Rieccomi qui!
Ti chiedo umilmente scusa per la mole di ritardo accumulata, ma considerato il periodo e la mia proverbiale natura di temporeggiatore, mi ero praticamente dimenticato di inserire la mia recensione riguardo il tuo ultimo capitolo. Perciò… mi tocca rimediare!
Devo ammettere che Hudson Wilde è un mascalzone di prim'ordine; al suo confronto, Gendō Ikari sembra il prototipo del padre modello. Insomma, non ha esitato a far valere la sua superiore forza fisica contro il suo stesso figlio. Probabilmente ha frequentato la stessa palestra di Gregor Clegane, che dici?
Battute sceme a parte, anche in questo capitolo sei riuscito a mantenere alto il livello d'attenzione del lettore e a stimolare la sua curiosità. Nel mio caso, mi è sorta spontanea una domanda: cosa diamine ci avrà trovato la madre di Nick di così "attraente" in un criminale come Hudson? Sarei più che lieto di leggere una tua spiegazione in merito in uno dei prossimi capitoli.
Ad ogni modo, non posso che rinnovarti i miei complimenti e spronarti ad andare avanti nel proseguimento della tua storia. Alla prossima!

Dario

Ciao, rieccomi qua in estremo ritardo.

Insomma, il padre di Nick? Da una parte me lo aspettavo, in fondo è un personaggio non molto utilizzato dato che su di lui non si sa praticamente nulla, ma questa cosa permette anche di caratterizzarlo come meglio si crede, e qui devo dire che hai fatto proprio un bel lavoro, a quanto pare tra Nick ed Hudson non sembra esserci un bel rapporto, ed ora vediamo come si sviluppa la cosa.

Complimenti e alla prossima
Davide

Ehila', rieccomi qua!
E scusa per il ritardo.
Un altro episodio bello ricco di suspence.
Nick e' in completa balia del suo aguzzino. E subisce senza riuscire minimamente a reagire.
Si fa sbattere come e peggio di un vecchio tappeto.
Ma non si comprende se cio' sia dovuto ad un'evidente superiorita' da parte di suo padre (che comunque, a scanso di dubbi, e' maledettamente forte) oppure ad una sorta di blocco psicologico.
E' indubbio, comunque, che gli abbia rovinato la vita. E non solo la sua, temo.
Tutto quanto di triste e brutto gli e' capitato nell'arco della sua esistenza, compreso cio' che lo ha spinto a diventare un criminale...e' accaduto per colpa sua.
Resta da capire il motivo. A meno che non si tratti solo di pura ossessione.
Se fosse uno psicopatico...non avrebbe bisogno di motivi. A parte una sorta di soddisfazione paranoica nel vedere suo figlio maltrattato e umiliato.
Perche' ce l'ha con lui, si vede.
La storia degli opossum che si fingono morti mi ha ricordato due schizoidi appartenenti alla suddetta specie de L' Era Glaciale...
Ma alla fine, quando ci rende conto che la propria vita e' in pericolo...non si riesce piu' a stare fermi. Scatta l'istinto di sopravvivenza. E Nick inizia a renderle indietro, finalmente.
E poi...difficile capire cosa sia accaduto.
Ottimo il modo in cui hai reso la scena secondo il punto di vista di un Nick sconvolto e sopraffatto dal dolore.
Tutto appare e ci appare distorto , confuso e nebuloso.
Vuoi una mia prima impressione, se permetti? Immagino che i suoi colleghi siano giunti a salvarlo. Ma che suo padre sia riuscito ad ottenere lo stesso la sua vendetta...forse.
Lo scopriremo solo vivendo. E leggendo, ovviamente.
Un altro episodio costruito in maniera egregia, complimenti.
Continua cosi', sei davvero promettente.
Ma ora non ti montare subito la testa, eh!
Complimenti ancora e alla prossima!

See ya!!



Roberto

Ehilà ciao!
Avevo già visto l'aggiornamento e solo adesso ho avuto modo di leggerlo con calma.

Su due piedi,mi viene facile capire che Nick sia terrorizzato.
Da quel posto,dal suo passato e da suo padre,se così ancora si può definire.

