Recensioni per
Era solo un gioiello
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/22, ore 17:57

Buona domenica, mia Luce **

approfitto di questi giorni di pace per passare subito per il nostro scambio e, dato che ho finito Ciò che resta delle tenebre, sono tornata di gran carriera qui: avevo già letto e commentato il primo capitolo qualche settimana fa e non vedevo l'ora di concluderla ♥. Il rimpianto non sarà nella natura di Loki, proprio come la soddisfazione, eppure lo si avverte tantissimo in questa storia, anzi, direi che è uno dei punti cardine, uno dei traini della vicenda. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai impostato il racconto, in una continua alternanza fra passato e presente che mette a confronto due Loki diversi ma allo stesso tempo uguali, guidati dal risentimento verso quelle bugie con cui sono cresciuti. Loki si trova al servizio di Thanos dopo aver ripudiato la sua famiglia che si è comportata, a suo dire, ingiustamente verso di lui, e nel farlo ha perso quella che doveva essere solo un'amante, ma che in realtà era una figura insostituibile nella sua vita çç. O per meglio dire l'aveva persa già prima, forse era consapevole che l'avrebbe persa già dal primo momento in cui ha posato lo sguardo su di lei, perché Loki la sua natura la conosce bene, sa perfettamente che i desideri di Sigyn ma avrebbero potuto sposarsi con i suoi. Una casa, una famiglia, fanno parte di un futuro che Loki mai potrebbe desiderare per sé: meglio quindi autosabotarsi e porre fine a quel legame nel mondo più spietato e crudele che esista çç. Ho adorato come lei, in quell'ultima notte, lo abbia messo con le spalle al muro: se fra loro non vi è mai stato alcun vincolo, perché allora Loki ha sentito l'esigenza di spezzarlo? Brava, Sigyn, per quanto mi riguarda sei uscita a testa altissima U.U
Nel presente Loki non smette mai di pensare a lei, complici gli orecchini, di sognarla, come se l'universo stesso, con crudele ironia, gli stesse ricordando che ha commesso un errore, che la vita senza di lei non sarà mai altrettanto bella, e che lui sia comunque destinato a non trovare mai appagamento. E' davvero triste a pensarci.
Molto belle e struggenti anche le sue riflessioni circa l'alleanza con Thanos: Loki non è cieco, sa benissimo che razza di mostro sia quello con cui si è alleato, ma è anche consapevole che tradirlo lo porterebbe a una morte terribile, e che ad Asgard per lui non vi sia più niente çç

Una storia bellissima e struggente, come sempre ♥
ti faccio i miei complimenti e ti mando un bacione!

Bennina

 

Recensore Master
07/03/22, ore 11:01

Mia Luce, buon lunedì *^*!
In attesa delle Tenebre, eccomi a recuperare quest'altra minilong ♥

E' sempre bello tornare un po' indietro nel tempo ed avere a che fare con un Loki ancora in pieno stato "canaglia" e con brucianti ambizioni di conquista, anche se la me a conoscenza degli eventi futuri trema e piange nel vederlo accompagnarsi agli sgherri di Thanos çç. Il Loki del passato è rimasto molto scottato dalla verità riguardante le sue origini ed è apparentemente una persona priva di scrupoli, eppure è "bello" vedere quanto la sua educazione, l'essere cresciuto con gli AEsir lo condizioni nel compiere certe scelte. I predoni che sono con lui non si sarebbero fatti scrupoli a razziare senza pietà l'ultima parte della grotta facendo scempio dei resti della coppia mentre Loki una cosa del genere non può sopportarla, ed è toccante, davvero (anche se lui storcerebbe sicuramente il naso nel vedermi parlare così ahhaha)

Ma c'è un'altra ragione per la quale ha mentito e non ha voluto portare gli altri con sé (oltre al disprezzo che prova per loro, ritenendosi superiore, cosa meravigliosamente IC). La ragazza morta accanto all'amato gli ha ricordato nella sua cieca fedeltà un'altra donna che un tempo ha amato lui, come pure i gioielli da lei indossati. E questa cosa mi ha sciolta completamente çç. Vogliamo parlare poi di lui che decide di prendere un orecchino come ricordo e che lascia la mente vagare al passato, quando Sigyn, per quanto poteva, era ancora al suo fianco e gli aveva donato il suo cuore? Non stupisce che Loki sia riuscito in qualche modo a rovinare tutto e a perdere una delle cose più belle che la vita gli ha offerto. Posso solo immaginare il tumulto interiore che deve aver provato trovandosi di fronte la coppia di amanti e notando le somiglianze fra colei che ha perso e una donna che è rimasta fedele all'amato fino alla fine çç.

Adesso che è giunto a questa consapevolezza e il ricordo di lei è più vivo che mai sono davvero curiosa di leggere il capitolo successivo ♥
ti mando un abbraccio e ti auguro una buona settimana ♥

