Recensioni per
I ragazzi Jones
di IndianaJones25

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/04/20, ore 16:09

Dicono che Raiders of the Lost Ark sia un modello quasi perfetto di film d’azione, scritto e strutturato con grande maestria per risultare immensamente accattivante; ed hanno ragione, ché Raiders non ha una battuta né un fotogramma fuori posto – nella composizione, nel montaggio, in tutte le scelte di regia. Niente da ridire. Chapeau. Ma, della trilogia originale (io mi fermo lì e faccio finta che il quarto film sia stato un brutto sogno, di quelli da indigestione pesante), Last Crusade è e rimarrà sempre il mio capitolo preferito. Sarà l’umorismo di Last Crusade, o sarà anche la più folta schiera di personaggi accademici che probabilmente ha influito sulle scelte di vita a lungo termine della me stessa bambina, o ancora sarà che il dr. H. Jones Sr. mi ha sempre ricordato strambamente mio padre (che no, non ha la faccia di Sean Connery, ma per il resto più o meno ci siamo), saranno tante cose, ma Last Crusade mi è particolarmente caro. E tra quelle tante cose, di certo primeggiano i temi centrali del film, dalla cerca – profonda, archetipica, al di là del circostanziale – del Graal, al legame tra padre e figlio, che del resto non è che un’altra sfaccettatura dello stesso desiderio di permanenza, di perfezionamento, che è alla radice di tutti i miti sull’immortalità.

Credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro nel mettere in scena gli sviluppi di quei temi centrali, quando la grande scena d’azione è culminata e si è conclusa, e fuori camera bisogna tornarsene a casa; si ha allora tempo per pensare, in quello spazio cieco, sottaciuto, prima dell’epilogo. Anche questa storia, come Henry Sr., tira le somme: del film, così come di una vita di ricerca, di una vita di relazioni familiari, di una vita intera, e soprattutto della cerca stessa, e di che cosa voglia dire.

Mi è piaciuta molto la tua attenzione al dettaglio, con poche pennellate che lasciano intravedere il resto della vita di Indiana, riportando questo tuo stralcio notturno coerentemente in seno all’universo canonico.
Così come mi è piaciuta la tua riflessione – a mezzo dei pensieri di Indiana – quasi apologetica su Elsa Schneider, ché il dubbio, anzi il sospetto, che Elsa sia una vittima dei tempi, delle sue circostanze, sorge legittimo. Certo, non è una scusa, ma è quasi almeno una giustificazione; ed apre la strada a considerazioni di ordine più generale: la ricerca della perfezione, dell’autocosapevolezza o di una profonda conoscenza di sé, del senso della propria vita e della propria collocazione nell’ordine del mondo, non è per tutti, ma è un privilegio di quelli che dall’ordine del mondo non sono stati relegati in una posizione subordinata – per possibilità di scelta ed autorealizzazione, libertà, autonomia, dignità. Quando si è privi di queste cose, non si può cercare il Graal, qualunque cosa esso sia per ciascuno di noi; ma si può cercare soltanto quel potere che, in qualunque sua forma, non è, in fin dei conti, che un’arma talvolta impropria per provare a conquistarsele. E allora, per Elsa Schneider, non posso che provare pietà e compassione, nella loro accezione più positiva.

Ho inoltre immensamente apprezzato l’accostamento di H. Senior a Lancillotto e di H. Junior a Galahad: non solo credo che sia un’osservazione estremamente credibile in bocca ad un professore di letteratura medievale; ma ho anche l’impressione che sia un’ottima esegesi delle vicende stesse di Last Crusade.

E, per rimanere in tema di esegesi, credo che tu abbia colto l’essenziale di Indiana, sia quello canonico sia quello che popolò le mie fantasie di ragazzina, in un giro di frase: “Per lui era vero l’inspiegato, non l’inspiegabile.” Il personaggio è, in nuce, tutto lì; in poche, lapidarie parole.

Dunque, per non correre il rischio di scadere nella prolissità fine a sé stessa, anch’io proverò a contenere la mia logorrea, fermandomi qui. Lasciami solo brevissimamente aggiungere che è stato un excursus molto piacevole!