Ma quello che mi lascia ancora più dubbioso è capire le motivazioni che si nascondono dietro al comportamento di Hudson.
Perché boicottare il sogno di suo figlio di entrare negli scout?
In che cosa è stato deluso dal figlio?
O è semplicemente un folle rancoroso?

Ad ogni modo, Nick se l'è vista davvero brutta.
È arrivato ad un passo da morte certa.
Fortunatamente salvato dall'istinto di sopravvivenza.
Ed è testimone di tutto questo il sovrapporsi di immagini e suoni...che non gli hanno reso facile capire da CHI sia stato salvato.

Credo che comunque l'accensione del cellulare l'abbia in qualche modo aiutato.

Ma...non mi è chiaro chi sia stato colpito in quest'irruzione...

Rimarrò col dubbio fino al prossimo capitolo.

Ottimo lavoro

Alla prossima

Rieccomi qua!!
Che dire...sono rimasto piuttosto sorpreso.
Tutto mi sarei aspettato. La mammina, una vecchia fiamma...ma uno simile no.
E suo padre, stando ad una prima impressione, sembra piuttosto violento e pericoloso.
Colpisce la sua crudelta': sa di avere il figlio in pugno e vuole godersela, fino all'ultimo.
Nick e' terrorizzato. Sa bene di cosa e' capace. Ma per fortuna recupera l'autocontrollo ed escogita una possibile soluzione. Il resto dipendera' dal destino.
Proprio vero. Ad ogni istante si puo' morire come ci si puo' salvare. Cio' che conta e' tenere la mente fredda e lucida, con occhi ed orecchie bene aperti.
Mi e' piaciuto ancora una volta come hai saputo gestire al meglio i meccanismi della tensione narrativa, all'interno del tuo racconto. Con la suspence che sale a causa di una situazione all'apparenza senza via di uscita. E poi il colpo di scena finale, che tiene sulla corda fino al prossimo episodio.
Ben fatto.
Un altro ottimo capitolo, complimenti e alla prossima!

See ya!!



Roberto

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E con questa recensione mi sono rimesso in pari!
Che posso dire… lo sapevo, diamine! Sapevo che Nick conosceva fin troppo bene colui che lo sta mettendo in grossi guai. D'altronde, i film e le serie televisive americane ci hanno insegnato che, quando qualcuno viene chiamato col nome completo, non ci si può aspettare nulla di buono.
Nonostante l'effetto sorpresa sia venuto meno, la tensione fra padre e figlio ha contribuito a rendere il capitolo avvincente ed è riuscito a mettere tensione negli occhi del lettore. E ancora una volta, il tuo amore per l'universo creato da G. R. R. Martin si è manifestato appieno, dal momento che hai scelto come titolo del capitolo il motto ufficioso di Casa Greyjoy. A tal proposito, spero che quel gran mascalzone di Hudson non abbia in mente di fare a Nick ciò che Ramsay Bolton ha fatto a Theon Greyjoy… altrimenti ti toccherà modificare il rating della storia!
Scherzi a parte, la mia curiosità per le vicende che stai raccontando continua ad aumentare di capitolo in capitolo e spero che tu abbia in mente di raccontare il passato del tuo antagonista nei capitoli successivi. Sappi, comunque, che stai andando alla grande.
Alla prossima!

Dario 

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Non vorrei sembrarti un saputello sputasentenze, ma quel categorico nome intero pronunciato dalla figura misteriosa mi ha fatto venire qualche idea sulla sua identità. Staremo a vedere…
A parte ciò, in questo capitolo incentrato sulla figura di Nick sei riuscito a rendergli giustizia, dal momento che nonostante sia tormentato dai fantasmi del suo passato, è comunque riuscito ad elaborare un piano capace di fargli ottenere una cospicua somma per ricominciare una nuova vita altrove; peccato solo che tu gli abbia rovinato il programma… come deve fare qualunque buon scrittore, naturalmente!
La descrizione che hai inserito in merito ai peccati della città bagnati dalla pioggia, poi, ha fatto la sua più che degna figura. Complimenti!
Non vedo l'ora di leggere e recensire i prossimi capitoli. Alla prossima!