Bennina tua

Recensore Master
07/01/20, ore 19:40

Che storia meravigliosa ho appena letto. Ho aspettato con ansia di concludere questa OS che lascia il retrogusto amaro di una separazione dettata dall’orgoglio e dall’arroganza. Loki è molto nostalgico anche se lo negherebbe all’infinito. Gli manca tremendamente Sigyn, il suo calore, il suo odore, il sapore dei suoi baci e le sue linee sinuose. Questo vuoto che prova (ma che non ammetterà mai di provare) lo si nota dal suo perdersi nei ricordi, dalla loro prima volta fino alla “rottura”. Rimembra ancora il modo in cui Sigyn danzava dinnanzi al falò, come rideva con le sue amiche e come, intercettando il suo sguardo, fece roteare la gonna mostrandogli le sue caviglie. È malinconico quando ricorda la donna che aveva al suo fianco ma che ha perso a causa sua. Perché sì, era cosciente che Sigyn sarebbe stata fedele e lo avrebbe aspettato per sempre, non era ignaro del sentimento che provava per lui. Era il suo di sentimento che gli era all’oscuro. Ma conoscendo il carattere del nostro amatissimo dio dell’inganno non avrebbe perso del tempo con delle simili sciocchezze. E di fatti ha tradito la fiducia dell’unica donna che avrebbe saputo amarlo e preso la decisione di farsi seppellire insieme a lui. Quegli orecchini che ha ritrovato sono stati uno scherzo fattogli dal destino per renderlo cosciente di ciò che aveva e che ha perso a causa della sua superbia.
Ma questa storia non può finire così! Infatti sto per catapultarmi sulla mini long “Come un vizio assurdo”. Sono una romanticona del cacchio e spero in un lieto fine per questa coppia anche se sappiamo entrambi come andrà a finire….
Che dire. Complimenti sei bravissima. Il tuo stile è facile da riconoscere e soprattutto da apprezzare. Nessuna cosa fuori posto. Non esiste nessuna crepa o qualche piccolezza da segnalare. Sei PERFETTA.
Ci rileggiamo presto cara! E buon 2020.

Recensore Master
30/12/19, ore 22:16

Ed eccomi qui cara!
Comincio con il farti i complimenti per la storia che mi hai consigliato di leggere. Il tuo stile è così limpido e bello che invoglia il lettore a leggere ogni tuo scritto. Tutto si trova al punto giusto ed è un vero piacere immergersi in questa lettura affascinante, commovente ed emozionante.
“Era solo un gioiello” è il prequel di un altro tuo scritto che purtroppo non ho letto e che mi piacerebbe recuperare. Questa storia è collocata tra il primo film di Thor e quello degli Avengers. Mi hai riportato indietro di parecchi anni; tra l’altro non li vedo da un po' e la nostalgia dei primi film è davvero tanta.
Bando alle ciance entriamo nel vivo di questa vicenda: Loki è diventato un servitore del Titano e sta collaborando con il ritrovamento delle Gemme dell’Infinito. Nonostante la sua “nuova vita” ed il conseguente incarico non riesce a dimenticare il passato: quello che è stato, il fratello Thor, le battaglie combattute insieme, l’inganno del padre per avergli nascosto la sua vera identità. È attraversato da un dualismo di nostalgia e di rabbia ed è stata proprio quest’ultima a spingere Loki a prendere determinate scelte.
L’incarico della ricerca delle gemme lo porta in una grotta e qui mi sono commossa: mi ha colpito tantissimo la scena del ritrovamento della coppia di amanti sepolti abbracciati insieme come a voler simboleggiare che l’amore è più forte della morte, che resteranno sempre uniti perché il loro rappresenta l’amore vero e raro. E qui a rimanere colpiti non ci siamo solo noi ma anche Loki: la visione della donna gli fa tornare alla mente Sigyn ed i momenti vissuti insieme. È palese che gli manchi anche se sono sicura che il suo orgoglio non glielo farà mai ammettere. Ecco perché ruba l’orecchino alla donna, per sentire vicina Sigyn anche se è consapevole che quell’oggetto non gli appartiene. Tutto ciò è commovente e così romantico. Ma la vera essenza sta nella frase finale: “Non l’aveva dimenticata, ma persa”. Qui il mio cuore ha preso a battere forte. Sei riuscita a scuotermi. Grazie. Sei bravissima!

Recensore Master
02/12/19, ore 15:47

Un’altra bellissima storia, un’altro bellissimo finale. Ma con te c’è sempre garanzia di successo, n’est pas?
Torniamo da Loki, che continua ad essere Loki e a sentire, nonostante finga il contrario, un crescente rimorso dentro il cuore, immerso in una posizione che non sente sua e che non gli dà nulla di soddisfacente. Non solo ha perso Sigyn, ma Loki stesso è artefice e colpevole della sua sparizione, e la sua presenza continua a bussare alla sua porta in dettagli anche minori, come appunto i titolari orecchini.
Il loro primo incontro è dolcissimo, con tutta l’innocenza dell’amore giovanile, e anche il flashback degli orecchini è tenero: adoro come Loki le regali orecchini verdi per farle portare un colore che le facesse pensare a lui, come se volesse farsi notare almeno nella vita della donna che gli piace e alla quale potrebbe piacere.
La posizione di Loki come elemento stonato nel mondo degli Aesir continua ad essere marcata ed enfatizzata dai pettegolezzi che si diffondono su di lui, dalle voci delle amiche di Sigyn – come se dopotutto anche l’appartenere a Loki comportasse per Sigyn una perdita del suo posto nel mondo – e della stessa Frigga, la cui fiducia in qualche modo sembra fare più male della distanza di Odino. Sembra quasi una presenza onirica, qualcosa che Loki ha solo immaginato che riemerge nel suo subconscio per via degli orecchini che il Dio trova.

Questi ricordi teneri, affettuosi e pieni di gratitudine per Sigyn contrastano con il presente, in cui Loki, il cui cuore è “infettato col veleno del rancore”, sta seguendo Thanos nel suo folle piano di conquista ed è disposto a sacrificare persino Asgard, e tutti coloro che vi sono vissuti. E nonostante la posizione di potere che è riuscito ad ottenere nell’orrido progetto del Titano, lui continua a sentirsi un prigioniero, lontano nella “catena di comando” e sottomesso a un “giogo” di cui brama di liberarsi. Anche con gli Ufficiali di Thanos che si inchinano al suo passaggio, e il pensiero di Midgard e di “lei” che bussa alla sua porta, ancora.