Recensore Master
12/04/20, ore 20:42

Carissimo!! Eccomi, alla fine ho scelto questa, incuriosita dal titolo: pur non avendolo mai visto (ma prima o poi recupererò, te lo giuro!) mi ricordavo che il padre di Indy fosse il mitico Sean Connery, aaaaw, e chi meglio di lui? Riesce perfettamente a dare l'idea di un uomo burberone ma dal cuore d'oro.
Dicevo che mi ha attratta il titolo: I ragazzi Jones rende pienamente l'idea di questa coppia di uomini non più giovanissimi, soprattutto Senior, ma ancora ragazzi nell'anima, e l'avventura che hanno vissuto non fa altro che dimostrarlo. Non ricordo se te l'avessi già scritto nella recensione alla storia su Han, ma mi fa una grandissima tenerezza vedere come Indy abbia scelto di chiamarsi come il suo vecchio cane :3, tenerone lui! Ho letto che nella realtà il cane era quello di George Lucas, lo stesso che gli ha ispirato Chewie *___*, i parallelismi si sprecano xD

Ma torniamo alla storia: è bello vedere come tutto si sia risolto bene, alla fine, nonostante Indi non abbia potuto tenere con sè il Graal e Elsa sia morta: mi spiace vedere Junior così affranta dalla fine a cui lei è andata incontro, fortuna che ha di fianco suo padre che sa elargirgli parole molto sagge.
Le descrizioni della cavalcata e di tutto il paesaggio desertico sono spettacolari, come anche quelle del cielo stellato: posso solo immaginare che meraviglia debba essere trascorrere una notte in un posto così: non riuscirei ad addormentarmi per lo splendore esagerato del cielo.

Poi arriva il pezzo forte: è giunto il momento di tirare le fila e capire cosa si ha imparato dall'avventura vissuta (se non avessimo imparato nulla sarebbe stata inutile, no?)
Il parallelismo tra Junior e Galahad l'ho trovato assolutamente azzeccato, per quel poco che ricordo del ciclo arturiano :)
Mi fa sorridere come Junior, nonostante tutto quello a cui ha assistito mantenga comunque il suo spirito super materialista da "credo solo in quello che vedo e tocco" xD; invece Senior, complice anche l'età, molto probabilmente, ha una mente più aperta.
Ed è commovente come Junior alla fine si accorga che quello a cui sempre rinunciato, e che ora desidera, sia una famiglia :3, aaaaaw! Non una moglie, non ancora, ma il ricostruire il rapporto col padre.
E ovviamente Senior coglie la palla al balzo: quale modo migliore per farlo, se non una nuova avventura? ahahahahahhaha. L'idea della lancia di Longino (stavo scrivendo Songino, aiuto!) mi ha uccisa xDD.
Ottima conclusione e ottima storia ^^.

Ti auguro una buona pasquetta per domani e buona settimana poi <3

alla prossima,

Benni

Recensore Master
10/03/20, ore 15:40

Ciao! Eccomi qua per lo scambio a catena del Giardino.
Ho amato Indiana Jones fin da piccola, ma questa è la prima fanfic in assoluto che leggo su di lui...
Venendo alla storia, il rapporto tra Indy e suo padre è sicuramente difficile, ma visto che si tratta pur sempre di un film di avventura, viene poco approfondito. Mi è piaciuto questo missing moment, perché alla fine la ricerca di un tesoro, come il viaggio, sono le principali metafore che indicano il trascorrere della vita, e quale tesoro migliore del Santo Graal può rappresentarlo?
Molto azzeccata e suggestiva l'ambientazione, il silenzio e la pace della notte nel deserto davanti all'immensità del cielo sono perfette per le grandi riflessioni, soprattutto dopo l'avventura che i protagonisti avevano appena vissuto.
Davvero un bel lavoro!
Alla prossima!
Barby

