Recensioni per
Giorni di pioggia
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/01/20, ore 17:15

Eccomi tesoro, eccomi!
Tu riesci a tirare fuori la fangirl che è in me, perché giuro che ho avuto reazioni scomposte e assai poco pacate per tutta la durata della lettura. Mi hai fatto provare un’altalena di emozioni impressionante e, perdonami se parto dal fondo, ma ne è valsa davvero la pena, cribbio **
Innanzitutto, ammetto che ciò che mie è piaciuto di più di questo capitolo è proprio l’elemento naturale, questa pioggia torrenziale che non accenna a diminuire e che rispecchia fedelmente il tumulto che sconvolge l’animo dei protagonisti. È come se loro cercassero di trattenersi in tutti i modi, ma inutilmente, perché la terra, il cielo e il mare stessi sono squassati dal vento e dai fulmini e si agitano furibondi, senza tregua. Il parallelismo è potente ed è stato grandemente apprezzato dalla sottoscritta.
Poi vogliamo parlare del momento in cui Ben si toglie gli occhiali? L’ho sentito, vividamente, accanto a me, Martin che tratteneva il respiro, la sua angoscia perché che sia ancora innamoratissimo di Benedict è palese e chissà quanto dolore deve avergli procurato vederlo in quelle condizioni… ho percepito chiaramente il suo conflitto, quasi volesse con tutto se stesso allungare la mano per accarezzare il viso di Ben ma senza riuscirci, frenato dal risentimento e dalla paura.
Ben dal canto suo, sembra una canna al vento, e riesce a trovare un minimo di stabilità solo quando incolla i suoi occhi a quelli di Martin. È come se vicino a lui la terra tornasse a girare correttamente attorno al suo asse, ma bastano poche parole (chi è questo Tom? Non lo conosco, sono drammaticamente disinformata da questo punto di vista T.T) per gettarlo nella disperazione più nera. Ben è venuto a Brighton per chiarire i suoi sentimenti, confessare finalmente il suo amore a Martin e non solo non riesce quasi a spiccicare mezza parola, ma addirittura gli si palesa davanti la concreta possibilità che sia tutto finito, e questa volta per sempre.
Mi hai fatto soffrire enormemente, non ti senti almeno un pochino in colpa?
Ma, alla fine, eccolo, il sogno romantico per eccellenza, un bacio disperato e appassionato sotto la pioggia, mentre la tempesta raggiunge il suo apice.
Ci lasci proprio sul più bello, ma tutto quanto è un’estrema meraviglia **
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo, la tua capacità introspettiva è notevole, e questo, unito ad una prosa sempre scorrevolissima e ricca di dettagli, ti rende una vera e propria garanzia. Sei bravissima!
Ti faccio tanti, tanti complimenti, sperando che aggiornerai presto, voglio sapere cosa succede dopo questo bacio stupendo <3
Un abbraccio :*

padme

Recensore Master
04/01/20, ore 16:17
Cap. 3:

Eccomi qui, finalmente riesco a proseguire anch’io con questa bellissima storia <3
Credo di aver amato tutto di questo capitolo, dall’introspezione rigorosa, alle descrizioni atmosferiche che sono protagoniste tanto quanto Martin e Benedict, fino al turbinio di emozioni in cui mi hai gettata perché, accidenti, quando Ben si è deciso a entrare in quel bar per poco non è venuto un infarto anche a me.
Sembra che questi due non riescano a fare un passo in avanti senza farne in contemporanea due indietro: mi ero illusa che con il messaggio di Martin le cose cominciassero ad andare per il verso giusto, ma figuriamoci se poteva esser così, e allora altri due mesi di stand by, giusto perché questi due zucconi hanno più orgoglio che talento (il che è tutto dire). Ma, del resto, lo scetticismo e il sarcasmo di Martin sono più che comprensibili – troppo profonda è la ferita che Ben gli ha inferto – così come le paure dello stesso Ben, che se da una parte ha accettato di essere innamorato dell’ex collega più follemente che mai, dall’altra è spaventato a morte dall’idea di non avere più alcuna possibilità con lui. È un circolo vizioso perché in questo modo rimane immobile, a crogiolarsi in un malessere che si fa ogni giorno più insopportabile e che lascia segni evidenti sia sul suo corpo che sull’anima. Arriva però anche per Ben il momento di fare quell’unico, piccolo passo che potrebbe salvarlo dal precipitare definitivamente nel baratro dell’autodistruzione, e confesso di aver fangirlato non poco quando (finalmente!) il messaggio è stato inviato – e Martin ha risposto, in tempi anche tutto sommato brevi (mi aspettavo che lo facesse attendere un po’ di più ^^’). Non sono assolutamente a conoscenza dei retroscena, ma immagino che Brighton non sia stata una scelta casuale, che Martin abbia effettivamente tenuto un’intervista in quel luogo: però i miei occhi si sono illuminati lo stesso al solo leggere il nome del “set” di tante storie che ho amato infinitamente (non è proprio a Brighton che la cara zia Jane ha ambientato buona parte delle sue straordinarie storie d’amore? Quasi me l’immaginavo saltare fuori all’improvviso con un sorriso comprensivo e furbo stampato in volto, come a dire a entrambi “sappiamo tutti cosa siete venuti a fare entrambi qui, smettetela di cincischiare e saltatevi addosso”).
Scherzi a parte, ho percepito nettamente tutta l’emozione del momento, l’energia sottesa tra i due che diventa quasi palpabile e che ancora una volta dimostra il legame profondissimo che unisce Martin e Ben, nonostante tutto. Adesso voglio, ho bisogno di sapere come finisce questa storia: riusciranno i nostri eroi perlomeno a provare a concedersi una seconda opportunità? Lo spero con tutto il cuore.
Complimenti come sempre mia cara, leggerti è un dono prezioso del quale credo non potrei mai stancarmi <3
Un bacione e a presto :*