Dario

P.S. Se posso darti un consiglio, potresti sostituire la parola "persone" presente al rigo 25 con "mammiferi" o "debitori". Penso che sia la cosa migliore… dal punto di vista prettamente narrativo, s'intende!

Vuoi sapere una cosa? Se l'agente Fangmeyer è così forzuto da scardinare una porta con un semplice calcio degno del miglior Chuck Norris, penso proprio che Judy debba assolutamente contare sul suo aiuto!
Battute a parte, hai buttato giù un ottimo capitolo in grado di tenere alta l'attenzione del lettore grazie a una prosa ben costruita e scorrevole, nonostante la lunghezza; inoltre, ho particolarmente apprezzato il fatto che tu abbia inserito i codici utilizzati fra i poliziotti americani per definire immediatamente i casi che devono affrontare. Può sembrare un dettaglio di poco conto, ma ti assicuro che ha aggiunto un realismo più che benvenuto, specie nel dialogo fra Judy e Clawhauser. Per quanto riguarda la lettera, invece… che altro aggiungere, sembra che sia davvero stata scritta dal Nick che abbiamo imparato ad apprezzare nel film; è breve e scritta in maniera essenziale, ma è stata capace di trafiggere il cuore della povera Judy come una freccia dalla punta intrisa di veleno.
Ti stai dimostrando all'altezza delle idee che mi sono fatto sul tuo stile di scrittura. Continua così e alla prossima!

Dario

Ehi... buongiorno e buona domenica!
Dopo una bella passeggiata al mare,che ci voleva per staccare la spina, torno qui e trovo un bell'aggiornamento.

Ricordi che ti dissi che avevo le mie idee?
Beh...dalle prime righe sappi che...le hai totalmente stravolte! 😁

Ad ogni modo,adesso si spiega fin troppo bene il comportamento di Nick davanti a quella volpe.
Davanti a quel padre da lui stesso rinnegato e da lui stesso spedito in prigione.
E,se volessimo leggerla in un altro modo,Nick è ancora ostaggio del suo passato.
Ostaggio del suo aguzzino.

Fortunatamente per lui SA che qualcuno la fuori lo sta cercando.
E davanti a tutti,Judy.
Colei che ha voluto allontanare perché non voleva che scoprisse nulla sul suo passato.

Adesso gli tocca solo sperare che vadano ad individuare la sua posizione.

Gran bel capitolo,interessante ed emozionante...

Aspetto già il seguito!

Alla prossima

Enzo

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Purtroppo perfino la più forte delle bevande alcoliche può solo aiutarti a dimenticare i fantasmi del passato per qualche ora e a un prezzo dannatamente alto… e Nick ha avuto occasione di provare sulla propria pelliccia questa verità secolare.
A giudicare dalle reazioni violente che ha avuto nei riguardi dell'ignaro sospettato e di una Judy tanto incollerita quanto spiazzata dal suo comportamento, devo supporre che il passato di Nick nasconda delle ombre così oscure che stanno per farlo ricadere nel vortice a distanza di tanti anni. Chissà che cosa gli sarà capitato…
Ad ogni modo, sei riuscito a tenere alto il livello qualitativo della narrazione e ti sei ben destreggiato con l'alternanza fra flashback e trama principale. Oh, e ho apprezzato anche il fatto che sia riuscito a far uscire il buon Clawhauser dal suo ruolo di ghepardo corpulento e bonaccione. Ben fatto!
Ti faccio ancora i complimenti. Alla prossima!

Dario

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Colgo l'occasione per porgerti i miei saluti da fan del film Zootropolis!
Ho particolarmente apprezzato lo stile narrativo del capitolo, poiché l'ho trovato scorrevole e al tempo stesso denso di contenuti in grado di mantenere alta la concentrazione del lettore.
Da quel che ho capito, il povero Nick deve aver subito qualcosa di ben più terribile di un semplice atto di bullismo in quella fatidica sera… e deve essere stato così traumatico che ha preferito cercare in tutti i modi di dimenticarlo. Peccato che l'altruismo di Judy ci abbia messo lo zampino… è proprio vero che le buone intenzioni portano dritte all'inferno.
Da appassionato di Storia militare, mi è piaciuta molto la metafora bellica che hai utilizzato per descrivere lo scambio di battute fra Nick e Judy. Sotto certi aspetti, mi ha ricordato il quarto episodio della settima stagione de Il Trono di Spade, in cui le forze dei Lannister hanno tentato invano di resistere all'offensiva di Daenerys e dei suoi Dothraki.
Cercherò di recuperare i restanti capitoli e ti farò sapere le mie opinioni. Nel frattempo, ti rinnovo i complimenti. Alla prossima!