Recensore Junior
08/03/20, ore 09:44

Buongiorno :)
Ho visto che stai seguendo una mia storia, ancora ai primi capitoli, così mi è venuta curiosità di dare un occhio ai tuoi lavori. Sembrano tutti molto interessanti, ma ho pensato di lasciare una piccola recensione a questo, visto che è una one shot.
Mi piace molto che tu abbia esplorato il rapporto tra Senior e Junior e adoro che tu abbia concluso con l'annuncio di una nuova avventura, cosa che trovo molto adatta ai personaggi.
Ci sono alcuni periodi un po'troppo lunghi per i miei gusti, ma non ho alcuna autorità per fare critiche di stile.
Complimenti :)

Recensore Master
22/02/20, ore 07:50

Ciao! Mi dispiace tantissimo per il ritardo, ma eccomi qui. Volevo leggere una tua storia con calma e concedendomi tanto tempo per poterla apprezzare pienamente e senza la fretta della quotidianità. Devo confessare che non ho visto tutti i film su Indiana Jones, ma lui è sempre stato un personaggio che mi ha tanto affascinato. Inoltre tu hai creato una storia così dettagliata e densa di riflessioni che io non ho avuto il minimo problema a leggerla quasi come se fosse un'originale. Il modo in cui scrivi è molto maturo. Quando si legge questa storia si sente e si vede che sai scrivere, che padroneggi la scrittura, il modo in cui sistemare un periodo, come mantenere il ritmo, come tenere alta l'attenzione, come alternare i momenti descrittivi e i momenti riflessivi oppure quelli più divertenti. Complimenti davvero per le descrizioni, spesso non si leggono mai e io stessa ammetto di avere problemi con le descrizioni degli spazi quindi è stato bellissimo potermi immergere meglio nella storia grazie a questi quadri che tu ricreavi. Non conosco il personaggio di Elsa, ma la descrizone che ne hai fatto me l'ha mostrata vividamente e credo che le riflessioni di Indi fossero giuste e corrette, mi hanno affascinato. Però il tocco più bello è stato il discorso tra padre e figlio. Hai analizzato quello tra i "ragazzi Jones", ma in fondo quando si analizza un rapporto padre/figlio si corre ad osservare un rapporto universale. Lo scontro generazionale è un tema scottante e ci riguarda tutti da vicino, potremo non essere tutti genitori, ma siamo tutti figli. Sarà che è un tema che mi tocca molto quindi mi sono commossa a leggere i pensieri di Indiana Jones. La sua consapevolezza di non essere solo potrà essere arrivata "tardi", ma l'importante è aver compreso che lui una famiglia l'avrà sempre, sia di sangue che acquisita. E l'ultima leggenda? È stata una ciliegina, io non la conoscevo veramente. È stata una bellissima storia, spero di poterti rileggere in questi giorni, complimenti :) 
A presto! 

Recensore Master
12/02/20, ore 16:24

Ciao!

Un missing moment con i controfiocchi questo, la scena madre dalla quale si origina l'avrò vista almeno dieci volte, con i quattro che si allontanano verso il tramonto dopo i fatti avvenuti nella gola della luna crescente.
Naturalmente la vera novità è quello che accade dopo, con i discorsi tra padre e figlio: la ricerca del Graal li ha fatti ritrovare facendoli uscire entrambi dall'errata convinzione che avrebbero potuto cavarsela da soli in tutto e per tutto nelle cose della vita. E al cento di tutta la riflessione, come spesso succede, c'è di mezzo una donna, una moglie e una madre. Il dolore per la perdita li ha divisi e in un certo senso il riflettere sul senso di quel dolore, grazie all'influenza di tutto ciò che ha comportato arrivare al Graal li ha fatti riunire.
Ho apprezzato poi notevolmente anche le riflessioni di Indy su Elsa e sono dell'opinione, come tra l'altro ha anche dimostrato durante il film, che non fosse una nazista convinta ma che in fondo stesse cercando di affermarsi a livello personale in un mondo molto maschilista. E il Graal doveva essere lo strumento per riuscirci; certo una visione alquanto erratica ma non per questo meritevole della morte abbastanza brutta che ha fatto.
La Lancia di Longino eh? Se non ricordo male, mi pare che anche i nazisti la stessero cercando, storicamente parlando e quindi... ecco che si ricomincia tutto da capo.
Un saluto e a presto
Will D.