padme

Recensore Master
13/12/19, ore 11:20

Cara *____*
Ma quanto angst... quanto?
Mi mancava questa storia. Si porta dietro uno strascico di malinconia che mi distrugge ogni volta e tu sai quanto mi piaccia essere distrutta dai feels, no? Ecco, questa storia ci riesce benissimo.
E sai perché? Perché ogni frasi, ogni pensiero, ogni scambio di sguardi di questi due mi lascia senza fiato, senza un attimo di respiro. Sono lì, in apnea, ad aspettare che qualcosa accada. Un tamburo che mi martella la testa, a ritmo di musica, che sembra non voler finire mai, scandito da questa seconda persona che ti appartiene, che usi incredibilmente bene, che solo tu e pochi altri autori sapete sfruttare al massimo delle potenzialità. L'esasperazione dei sentimenti di questi due, che sanno e non sanno cosa vogliono. Hanno paura, ma non riescono a separarsi... hanno una famiglia, figli, mogli, altre priorità, ma che non riescono a far dimenticare loro quello che è stato ma, soprattutto, quello che poteva essere se non si fosse tutto sfaldato a quel modo.
Incontrarsi ogni volta sembra una vera e propria agonia e Martin è sempre quello schietto, che non si tiene niente per sé; che cerca in tutti i modi di razionalizzare le cose, renderle meno opache, meno oscure...
Ben è quello confuso, che vuole tutto e niente, che non vuole lasciar andare le cose, perché di fatto è troppo difficile, sebbene pare lui quello ad aver scelto la separazione... che ha scelto di chiudere. Di prendere altre strade.
E poi quella batosta... quella di Un altro uomo che è insostenibile. Sì, perché io il discorso di Benedict lo capisco. Essere l'unico forse lo faceva sentire speciale agli occhi di Martin, ma così.. sapere che c'è un altro che non sia lui, è devastante. Significa sentirsi meno che speciali. Significa sentirsi uno come un altro...
E quel bacio... quel bacio è la risposta a ciò che Ben vuole ma che anche Martin, in fondo, vuole. Loro, la tempesta e il bacio. Quale modo migliore per rappresentare il tormento e la malinconia di questo amore? Nessuno.
Solo tu ci riesci ♥ Solo tu ♥
Tesoro a prestissimo, leggerti mi riempie sempre di gioia oltre che mi è di incredibile ispirazione ♥ *___*
Miry

