3° POSTO nel contest "Ero lì quando..." di Ghostmaker
Dì loro di non dimenticare Gallieno! di bUdson281 – punti 38.9
3,9 – Grammatica
(per tutti i partecipanti) Mai come in questo caso la vera differenza tra le storie in gara dipende dai piccoli particolari, errori così piccoli e marginali che non avrei neppure notato attratto dalla lettura dei vostri testi (e quindi attraverso lo stile che avete impostato per realizzarli) tanto da dimenticare che esistesse questo parametro Detto questo, contrariamente al solito, vi segnalo gli errori nella valutazione.
- “… guidava 300 speculatores CHE, a quanto pare con compiti di intelligence.” (il “che” è di troppo) (-0,1)
- “e cosa dicono di me i cLarissimi…” (-0,1)
“e si” senza accento (-0,2)
- Resta quì” con accento (-0,2)
Non ti segnalo come errore, da cui sottrarre punti, l’uso errato delle “caporali” e avendo letto i tuoi altri scritti comprendo che puoi trovare difficoltà a utilizzare un nuovo metodo, però devo segnalarti questi due particolari:
- In alcuni pezzi hai inserito sia le caporali sia le virgolette alte (-0,1)
- spesso hai dimenticato il punto al termine dei discorsi diretti (-0,2)
- “III° secolo” non va inserito il simbolo accanto a III (-0.1)
- “d.c.” va scritto con la “C” maiuscola (-0.1)
Ammetto che mi ha sorpreso rilevare tanti piccoli errori in un tuo testo. Troppa fretta?
10 – Trama
Può una lettera far vivere al lettore i momenti vissuti dal suo autore? Chi leggesse la tua storia risponderebbe di sì senza dubbio. Ciò che viene raccontato non sono solo i fatti storici, ma si “sentono” le emozioni del tuo personaggio, sia quelle provocate dal contatto con il suo imperatore sia quelle verso il figlio che da troppo tempo non risponde alle sue missive. Nella storia attraversiamo gli anni difficili dell’Impero nei quali ogni capo militare si arrogava l’appellativo di “Augusto” e, proprio come descritto nel testo, erano più deleterie dei danni arrecati dai barbari che si spingevano oltre ai confini dell’Impero stesso. La lettera attraversa gli ultimi anni dell’imperatore Gallieno e scopriamo che Gneo è salvo proprio perché l’amico lo dispensa dal servizio, evitandogli quindi l’appuntamento a Mediolanum dove si compirà il Fato dell’imperatore, tradito e trucidato. Gneo è conscio che questa salvezza può essere considerata un onta per la sua famiglia e proprio nella lettera cerca di spiegare al figlio cosa accadde in quei ultimi giorni.
10 – Personaggio principale
Nel contest vi ho chiesto di creare un personaggio che all’interno della Grande Storia fosse da considerare un comprimario e tu hai scelto di proporre Gneo Cecina Sicano, un militare di alto rango, ma soprattutto amico fidato dell’imperatore Gallieno. Il personaggio acquisisce immediato spessore culturale grazie alle parole che utilizza nella lettera indirizzata al figlio. Il testo è sbalorditivo: non perché sia qualcosa di troppo suntuoso, ma perché più si legge e più ci si immedesima in Gneo. Ormai vecchio, ci racconta i fatti con dovizia di particolari, ma più importante, ci induce a parteggiare per l’imperatore che aveva la sola colpa di amare il suo impero. In qualche modo anche il lettore coltiva le speranze di Gneo che considerava Gallieno un imperatore giusto e nel quale confidava per ridare lustro all’Impero Romano. La scelta delle tre fasi (incipit, mezzo e finale) attraverso Gneo acquisiscono spessore. Lui inizia quasi scusandosi di essere il padre di suo figlio, continua raccontando cosa accadde ed infine, prossimo alla morte, consiglia al figlio di dare ascolto al passato e a quell’Imperatore che si batté contro tutti. Chissà cosa avrebbe detto il buon Gneo un secolo dopo quando l’Impero si scisse e la patria romana divenne barbara.
5 – Personaggi secondari
Pubblio Licinio Egnazio Gallieno, imperatore romano, lo ricordavo soltanto per le grandi riforme dell’esercito che passava dalla gestione del Senato a quella dei Generali sul campo. Per paradosso questa scelta fu deleteria per il suo governo proprio perché il grande potere consegnato nelle mani di comandanti diede loro la forza necessaria per tentare di ribaltare lo stesso imperatore. Attraverso il tuo scritto riscopro i pericoli che affrontò Gallieno nel suo periodo di regno e attraverso l’enfasi delle tue descrizioni ottengo la figura di questo imperatore che a tutti i costi cercava di salvare l’Impero Romano, ormai attaccato da ogni lato e che più tardi sarebbe caduto in mano agli Ostrogoti. Personalmente ho trovato molto intensi i cambi di umore di Gallieno nel corso della lettura, dove inizia con fare deciso fino a giungere alla mesta preoccupazione che il suo caro amico Cecina finisca per perdere la vita per la sola colpa di essergli stato fedele.
10 – Gradimento
(per tutti i partecipanti) Ho provato a decidere quale delle tre storie in questo contest avesse un punto migliore in confronto alle altre, se non altro per dare un giudizio più critico.
Eppure, dopo averle lette tutte cinque volte, sono sempre giunto alla conclusione che ogni racconto ha uno spessore proprio così alto da non poterne distinguere le differenze. Anche per te ho solo parole di ringraziamento per avere presentato una storia così profonda ed emozionante in uno dei miei contest (forse il più bello tra quelli da me proposti).
A margine.
Avrei preferito che le parti della lettera fossero distaccate dai dialoghi, magari con una formattazione del testo diversa (normale nel parlato e in corsivo nel testo) perché difficilmente in una lettera riportiamo i dialoghi fatti con gli altri. Non l’ho considerato come un errore perché nella tua storia ci sono moltissime parole latine che sono già in corsivo e forse ci sarebbe stata più confusione. |