Recensore Master
10/07/19, ore 11:14

Ma che bella storia...bella davvero. Hai inserito dentro tutto, e ciò nonostante è stata una lettura piacevole e scorrevole come poche. Adoro Indiana Jones e ho colto la palla al balzo perché fino ad ora non mi era ancora capitato di leggere nulla su questo avventuroso personaggio.
Il riferimento alla trama della tua storia è quello dell'Ultima Crociata, dove dopo molti anni si ritrovano inaspettatamente padre e figlio. Sei partito dal finale e ne hai ricavato una one shot introspettiva un po' malinconica e ricca di speranza e nuovi progetti.
"era partito alla ricerca di un miracolo, e il miracolo era avvenuto" una frase che mi è piaciuta tantissimo perché rispecchia e riassume benissimo l'orgoglio del padre di Indy e la scoperta che forse ciò che aveva ritrovato un quell'avventura era mille volte più importante di qualsiasi reliquia inestimabile avesse scoperto.
I "ragazzi" Jones fanno il punto della loro vita...sotto un cielo stellato, vinti dalle emozioni e dalla fatica si ritrovano. Nel silenzio, in parole non dette, in sguardi che si perdono nel buio, in ricordi di ciò che poteva essere. Il Graal li ha fatti ritrovare, ha dato un nuovo senso alla loro vita, ha dato modo ad entrambi di capire le cose realmente importanti. L'introspezione che hai fatto sul personaggio di Indiana è davvero magnifica, perfetta direi. Non credevo che uno dei film che ha segnato la mia adolescenza potesse ancora riservarmi tante emozioni e sfaccettature di interpretazione così diverse e profonde. Dai pensieri di Junior si evince la sua continua ricerca di un surrogato di famiglia, quella stessa famiglia che per varie ragioni è anche scelte personali lui aveva allontanato. E di amici, donne e problemi Indiana ne ha conosciuti tanti nel corso delle sue avventure. Credo che arrivi davvero un momento nel quale si la giusto che si fermi a pensare se davvero queste figure che hanno costellato la sua vita siamo state solo fugaci apparizioni oppure sarebbero potute essere qualcosa di più. Molto bello ed intenso anche il ricordo di Elsa...questa donna così sensuale, intelligente ma letale. Che nasconde secondi fini e che ha saputo stregare in pieno i ragazzi Jones. Tre donne, tre personalità diverse, Indiana ha avuto il suo bel da fare a gestirle. Ma alla fine ciò che veramente conta è aver ritrovato lui...suo padre, così simili, ma profondamente diversi. Giuro che leggendo mi sembrava di guardare il continuo del film, i personaggi dialogavano allo stesso modo, con le medesime pause, battute e silenzi. Bravo davvero, hai ampiamente dimostrato di saperci fare con loro e di avere una conoscenza ampia e dettagliata di tutto l'universo che ruota attorno a questo personaggio che ormai è un'icona indiscussa ed indimenticabile per molti di noi.
Niente finale strappalacrime ne melenso...il professor Jones Senior è pronto per tuffarsi a capofitto in una nuova ed appassionante avventura, stravolta alla ricerca della Lancia del Destino, bellissimo, c'è la vedrei troppo un'avventura così scritta proprio da te. Stavolta però...si parte accompagnato da Junior, ops pardon, da Indiana Jones...la frusta più veloce del cinema mondiale.
Ti faccio i miei più complimenti, sono davvero contenta di aver avuto modo di leggere qualcosa di tuo. Spero di tornare quanto prima dalle tue parti, scrivi davvero benissimo, sei coinvolgente e riesci a far immedesimare il lettore totalmente nelle tue storie, cosa non da tutti. Alla prossima.