Recensore Master
11/12/19, ore 18:51

Eccomi di nuovo da te, come promesso!
Anch’io effettivamente tendo a prediligere l’angst, ma questa, ragazza mia, è una dose illegale, e iniettata direttamente in vena, per giunta T.T Ma poi, cosa ti viene in mente di cominciare un capitolo con The rain of Castamere? Non c’è niente al mondo che presagisca più disgrazie di quella canzone, santo cielo!
Beh, se c’è una cosa che Ben dovrebbe aver imparato, vestendo i panni del Dottor Strange, è che al tempo prima o poi si deve rendere conto di tutto, di ogni passo, di ogni singola scelta. Ben ha fatto le sue, per opportunismo ma anche per paura, e ora si trova ad aver a che fare con le conseguenze delle sue azioni. Dev’essere terribile autoconvincersi di essere felici accanto ad una persona, vestirsi con lo splendore di una quotidianità apparentemente perfetta, per poi riconoscere in realtà di avere davanti a sé, ogni giorno, poco più di un’estranea, qualcuno che sì, vorresti amare con tutta l’anima – perché agli occhi del mondo questa sarebbe la cosa giusta da fare – ma che il tuo cuore non riconosce, e per un motivo semplicissimo: appartiene ad un altro. Ah, credi che non abbia riconosciuto la citazione a Jane Eyre, è come se avessi un laccio in qualche parte del mio petto,
vicino al cuore, annodato stretto e in modo indistricabile
a un laccio eguale situato nella parte corrispondente
della vostra piccola persona
? Ho amato moltissimo questo passaggio, anche perché sottolinea pienamente la consapevolezza di Ben di essere innamorato perso di Martin; a volte, in situazioni simili, si tende a soffocare i sentimenti, a non dar loro una voce, per non essere poi costretti ad affrontarli. Ben invece non si nasconde – non davanti a se stesso, almeno – riconosce il suo amore per Martin ma è convinto sia ormai troppo tardi, che l’uomo non potrebbe mai perdonarlo per quello che ha fatto, per il dolore che gli ha inflitto. In fondo, però, che Martin non l’abbia dimenticato risulta palese dalle interviste, dalle frecciatine che si scambiano a vicenda… ma la Gemma del Tempo è solo un’invenzione, una pietra colorata senza alcun potere, e Ben non può tornare indietro, disfare quello che ha fatto, liberarsi dalla prigione che si è costruito addosso. Sophie, ancor prima di lui, se n’è accorta ma entrambi sembrano non avere le forze per tirarsi fuori da questa situazione di stallo. Ma da quel che ho capito, in questa storia Martin è il più volitivo fra i due, e allora ecco che alla fine di un capitolo in cui ogni singola goccia di pioggia è una stilettata dolorosa in pieno petto arriva una gioia (finalmente!), due messaggini, sarcastici, sferzanti, ma potentissimi, in grado di far tornare a battere un cuore che sembrava fosse sul punto di spegnersi. Ah, adesso devo sapere assolutamente che succede!
Questa storia mi sta piacendo sempre di più, hai una capacità introspettiva chirurgica, analitica, e una capacità di trasporla in parole che io ti invidio tantissimo, sappilo.
Complimenti mia cara, ci leggiamo prestissimo allora 😉
Un bacione :*

padme

Recensore Master
09/12/19, ore 18:13

Carissima <3
Inizio con grandissimo piacere questa storia, non ho pregiudizi di sorta sull’uso di personaggi reali nelle fanfiction, e in qualsiasi caso conosco la tua penna e so che posso fidarmi ciecamente di te, che i protagonisti verranno trattati con rispetto grazie alla delicata sensibilità che ti contraddistingue.
Ahhhhh, ma qui ci offri nientemeno che il sogno di ogni Johnlocker! ** In questo what if dunque Ben e Martin hanno davvero avuto una storia d’amore, una storia appassionata e tormentata, alla quale però non è stata data la possibilità di realizzarsi pienamente. Tocchi temi molto delicati, e il ritratto di Benedict che pennelli è struggente ma innegabilmente realistico: riporti con minuzia le sensazioni e i sentimenti di un uomo che si trova in una situazione che definire complicata altro non è che un banale eufemismo. C’è lo smarrimento, e la paura, che si fa sentire fortissima, di lasciare una strada conosciuta ma ahimé insoddisfacente, che Ben non sente come sua, per intraprendere invece un percorso diverso, una scelta che prima di incontrare Martin probabilmente non era mai neppure stata presa in considerazione. C’è il dolore per un sentimento immolato sull’altare di un’apparenza scintillante, impeccabile – quella di uomo devoto alla famiglia, fedele e assolutamente eterosessuale che Ben si è costruito addosso e da cui non è riuscito a staccarsi, neppure davanti alla passione travolgente che ha investito lui e Martin sul set di Sherlock. Eppure nascondersi costantemente dietro ad una maschera ha un prezzo, e Ben sta cominciando a pagarlo tutto, a cominciare dalla voragine che si sta creando tra lui e la donna che alla fine ha sposato, e con la quale non c’è più nemmeno una parvenza di dialogo. Sophie sembra già essersi accorta di tutto, prima ancora che il marito riesca a metabolizzare e ad assumere consapevolezza di ciò che gli sta capitando. Il suo cuore – che non ci appartiene e non si lascia comandare, quanta verità in queste parole! – è rimasto con Martin ma ora sembra essere troppo tardi, perché l’uomo è rimasto ferito a morte dal modo in cui Ben gli ha voltato le spalle – non solo a lui, ma al loro stesso amore – non l’ha perdonato e le sue poche parole durante l’intervista sono emblematiche in tal senso, un pugno nello stomaco per il diretto destinatario, che capisce ogni allusione e ogni silenzio, e per questo si dispera e annichilisce sempre di più. Mi è piaciuto molto come hai sottolineato questo processo anche attraverso il cambiamento fisico di Ben, sempre più pallido e smunto, quasi l’ombra di se stesso (a prescindere dal peso che deve raggiungere per interpretare il nuovo ruolo).
La lettura di questo capitolo mi ha lasciato una grande malinconia addosso – e avrei dovuto immaginarlo, considerando la canzone di apertura –, sei riuscita a esprimere al meglio lo stato d’animo e le emozioni di Ben tanto da farle sentire anche a me, come se fossi un tutt’uno con lui.
Spero veramente in una svolta positiva, me ne hai lasciato addosso un bisogno disperato. Per fortuna passerò di nuovo prestissimo! 😉
Complimenti mia cara, leggerti è sempre un piacere immenso, ogni volta è come immergersi in un mondo magico e prezioso, da custodire gelosamente e a cui far ritorno con trepidazione e gioia <3
Alla prossima allora!
Un bacione :*

