Recensioni per
Where have you gone, Joe DiMaggio?
di LionConway

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/02/20, ore 13:28

Io trovo questa storia davvero bella, e mi piacerebbe leggerne ancora e ancora.
Hai un dono, ed è quello di ricreare atmosfere lontane e renderle credibili. Non sono mai stata a New York (anche se è una delle cose che desidero), ma da quello che ho visto nei film e nelle serie TV e la personale idea che me ne sono fatta, l'hai richiamata con ognuna delle tue parole. Sei brava. Davvero dico.
E in questa storia vedo una grande tenerezza e desiderio di stare vicini, anche se qui parliamo di amicizia. Ma c'è una dolcezza e un'attenzione particolare l'uno verso l'altro, che raramente si vede tra amici. E' qualcosa di ibrido, tra amicizia e amore, che scalda il cuore a leggerne.

C'è una bellissima interazione e un legame splendido che si percepisce sia profondo, di vecchia data, pieno di ricordi. Mi emoziona leggerlo e tu sei stata bravissima a scriverlo, perchè resta tutto su un piano così etereo e pieno di dolcezza. Scusa, mi ripeto, ma l'impressione generale è quella di aver fatto un bagno nella cioccolata calda.

Menzione d'onore per la parte in cui descrivi l'amore per il caffè del nonno di Mike, che è così deliziosamente e squisitamente italiano. Siamo esattamente così, all'estero ;)

Recensore Master
12/01/20, ore 08:51

Buongiorno! Perdonami per il ritardo, come al solito, ma ultimamente ho l'umore sottoterra e non riesco mai a trovare la voglia di mettermi a recensire. Al momento sono in attesa di nuovi aggiornamenti per BOTW, ma per fortuna ci sono due one-shot con i personaggi della medesima storia, posso sopravvivere. 
Adoro che tu abbia inserito Zombie dei Cramberies all'inizio del capitolo, amo quella canzone.
Questa one-shot ci permette di scavare nella vita di Johnny - e ci dà anche qualche accenno a Michael, all'inizio; gli stessi che ormai conosciamo bene, ma che prima di arrivare al punto in cui ci troviamo hanno vissuto diverse vicende - alcune decisamente spiacevoli, come l'arruolamento di Johnny, che per scampare a quella brutta esperienza vorrebbe rompersi una gamba o ammazzarsi. Il fatto che anche qui ci sia Michael fa crescere la mia ship per i due a dismisura, anche se in modo paradossale visto che i due stanno vivendo esperienze opposte, completamente diverse; Johnny è nei marines, Michael sta studiando per costruire il suo futuro, eppure ci sono sempre stati per l'altro ed è troppo dolce il loro rapporto, hanno un legame stupendo. Per fortuna gli ha impedito di rompersi una gamba. All'epoca arrivavano in molti a gesti così drastici per evitare di andare in guerra, o si fingevano pazzi. 
Il caporale Donovan, comunque, avrebbe bisogno di una camomilla, lol. 
Hai reso molto bene l'aria di tensione, hai ricreato bene le emozioni di Johnny infilato in una situazione così sgradevole. Ho visto quasi il sergente sputacchiargli goccioline di saliva addosso. 
Johnny per me è un idolo, alcune volte. Abbiamo conosciuto il suo lato più cafone, ma quando è così sincero e sfacciato è fantastico, non sembra mosso dal minimo sentimento di paura. Semplicemente risponde - e mi ha anche fatto morire dal ridere, lol - e anche se poi gli va male - difatti viene preso a calci - si rialza sempre. 
E' evidente, leggendo la long, quanto questo periodo l'abbia segnato, perciò adoro che tu abbia deciso di mostrarci qualcosa - e il risultato venuto fuori è assai triste, mi si è spezzato il cuore. Soprattutto perché lì in mezzo Johnny sembra l'unico che si accorge del dolore degli altri, sembra l'unico in grado di capire Beaufort. 
L'ultima parte credo sia quella più 'intensa' del capitolo, soprattutto ho apprezzato il dialogo fra il generale e Johnny - che si dimostra sempre un sacco coraggioso. 
E niente, quest'os me l'ha fatto amare il doppio di prima. Le sue risposte sono qualcosa di meraviglioso, mentre il Caporale dimostra solo cattiveria pura. Sarò felice di seguire anche questa raccolta ^^
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
05/01/20, ore 18:09

