Recensioni per
Your guardian angel
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 368 recensioni.
Positive : 367
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
21/12/20, ore 08:48
Cap. 31:

Santo cielo complimenti. Complimenti davvero. Grazie per averla conclusa. Io l'ho scoperta solo l'altro ieri e sì, l'ho già finita. Come si può non divorare un tale capolavoro? È da più di un anno che ormai leggo solo ff in inglese su ao3 e avevo abbandonato efp, ma questa storia mi ha fatto tornare la fiducia nella scrittura italiana e anche la voglia di perdermi nelle bellissime long piene di amore e dolcezza come questa. È bellissima davvero. Ho amato Sherlock inesperto, se si può dire così, e ho amato John sempre pronto a proteggerlo e a scattare come una pentola a pressione che ribolle costantemente. La dolcezza del loro rapporto mi ha coinvolto moltissimo, mi si stringeva il cuore a leggere come hai reso a parole questo amore. Mi sembrava davvero di stare leggendo in ogni riga la parola "amore", era lì, chiara e tonda, e renderla bene questa cosa non è per niente scontato. Per questo ti faccio i miei complimenti, è davvero brillante, un capolavoro che mi ha fatto sognare con la mente ma soprattutto col cuore. Grazie ❤

Recensore Master
20/11/20, ore 19:47
Cap. 31:

cara, spero che leggerai questo messaggio/recensione
perchè la storia l'ho letta tutta, è naturale, ma in un anno in cui stare sul fandom di Sherlock mi ha causato problemi, tanto da non aver più voglia di scrivere in genere. E quindi, perdendo tutta la concentrazione necessaria a stare qui anche recensendo (in un modo che avesse senso, ovvio). Per altro "purtroppo" la tua splendida storia si è prolungata molto, aderendo a tutta la mia crisi
Malgrado questo, adesso credo di fare un ultimo tentativo, e almeno un ringraziamento per essere andata avanti fino alla fine era doveroso. Ho visto che hai avuto un plagio, e ti dirò che qui non è una novità. io ne ho avuti 3, e scrivo solo cose cortissime, figurati una long così popolare come ha attratto! Non farti abbattere da questo, pensa che c'è qualcuno che si è arreso a non avere idee sue...
la conclusione della long è quella bella, quella della favole. Tutto il racconto super erotico dei Johnlock è stato bè... completo e appagante, per restare fine. La lenta ma inesorabile marcia di uno Sherlock spaventato da se stesso, verso un se stesso consapevole, libero, un fiore che sboccia. John lo ha aspettato, l'ha fatto suo prima mentalmente, poi nel cuore, poi fisicamente, che è quello che un John IC fa
è stato tutto bello, anche la conclusione del caso, anche se è chiaro che il focus non fosse quello #^-^#
spero che passerà. che ci saranno altre storie che ti vedranno tranquilla proseguire sulla tua strada di autrice
e spero anche ci sarà qualche storia corta, che al momento è più nelle mie corde psicologiche XD
lascio un bacio a te, e ai tuoi innamoratissimi Johnlock
a presto,
Setsy

Recensore Master
11/11/20, ore 10:01
Cap. 31:

Siamo arrivati all’Epilogo. Non vorrei scrivere cose ovvie ma, è sempre un momento un po’ triste, in cui si conclude qualcosa e, se questo qualcosa ci ha comunicato delle emozioni positive, il “chiudere il libro” lascia sempre nostalgia.
Ci ho messo del tempo a lasciarti qualche osservazione; infatti mi sto perdendo in un’operazione di recupero di pezzi che ho lasciato indietro, per un motivo o per un altro, perché mi dispiacerebbe lasciare delle ff valide senza averle lette e gustate.
Quindi, chiudo momentaneamente il mio itinerario nostalgico e arrivo da te.
In questa tua long ci sono fatti e sentimenti, perfettamente intrecciati gli uni agli altri. I momenti di tensione sono veramente angoscianti, tanta è la credibilità con cui hai scritto, per esempio, del clima di violenza in cui è stato tenuto prigioniero Sh. Inoltre, a proposito dei personaggi, c’è un approccio non banale, solidamente basato su una accurata introspezione psicologica. La parte crime è, anch’essa, non scontata, possibile nel nostro mondo pieno di ombre e tensioni.
E poi, anzi, soprattutto, c’è il ritratto dei singoli personaggi, saldamente ancorato all’IC. È ovvio che tu abbia ampliato la gamma degli atteggiamenti o del modo di agire perché qui la narrazione lo richiedeva, ma l’hai fatto in maniera ineccepibile, senza scivoloni nell’ovvio o nel banale. Cioè, voglio dire che, nelle Stagioni BBC o nel canone di Doyle, non ci sono i risvolti emotivi o i comportamenti legati all’espressione concreta di ciò che provano davvero l’uno per l’altro, ma ne sussistono le potenzialità, le possibilità. Ed è su queste che tu hai agito in maniera efficace, ottenendo risultati molto apprezzabili. Che Sh e John, in amore, potessero essere così, come tu li hai ritratti, lo ritengo più che probabile. Così, il tuo John è meravigliosamente reso in un’umanità forte ed accogliente, il tuo Sh è splendido nelle sue luci ed ombre, sensibile e capace di esprimere dei sentimenti con tutta l’intensità di un cuore tenuto muto per troppo tempo.
Tutto sfuma nell’immagine complessa e solida di una Johnlock credibile, possibile e sfaccettata nelle sue mille sfumature che ne fanno una realtà sentimentale unica, che trascende i confini dell’amicizia ma anche quelli di un amore che voli basso, nella consuetudine. Loro due sono sicuramente di più e questo tu l’hai perfettamente espresso nella tua long. Gli altri personaggi sono ben “scolpiti” nelle loro caratteristiche, anche quelli negativi, come, per esempio, Evan, hai costruito purtroppo credibile nella sua ributtante criminalità.
Una storia ben scritta, curata, sofferta.
Che dire? A presto, spero.

Recensore Veterano
22/10/20, ore 19:47
Cap. 31:

Inizio dicendo che ho scovato questa storia solo l'altro giorno e l'ho letta con un'emozione crescente capitolo dopo capitolo. Che dire? Sono rimasta incantata, dalla pienezza dei sentimenti di questi John e Sherlock che tu hai magistralmente rappresentato. Adoro il fatto che non hai cancellato nulla del loro vissuto (secondo la serie) ma che anzi, questo diventa una parte fondamentale della storia stessa. Ho apprezzato tantissimo questo John così deciso, militare ma innamoratissimo e questo Sherlock fragile di fronte ai suoi sentimenti, ma che allo stesso tempo acquista maturità e consapevolezza ad ogni capitolo fino all'epilogo, in cui entrambi sono finalmente liberi di esprimere se stessi appieno e il loro amore reciproco. Mi spiace molto per la brutta esperienza del plagio, ma spero davvero che tu possa scrivere ancora in questo fandom (dopo un più che giusto periodo di stacco) perché questa storia è stata semplicemente spettacolare e vorrei sapere di più, vorrei leggere ancora di questi due fantastici ragazzi innamorati. Quindi grazie per questa storia, per le emozioni contrastanti, negative nella scena con Evan, davvero da fare venire i brividi; e positive nel percorso di scoperta tra John e Sherlock. Grazie per questa perla e per averla portata a termine!

Recensore Master
16/10/20, ore 19:52
Cap. 31:

Ciao, arrivo anch'io, anche se non subito (ma sai che io ultimamente ho davvero la testa altrove), ma ci tenevo a esserci per il finale di questa storia. Rinnovo i miei complimenti e la mia ammirazione sincera per tutto il lavoro che hai fatto. Non soltanto perché è una bellissima storia, quello l'ho detto fino alla nausea credo; non soltanto perché hai fatto un gran lavoro di introspezione e stile, non ultima la scelta di usare il pov di Sherlock, ma anche perché è la prima storia così tanto lunga che hai scritto e te la sei cavata davvero alla grande. Portare avanti un racconto tanto lungo e scriverlo man a mano che si procede con la pubblicazione, non è facile e credo tu ora lo sappia meglio di chiunque. Hai avuto diversi intoppi lungo il tragitto, cambi di idee e svariati problemi da affrontare (non ultimo, quello del plagio), il che ti ha portata ad avere cali di tensione narrativa, specie nella seconda parte del racconto, quella dal ritorno a casa dopo il rapimento, in poi. Ma sei riuscita sempre a tirarne fuori, e questo finale lo dimostra. So che avevi in mente altro, e che se te l'avessi chiesto mesi fa probabilmente mi avresti risposto che avresti avuto ancora qualcosa da dire, ma le cose cambiano e tu ti sei ritrovata in mezzo a una situazione che francamente non augurerei a nessuno. Ho trovato molto nobile l'idea che tu abbia voluto comunque dare un finale a questa storia, credo tu lo abbia fatto anche per una questione affettiva, oltre che per dare ai lettori una vera e propria conclusione, e sono felice che tu l'abbia fatto.