padme

Recensore Junior
03/12/19, ore 00:44

Questa storia mi fa tremare. E' talmente realistica, i tratti di una storia d'amore piena di smarrimento e sofferenza, tratteggiata egregiamente nelle figure e nei contesti in cui si sviluppa (la camera, la festa, la strada battuta dalla pioggia). Benedict e' palpabile nel suo tormento, una larva che osa ancora sperare e ci fa sperare con lui. Martin e' piu' solido, ma lui sta giocando il ruolo di quello che e' stato lasciato e si sta rifacendo una vita. Ho aspettato tanto questo aggiornamento perche' mi mancava un trasporto cosi. Aspetto il finale, augurandomi che ci sia una possibilita' che benedict si salvi dall'abisso in cui sta cadendo.....

Recensore Junior
01/12/19, ore 09:09
Cap. 3:

Tesoro, questa storia è bellissima.
Sto leggendo solo adesso perché ero rimasta bloccata su altre cose...
Adoro leggere storie su Ben e Martin e questa è veramente un incanto.
Spero che tu riesca a portarla in fondo e che tutto vada per il meglio... Tengo le dita incrociate per loro.
Appena posso proseguo nella lettura. Per adesso ho la vita reale qui fuori dalla porta che bussa forte ;-)

Un abbraccio.
L.

Recensore Veterano
29/11/19, ore 16:48

Come al solito bel lavoro, mi piace un sacco come storia e si intristisce sempre di più, anche se quel bacio mi ha strappato un sorriso. Mi piace la parte in cui sono nel bar e si sente quella tensione che percepisci quando si rivede un ex, esattamente questo è quello che sono: partner che cercano in qualche modo di incontrarsi anche se nessuno dei due ha la minima idea di come farlo!
Il bacio è la punta e l'inizio di qualcosa, ma non tanti da far pace. Mi aspetto scuse da parte di Ben, scuse sentite u.u in ogni caso mi piace tantissimo!
Ti aspetto alla prossima **

Recensore Master
09/11/19, ore 20:14
Cap. 3:

Carissima,
Approfitto di passare finalmente da te, sia per recensire l'aggiornamento di questa storia – che sì, decisamente stavo aspettando, sia per AUGURARTI UN BUON COMPLEANNO *____*
Che meraviglia è, questo capitolo? Pochi dialoghi, molti racconti, tanta introspezione. Tanti motivi per rimuginare sulle occasioni perse, o su quello che è stato e di cosa loro due sono stati , e ora non lo sono più.
Ho adorato come hai descritto questa Londra inzuppata di acqua e profumata di terra, i lampi che illuminano il cielo come se fosse mezzogiorno., contando che sto qui, a recensirti, mentre la pioggia batte sulla finestra della mia cameretta ♥ Comunque è una Londra che è così, se la si conosce. Una Londra che malgrado la pioggia, rimane sempre magica. Esattamente come il loro rapporto.
Lo vedo un po' così: di certo incrinato, distrutto da qualcosa, bagnato di lacrime probabilmente, ma di certo salvabile, quando c'è sempre uno dei due che decide di emergere, di lasciare il coraggio fuoriesce egli dia la forza di non chiudere per sempre quella porta, ma di lasciarla socchiusa, in modo da poter ricominciare. Perché se c'è qualcosa che si percepisce in questo capitolo, è l'apatia di Ben. Occhi grigi, viso smorto e giallo, privo di quei colori che anche l'amore sa dare. Di quanto un rapporto può dare, anche se magari non è del tutto rose e fiori. L'apatia di Benedict, però, non è totale. C'è quella speranza, quella voglia di ricominciare a vivere... forse di mettere a posto i tasselli e non lasciare le cose a metà. Per quello è lui, a fare quel passo. È lui che coraggiosamente fa il primo passo su quella scalinata che appartiene ad entrambi, ma che entrambi fino ad ora hanno ignorato.
E quando Martin gli rispond al messaggio, ho sorriso un po'. Ce lo vedo per come è fatto, a freddare subito quell'intenzione, per poi mandare subito dopo un messaggio che invece ne sottolinea quanto sia d'accordo sulla voglia di chiarire e, magari, vedersi perché hanno entrambi voglia di farlo.
Infine, quei due "Ehi." sono esattamente i due ingranaggi che iniziano a muoversi, e che tu hai crudelmente deciso di interrompere, senza dirci altro. Felice di sapere, però, che avremo presto un quarto capitolo. Questa storia ha questo strascico di malinconia che mi cattura, mi scalda il cuore e mi ammalia. Inutile dirti, dunque, che la adoro!
Un abbraccio mia cara, e ancora BUON COMPLEANNO *____*
Passa una meravigliosa giornata, e sorridi sempre ♥
Miry

Recensore Master
09/11/19, ore 17:02
Cap. 3:

Ciao MissAdler!

Ci tenevo tantissimo a passare proprio oggi ♥♥♥ e così eccomi qui, in questa giornata uggiosa che sembra fatta apposta per leggere e scrivere – e visto che sono in pari con l’altra long, mi pare giusto continuare qui! In questo caso, il temporale e le sue manifestazioni (lampi, tuoni, vento) fanno da perfetto contraltare alle situazioni che Benedict sta vivendo e al messaggio inaspettato che, appunto, si ricollega col clima attualmente presente ^^ fuori dalla mia finestra, ristabilendo (nella storia) un contatto che si protrae fino all’alba e che rivela l’incredibile connessione tra Benedict e Martin, che si rinnova momento dopo momento di una linfa nuova. La connessione tra i due uomini, posso dirlo, è il vero e proprio filo rosso che li lega fin dai tempi della serie TV e sei stata molto brava a creare un parallelismo tra la notte mandata a messaggiarsi e i primi sguardi complici scambiati senza sapere nemmeno che fossero tali.

Ci sono legami che vanno oltre qualsiasi cosa, ma una ciò che apprezzo del capitolo è che alla serata di luglio non seguono non un’improbabile fuga romantica, quanto due mesi di cottura a fuoco lento, di decisioni difficili da prendere. E anche chiedere scusa lo è, come lo è mandare all’aria un matrimonio e una famiglia, violando una promessa che andava fatta e mantenuta, che la presenza dei bambini rende ancora più dolorosa. E questa frase, “Non sai nemmeno dove sia la tua famiglia, Sophie ti ha detto qualcosa prima di uscire ma non ricordi, osservi quel cielo squarciato dai fulmini e speri solo che non colpiscano casa tua. Non ora almeno,” fa ancora più male perché denota quanto il legame matrimoniale sia ormai poco più di una farsa che è ingiusto portare avanti.

