Recensioni per
L'ultimo barlume imperiale
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/01/21, ore 01:42

Beh, è bellissima.
Che gran lavoro hai fatto, non conoscevo Amalasunta e la sua tragica storia, e la spiegazione finale mi ha fatto solo amare tutto di più.
L'ultima regina italiana, prima del medioevo... già, ha compiuto degli errori, ma era una donna sola, che non poteva contare su nessuno e vittima degli eventi.
Impossibilitata di vivere una vita sua, usata come marionetta in qualcosa di più grande di lei.
Una donna che probabilmente non era adatta a quel ruolo, ma nessuno l'ha veramente aiutata e infine viene uccisa.
In un'epoca così turbolenta e violenta, in cui devi usare la spada e far scorrere il sangue se vuoi sopravvivere, lei cercava la pace...

Mi è piaciuta. Mi piace sempre quando si parla di regni alla fine e quel periodo mi ha sempre incuriosito.
E' un periodo di transizione, dove l'Impero Romano è solo un ricordo, i ' giochi ' svolti nel Colosseo sono lo sciatto esempio di cos'è diventato l'Impero: gladiatori e leoni pelle e ossa, la gente che si fa il segno della croce e prega per i caduti, invece di gioire... un cambiamento così radicale avvenuto in un solo secolo, è incredibile.

Mi è piaciuta l'idea della storia scritta in prima persona, davvero immersiva, poi la tua conoscenza della storia mi ha lasciata davvero basita.

Davvero un'ottima lettura, complimenti!

Recensore Master
27/02/20, ore 11:19

Ciao carissimo^^
E' stato davvero un piacere leggere questo bellissimo racconto.
Per prima cosa tantissimi complimenti per la preparazione storica, si nota che sei un esperto di questo periodo e che conosci bene i personaggi che si muovono nel contesto.
Ho trovato interessante il punto di vista di Flavio, fedele consigliere, leale fino alla fine alla sua regina.
Ha descritto molto bene anche il rapporto tra Flavio e Amalasunta, che non è semplicemente quello tra un consigliere e la sua regina, ma si evolve sulle basi di una vecchia amicizia. E l'onestà e la fedeltà del protagonista sono prova di questo legame.
Mi è piaciuto molto anche il personaggio di Alfred, che ha deciso di abbandonare il suo passato e di rimanere fedele ai suoi nuovi ideali.
Una storia drammatica, che narra di un periodo oscuro spesso dimenticato, raccontata in modo magistrale.
Anche lo stile è ottimo e la narrazione risulta ancora più avvincente. Pian piano la tensione cresce, dai malinconici racconti d'infanzia, ai tumultuosi eventi sempre più drammatici fino al tragico epilogo.
Complimenti, sei sempre bravissimo^^
Alla prossima! :)

Nuovo recensore
04/11/19, ore 22:00

Salve! :D
Da appassionata di storia quale sono, non potevo leggere e non commentare questo piccolo capolavoro! Voglio complimentarmi assolutamente con te per lo stile di scrittura: fluido, ispirato e descrittivo. Leggere è stato invero un gran piacere.
Per avere solamente diecimila parole a disposizione hai fatto un ottimo lavoro! ;)

Recensore Master
11/08/19, ore 12:33

Ciao!
Ho finalmente trovato il tempo di leggere questa tua storia e l'ho fatto con moltissimo piacere e interesse. Primo perché un ripassino di storia non fa mai male e secondo perché é scritta molto bene! Come considerazione volevo sottolineare quanto molti dei comportamenti e delle situazioni descritte siano ancora cosí attuali, nonostante i 1500 anni di differenza.
Mi ha dato molto da riflettere sul fatto che forse, chi oggi occupa posizioni di potere, dovrebbe probabilmente dare una ripassatina agli infiniti errori fatti nel passato.
Grazie per aver scritto di un cosí interessante periodo storico!
Alla prox!
Ssjd