Recensore Master
07/07/19, ore 19:16

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena del giardino...
Ti confesso che era da tanto che cercavo di prenotarti, perchè Indiana Jones è stato uno dei tanti film che ha caratterizzato la mia infanzia - e per un vano, folle secondo convinta anche a diventare archeologa - e in particolar modo L'ultima crociata è il mio preferito fra i 3 (mi rifiuto di considerare il 4 e, purtroppo, il 5), quindi non potevo non correre a leggerti!
E infatti non sono rimasta affatto delusa, anzi! Ho amato in particolar modo il rapporto fra Henry e Indy, questo loro essere quasi antagonisti che poi il Graal, invece, ha unito e ritrovato. Adoro come entrambi abbiano "scoperto" e ricapito che alla fin fine l'unica cosa che conta nella vita sia proprio l'affetto delle persone care, di quelle che ci scaldano il cuore anche a distanza. Ovviamente il rapporto fra padre e figlio è sempre piuttosto competitivo, complicato; s'innescano meccanismi che io, essendo una ragazza (e non avendo mai avuto un padre) non posso comprendere, ma qui, fammelo dire, mi sono sembrati molto IC e coerenti, molto anche ben descritti, perchè entrambi si sono accorti che le scoperte, la "corsa all'oro", questo loro scavare nel passato della civiltà, la sete di conoscenza (e perchè no? Anche fama e fortuna) altro non sono che espedienti per vivere in solitaria - oppure, come ha fatto Indy, attribuire ruoli fittizzi a persone che non sono la sua famiglia. Sei stato molto bravo nel descrivere questi stati d'animo... e anche l'ambientazione. La scena del mare di stelle nel deserto è suggestiva, si materializza agli occhi come un'immagine scattata!
Davvero, sono felice di averti letto! Complimenti per tutto!
A presto
Alice

Recensore Master
15/06/19, ore 16:19

Ciao, come in un avventura di Indi, approdo volando anche da te. Ovviamente tutti abbiamo visto e apprezzato moltissimo l'intera saga di Indiana Jones, in particolare devo dire che lìultima crociata è il film che ho preferito in assoluto. Mentre la pellicola termina proprio mentre lui e il padre si allonatano, tu ci porti fra loro con questo momento così intimo fra padre e figlio, ritrovatisi dopo anni di separazione. Quello di Elsa è un personaggio controverso, mi meraviglia un po che Indiana si soffermi ancora a pensare a lei. Trovo invece molti toccanti gli istanti fra Indi e suo padre, gli affetti familiari sono ciò che più conta nella vita, e Indiana se ne finalmente reso conto. Per concludere, la loro prossima avventura li porterà a stare ancora insieme alla ricerca della famosa lancia di longino, unendoli semmai ancora di più. Una domanda: la storia del centurione è vera o l'hai inventata tu? Lo chiedo perché in effetti non la conoscevo.

Ancora complimenti per la storia, è stata una lettura davvero molto piacevole.

Alla prossima, Tea.

Recensore Master
05/06/19, ore 10:02

Buongiorno, sono qui per lo scambio a catena.
Pur non conoscendo questo fandom riesco sempre ad apprezzare la lettura delle tue storie. Sarà che amo l'introspettivo e mi piace il tuo soffermarti molto sui sentimenti e sui legami che uniscono gli individui. Qui, in particolare, è davvero forte il legame fra padre e figlio; un legame che sembra ricominciare in maniera positiva dopo alcuni disguidi famigliari, dopo problematiche che vengono messe da parte per far posto alla comprensione, al dialogo e al perdono. 
Il cielo stellato l'ho talvolta incluso anch'io in alcuni miei scritti e ritengo che sia qualcosa capace di far riflettere, ed emoziona anche i lettori che, ovviamente, si sono ritrovati in situazioni diverse a guardare lo stesso cielo stellato e per tanto l'atmosfera suona famigliare anche nel momento in cui si legge di personaggi che non si conoscono. E' in questo momento che sorgono le riflessioni sul passato e sul futuro, su ciò che verrà da lì in poi. L'ho trovata una parte davvero molto bella dell'oneshot.
Il tuo stile, credo di avertelo già detto, è semplice e scorrevole e in tutta la sua semplicità riesce a emozionare. Con i sentimenti sei davvero bravo :)
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
29/05/19, ore 22:52