Ma ciao tesoro **
OH. MIO. DIO. Questa storia è assolutamente ciò di cui avevo bisogno. Michael e Johnny in questa OS sono troppo sposati anche se ancora non lo sanno. Mi è piaciuto molto come hai descritto della città che si prepara al Natale (è passato da poco, ma è sempre un piacere leggere storie ambientate in quel periodo) e le sensazioni di Michael che cammina per le strade. Dal momento in cui s'incontra con Johnny, è tutta un'ascesa verso il fluff, perché davvero, si comportano come una coppia, lo sono quando Johnny sfotte Michael perché studia troppo... o quando quest'ultimo si preoccupa perché il suo amico (sì, certo, solo amico) non mangia abbastanza (e ho gongolato un sacco, perché in questo io e Michael siamo uguali LOL) e quando si fermano a mangiare qualcosa, tutto a spese di Michael da bravo cavaliere qual è [?].
"Michael sollevò la gamba e la posò in grembo a Johnny.

"Dico davvero" rispose, estraendo per l'ennesima volta il fazzoletto. "Non me ne frega niente dello studio legale di mio zio. Se finirò a lavorarci, sarà solo per mettermi da parte un po' di soldi per aprirmi un posticino. Nemmeno tu stai lavorando, no?"! - ma tu lo senti il gayometro che sale? Se Johnny e Michael aprissero davvero un ristorante io penso che ci andrei tutti i giorni, perché ci sarebbe da ridere (e da fangirlare un sacco). Il loro è uno stuzzicarsi continuo, anche quando sono a casa insieme (ed è palese che Johnny voglia passare tanto bel tempo con lui). Sono teneri, proprio belli e spensierati in questo scritto (dopotutto è pur sempre una storia ambientata PRIMA della long originale, dove invece tutto ha un tratto più malinconico), e mi è piaciuta tanto. Oramai voglio un sacco bene a questi personaggi e nella mia testa Johnny e Michael sono felicemente sposati da un pezzo.
Un abbraccio <3


Nao

Recensore Master
05/01/20, ore 16:04

Dunque, mi sono trovata a decidere di leggere questa storia e sono strabiliata.
L'ho trovata davvero ben scritta: veloce, spedita, dura. Non so francamente come tu faccia a non essere sicura di te e di quello che scrivi. Da parte mia, trovo che tu abbia uno stile molto maturo, di gestione molto difficile ma che invece tu riesci a utilizzare davvero alla grande. Penso che parlando di un argomento come l'addestramento militare dei marines degli anni 60 si possa scadere in almeno una decina di problemi: gaytudine estrema, bromance non necessarie, troppa violenza, personaggi troppo caricati e via dicendo. Qui non vedo nessuno di questi problemi. Al contrario, trovo che, per primo, il personaggio di Johnny Castelluccio sia veramente ben scritto. Un italo-americano strafottente e con la lingua lunga, inserito in un contesto in cui queste caratteristiche gli provocano magari la simpatia dei compagni, ma certo non quella dei superiori. Sei riuscita ad inserire delle note comiche (la stimolazione prostatica mi ha fatto soffocare) in un contesto che altrimenti sarebbe rimasto un po' pesante.

Ho colto i riferimenti a Full Metal Jacket (ovviamente) e leggevo che ti sei documentata parecchio sui marines e l'addestramento, quindi non posso che applaudire :)

Altro punto apprezzabile è proprio quello della sfacciataggine di Johnny in contrasto con l'arroganza e la chiusura di Riley, che sembra aver capito dei marines e del cameratismo molto meno di lui. Eppure vedo che ci sarà modo di sviluppare il rapporto nel corso del tempo, quindi non posso che essere curiosa del seguito.