Nuovo recensore
31/07/19, ore 11:49

Ciao. Non ho letto le recensioni precedenti; quindi spero di non ripetere cose già dette. E' da un po' ormai che rileggo questo racconto cercando di assimilarne i contenuti grazie ad un parallelo studio del periodo in cui vive Amalasunta.
Alla fine, però, mi sono concentrato sull'unico dato che, almeno in questo momento, mi importa davvero: la piccola storia dei Grandi dello Storia.
Ogni personaggio che ha fatto e vissuto la Storia finisce, nella visione dei posteri, per essere fagocitato proprio dalla narrazione degli eventi e assorbito interamente da questi, come se fosse responsabile o addirittura l'incarnazione stessa dei tradimenti, del doppio gioco, dei compromessi e degli intrighi suggeriti dalla "ragion di stato".
Il bello di questo contest è che ha permesso almeno di allentare le corde che tenevano imprigionate figure come Amalasunta, di liberarle almeno per un istante dalle maschere che hanno dovuto indossare.
L'unico modo per confortare e restituire umanità a questi "eroi" è raccontarli da una prospettiva ravvicinata, smaccatamente di parte, come nel caso del tuo protagonista che è chiaramente e perdutamente innamorato di Amalasunta.
Quello che mi ha colpito nel tuo racconto è soprattutto la solitudine di Amalasunta, chiara sin dal principio a causa del suo essere fuori dal suo tempo, in quanto sintesi di due mondi (quello romano e quello goto, ancora tribale) e donna in un luogo in cui coabitano appunto due "mondi" in cui l'esercizio del potere è appannaggio dell'uomo.
La sua solitudine si trasforma poi in una disperazione, spesso opportunamente percepibile in sottofondo, che ti spinge a pensarla come Flavio. Amalasunta vive i suoi anni da reggente consapevole del fatto che la sua vita come il suo regno stanno inesorabilmente andando in pezzi e può solo lottare, "da sola", per tappare i buchi.
Il fato, così come ce lo spiega l'uomo che ne era innamorato, aveva deciso di assegnare alla principessa gota un ruolo tragico. Onore a lei perché ha seguito il copione fino all'ultimo.
Buona giornata e buon tutto.

Recensore Master
27/07/19, ore 23:38

Ciao carissimo^^
è sempre un piacere leggere racconti storici scritti da chi come te di storia ha una profondissima conoscenza. Tu sai rendere vive le vicende di mille anni fa, sai farcele vedere e sai proiettarci al loro interno.
Mi è piaciuto molto come hai strutturato questa storia, con l'aternarsi dei ricordi struggenti del protagonista e il senso di minaccia incombente che di tanto in tanto ci ricordi con le tappe dell'ultima vestizione della regina.
Ricostruisci per noi le tappe della tragica e difficile vita di Amalasunta figlia di Teodorico, ci fai vedere un regno in sfacelo, mirabilmente esemplificato da quei giochi gladiatorii di una tistezza inaudita, con quattro galeotti e un leone mezzo morto di fame...
La vicenda tiene col fiato sospeso per la vicenda della regina e del narratore che sgeglie di esserle devoto fino alla fine, ma anche per come riesci a rebdere viva la storia, attraverso aneddoti e notizie, senza mai risultare pesante.
La fine è malinconica, triste, a sua volta eco di un impero in sfacelo. L'ultima visione del lago è davvero struggente.
Complimenti per questa bellissima storia: quasi diecimila parole e scorrono via come niente!

Recensore Junior
26/07/19, ore 22:58

2° POSTO nel contest "Ero lì quando..." di Ghostmaker
L’ultimo barlume imperiale di Alessandroago_94 – punti 39,8

4,8 – Grammatica
(per tutti i partecipanti) Mai come in questo caso la vera differenza tra le storie in gara dipende dai piccoli particolari, errori così piccoli e marginali che non avrei neppure notato attratto dalla lettura dei vostri testi (e quindi attraverso lo stile che avete impostato per realizzarli) tanto da dimenticare che esistesse questo parametro Detto questo, contrariamente al solito, vi segnalo gli errori nella valutazione.
- “…accIecati dallo splendore…” (-0,2)
Piccola curiosità. Ho notato che nel testo utilizzi, per esempio, “Io e mio padre” che per me, fino ad oggi, era un modo sbagliato (così insegnavano a scuola), mentre adesso scopro che non c’è una regola ferrea.