Sigyn continua ad essere un personaggio dolcissimo, i cui occhi tristi fanno tenerezza a Loki anche se non riesco ad ammetterlo e non riesco a restarle attaccata nonostante la sua presenta continui a rendere la sua vita “viva”. Nonostante il linguaggio vago, il dolore e il tormento del Dio dell’Inganno emergono nitidi e completi. Soprattutto quando i ricordi di Sigyn sono piacevoli, scherzosi: quelli contrastano tremendamente con il presente. L’amore di Sigyn è solo l’amore di Sigyn, e Loki non può renderle niente in cambio.
“Non c’è nessun vincolo tra noi”
"Se non c’era alcun vincolo, tra di noi, allora dimmi, principe Loki, figlio di Odino: perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?”
OUCH.
E una menzione speciale anche al finale, in cui il vincolo spezzato non si rimargina e l’orecchino – “solo un gioiello” – viene gettato via. Loki è crudele, è il cattivo per eccellenza, ma ancora una volta appare fragile e completo. E così è anche per Sigyn, che mostra forza ed eleganza anche quando la vediamo piangere e Loki la sta gettando via.
Quindi ancora una volta: una conclusione eccellente. I miei complimenti, leggerti è sempre una fonte di piacere e grandi emozioni.
Un abbraccio e alla prossima
Lady R

Recensore Master
26/11/19, ore 14:32

Dopo l’imbarazzante parentesi di oggi pomeriggio – spero che tu possa scusare il mio ritardo, in base a ciò – ritorno finalmente a recensire qualcosa di nuovo e tuo.
E lasciamelo dire, con il mio solito umorismo da chiodi: questa storia è un gioiello di nome e di fatto.

Si percepisce una forma di scrittura più semplice, meno complessa delle storie successive, ma il carattere di Loki è sempre quello che amiamo. Il disadattato innanzitutto, l’elemento stonato, quello che non si vuole tra i piedi e deve scomparire. Lui stesso dimostra sin da subito una fredda consapevolezza della sua posizione e la vive senza rimorsi. Il suo desiderio di stare da solo, elogiando la solitudine quasi come il gioiello del titolo, rappresenta il pinnacolo di una serie di sentimenti sempre più forti. Nessuna sorpresa che finisca nelle manacce prugna di Thanos.
Le descrizioni dell’ambiente, da sempre l’elemento delle tue creazioni che amo di più, sono il punto più alto anche di questo primo capitolo. La caverna appare profonda e inquietante, quasi a svettare su un Loki piccolo e strisciante come un serpente. Quasi a prendere vita attorno a lui.

Il “mancato re” arriva infine al culmine del suo viaggio e trova… del foreshadowing.
Umorismo da chiodi (mom humor? Teehahaha) a parte, l’immagine dei due scheletri avvinghiati è meravigliosa e forte, nella sua semplicità. Adoro le capacità deduttive di Loki, che denotano la sua ammirazione per la letteratura e gli studi in contrasto alla crescita più marziale di Thor. Persino le gemme sembrano scomparire, almeno per un attimo.
E poi.

Innanzitutto ci sono i flashback di Loki da bambino, che sono qualcosa di delizioso e dettagliato nella sua brevità. Le immagini, i colori, i rituali… è meraviglioso, così ricco eppure così veloce.
Proprio allora compare, figurativamente, Sigyn. Le sue descrizioni sono parimenti dolcissime, nessuna sorpresa che Loki decida di seguirla in una relazione segreta. Le loro scene sono molto romantiche, molto passionali, ma mai prive di dolcezza.
Adoro l’immagine “antico come l’Yggdrasil”, sembra veramente uscita da un mito norreno.
Ma la mia frase preferita si trova proprio sul finale “Non l’aveva dimenticava, ma persa”.
Ahia.

Spero di poter presto leggere il seguito, perché questi due capitoli promettono di essere molto interessanti.
Alla prossima, e complimenti!
Lady R

Recensore Master
09/11/19, ore 13:01

Mia cara! Quanto, quanto mi ha fatta soffrire questo ultimo capitolo. Credo che sia una delle primissime cose che leggo di tuo che veda un Loki così…a pezzi? Perchè sotto la corazza di dio degli inganni, sotto la razionalità delle parole che rivolge a Frigga e a Thor ed infine pure a Sigyn (non c’era alcun legame, e quanto fa male sentirsi dire una cosa del genere?), sotto la necessità di “nascondere” la loro relazione per non degradare Sigyn a un’amante quando vuole essere riconosciuta per le sue abilità di strega e allieva di Frigga, SOTTO tutto questo si sentono il disagio e la nostalgia. É una sensazione progressiva, in cui si perde man mano la speranza già andiamo avanti con il capitolo: anche i ricordi diventano più cupi, passando dalle battute di Thor all’ultimo incontro fra Loki e Sigyn, venato di rimpianto sotto la chiara attrazione fisica che c’è tra i due.
É una progressione che mi ha uccisa perchè man mano che ci avvicinavamo alla fine e che Loki si avvicinava a Thanos mi rendevo conto che non c’era via di scampo e che non era previsto un finale felice per questa fic, almeno non a questo stadio. 
(Riguardo la battuta che fa Thor all’inizio, apro una parentesi: per la primissima volta il mio snowflake heart l’ha trovata vagamente ‘objectifying’ nei confronti di Sigyn e credo davvero che anche questo faccia parte di Thor, perchè come abbiamo visto anche nell’MCU a volte ha delle scelte, sia di vocabolario che di azioni, che sono goliardiche al punto del ‘let boys be boys’, tipiche di un principe un po’ cazzaro ma alla fine figlio di quell’Asgard che l’ha cresciuto a donne, feste e scazzottate. Quindi anche qui, ottima caratterizzazione, e vorrei cogliere il momento per farti i complimenti per saper toccare corde diverse dei personaggi in contesti diversi: Thor non è cresciuto con Sigyn mi pare di capire, ovviamente non è la moglie del fratello, quindi ho trovato il sapore della battuta molto diversa da quello protettivo del Thor di Solo un Accordo, ma frutto appunto di un diverso contesto e non di OOC.)



