Recensioni per
L'Ultimo Crociato
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/06/21, ore 18:03
Cap. 3:

Ammazza, che storia.
E' tornato indietro in Europa e ha ripreso la sua identità originale?
Non c'è restato secco, ma ne ha viste di ogni e anche alla fine della storia continuiamo a vederlo impegnato in battaglia, anche se le cose sembrano parecchio complicate, arrivati a questo punto.

E' un finale un po' triste, un po' spento e alquanto vero.
Nella realtà le cose non sono nette o eclatanti come nelle storie di fantasia.
Qui abbiamo solo esperienze tristi, come la morte dei propri cari e il dover andare avanti nonostante tutto.
Poveri noi esseri umani, anche se molto spesso siamo noi stessi la causa dei nostri problemi.
La guerra non dovrebbe esistere, punto.

L'ho trovata piuttosto dura questa storia, sì, sì, mi stupisce sempre il modo in cui riesci a cambiare genere e stile.

Recensore Master
05/08/19, ore 16:00
Cap. 3:

Eccoci qui, alla fine.
Un finale amaro (e inaspettato), nonostante la sottile vena di speranza... non so dirti perché.
Lasciando perdere tutte le riflessioni esistenziali, sono sempre profondamente stupita dall'umanità dei tuoi personaggi: sono persone a tutto tondo, che compiono errori, che si interrogano sulle loro scelte e talvolta cedono anche alla vigliaccheria, rimettendo in discussione le loro convinzioni. Il racconto ha quasi il sapore di una parabola, che spinge a riflettere e a interrogarsi sulla legittimità (e sul significato) di certe azioni. Questa è la storia di Bruno, un uomo che rinnega la propria fede per salvarsi la vita - eppure, lo fa perché Dio lo vuole vivo - si vota alla causa dei nemici e, giunto il momento, torna in patria, tra la sua gente, per difenderla dall'invasione dei saraceni, un ultimo nucleo di resistenza che reca con sé la flebile speranza di poter riformare l'Impero.
Forse era proprio questo che Dio (in realtà sempre presente nel cuore di Bruno) voleva? Da non credente fatico a trovare risposta a una simile domanda, ma l'interpretazione più naturale che mi viene è proprio questa.
In ogni caso, ti rinnovo i miei complimenti, sia per la ricostruzione dei luoghi e della mentalità dell'epoca, sia per le varie riflessioni che mi hai fatto sorgere nel corso della lettura.
Alla prossima!^^
(Recensione modificata il 05/08/2019 - 04:02 pm)
(Recensione modificata il 05/08/2019 - 04:03 pm)

Recensore Master
12/07/19, ore 08:19
Cap. 3:

Carissimo Alessandro, che storia magistrale... chapeau, veramente. Questo terzo e ultimo capitolo ribalta completamente la situazione. D'altra parte, cosa si può mai ottenere da una conversione forzata se no il fare buon viso a cattivo gioco? È nel cuore dell'uomo che dimorano la sua fede e le sue speranze, ed entrambe rinascono nello spirito di Bruno non appena si prospetta la possibilità di un ritorno nelle terre d'Occidente. Ho apprezzato in modo particolare il modo in cui hai descritto la psicologia del personaggio e la sua evoluzione attraverso le vicende della storia, e come hai saputo applicare il pacchetto scelto, creando una storia originale e assai verosimile. Di nuovo complimenti, vivissimi e sinceri. A presto.

Recensore Master
30/06/19, ore 23:28
Cap. 3:

Bene, eccoci qui alla fine di questa storia!
Devo dire che per un luuungo momento mi sono spaventata all'inizio dell'epilogo: hai descritto Bruno come un convertito fatto e finito tanto da convincermi che era così che avevi concluso il racconto, ma la cosa mi stonava tantissimo: che gli 'infedeli' andassero all'attacco oltraggiati e che (ri)conquiestassero una vastità di terre ci stava ed era prevedibile; ma Bruno-convinto-islamico sarebbe stato davvero un off character che mi avrebbe fatto propendere per la bandierina neutra perché significava appiattire del tutto il personaggio.
Invece, complimenti! Non solo mi hai ben fuorviata, ma hai aggiunto una nota di contrasto che ha ispessito il quadro complessivo: perché, col presupposto che la nuova fede fosse stata indotta con la forza, ha trascorso una vita drammatica di quasi totale finzione, dove a salvarsi era più che altro l'amore umano per la sua famiglia. Bruno si è adattato, fingendo di accondiscendere a tutto, però segretamente la sua formazione cristiana è rimasta calda tra le braci di cenere. Bellissimo (bellissimo!) quel segno della croce lento e nascosto.... e la comprensione finale che Dio era ancora dentro di lui e che lo chiamava.
Alla fine, dunque, si è delineata la figura dell'"ultimo crociato" proprio come da titolo: non un eroe emblematico e trionfale, ma piccolo, umano, persino debole nella sua volontà... alla fine, l'unica sua forza si è dimostrata essere — contro ogni previsione — proprio la sua fede di infanzia che l'ha spinto a tornare a combattere nonostante le condizioni avverse, a sperare nonostante la sproporzione dei numeri, ad incitare chi era titubante... proprio lui che non era stato risoluto.
Questa storia mi è piaciuta e l'aggiungerò alle ricordate, bravissimo!
Alla prossima! =D
(Recensione modificata il 30/06/2019 - 11:30 pm)

Recensore Master
19/06/19, ore 07:03
Cap. 3:

Ciao Alessandro!
Come sempre, riesci a scrivere racconti storici che trasportano in un'altra epoca e ci fanno sentire vicino ai tuoi personaggi.
Alla chiamata del Maresciallo, ecco che in massa si sono resi disponibili, nonostante il timore di affrontare qualcosa di grande e pericoloso, tanto da preferire l'inferno a ciò che deriva da questa guerra.
In tre capitoli sei stato in grado di delineare un percorso di formazione di Bruno, che ha compiuto delle scelte di cui è fiero, ma non è detto che non potrà cambiarle in futuro... Insomma, un personaggio in evoluzione, attento, che valuta ogni mossa e ogni situazione del suo tempo.

Complimenti e auguri per il Contest!

-Bigin