Il momento dell’incontro è splendido: Martin Freeman è disegnato in una maniera semplicemente magnifica e intensa – traspare l’amore che Benedict prova per lui. Tantissimi auguri, mia cara MissAdler, ti mando un abbraccio forte e e ti faccio i miei più sentiti complimenti, leggerti è sempre piacevolissimo **,
Shilyss

Recensore Junior
04/11/19, ore 13:39
Cap. 3:

Sono sparita per un po’ e da qualche parte devo pure ricominciare. Il tuo aver ripreso in mano questa storia è per me l’incentivo perfetto.
Qui dove sono è una settimana che piove ininterrottamente, quindi leggendo di Ben che adora la pioggia mi veniva da pensare “ma sei serio? Lo vedi quanti disagi: i panni lavati che non si asciugano, la doccia ogni volta che metti il naso fuori casa per i servizi necessari, i mezzi di trasporto bloccati…”
A parte gli scherzi, sono veramente felice di poter leggere un continuo. Significa che c’è del materiale sul quale lavorare, un po’ come se la relazione tra Martin e Ben possa veramente (ri)prendere il via.
Questo capitolo è di passaggio, ma non meno bello o meno importante degli altri.
Eravamo fermi a maggio. Poi a luglio mr Cumberbatch ripensa ai messaggi che ha inviato e ricevuto dall’uomo che ama. Ci hai regalato tante immagini differenti in questa parte del brano. Ognuno avrà il proprio modo di interpretarle, io ho colto due aspetti in particolare: la nascita e la diversità. Mi riferisco soprattutto a “i fiori che sbocciano tra i sassi” e “le spose con le scarpe da ginnastica sotto i mille strati di tulle”. Queste per me sono entrambe metafore dell’amore che c’è tra i personaggi: nonostante le difficoltà e la chiusura - che si sono creati da soli - può ancora nascere qualcosa di bello e di nuovo; la loro relazione è qualcosa che va fuori dagli schemi, loro stessi non sono affatto convenzionali - chi non è un po’ freak a modo proprio.
Settembre. Cavolo settembre?! E ancora la mia voce interiore prega affinché Ben si dia una mossa. Ma ci muoviamo sempre sul filo sottile che separa la realtà dalla finzione. È così che funzionano certe cose: ci vuole tempo. E mi sembra un miracolo se non ne sia passato troppo e c’è ancora qualcosa da salvare in questo rapporto: perché rimandare ad oltranza un “mi dispiace” può essere fatale. Forse, invece, per loro funziona l'idea che il tempo rimargina le ferite.
Com’è e come non è, alla fine Benedict finalmente prende coraggio e contatta Martin per incontrarlo.
Vorrei soffermarmi un secondo sugli occhi ingrigiti e spenti di Ben, così come sulle occhiaie e la sua eccessiva magrezza. L’idea che mi sono fatta è quella di una persona triste e sofferente, che un po’ si lascia andare. La pioggia non è solo qualcosa che gli piace, è un modo di vedere le cose. “I contorni della città, così sfocata e bagnata, ti danno l’impressione che il mondo sia diverso, più giusto per te”. Non so se riesco a spiegarmi bene, ma quello che intendo è che la pioggia è quasi una sporcatura, così come possono esserlo le rughe sul volto di Ben. Nella passata recensione ho scritto che mi è sembrato come se lui abbia voluto punirsi uscendo sotto la pioggia. Con l’arrivo di Martin ci sono i primi cambiamenti: Benedict mangia e riprende un po’ di peso; non vorrebbe che la propria casa crolli dopo essere stata colpita da un fulmine (sarebbe alquanto macabro); essere bagnato dalla pioggia fuori al bar, prima dell’incontro con Martin, è mortificante. Come se sotto sotto la pioggia nascondesse un messaggio negativo.
Insomma, sono molto curiosa di scoprire che idee hai e come hai intenzione di far evolvere la faccenda. Spero di non dover attendere altri mesi, ma capisco che questi testoni non siano d’aiuto se restano distanti.
A presto,
K.

Recensore Master
04/11/19, ore 09:17
Cap. 3:

Ho messo un attimo la testa fuori dal groviglio sempre più corposo delle "Storie da recensire" della Sezione di Sh, in cui ciabatto da anni, perché mi sono imbattuta, seguendo il filo magico del tuo nome, in questa meraviglia. Ti lascio un saluto velocissimo, ma dovuto, di fronte all'ennesima prova delle tue capacità di scrivere, con limpidezza e sensibilità, dei pezzi che lasciano il segno. L'ho letto ieri notte, prima di andare a dormire, ed ho chiuso gli occhi con quell'immagine molto "autunnale" di Ben che entra, fradicio e vinto dalla vita, nel bar dove l'aspetta John.
Complimenti, davvero.
(Recensione modificata il 04/11/2019 - 10:06 pm)

Recensore Veterano
04/11/19, ore 08:00
Cap. 3:

Ma quanto sono shipposi da far schifooo! Continuo ad adorare come descrivi tutti dettagli, persino le rughe di Martin che si creano chiaramente nella tua mente per poi passare ai ricordi di Ben che ti riscaldano l'anima in quel giorno tenebroso ma anche ti prendono a calci il cuore fino a spezzarlo in due come una donnaccia di paese XD
Amo da morire tutto ed ogni cosa scritta in questo capitolo certamente meno deprimente e triste degli altri, meno introspettivo dal punto di vista emotivo ma molto più da quello romantico e dolce! Adoro da morireee!
E ora immaginati Thor con la birra che la sbatte a terra e fa "Ne coglio un altra!"
Quella sono io con sto capitolo!
Alla prossima!