Insomma, credo che tu abbia gettato le basi davvero per una bella storia. Hai come dicevo anche prima uno stile originale e diretto, senza fronzoli, che personalmente mi colpisce tantissimo. Davvero, bravissima.

Recensore Master
15/12/19, ore 16:04

Ciao cara **
No vabbé, io ho adorato questa OS. Johnny nei marines è qualcosa che non si può non leggere, capisci? Anche perché conoscendolo, chissà quante ne ha combinate e questa storia ne è stata la dimostrazione. Trovo molto realistico e triste quando all'inizio scrivi che Johnny abbia tentato di rompersi una gamba per non andare a combattere, è una cosa che facevano in molti. E ovviamente Michael funge sempre un po' da angelo custode che gli ha impedito di farsi del male. Se Johnny va in guerra, lui è uno studente universitario, due modi di vivere completamente diversi. Io me lo sentivo sin da dubito che Johnny sarebbe stato uno di quelli a "causare problemi", nel senso, quello preso di mira. Ed infatti direi che Riley l'ha preso di mira senza perdere tempo. In effetti si respirava un po' l'aria da Full Metal Jacket, sono contenta che ti sia ispirata a questo film. Comunque si vede che ti sei impegnata nelle ricerche per far sì che fosse tutto realistico. E' un lavoraccio, lo so bene T_T
Comunque sì. E' CANONISSIMO il fatto che durante un allenamento Johnny dia una mano ad un suo compagno (che tenerezza Beaufort), è proprio da lui non lasciare nessuno indietro. E ovviamente Riley non perde tempo a richiamarlo anche molto duramente. Eh, ma Johnny è tosto, quindi penso che si scontreranno ancora. Non so se odio Riley, perché si comporta come si comporterebbe come chiunque nella sua posizione, il fatto che io poi abbia iniziato a shipparlo con Johnny mi rende tutto difficile. Ho capito che Johnny è il jolly della situazione, visto che lo shippo con tutti (lo shippo anche con me, vedi un po' tu). E quindi...
Sono molto felice di aver iniziato questa raccolta, questa prima OS è veramente bellissima T_T
Un abbraccio <3

Nao

Recensore Master
04/06/19, ore 16:39

Ciao cara!
Eccomi qui, finalmente riesco a leggerti con calma e dato che mi sono messa in pari con l'altra tua long in corso ho iniziato volentieri questo spin-off su uno dei miei personaggi preferiti, ovvero su Johnny e sulla sua esperienza con l'arruolamento nella guerra in Vietnam. 
Guarda, adoro un sacco il tuo stile e ciò lo si vede anche dai contesti storici e dal modo in cui li descrivi, sento molto il tuo bagaglio culturale dietro e i tuoi gusti e si percepisce che hai fatto le dovute ricerche per farlo, e questo è da apprezzare (non è una cosa così comune purtroppo).
Trovo che sia un'idea interessante quella di dedicare una raccolta di one shot su ciò che Johnny ha vissuto durante la guerra, il riferimento a Full metal Jacket (un film fantastico) l'ho sentito quasi subito, in particolare con Beaufort che mi ricorda molto Palla di lardo e con le atmosfere che hai descritto. 
Johnny è un personaggio che si è rivelato essere molto simpatico nell'altra tua long (e anche qui le sue battute non mancano XD), ma hai mostrato anche varie sue sfaccettature, come ad esempio la sofferenza che si è portato dietro per via di questa esperienza (come il disturbo post-traumatico da stress) e il suo lato più introspettivo (che forse analizzerai ancora più a fondo con questa raccolta dato che ci farai entrare all'interno delle esperienze che lo hanno segnato). Ho amato la parte dove Johnny risponde a tono a quell'arrogante di Riley che già mi sta antipatico in una maniera viscerale (non credo che cambierò idea su di lui), Johnny ha difeso il povero Beaufort, e ha detto bene quando ha ribadito che nessun compagno viene lasciato indietro nel momento del bisogno (comunque lo amo). 
Non preoccuparti per il linguaggio crudo che hai dovuto adoperare, come dici tu è in linea con la forte discriminazione che c'era in quel periodo storico, siamo solo al primo capitolo ma voglio dirti che stai facendo un ottimo lavoro anche stavolta, davvero. Complimenti! Spero che aggiornerai al più presto Bridge over troubled water, nel frattempo non mi resta che attendere. 