10 – Trama
Ciò che colpisce in questa storia non è soltanto il momento storico che hai delineato in modo perfetto, ma anche ogni riflessione che Flavio ci propone narrando gli avvenimenti che si succedono fino ad arrivare al finale con la morte della “domina” Amalasunta. L’uomo ci fa immergere nella Grande Storia in modo completo raccontando ciò che vide, le persone che conobbe descrivendone pregi e difetti. Lungo l’intera storia ci sono avvenimenti importanti, ma hanno lo stesso valore di quello che lo stesso personaggio principale vive interiormente. Ho trovato ottimale la tua scelta di descrivere il presente con formattazione normale e il passato con il corsivo. Voglio menzionare soprattutto il tuo finale perché è uno dei più belli che ho letto in questi mesi da giudice di contest. Le emozioni che Flavio prova nel momento della morte della sua amata sono intense, ti prendono lo stomaco e lo stritolano perché chi ha amato, anche da lontano, sa bene cosa vuol dire perdere la donna della propria vita. Gli ultimi istanti di vita di Flavio fanno pensare che non sia morto subito dopo essere stato colpito e per paradosso speri che nessuno lo salvi perché la sua vera salvezza è proprio quella di stare accanto alla sua amata nella vita che ci attende dopo la morte. Anche lì, lei sempre la sua amata domina, Anzi, sarà sempre la sua amica d’infanzia.

10 – Personaggio principale
Nel contest vi ho chiesto di creare un personaggio che all’interno della Grande Storia fosse da considerare un comprimario e tu hai scelto di proporre Flavio, figlio di un consigliere del Re degli Ostrogoti Teodorico; personaggio che cresce e vive all’interno della corte affiancando Amalasunta (personaggio secondario nel contest). Lui fin dall’infanzia è sfacciatamente innamorato di questa bambina che diventerà donna, conscio che non può concretizzare questo affetto per la differenza di classe tra i due eppure il suo cuore viene trafitto quando gli viene detto che la sua bella Gota deve sposarsi. Flavio è una presenza fissa, sia come consigliere sia come innamorato che deve tenere ugualmente una certa distanza dall’amata, ma ciò lo rende ancora più importante perché la sua visione dei fatti assume uno spessore maggiore perché sono visti con una critica diversa da quella che poteva avere, per esempio, Cassiodoro “magister officiorum” nella corte Ostrogota. Come ho detto in precedenza, Flavio mi regala anche un finale straordinario con i suoi pensieri nel momento in cui tutto finisce in tragedia.

5 – Personaggi secondari
Amalasunta, unica figlia del Re Ostrogoto Teodorico era destinata quindi a diventare Regina. Scelse di mettere sul trono il figlio Atalarico del quale fu reggente per circa otto anni. In questo racconto il suo personaggio è descritto da Flavio e ne scopriamo i sentimenti attraverso i pochi dialoghi che ha con l’amico d’infanzia. La sua storia è infine tragica e leggendone le fasi finali mi sembrava di ascoltare le parole di un antico bardo che narra leggende. Complimenti per la scelta di questo periodo di Storia Italica poco ricordato, se non addirittura dimenticato (e grazie perché io ero uno di quelli che non sapeva oltre al testo didattico).

10 – Gradimento
(per tutti i partecipanti) Ho provato a decidere quale delle tre storie in questo contest avesse un punto migliore in confronto alle altre, se non altro per dare un giudizio più critico.
Eppure, dopo averle lette tutte cinque volte, sono sempre giunto alla conclusione che ogni racconto ha uno spessore proprio così alto da non poterne distinguere le differenze. Anche per te ho solo parole di ringraziamento per avere presentato una storia così profonda ed emozionante in uno dei miei contest (forse il più bello tra quelli da me proposti).