Alla fine della lettura, mentre rileggevo e pensavo un po’ alla tematica del gioiello (oltre ad essere ovviamente il fil rouge della mini-long, il collegamento e il trigger), mi hai fatto riflette che alla fine Sigyn è come un gioiello sparito, rimpianto troppo tardi, che chiaramente tormenta il dio degli inganni nonostante non ci fosse, a detta sua, alcun legame. Per quanto ti ci sia affezionato, una volta che lo perdi non puoi più ritrovarlo, e se è un paio di orecchini una gemma è inutile senza l’altra, o quantomeno si sentirà sempre incompleta, non importa quanto bella. il fatto che Loki poi l’abbia sempre tenuta per sè (il paragone con il drago è veramente bellissimo, e sempre molto azzeccato) non aiuta, perchè lo lascia senza appigli se non un orecchino che non è nemmeno quello della donna che ama — il fatto che non sappia, naturalmente, che fine abbia fatto il suo regalo è straziante ma comprensibile — e la consapevolezza non solo che l’ha persa, ma che non saranno mai come i due amanti nella tomba. Anche la scelta di Sigyn di "concedersi" nonostante sia chiaro che Loki vuole qualcosa di ben diverso (tipo il trono ksksks) è amarissima, ma profondamente umana: chiunque dica che non ha mai fatto una cosa del genere sapendo che i giochi erano già chiusi, o pensato di farlo, mente sapendo di mentire.
La cosa che ho amato di questa mini-long è che arrivi alla fine con il magone, ma non odi nessuno dei due: vuoi che si ritrovino, c’è quel sapore della speranza dato che Midgard è troppo vicina a dove potrebbe essere lei (ed è buffo che qualcosa che rende il lettore speranzoso sia fonte di nostalgia e tristezza per Loki, anche se ovviamente è Loki e lo dimostra solo fino ad un certo punto), ma capisci le ragioni di entrambi. Loki ha spezzato il cuore di Sigyn oltre ad un legame che (allegedly) non esisteva nemmeno, ma rendi molto chiaro il tradimento che ha provato nel momento in cui si è visto “sottratto” del diritto a regnare. Rendi la reazione di Loki quasi logica, l’unica possibile, e adoro come si distacchi dalla parte più emotiva di sè quasi per “dovere”, se vuole essere un re (mi riferisco a questa frase, che ho amato e che stamperei sulle magliette: Il prezzo da pagare per essere degni dell’Hliðskjálf e governare un popolo di pirati e predoni era anche non farsi mordere il cuore dal desiderio per un’amante.). Allo stesso modo, come può essere stato così cieco nei confronti dei sentimenti altrui, come ha potuto non notare che lei era qualcosa per cui essere soddisfatti? Finisci per sperare che si riuniscano, rimani tristissima alla fine a causa dei ricordi misti a desideri a cui Loki non si abbandona quasi per un senso di protezione nei confronti di Sigyn, ma lasci allo stesso tempo fuori qualsiasi giudizio nei confronti dei protagonisti.
Non c’è alcun viciniore in questo capitolo, perchè da qualche parte senti che Sigyn non può averlo dimenticato così come Loki non ha dimenticato lei, ed è qualcosa che ti spezza. 


Ah, quanto mi è piaciuta ;-; non mi hai mai fatto soffrire così, maledizione. Sto quasi rimpiangendo di non aver letto la nuova Soulmate AU, almeno avrei ancora un cuore, ma mi rimane il grandissimo senso di soddisfazione di aver letto qualcosa di bellissimo e di poter sperare in un incontro futuro, una riconciliazione e un ritorno di fiamma (ha buttato via l’orecchino, dopotutto, ma si può ancora sperare, no? No?!). 


Mi fionderò su qualcosa di ben più felice la prossima volta, ma è valsa tutto il dolore. E, first time, mi viene davvero voglia di perdere una copertina e dire a Loki che andrà tutto bene e che è ok amare e rimpiangere di aver sbagliato tutto con una persona, facendole e facendosi del male.

Mi ritiro nel mio nido a piangere dear, come sempre ottimo lavoro (mannaggia, queste cose mi ammazzano, soprattutto se fatte meravigliosamente bene) ;-;
Un abbraccione,
Ellie

Recensore Master
02/11/19, ore 15:10

Dear!
Eccomi qui, ed era un sacco che volevo iniziare questa mini-long (lentamente, lentamente mi sto prendendo in pari con tutto come vedi haha).
Mi aspettavo una cosa piuttosto diversa per qualche motivo, ma questo non mi ha impedito di innamorarmi molto velocemente della storia, della struttura (adoro quando un personaggio ricorda qualcuno che ha amato e che ha perso, specialmente se di mezzo c’è un tradimento come quello di Loki) e della sottile nota di Angst, mai “sbattuta in faccia” al lettore ma non per questo meno presente, che pervade questo primo capitolo. Mi ha sorpresa trovare una fic così precisamente collocata nell’universo MCU, dato che generalmente le tue opere fluttuano fra il mito e il canon Marvel e per quello che ho letto prendono più che altro corpo ad Asgard, ma credo che si sposi anche benissimo con lo spirito della ricerca delle Gemme e lo stato d’animo di Loki.
Gli eventi di Thor e Avengers sono ancora freschi — la scoperta del passato, la lotta per il Tesseract — e l’ho trovato particolarmente forte e triste nel momento in cui Loki pensa a quanto sia sempre stato divertente spalla contro spalla con il fratello.
Naturalmente, considerato il setting, non può non far pensare al tradimento e al fatto che siano su parti opposte di un campo di battaglia nonostante (come Loki stesso ricorda) Thor abbia cercato di salvarlo sul Bifrost. Il tuo Loki, specialmente qui dove abbiamo una bellissima panoramica sui suoi pensieri, è un personaggio grigio ma profondamente umano: definisci il suo passo da “predone”, ma poi preserva la tomba e la studia quasi con deferenza, potrebbe ricordare agli Juntar chi ha ucciso il loro capo ma lasci intuire che dopotutto non gli interessi (almeno, io l’ho interpretata così, dimmi se ho letto fischi per fiaschi lol) e potrebbe tornare a dimenticare Sigyn, ma invece la ricorda compiendo persino un furto indegno pur di ottenere un orecchino simile a quello che aveva regalato alla dea della fedeltà. É complesso e oscuro, il tuo Loki, ma anche incredibilmente umano ed ogni volta che penso che tu l’abbia reso alla perfezione, eco che mi stupisci ancora.