Recensore Veterano
06/09/19, ore 11:27

E si inizia il mattino in gran stile. Direi che mi hai rallegrato la giornata siccome non mi so sentita bene eho fatto un sogno di cacca, ma bando alle ciance! Inizio con il dire che non so se essere felice o triste, povero Ben, ma anche bel finale ;)
Andiamo nel dettaglio come sempre:

-1
Dio! All'improvviso ti eri reso conto di aver esagerato con quelle domande inopportune, con quella curiosità velata eppure palese, come se conoscere qualche insignificante aneddoto sull'interprete dell'ironico e sarcastico Everett Ross riuscisse in qualche modo a fartelo sentire meno distante ed irraggiungibile. Come se il tuo pensiero di lui, tramutato in parole, potesse divenire magicamente tangibile.
~E mio caro Benedict, diventa stalker cone tutte fangirl. Internet non giudica ;)
---
-2
La voce sottile di Sophie ti riporta al presente, mentre le sue dita ti sfiorano il bavero della giacca bianca, ritraendosi di scatto, come se il tuo eccentrico abito total white fosse bollente, per tornare a toccare la tua preziosa spilla con cautela, armeggiando per qualche secondo con la chiusura, mentre i suoi occhi evitano i tuoi con un'abilità ormai consolidata.
~Ci vuole coraggio a non guardare Ben negli occhi per quanto so belli, posso odiare Sophie più di quanto già non lo facessi prima?
---
-3
E l'avresti voluto anche tu, con tutta l'anima, ma sai che non è mai stata una tua scelta, che quel filo rosso, annodato sotto la tua costola sinistra, che si dipana per le strade di Londra fino a Soho, fino a stringersi sul cuore di un uomo che non ti ha mai perdonato, che probabilmente ti odia, non può essere reciso, da niente e nessuno.
~Non so a cosa ti riferisci con il filo, ma conosco una leggenda giapponese che parla di fili rossilegati al mignolo e anche questa ha un significato romantico
---
-4
Il taffetà rosa pastello ti sfiora le ginocchia un attimo prima che lei alzi lo sguardo sul tuo viso, lasciandoti scorgere rimasugli di rimpianto, affetto e rassegnazione nelle linee sottili che le increspano la pelle chiara attorno agli occhi.
~Si, che la posso odiare. ASSOLUTAMENTE SI.
---
-5
 Come se potessi tranquillamente fare una confessione del genere al primo giornalista di gossip che ti trovi davanti.
~Certo, almeno avremmo qualcosa su cui sfollare allegramente u.u
---
-6
Quel castello.
Quel gigantesco, pacchiano, fatiscente castello di menzogne che hai eretto per celare la tua vera natura, quei saloni ampi e desolati, quegli angoli scuri e quell'aria pesante, tossica ed irrespirabile che sa di marcio.
~Avrei voluto dire "Te la sei cercata", ma mi sembra troppo brutto ahahah questa frase è la mia preferita del secondo **
---
-7
Come se non ti sentissi già abbastanza a disagio a condividere il letto con lei, a vederla struccata e in pigiama appena sveglia, ad essere presente mentre mangia, dorme, respira, come se già non pensassi di violare la sua intimità in ogni momento della giornata.
~Sta frase è così straziante che non saprei neanche io che dire, ma volevo aggiungerla comunque:
---
-8
Non riesci a muoverti ma senti che le tue labbra si stanno allargando in un sorriso involontario, automatico, inevitabile.
~E SORRIDO ANCHE IO DA ORECCHIO AD ORECCHIO CHE JOKER LEVATE **

Ok concludo qui, non vedo l'ora di leggere il terzo! Tieni conto che non leggo mai quindi questa mi ha preso proprio male *-*