Alla prossima!
Shakana

Nuovo recensore
01/06/19, ore 11:09

Ciao!
Eccomi qui per L'ABC delle Recensioni ^^
Ero intenzionata a continuare la long, ma appena ho visto la prima One-shot di questa Raccolta, mi sono fiondata senza esitazione nella lettura.
Tanto per dirti che ieri l'ho aggiunta alle seguite dopo aver letto solo l'introduzione perché in cuor mio sapevo che l'avrei amata... e infatti è successo.
È vero, conosco Johnny da soli due capitoli, ovvero quelli della long principale, ma avendo letto il secondo capitolo in cui vengono raccontati i segni che la Guerra del Vietnam gli ha lasciato, non ho potuto fare a meno di leggere questa prima One-shot.
Innanzitutto ci tengo a farti i miei complimenti per lo stile, assolutamente in linea con quanto Johnny ha vissuto in quel periodo.
Il linguaggio è forte e in alcuni punti scurrile e riflette esattamente ciò che accadeva a quel tempo.
Inoltre, non ho pututo fare a meno di notare il richiamo a Full Metal Jacket, infatti quando ho letto il tuo Angolo Autrice non solo ho trovato conferma, ma ho anche avuto modo di valutare la OS ancora una volta nel suo insieme.
L'ispirazione che ne hai tratto si sente, ma tutto è tranne che una copia del film; ne hai ripreso le sfumature, le caratteristiche e alcuni dei personaggi (Beaufort che un po' si rifà a Palla di Lardo, ad esempio), ma li hai resi tuoi perché questa è la storia di Johnny e ciò che vive lui.
Hai davvero svolto un ottimo lavoro sotto questo punto di vista, perché prendendo spunto dal film hai poi ricostruito tutto con le tue mani.
Inoltre, il richiamo al secondo capitolo della long è stato un tocco di classe, ovvero all'inizio, quando racconti di Johnny che, non volendo più arruolarsi, aveva deciso di compiere un atto più o meno estremo - dipendeva dall'esito - e Michael fortunatamente era riuscito a salvarlo in tempo.
I personaggi sono perfettamente caratterizzati e non ho potuto fare a meno di riconoscere Johnny in mezzo a quel marasma di finta compostezza, punizioni corporali e livelli di stress estremi.
Johnny è un insubordinato e lo dimostra senza neanche troppi problemi; non è tanto il fatto che non sappia quando tenere a freno la lingua, semplicemente non gli piace farsi mettere i piedi in testa da niente e nessuno, anche se si tratta dei suoi superiori.
Infatti, uno dei momenti che più ho apprezzato è stato proprio quando rifaccia a Riley che non esiste alcun “io” all'interno del plotone quando è stato malamente ripreso per aver aiutato un Beaufort alquanto stremato.
Che in fin dei conti è vero: li educano al cameratismo, che se uno fa una cazzata ci vanno di mezzo tutti, poi quando lo applicano di propria volontà vengono ripresi.
So che raccontata così non rende giustizia a ciò che è realmente, ma è giusto per dire che Johnny e Riley di certo non si trovano sulla stessa lunghezza d'onda, dato che il primo non abbandonerebbe mai un compagno in difficoltà, mentre il secondo sì, dato che dice esplicitamente che non gliene frega nulla e che lo lascerebbe morire.
E dubito si riferisca solo a Johnny perché per lui prova un odio viscerale, credo che il suo punto di vista si rivolga proprio a tutti - okay, a Johnny in particolare, quello sicuro.
Devo dire che il personaggio di Riley è davvero interessante; ad una prima occhiata - lettura - non suscita grande simpatia, soprattutto se si è dalla parte di Johnny, ma ha il suo perché.
Inoltre, sono davvero curiosa di scoprire come si evolverà il rapporto tra Riley e Johnny, dato che la Raccolta sarà incentrata su questo e COSA LEGGONO I MIEI OCCHI, Riley a modo proprio sarà presente anche nella long principale, URLO.
Dunque, a riguardo ho già delle ipotesi, ma per il momento taccio perché voglio vedere se si realizzeranno nei capitoli successivi.
Oltre a tutto ciò, cosa che mi sono dimenticata di dire prima, mi è piaciuta anche la caratterizzazione del Sergente Donovan.
Appena ho letto di lui, mi è subito risuonata in testa la frase: “Io sono il Sergente Maggiore Hartman, vostro Capo Istruttore!”, che per quanto le sue azioni e le sue parole siano state crude, ho davvero apprezzato.
Anche perché l'ho trovato molto realistico, così come tutto il resto.
Ora, c'è una parte di me che vorrebbe implorarti di continuare questa Raccolta qualcosa come SUBITO, ma fortunatamente in me risiede anche una parte razionale che comprende bene quali siano le tue priorità.
Pertanto, d'ora in avanti tornerò a concentrarmi sulla long, in attesa di un aggiornamento di questa Raccolta (anche perché, alla fine, tutto parte dalla long, e quella storia mi ha davvero presa nel suo intero insieme).
Ti rinnovo i miei complimenti per questa prima OS, è stato un vero piacere leggerti!
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
30/05/19, ore 21:03