Recensore Master
07/07/19, ore 22:10

Carissimo Alessandro, in ritardo ma arrivo, e arrivo incominciando da questa storia che rievoca un personaggio che tutti ricordiamo, seppur di sfuggita, dai libri di storia ma di cui in realtà non sappiamo molto: Amalasunta col suo nome iconico da regina medievale, un nome già in grado, di per sé, di evocare ambienti e atmosfere. E ambienti e atmosfere prendono corpo attraverso i ricordi del suo fedele consigliere, che qui ricopre il ruolo dell’io narrante. Attraverso i suoi occhi, veniamo a contatto col fascino di questa fanciulla dai tratti stranieri e dal destino segnato fin dalla giovinezza. Il suo fedele consigliere si è affezionato a lei sin dall’infanzia, si è reso partecipe di tutti i momenti della sua vita, e ce ne riporta fedelmente impressioni e sentimenti. Assistiamo così ai primi passi di un’infanzia felice, a cui si sostituiscono ben presto i doveri di stato e un matrimonio combinato che segna l’inizio dell’epoca della tristezza. Di pari passo ci vengono mostrate le diverse realtà dell’epoca: la difficoltà a mantenere gli equilibri tra le mire dei Greci e quelle dei popoli venuti dal nord; la visione di una Roma che tenta di rievocare i suoi fasti, ma che ormai volge inesorabilmente al declino; ancora, l’impegno di Amalasunta in qualità di reggente per conto del figlio e il suo progressivo isolamento, fino alla manovra disperata con la quale tenta di salvare, se non il trono, almeno la propria vita. Invisa a molti, Amalasunta può contare su pochi amici di provata fedeltà: il guerriero Giano e il consigliere che non ha mai smesso di amarla. Entrambi sceglieranno di esserle vicine nell’ora della morte, in un crescendo drammatico reso in modo assai coinvolgente, introspettivo e colmo di una tristezza che tuttavia non conosce rassegnazione.
Molto ben scritto e in grado di rendere alla perfezione l’idea di un intero mondo in declino, a tratti struggente e denso di malinconia, questo racconto descrive Amalasunta come una figura a tutto tondo: austera, piena di dignità fino all’ultimo istante della sua vita, resa di fatto incapace di regnare a causa dei dissidi della sua stessa corte, questa figura si erge grande e solitaria, ma non per questo inaccessibile e distante. I suoi sforzi vengono puntualmente vanificati, la sete di potere altrui la fa cadere in un tranello, l’ultimo. Non si può fare a meno di partecipare e compatire le sue vicende nel vero senso del termine (compatire = soffrire insieme).
Un ottimo lavoro, insomma, per il quale vedo e prevedo con la mia sfera magica un ottimo piazzamento al contest.

Recensore Master
25/06/19, ore 21:54

Ciao^^
Ma c'è un periodo storico che non conosci?^^
Molto bello questo racconto, mi è piaciuta la struttura che gli hai dato, alternando presente e passato (anche grazie alla scelta dei tempi narrativi), e mi è piaciuta l'idea di parlare di una delle figure chiave di questo periodo turbolento: la regina Amalasunta, troppo spesso ignorata e dimenticata.
E nonostante il narratore la veda come una figura inarrivabile, tu sei riuscito a renderla umana, esaltando sia le sue virtù che le sue debolezze.
Come sempre, l'ottima ricostruzione del contesto storico è il tuo cavallo di battaglia.
Insomma, complimenti. Alla prossima!^^
(Recensione modificata il 25/06/2019 - 09:54 pm)

Recensore Junior
20/06/19, ore 18:44

Ciaaooo Alessandrooo !!!!
Sono Aida87 . Rieccomi qui !!!! Scusami se sono mancata ma ho
avuto fra fare tra instagram , preparazione del primo capitolo della
long - quella sugli zombi - e vita reale..

Detto questo, le usanze e le leggi troppo ristrette al tempo di
Teodorico erano fatte sì per difendere il sangue reale, ma gli
sbagli dei matrimoni combinati erano proprio che la regina
reggente - come in questo caso - compisse scelte drastiche
e drammatiche .

Aahh la storia lascia il segno, non solo perché riecheggia i fasti
e gli usi degli antichi e dei barbari - in qualche modo - ma anche
perché hai disegnato come questa bellissima ragazza, Amalasunta,
che assomiglia tanto nella descrizione fisica a Sara Croce mi sa ( :-
)) :-)) ) .
Le descrizioni sono proprio il tuo forte , anche se cambi contesto :
hai inserito la storia in un'atmosfera drammatica, per quello che
poteva succedere in quei tempi, in quel passato che siamo abituati
a vedere glorioso ma effimero, infatti .