Bellissimo anche l’excursus sull’appellativo di Principe che le truppe di Thanos usano in maniera deferente, ma che ricorda a Loki tanto il modo ben diverso in cui quel nome suonava ad Asgard e che lo scranno di Laufey gli spetta di diritto. Insomma, la caratterizzazione di Loki è amara, ricca di rimpianti ma rafforzata dalla grandezza che il dio degli Inganni ricerca fra le fila di Thanos.

Qui, fra questi tanti rimpianti, c’è Sigyn.
Come riemerge il suo ricordo grazie alla tomba dei due amanti è estremamente elegante, ma ci arriverò tra un attimo perchè quello è description at its finest e hai unito meravigliosamente (ancora una volta) descrizioni vivide e potenti con interessanti insight sulla cultura norrena. Anyway, prim Sigyn: si sente la perdita, nei pensieri di Loki. Lo si capisce quando trafuga l’orecchino che gli ricorda la perduta amante, sì, ma ancora di più quando non vuole che la tomba venga dissacrata. É come se quella tomba per lui fosse un memento, seppur indiretto, il ricordo di un’altra circostanza, ad Asgard.
Tutto il filo dei ricordi è guidato dagli eventi ed errori che hanno portato Loki in quella grotta, come generale di Thanos, come "esploratore" e come traditore degli Asi, quindi il filo logico c’è ed è saldo -- tuttavia non prende troppa scena e rimane in secondo piano, permettendo al lettore di focalizzarsi sul rapporto di Loki con sé stesso, ma anche con il fratello prima e con Sigyn dopo.
Ho trovato estremamente bella la scena con Sigyn e la descrizione della loro relazione, già complicata dalla prima parola: ”Non era bella più di altre, Sigyn, affatto”, che implica non un dio accecato dall’amore ma una figura razionale che cerca quasi di discostarsi dal ricordo e che, eppure, tradisce subito un sentimento ben più profondo. Adoro il loro tira e molla, il fatto che Sigyn sia preoccupata mentre Loki è letteralmente il solito, e soprattutto adoro quel dettaglio della relazione instabile ma a cui basta un’occhiata troppo lunga per tornare a volersi: credo che sia esattamente quello che uno come Loki cercherebbe, e ha una sensualità di fondo meravigliosa ;-;
Il loro botta e risposta, l’amore-odio che entrambi dimostrano, la passione che si percepisce in qualche modo si sposa con l’immagine dell’amore eterno data invece dai due amanti sepolti e dai loro ultimi gesti, andando a completarla. Insomma, io esco da questa lettura volendo continuare E volendo andare a leggere Come un Vizio Assurdo asap per potermi gustare appieno non solo questa mini-long, ma anche il rapporto tra questi due bellissimi personaggi ;-; 


On a side note, ti devo davvero fare tantissimi complimenti — oltre ai meritatissimi per questo primo cap e per la cura infinita che metti sempre sia nello stile che nel creare intrecci bellissimi — perchè ormai ho letto un bel po’ di materiale che hai prodotto su Loki e Sigyn e, benché ci sia una coerenza di fondo e un mix di headcanon che hai creato e ai quali ti mantieni fedele, non sei mai ripetitiva. Non sembra di leggere né la stessa storia, né degli stessi personaggi in situazioni leggermente diverse: ogni volta mi stupisci in modo diverso e, sebbene anche lo stile si mantenga altissimo, anche quello si adatta alle differenti circostanze.
Davvero, io sono sempre più awww perchè si capisce che ami la coppia ma che non ti crogioli nella tua “comfort zone” ma esplori sempre angoli nuovi del loro rapporto, ed è una cosa che amo e che, finalmente, posso dire con certezza dopo aver letto un bel po’ di cosine <3


Al prossimo capitolo di questa bella mini-long che non vedo l'ora di proseguire (o ci rivediamo con Solo Un Accordo, che come sai attendo con ansia <3) e ancora tanti, tanti complimenti! 



