimane positiva.

Il personaggio di Bjorn mi è molto piaciuto e non nego di aver sofferto con lui nel momento in cui realizza di essere stato tradito da Raghnar, che ha deciso di voltare le spalle alle divinità norrene e alla sua stessa patria per cosa, poi?
Per avere salva la pelle e le ricchezze?
Dov'è finito l'orologio del guerriero?
Ci credo che Bjorn si sia sentito abbandonato e in fondo comprendo anche come mai abbia deciso di non entrare nel Valhalla: perché avrebbe significato mettere l'anima in pace e non lottare più, perché il Valhalla accoglie i guerrieri che sono stati valorosi in vita e che ora non devono più combattere.
Ma dopo ciò che ha vissuto e patito Bjorn, l'idea di non combattere più è inconcepibile e anzi, lui brama la vendetta, la più atroce fra tutte.
E diciamocelo, come biasimarlo…

Sono molto curiosa di sapere come si vendicherà e che cosa succederà dopo che avrà portato a compimento la sua missione.
Alla prossima!

M a k o

Di solito non trovo dei primi capitoli così lunghi (di solito non superano metà pagina) e sono stata sorpresa nel vedere che era un po' più lungo del normale. Positivamente, s'intende.
Mancano le note che renderebbero la lettura più scorrevole e lo stile è abbastanza semplice. A parte ciò, mi sembra che ci sia una buona base per una storia ben fatta.