Recensioni per
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
di Ghillyam

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/05/20, ore 23:59

Ciao Ghillyam! Scusami per averci messo una vita, ma finalmente eccomi qui!

Potevo resistere alla Philinda? Naturalmente no. (Stavolta non me la sono sentita di passare dal rating rosso, scusami!)

Il titolo è naturalmente molto bello. Ti confesso che inizialmente non mi convinceva particolarmente, mi sembrava non troppo calzante con la storia – dopo varie riletture devo dire che, se non al 100%, mi ha convinta almeno al 90. Questo perché trovo molto incisive le prime due frasi, impostano un po' il tono di tutta la flash. May si sente morire, sebbene questa sensazione venga poi smentita (in apparenza) dalla realtà che l'accoglie, realtà esemplificata dal sorridente Phil Coulson sopra di lei. Al contempo, il titolo si può riferire anche alla conclusione: svegliandosi dal Framework, è come se May "morisse" (in un certo senso).
A non convincermi però è la scarsa importanza che riservi agli occhi di Phil: li menzioni una volta per dire che sono puntati su May, ma questo non avviene né all'inizio, quando dopo la riflessione su come si sarebbe aspettata la propria morte Melinda apre gli occhi e trova il suo sorriso, né alla fine quando gli ultimi gesti che Phil le rivolge sono una stretta di mano e nuovamente un sorriso.
A questo proposito, ci ho pensato adesso scrivendo questo commento, ma mi permetto di suggerirti di giocare con la citazione di Pavese: visto il focus effettivamente presente nella storia, "Verrà la morte e avrà il tuo sorriso" o qualche variante del genere sarebbe a mio parere più d'impatto. Inutile dire che sei liberissima di ignorare questo suggerimento.
Per quanto riguarda l'introduzione, penso tu abbia scelto bene le frasi da riportare (accattivanti, non rivelano troppo sulla storia) e personalmente ti ringrazio molto per aver specificato la puntata di riferimento: amo Agents of Shield, ma sono un po' arrugginita e mi hai davvero aiutata a orientarmi così. {devo, però, farti notare che l'uso del grassetto nell'introduzione sarebbe vietato se non con poche eccezioni tipo la segnalazione di un primo posto a un contest o la presenza di spoiler.}

Il tuo stile mi è piaciuto: la storia è molto scorrevole, e questo non perché è una flash ma proprio per la forma che hai scelto di darle. In particolare ho un debole per i dialoghi; ora, non ricordo se siano ripresi esattamente dall'episodio, ma in ogni caso li ho trovati perfetta espressione dei personaggi. Soprattutto però ho apprezzato come tu li abbia conditi con le riflessioni di Melinda, arricchendo il racconto e rendendolo così ben più di una "semplice" trasposizione di un attimo canonico.
Molto bella la riflessione sul tempo che gli agenti dello SHIELD non hanno.
Vorrei farti solo due appunti:
"Phil le sorride e Melinda vorrebbe credere alle sue parole, se potesse rimarrebbe lì in eterno, con lui."
Il tuo uso della punteggiatura va benissimo, ma in questa frase specifica penso che un utilizzo più vario renderebbe ancora meglio. Io sostituirei la prima virgola con i due punti, per rendere il tutto più dinamico.
"rapito/torturato/ferito"
Non credo sia un errore, però onestamente trovare gli slash così usati in un racconto letterario mi ha un po' stranita. Non so se suggerirti virgole, disgiunzioni o altro, ma credo che una soluzione alternativa sarebbe preferibile.
Naturalmente si tratta di un'inezia, comunque.
Passando invece a un livello più grammaticale, non ho trovato errori se non una svista (ed è decisamente tale, visto che in tutti gli altri casi l'hai scritto correttamente) minima: nel segmento "é sicura" hai lasciato l'accento sbagliato per la è. L'ho notato giusto perché sono estremamente pignola e te lo segnalo perché tu possa correggerlo, ma non ha minimamente influito sulla gradevolezza della lettura.

Per quanto riguarda la trama, ho già accennato a come tu abbia fatto un ottimo lavoro nel dare un'impronta tua a questa scena attraverso l'ottima introspezione di May.
Va da sé quindi che ho apprezzato e trovato assolutamente IC la tua protagonista: non c'è altro IC da valutare, perché il Phil con cui interagisce non è che una creazione virtuale. In ogni caso, anche se inizialmente cerca di trattenerla, è bello che la lasci andare e le sorrida dall'inizio alla fine. {Che belli questi due, mi sciolgo!}

In sostanza, un ottimo lavoro e spero di ritrovarti su loro due :3
Sono felice di averti scoperta!
Un bacio,

Mari

Recensore Veterano
24/05/20, ore 15:50

Ciao carissima!
Eccomi per l'ABC delle recensioni.
Ho scelto questa one-shot perché mi sono resa conto, nel vedere chi fossero i protagonisti, di non aver mai letto nulla su Phil Coulson, benché sia uno dei personaggi che ho amato di più in assoluto, per la sua mitezza e ferma gentilezza.
Puoi ben immaginare l'immenso dispiacere che ho provato alla sua morte ad opera di Loki, nel primo Avengers.

Qui abbiamo una sorta di dimensione 'onirica', se così la possiamo definire - correggimi se sbaglio.
La narrazione non segue lo schema classico di introduzione, rottura dell'equilibrio, peripezie, ristabilizazione dell'equilibrio e finale, ma proprio come in un sogno sembra tutto un po' confuso; la stessa Melinda May lo è, 'incastrata' fra ciò che potrebbe essere un'attività normale, quella dell'allenamento, e qualcosa che, al contrario, non è più ordinario come un tempo, la condivisione dello spazio con l'agente Phil Coulson, l'unico, fra i due, che sembra avere consapevolezza e coscienza di ciò che stia succedendo (credo sia già morto in questo contesto, giusto?).

A livello stilistico hai saputo ben evocare lo smarrimento che Melinda May prova, disorientata fra ciò che sta vivendo - e di fatto vorrebbe continuare a vivere - e quello che in realtà è chiamata a fare. Intuitivamente lei stessa capisce che qualcosa non va, e non dovrebbe essere lì, ma a svolgere qualche altro compito. Si sente inquieta per questo.
Contrapposto a questa inquietudine c'è l'atteggiamento sereno dell'agente Coulson, che sempre lo contraddistingue
(Potrei piangere...prima che mi affezzionassi a Loki, ho ricoperto di insulti il dio dell'inganno per aver ucciso uno dei personaggi secondo me più belli!).
Quel 'Avremo tempo, dopo' finale fa venire il groppo in gola e gli occhi lucidi.

Ricordo la scena su Avengers, dopo la morte di Phil, quando Nick Fury tira fuori le sue figurine di Capitan America (di proposito sporcate di sangue) per cercare di riunire tutti i vendicatori contro Loki, creando quella causa comune per cui combattere.
Non apprezzai moltissimo quella scelta, forse perché vedere così strumentalizzata la morte di Coulson mi infastidì, ma d'altronde anche Fury è un po' uno stratega, e ha saputo cogliere così quell'occasione.

Grammaticalmente non c'è nulla da dire, il registro linguistico usato non è aulico, ma il contesto descritto non ne ha di certo bisogno, anzi, io apprezzo molto di più un registro più semplice e l'annessa capacità di un suo utilizzo per creare qualcosa di originale e ugualmente godibile!

Cos'altro dire?
Grazie per avermi dato l'opportunità di leggere qualcosa di tuo!
Spero ci sarà una prossima volta.
Ti abbraccio e saluto calorosamente,
_Val_