Un abbraccio grande, 
Ellie

Recensore Master
05/10/19, ore 10:30

Ciao Shyliss! Mi dispiace per non essere passata prima, ma in queste ultime due settimane sono stata davvero stracolma, tra esami e lezioni! Stasera passerò a lasciare l'ultima recensione premio che ti spetta per il contest 'di fiori, amori e passioni'. Allora, quest capitolo mi è piaciuto moltissimo. Più leggo i tuoi scritti, più resto strabiliata dalla tua capacità di utilizzare il linguaggio italiano. Sei così raffinata e travolgente che davvero, mi lasci ogni volta a bocca spalancata, stupendomi ed emozionandomi a ogni rigo! Hai un vero e proprio talento, te lo dico dal profondo del mio cuore. Parlando della trama in sè, mi è piaciuta la tua idea di alternare i ricordi di Sigyn, così sentimentali e commoventi, a parti più 'fredde e calcolatrici', ovvero alle azioni vere e proprie che Loki sta compiendo per ordine di Thanos. Insomma, hai contrapposto non soltanto due momenti differenti, dando dinamicità al testo, ma anche le due personalità del villain, che ha appunto anche una parte della sua anima sentimentalmente coinvolta, oltre a quella 'malvagia' che siamo più abituati a vedere. Ho apprezzato molto come, ogni volta in cui Loki si lasciava andare ai sentimenti e ai ricordi, tu bilanciavi immediatamente dopo inserendo un gesto o un pensiero appunto più calcolatore, in modo tale da mantenere l'IC veramente equilibrato. Poi, più volte durante la lettura mi sono commossa o mi hai fatto perdere qualche battito, ma qui: - “Non c’era alcun vincolo.”
Sentendolo pronunciare quella frase, lei si strinse con più forza il lenzuolo al petto – doveva odiarsi, intuì.
“Se non c’era alcun vincolo, tra di noi, allora dimmi, principe Loki, figlio di Odino: perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?” - mi sono venuti i brividi, veramente! Mamma mia, che frase e che emotività pazzesca, un periodo veramente veramente intenso! Il finale l'ho adorato. Da lettrice fissata del libro 'La storia infinita' (che ogni due per tre dice 'ma questa è un'altra storia, e si dovrà raccontare un'altra volta') non ho potuto che apprezzare, è una frase che veramente adoro, hai concluso proprio alla perfezione come la ciliegina sulla torta!
Che dire, a presto Shilyss ^^

Recensore Master
30/09/19, ore 14:50

Due soli capitoli e un sacco di Loki. Soprattutto un sacco di Loki & Sigyn e di Sigyn vista dagli occhi di Loki.
Trattandosi del prologo di un’altra tua storia (avendo comunque letto l’intro, l’avevo comunque dimenticato), mi sarei dovuta aspettare il fatto che alla fine non ci sia una vera e propria risoluzione per la storia “d’amore” di questi due. In parte in effetti lo si respira fin dal primo capitolo e questo secondo continua sull’onda dei pensieri e delle riflessioni del Dio dell’inganno ormai troppo lontano dalla sua Sigyn e invischiato con Thanos.

È sempre particolare il modo in cui racconti; l’avevo notato anche nell’altra minilong, questo tuo modo di mescolare presente e passato e tornare al presente e riprendere il passato. Per l’intera minilong veniamo sommersi da ondate di introspezione del Dio, che alle volte apre anche spiragli su scene intime (il più delle volte) passate con Sigyn. E nonostante sembri un disco rotto nel ripetersi all’infinito che è finita, che non c’era vincolo con lei, che con lei non era amore, nemmeno per una volta rinuncia al desiderio che ancora ha di lei e che il monile trafugato gli rimanda alla memoria.
Tra l’altro, proprio riferito a questo, ho molto apprezzato la risposta di Sigyn alla fine della loro ultima notte insieme: “Se non c’era alcun vincolo, tra di noi, allora dimmi, principe Loki, figlio di Odino: perché hai sentito il bisogno di spezzarlo?”.
E non solo, ho provato un piacere immenso a sapere che fosse stata lei a dare fine alla loro storia – per colpa di Loki, ok, ma è stata pur sempre una decisione che la dea della fedeltà ha preso e ha preso per se stessa. E qui, ammetto, me l’ha proprio fatta ammirare. E Loki, per quanto possa amare il pg, se lo merita di venire chiuso fuori dal letto dell’amata. AH!

Un’altra frase che mi è molto piaciuta e che penso ormai definisca perfettamente il rapporto di questi due è stata “Il risultato fu che si cercarono con più disperazione”; per non parlare del fatto che l’orecchino, essendo verde smeraldo aveva i colori di Loki e il suo desiderio è stato quello di vedere Sigyn con i suoi colori addosso. Anche la scena in cui lei li veste nuda, coperta solo dal lenzuola è delicata e meravigliosa.

Il finale direi che è stata la coronazione di una lunga introspezione durata due capitoli. Fin dall’inizio Loki non ha visto in quel gioiello trafugato quello di Sigyn, l’ha preso come “rimpiazzo”, come promemoria per poter allungare il più possibile le proprie riflessioni su di lei e aiutarsi a ricordare e quando alla fine lo getta sembra da una parte che lo faccia perché non gli serve più, perché ha raggiunto il suo scopo e perché la storia con Sigyn è finita. Dall’altra, però, quella sua scelta di, eventualmente, voler scoprire che fine abbia fatto quello vero, dà da pensare che in fondo – ma pure in superficie – non smetterà di struggersi per amore (Sì, Loki, ho detto AMORE, SUE ME! è_é) e, visto che non è nella sua natura, non si accontenterà di come sono finite le cose tra loro. Chi lo sa.
Per ora, ti ringrazio per questa lettura!