La tua storia qui è davvero interessante, hai raccontato con
gradualità, anche se avrei preferito un po' di dialogo ma forse
hai preferito così perché il pezzo è una sorta di flashback ; avrei
un po' preferito che i due amici d'infanzia si fossero detti almeno
delle frasi d'addio. Poveretti :-(( :-()

Il spezzo risata molto interessante e stuzzicante , il linguaggio
scorrevole permette una facile lettura , e sicuramente hai
analizzato più temi tu che i libri di scuola . :-)) Non lasci nulla
al caso, ed è un'ottima qualità . ispezioni il contesto generale,
poi i luoghi dove i fatti avvengono , con lucidità ed imparzialità .

Inoltre, la storia è tenera perché, come hai detto tu, Amalasunta
sarebbe potuta fuggire in Oriente , o emigrare on pochi accoliti
in cerca d'asilo .
O, in alternativa, portarsi dietro l'unico che le è rimasto accanto,
colui che avrebbe potuto essere il vero amore .

E' rimasta vittima delle stesse leggi del padre, perché se lei avesse
potuto scegliere , sicuramente avrebbe optato per uno sposo sicuramente
più meritevole . E sicuramente, avrebbe scelto con più attenzione di
chi fidarsi.
Stai partecipando ad un contest ? Spero che lo vinca tu, e che
giungi alla finale! :-)) ;-) Alla prossima , amico carissimo Ale !
Un abbraccio ed a presto, carissimo amico mio Ale
La tua carissima amica Aida87

Ps: Sto iniziando la seconda parte del primo capitolo della long ,
è molto articolato con le descrizioni , adatto comunque a te , e a
coloro che vogliono descrizioni e dettagli.
Alla prossima
Aida87
(Recensione modificata il 20/06/2019 - 06:46 pm)

Recensore Master
16/06/19, ore 22:04

Ave AA, che bel lavoro, con rispetto parlando hai scritto di un periodo difficile e poco noto, peraltro rispettando la consegna delle parole del contest (meno di diecimila parole..)
Se non erro gli Ostrogoti dominarono in Italia per nemmeno tre generazioni, circa 63 anni, un periodo poco noto ma foriero di avventure, sviluppi, idee.
Vi fu la lunga, eterna parentesi del leggendario, ardimentoso regno di Teodorico, cui succedette sua figlia A. , sola, grande e potente, un poco come Mary Tudor, regina vedova di Scozia che, dopo Flodden Hill, nel 1513, sopravisse al massacro, alla reggenza, preparando il trono per suo figlio, il re neonato James V.
Un parallelo forse azzardato, tuttavia, anche A. compie scelte che con il senno di poi sono discusse e discutibili, per proteggere il trono, la vita e l’eredità, perito l’erede diviene bigama.
Un atto di sfida e disperazione.
Quello che ci piace, in corso di opera e storia, è la narrazione, tappa per tappa dall’infanzia tracci le tracci di A. e di Flavio, quello che hanno vissuto e spartito assieme, sia pure in separata sede.
Passato e presente, A. e Flavio si alternano, una specie di contro danza, di addio, ritengo che dalla morte di A. asassinata nizi un periodo oscuro, guerre e devastazioni, Storia lunga, ma nessuna noia o cedimento, scorre fluida, senza inceppamenti ..
Sintassi e grammatica ottime..
A la prochaine JQ
PS In bocca al lupo per il contest ..
PPS ma sei laureato in storia o/e lettere?

Recensore Master
15/06/19, ore 18:25

Ciao!
Hai trattato in maniera esaustiva questo pezzo di Storia, così affascinante quanto misterioso.
Mi è piaciuta molto la scelta di alternare il presente al passato, raccontati dal punto di vista del Consigliere, che, come in passato, sarà sempre con la sua domina.
Paure, coraggio e spensieratezza si fondono in una trama originale e ben strutturata.

Complimenti e auguri per il Contest ^^

-Bigin