AHHHHHHHHHHHHHHH aspettavo a gloria questa storia, lo sai *_______*
Amo Jonnhy, amo amo amo amo <3 e qui cazzo se l'ho amato! E' così dannatamente lui, così testa calda da non saper mai dire basta, da non farsi mai mancare un'ultima battuta, un'ultima frase. Un posto, forse, quello dei Marines dove dovrebbe evitare, anche se non lo fa, ed è per questo che lo amo da pazzi. Beaufort mi ha ricordato tantissimo Palla di Lardo, sì, anche se Full Metal Jacket l'ho visto una volta sola e mi è bastata: ne sono rimasta traumatizzata, non sto scherzando. Mi ha ricordato tantissimo anche Tommy <3 e sapevo che infatti prima o poi Johnny l'avrebbe nominato. 
Mi sono piaciute tanto anche le dinamiche che hai descritto, la bastardata della pallina di Natale è stata, appunto, una bastardata, ma adatta al clima che vigeva ai tempi, dove era uso comune pensare che insulti, vessazioni e manate fossero un monito per spronare i soldati e tirar loro fuori il peggi da destinare in battaglia. E' un clima che sei riuscita perfettamente a ricreare, e m'immaginavo tutte le scene mentre le leggevo e mi sentivo proprio lì con loro, sono sincera <3
Confesso che sono anche molto curiosa del rapporto con Riley, non so perchè sarà nella storia madre, ma anche per capire come si evolverà da questo a qualcosa di più. Al momento Riley mi sembra solo un pezzo di merda dal cazzo d'oro, giusto per quotarti, e la voglia di spaccargli la faccia è pari a quella di Johnny.
Detto questo, sono davvero felicissima che tu abbia deciso di postare questa raccolta, come ti dicevo ero davvero entusiasta all'idea e per il momento: MISSIONE COMPIUTA, è davvero stupenda!
A presto prestissimo
Alice
P.S. Michael all'inizio <3 <3 <3