Recensore Master
25/09/19, ore 19:59

Sono molto felice che questa storia abbia avuto un suo finale, per quanto "aperto" e sicuramente leggerò il sequel "Come un vizio assurdo". Tra parentesi, mi sembra molto bello che la tua passione per Loki e Sigyn ti ispiri così tante storie, diverse tra loro, tanti punti di vista per scrivere di loro e della loro storia. E' la stessa cosa che accade a me con la serie TV I Medici, che mi ha già ispirato quattro long fic (e altre due le sto elaborando!) e penso che sia meraviglioso quando si trova qualcosa che veramente ci riempie di sogni e fantasie e ci ispira di continuo!
Loki riflette sulla sua vita, su quello che ha commesso e, soprattutto, su ciò che ha perso. Ma, nonostante lui sia il villain della storia, mi viene sempre da pensare che alla fine la colpa di tutto non sia completamente sua, a prescindere dalle scelte che ha fatto. Il vero responsabile è stato Odino che non ha mai rivelato a Loki chi fosse veramente, ha lasciato che lo scoprisse per caso, in modo traumatico. Per anni gli ha mentito, lasciandogli l'illusione che avrebbe potuto diventare Re di Asgard. E' vero, forse Odino avrebbe scelto comunque Thor, ma l'ingiustizia per Loki è stata scoprire di non aver mai avuto nemmeno una possibilità, nemmeno remota, in quanto lui non era realmente figlio di Odino. Questa è la grande ingiustizia che Loki si trova ad affrontare ed è ciò che lo avvelena ancora di più, che porta alle estreme conseguenze un carattere già di per sé incline a tramare, a ingannare, a mentire. Mi ha dato un senso di tristezza leggere i ricordi di Loki, quando credeva ancora di essere fratello di Thor e, nonostante tutti i suoi piani e intrighi, amava il fratello e aveva iniziato la sua storia segreta con Sigyn. E' triste che Loki riviva quei giorni nella sua mente, quando il suo presente è tanto negativo, al servizio del folle Thanos, che Loki stesso riconosce essere fin troppo crudele e insensato. Vuole convincersi di desiderare la distruzione di Asgard per vendetta, ma non è così, Loki in fondo ama la terra in cui è cresciuto e le idee folli di Thanos lo fanno rabbrividire (questa è ancora una volta la prova che Loki, pur essendo un villain, conserva tuttavia una parte di sé in cui c'è posto per l'amore e per la lealtà, la parte che Sigyn è riuscita a scoprire. Thanos al contrario è solo un arido mostro).
In questa storia hai messo in scena la vita di Loki senza Sigyn, una vita senza scopo e senza senso, in cui l'unica spinta sono la vendetta e l'ambizione, ma sono scopi vuoti, che non riempiono il cuore, e Loki, pur non ammettendolo, se ne rende conto. Sì, è stato lui ad allontanare Sigyn, a tradirla e a farglielo sapere, forse per il gusto di sciupare l'unica cosa davvero bella e VERA che avesse... eppure, nonostante dica di non avere rimpianti, qualcosa lo ha spinto a rubare l'orecchino che gli ricordava lei, a rivivere i momenti passati con Sigyn, a sognare di nuovo i suoi baci e il suo corpo... a pensare che anche lei, come la donna del sepolcro, sarebbe morta volentieri al suo fianco. E' vero che alla fine getta via il gioiello, fingendo indifferenza, ma intanto teme l'incontro con Thanos e probabilmente già architetta qualcosa per fermare il Titano pazzo prima che compia qualcosa di orribile, qualcosa che potrebbe distruggere anche Vanheim... e Sigyn.
E secondo me il finale è aperto, non è triste, perché fa capire quanto in realtà Loki tenga a Sigyn. Lui la vuole ancora, prova per lei un sentimento inconfessato e inconfessabile, e di sicuro il suo futuro non è al servizio di Thanos. E' vero, io so già che le cose andranno in un'altra direzione molto più positiva, ma già da questa storia si può capire che il destino di Loki è legato a quello di Sigyn, come i due amanti nella tomba.
E questa cosa mi ha emozionata tanto, perché mi ha fatto pensare a quanto, in questo, Loki senza Sigyn mi ricordi come sarebbe stato... Jacopo senza Antonio!
Queste corrispondenze tra storie, personaggi e fandom diversi sono sempre affascinanti per me!
Presto leggerò anche "Come un vizio assurdo", per adesso ti saluto facendoti ancora tantissimi complimenti per questa bellissima storia.
A presto!
Abby

Recensore Master
25/09/19, ore 15:10

Si può cominciare un commento facendo i complimenti per la vittoria del contest? Quale che sia la risposta ho deciso che comincerò così, facendoti i miei complimenti XD anche se, iniziando a conoscere il tuo stile e le storie interessanti che sei in grado di tirare fuori, non me ne sono stupita più di tanto.
Quello che invece i ha stupito è invece il tuo Loki, o meglio il rapporto che – tra le righe – sembra abbia con Thor e quello, soprattutto, che pensa di lui. È anche vero che il tuo Loki non è (solo) quello dell’MCU e che è sicuramente più completo di quel che ci presentano (e sputtanano è_é) nei film, però confesso che “sentirlo” ammettere candidamente a se stesso che Thor fosse l’unico degno di camminare al suo fianco e addirittura provi piacere nel ricordare aneddoti con lui, mi ha stupita. Sono abituata ad una visione di Loki più geloso, invidioso, che in Thor e in Odino vede il motivo della sua “caduta in disgrazia”, ma probabilmente è appunto una mia visione.
Mi piace però il fatto che sembri non ricordare (né voglia farlo) gli avvenimenti che lo hanno portato alla caduta del Bifrost. E amo anche che Loki ami e ricerchi la solitudine, è secondo me un lato del suo carattere che viene poco alla luce, ma che secondo me si abbina benissimo al fatto che sia un ottimo pensatore e stratega.
Mi chiedevo in effetti come (quando e se) sarebbe comparsa Sigyn visto il luogo in cui si trova Loki, troppo lontano da Asgard perché lei possa raggiungerlo. Mi intriga l’escamotage che hai utilizzato, il farla apparire grazie al ricordo che orecchini sepolti nella tomba di due amanti gli fanno tornare alla memoria – e il tutto mentre i galoppini (!) di Thanos vagano alla ricerca delle gemme dell’Infinito. Come al solito apprezzo il fatto che riesci sempre a ricondurti ai film, con dettagli che, piccoli o grandi che siano, sono sempre molto oculati.
Qui, più che in Incantesimi d’amore e di morte, si legge quasi senza veli quello che Loki prova per Sigyn. E lo si legge da subito, perché i gioielli gliela fanno tornare in mente (e anche solo il fatto che decida arbitrariamente che lo scheletro più piccolo sia quello di una donna perché sì, come per alimentare il proprio ricordo), perché Sigyn non era la più bella, ma lui aveva pensato lo fosse e per quei dettagli intimi che ricorda. Ho adorato la frase “Lei gli aveva offerto le labbra e se stessa”, perché come al solito ritrovo una Sigyn che devota quando si offre a Loki lo fa sino in fondo, senza risparmiarsi, completamente.
E poi alla fine, nonostante tutto, l’orecchino lo ruba lo stesso. Ah, Loki innamorato ladro di reliquie! XD
La fine del capitolo un po’ mi ha fatto piangere il cuore, per il fatto che Loki si renda conto di non averla dimenticata, ma che comunque non potrebbe riaverla perché è andata perduta e che quello che stringe tra le sue dita non è il suo orecchino, ma qualcosa di simile.
Con il fatto che la ricerca sia finita e lui esca col drappello di Thanos sono curiosissima di vedere se ci sarà un momento tra di loro. E, soprattutto, se Loki ricorderà cos’è successo e perché lui sia caduto dal ponte arcobaleno.
Per ora ti faccio i miei complimenti, come al solito mantieni e superi l’aspettativa e l’introspezione del tuo Loki è sempre un piacere da leggere!