Dario
 

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Rieccomi qua!
Beh, che dire...se non che ho tirato un sospiro di sollievo.
In una piccola parte del mio cervello temevo il peggio, ma per fortuna...
Un capitolo tutto incentrato su Nick, che per l'occasione riprende i panni della "vecchia volpe" di una volta.
Complice anche la felpa con cappuccio calata sul muso, che fa tanto ribelle in stile Watch Dogs o Assassin's Creed...
Veramente ben fatta, come immagine.
Lo vediamo quindi rispolverare tutti i vecchi trucchetti e sotterfugi imparati in passato per passare inosservato, come un fantasma. E per recuperare mezzi utili alla sua fuga.
Conscio che ben in pochi piangeranno all'idea della sua mancanza.
Ma proprio sul piu' bello...arriva qualcosa o meglio, qualcuno...a guastargli i piani.
Chissa' chi e'...
Ottimo capitolo, complimenti e alla prossima!

See ya!!


Roberto
(Recensione modificata il 17/07/2019 - 07:18 pm)

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Rieccomi qua, in questo capitolo dedicato tutto a Nick lo vediamo mentre si appresta ad andarsene dalla città, ma non prima di essersi fatto saldare qualche debito, raccimolando una sommetta niente male, ora è pronto ad abbandonare tutto e tutti, se non fosse che viene fermato da qualcuno, ho una mezza idea e dubito sia Judy, lei non lo chiamerebbe mai Nicholas.

Attendo il prossimo capitolo, complimenti e alla prossima
Davide

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Ciao.
E bentornato!

A dire il vero avevo immaginato che fossi stato impegnato (come tutti noi, dopotutto) ma sono contento che tu sia tornato...
Ed in grande stile,oserei dire.

Certo,un capitolo piuttosto introspettivo,ma soprattutto importante, perché finalmente vai ad esplorare quello che sta pensando Nick,quello che ha intenzione di fare e quello che,volente o nolente, porterà con sé nel fare questo viaggio senza ritorno.
Ricordi ed emozioni...che appartengono inevitabilmente a lei,Judy.
Colei che ha allontanato perché l'ha toccato su un nervo scoperto e che non vuole coinvolgere nel suo passato.

Capisco che è un modo di difendersi,ma allontanare chiunque non credo che possa fare bene...magari per un po' riuscirà ad andare avanti con le sue forze...ma prima o poi avrà bisogno di un aiuto.
Ne sono certo.

E,a quanto pare,sembra arrivato nel luogo e nel momento meno adatto.
Chi è quella sagoma che l'ha fermato in stazione?
Perché NICHOLAS si è pietrificato davanti a quella figura?

Un'idea ce l'ho...e spero che la mia curiosità venga soddisfatta nel prossimo capitolo.

Che dire...un capitolo splendidamente scritto e soprattutto accattivante.
Non vedo l'ora che arrivi il seguito.

I miei complimenti

Alla prossima

Enzo

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Eccomi qua, devo dire un bel capitolo, mi è piaciuto vedere la lenta escalation dei sentimenti di Judy, man mano che si avvicina a scoprire la verità riguardo la scomparsa di Nick, arrivando per un attimo a pensare che abbia deciso di farla finita, in effetti a quel punto mi viene da pensare che la coniglietta abbia viaggiato un pò troppo con la fantasia.

Alla fin fine Nick ha messo in atto la sua decisione e se n'è andato, forse per sempre, e la lettera accartocciata sul fondo del cestino come effetto ha solo fatto sentire Judy più in colpa di quanto già non fosse.

Mi sono rimesso in pari, adesso attendo il prossimo capitolo, complimenti e alla prossima
Davide