Recensore Veterano
05/09/19, ore 21:54

Allora partiamo dal fatto che ora devo chiamare i pompieri per l'allagamento della mia casa causato dalle lacrime che CHISSÀ CHI mi ha provocato :P ma ora passiamo al dettaglio, avrei voluto dividere cose positive e negative, ma forse ti verrà più facile correggere in futuro:

-1
Inspiri come se potessi immagazzinare ogni molecola d'ossigeno nella stanza, perché ne hai bisogno, perché quando c'è lei non riesci a respirare, non come vorresti. Come se ti sentissi in colpa ad occupare il suo spazio vitale con quei tuoi miseri sessantadue chili, come se le rubassi vita in comune che non ti appartiene.
~Mi so fermata un attimo e ho pensato "Perchè sei  un deficente Benedict Cumberbatch." U_U
---
-2
Parla di Sherlock, della delusione dei fan, del finale che doveva esserci e non c'è mai stato, senza accennare al fatto che sia andata così per via dei diritti, della BBC, del fan-service, di una serie di motivi che non hai mai condiviso e dietro i quali, tuttavia, ti sei nascosto come un vigliacco, temendo per la tua immagine, per la tua carriera e per il tuo matrimonio.
Senza svelare che effettivamente, quel bacio, voi l'avete girato.
~PRETENDO LA RIPRODUZIONE DI QUELLA SCENA IN FUTURO e questa parte mi è piaciuta particolarmente **
---
-3
***
~Non sono una fan di queste divisioni, ma questo è un mio parere personale :)
---
-4
Vorresti amarla, hai pregato per questo ogni giorno, ma la verità è che non puoi costringere il tuo cuore a battere per qualcuno, nemmeno se ti sforzi, nemmeno se con quel qualcuno ci fai dei figli, nemmeno se gli vuoi bene sul serio.
Il cuore è un muscolo involontario e non obbedisce a nessuno, men che meno al suo proprietario
~Possiamo far leggere questa parte a Martin e poi far prendere a sberle Ben? PLS
---
-5
'Ho preso un impegno!'
'Ma di che parli? E allora noi due? Il nostro impegno? Razza di idiota, io ti amo! Noi ci amiamo-'
'Evidentemente non più!'
~Dovresti cambiare i ' con " perchè anche se è una scena passata e sognata, è comunque una conversazione vera e propria quindi è più corretto far in questa maniera
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-6
E un silenzio pesante come un masso di tre tonnellate vi era piombato addosso.
~Non suonerebbe meglio con "E un silenzio pesante come se un masso di tre tonnellate vi fosse piombato addosso."?
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-7
E tu avresti solo voluto dirgli che stavi straparlando, che eri terrorizzato, che proprio per questo avevi deciso di mentire, di correre ai ripari, dietro quella scura coltre di menzogne, a cui Martin non avrebbe mai creduto se solo fosse stato abbastanza lucido da vedere la paura e l'incertezza nei tuoi occhi.
Ma proprio perché gli stavi spezzando il cuore, la sua mente era totalmente annebbiata e la perspicacia che di solito lo contraddistingueva era evaporata insieme all'ultimo residuo di speranza.
~Sto piangendo, i miei bimbiiiii!
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-8
Un'ultima domanda mister Freeman. Qual è la cosa peggiore che qualcuno le abbia mai detto?'

'Io non ti amo.'
~Sono rimasta a bocca aperta, bella botta al mio cuoricino!
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-9
strapparti un sorriso...ti manca
~Uno spazio dopo i ...
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-10
Nessuno si preoccupa se non hai mangiato, se hai freddo, se non riesci a dormire la notte, se non ricordi più come si fa a sorridere. Nessuno ti guarda davvero, nessuno riesce a vederti, il che è paradossale se si considera la tua fama.
E se riuscissi a sparire solo un altro po', sotto tutti gli strati di pelle, stoffa e rassegnazione, forse anche tu smetteresti di percepire una volta per tutte la tua stessa, odiosa, presenza.
~Qui si capisce troppo bene lo stato d'animo di Ben e si capisce amche quanto lui ci tenesse a Martin, credo sia la mia scena preferita di tutto il capitolo!

Per concludere in bellezza ti dico che ti ho spammato a due mie amiche e stiamo urlando tutte insieme, la metto nei preferiti e spero vivamente che tu la continui perchè ora devo sapere T.T e non so se si nota ma ci ho sfollato giusto un pò ahahah ADORO!
P.s. scusa per gli errori grammaticali in questa recensione, ma sono dal telefono e non riesco a scrivere bene T.T

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