Mi piace molto l'idea alla base di questo racconto, il proseguimento della avventure dei due Jones.
Un'idea che stuzzica non poco la mia curiosità, essendo amante di questa saga.
Altra cosa che apprezzo è quale sarà il suo prossimo obiettivo, la lancia del destino. Un classico intramontabile.
Molto piacevole da leggere la parte riflessiva di padre e figlio, a discutere al buio e nel silenzio della notte. Una bella interrogazione interiore su cosa fare adesso delle loro vite e sui dubbi e sul futuro.
Lo stile risulta molto piacevole da leggere perchè semplice, ma che sa regalare momenti profondi al lettore intervallando momenti comici rimanendo fedele in questo allo stile narrativo del film.
A leggere questa storia mi è venuta un po' di nostalgia...e rabbia se penso al film Teschio di cristallo. Grazie per non aver cominciato da quel punto. Forse con questa storia potrei trovare un finale degno a quest'opera cinematografica.

Recensore Master
29/05/19, ore 21:37

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena.
Io ero piccola quando ho visto un film di Indiana Jones, ma non è il mio genere, ma fa sempre piacere leggere qualcosa di nuovo.
Questa è la prima volta che leggo una tua storia e devo dire che mi è piaciuta tantissimo.
Devo dire che questa storia da molti spunti di riflessioni e da spazio anche ai sentimenti.
Ho amato moltissimo la parte del cielo stellato perché le stelle possono far riflettere e portano con loro ricordi lontani.
Molto bella anche quando Senior si commuove al ricordo di Elsa (Il nome Elsa mi ricorda il film disney)
Tantissimi complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
24/05/19, ore 13:52

Ciao,
che sorpresa trovare una nuova storia!

Come sempre, scrivi delle storie bellissime e appassionanti.
Fantastico il paragone con Galahad e Lancilloto e molto bello anche il riferimento a Longino. Però, ormai, mi aspetto che conosca i miei gusti e sai che i riferimento storici o letterari sono i miei preferiti. (L'epica cavalleresca poi... Aaaaah, la amo!)

Tornando alla storia nel suo insieme, mi è piaciuta moltissimo l'idea di descrivere questo passaggio nella dinamica tra padre e figlio in cui i dissapori svaniscono, lasciando spazio al perdono e alla comprensione reciproca.
Infine, ho apprezzato il finale che, pur essendo aperto, lascia spazio a nuove avventure che tra l'altro conosciamo...
Come sempre poi, il tuo stile è sempre ricco, ma scorrevole... direi perfetto!
All'inizio, vedendo che era un racconto di media lunghezza, ho pensato: "ha cambiato idea e ha deciso di non scrive più i capitoli corti..." Poi, quando ho capito che era una storia One-Shot, e non avrei mai letto il seguito, ci sono rimasta male...

Anche se poi, ripensandoci, forse conosco il seguito :D

Complimenti, ogni volta riesci a sorprendermi con la tua fantasia e il tuo talento. Bravissimo!

Un abbraccio <3

Recensore Veterano
24/05/19, ore 12:09

Ciao,

Innanzitutto, ti ringrazio veramente tanto della citazione che mi hai dedicato nella nota conclusiva; mi fa veramente piacere che la mia storia ti piaccia e che sia stata per te fonte d’ispirazione.
Complimenti per questa bellissima storia breve, a tratti profonda e commovente, che fa luce nei sentimenti che, nascosti dal loro carattere burbero, legano padre e figlio. Bella anche la spiegazione sulla vera natura dell’illuminazione di Senior che, di fatto, sembra coincidere con quello che in fondo ha trovato anche Indy: il recupero del rapporto affettivo che li unisce.
Bella anche l’ambientazione, con il cielo stellato che invita alle riflessioni profonde; ho apprezzato anche il momento in cui Senior, pur senza darlo a vedere, si commuove al ricordo di Elsa e sembra disposto a concederle il beneficio del dubbio: ho sempre trovato che le ultime parole che lui pronuncia su di lei, nel film, sebbene forse meritate, suonassero come troppo severe.
Quando è uscito il film, io avevo tredici anni e ricordo ancora l’emozione che ho provato vedendolo sul grande schermo; L’ultima crociata è il mio Indiana Jones preferito, e ciò mi fa apprezzare ancora di più questa tua storia che mi fa rivivere il ricordo di quel pomeriggio al cinema di trent’anni fa.

Alla prossima!