Recensore Master
24/09/19, ore 15:09

Eccomi di nuovo!
Posso dire che questo Loki sembra diverso dal solito? Si certo, vuole convincersi con tutte le sue forze che non prova rimpianti eppure ... come altro si può chiamare qualcosa che ha perso o meglio che lui stesso ha deciso di perdere per dimostrare a tutti e a se stesso di poterne fare a meno ma che poi inevitabilmente torna a , uso una parola forte per lui, tormentarlo? Credo che questa sia la prima storia su questa coppia dove vedo Lingua d'Argento in seria difficoltà nel mantenere il controllo, per quanto provi a convincersi del contrario. Ha cercato di essere più crudele del solito e la cosa gli si è ritorta contro.
Quanto a Sigyn, anche lei mi è sembrata diversa. Ok, nel suo cuore lo vede come l'amore della sua vita e al cuore non si comanda ma... addirittura concedersi un'ultima volta? Ero abituato alle sue reazioni orgogliose e qui mi ha un po' spiazzato. XD Credo proprio che mi metterò a leggere il seguito nei prossimi scambi!
Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
24/09/19, ore 13:59

Ciao!
Ho deciso di vedere in questa minilong quali fossero le vicissitudini dei tuoi due eterni protagonisti e non posso che esserne lieto.
Loki al servizio di Thanos fa il suo bell'effetto, mi ero quasi dimenticato di quella sua "fase"; si muove alla cerca delle Gemme dell'Infinito ma si imbatte in qualcosa di completamente inaspettato: i resti di due defunti amanti abbracciati di un amore che la morte non ha sconfitto. Ahiahi, e ovviamente non poteva che rimanerci un po' male, dato che ha rinunciato per il potere a Sigyn. In questa storia sono stati amanti, piuttosto tira e molla c'è da dire ma dato che c'è il pensiero è chiaro che al nostro Lingua d'Argento la cosa pesi. E arriva persino a sottrarre a colei che ha amato dopo la morte i suoi monili, soltanto perché gli ricordavano quelli della fanciulla perduta. Un Loki più sofferente del solito, devo dire. Benissimo così, mi fiondo sull'altro capitolo!

Recensore Master
24/09/19, ore 11:10

Ciao Shyliss! Sono qui per la prima recensione premio per il contest 'di fiori, amori e passioni'. E' il prequel della storia con la quale hai partecipato, e sono davvero felice che tu me l'abbia consigliata! In questo capitolo, sicuramente una delle cose che mi ha colpito di più è stata la scena della tomba, dei due amanti seppelliti insieme. Unire questa 'usanza' alla tua storia, in una maniera così poetica, mi è sembrato davvero un colpo di genio. Innanzitutto, l'immagine in sè è stata davvero evocativa e coinvolgente, mi sono perfettamente immaginata questi due amanti quasi abbracciati, e sopratutto il flusso di pensieri che ne è derivato dopo è stato meraviglioso! Il modo in cui Loki studiava i dettagli, e tirava fuori le proprie idee, mi è piaciuto molto, soprattutto la parte in cui descrive cosa ha fatto la donna quando il guerriero è morto, sottolineando come lei gli fosse rimasta accanto e fedele, fino alla fine. Insomma, una parte meravigliosa, mi ha proprio conquistato! Bellissimo il tuo modo di rimandare al primo incontro con Sigyn, la danza è un elemento che proponi spesso, ma che a me piace proprio! Ecco, leggendoti spesso, inizio a notare anche i molteplici riferimenti ai vari testi, e questa caratteristica mi piace proprio, è come se unissi le tue storie con un filo molto sottile, ma presente. Lo stile, come sempre, davvero invidiabile. Sarai anche stanca di sentirti dire sempre le stesse cose, ma il tuo talento di trasportare il lettore con le tue parole in altri tempi e luoghi mi lascia sempre senza fiato, lo fai con una delicatezza ma al contempo con un impatto che davvero, non riesco proprio a descrivere a parole! Hai una competenza narrativa eccezionale, è così che immagino i cantastorie in piazza mentre raccontano le leggende.
A presto ^^

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