Il finale è quello migliore di tutti, non commento passo passo perché ho già speso moltissime parole per questi due personaggi, questi Sherlock e John mi sono entrati nel cuore, così come anche questa storia e il fatto che tutto questo che hai creato sia nato anche un po' per merito mio, mi rende un po' orgogliosa. Il prompt è venuto fuori quasi per caso, come la maggior parte, chissà che cosa me l'ha fatto nascere, ma sono contenta di avertelo dato, quel giorno nel gruppo Johnlock. Sembra passata una vita da allora...

Ma ad ogni modo, grazie per averla portata a termine. So che l'impegno è stato davvero oneroso per te, e questo ti rende doppiamente onore al merito.
Spero di ritrovarti presto da queste parti.
Alla prossima.
Koa

Recensore Junior
16/10/20, ore 09:06
Cap. 31:

Il capitolo è molto bello e grazie per aver concluso la storia nonostante il momento. Mi spiace molto per cosa è capitato. 😔
Capisco la necessità di staccarsi da questo Fandom per un po', ma spero, ovviamente, di vederti tornare a scrivere essendo tu una delle autrici che seguo di più. Resterò in paziente attesa di vederti pubblicare di nuovo.
Grazie e a presto!

Recensore Junior
16/10/20, ore 09:00
Cap. 31:

E anche questa ff è ormai terminata. Mi ha preso da subito. Un po' mi dispiace che sia finita. Ma non vedo l'ora di leggerne un'altra al più presto. È davvero molto bella e ben scritta. Mi mancheranno sicuramente le peripezie dei nostri due idioti preferiti. Ma nel caso potrei ripassare qui...
Alla prossima, bye! 😘

Recensore Master
15/10/20, ore 16:32
Cap. 31:

"Per un infelice sei giorni possono sembrare un'eternità, per gli innamorati non sono che un battito di ciglia. Le notti risplendono, i giorni divampano, il sole e la luna si confondono e scaldano in egual modo la pelle arrossata e sensibile degli amanti, così come il loro sangue che scorre impazzito a far palpitare i cuori galoppanti."
Qualcuno che scrive una cosa del genere non può non meritare solo il massimo del rispetto da me. Avresti potuto abbandonare tutto invece eccoti qui con un capitolo bellissimo. Come sempre le tue storie non mi deludono mai e spero di risentirci presto!

Recensore Master
07/07/20, ore 21:43

Fai iniziare il capitolo con la stessa atmosfera tesa con cui hai chiuso il precedente. Ci fai ritornare in una situazione rischiosa, inattesa. Inattesa non per Sh che cerca di far funzionare la sua formidabile intelligenza, “sfrondando” dal proprio campo di attenzione, tutto ciò che non gli permette una lucida obiettività. Uno di questi elementi è John, ed è logico pensare che in lui Sh ha trovato riparo e sosta per lo spietato ritmo analitico della sua mente. Ma ora il consulting sa che deve ritrovare tutta la sua freddezza per salvare John e se stesso dal pericolo. Del tutto sorprendente la scelta narrativa di farlo comparire nudo, di fronte alla malvivente. Mi è piaciuto molto il modo con cui hai gestito i suoi atteggiamenti, del tutto privi di un “indebolimento” dovuto alla mancanza di vestiti. È noto che, un atteggiamento psicologico devastante di chi aggredisce spesso, è accompagnato dall’umiliante denudamento della vittima per renderla ancora più vulnerabile. E invece no, qui Sh che, comunque si è ritrovato nudo per caso, non mostra alcun imbarazzo, alcuna esitazione nel rispondere a tono e nel far partire la sua eccezionale macchina mentale
All’inizio percepiamo John come sullo sfondo, perché, giustamente, lo poni tu, facendoci partecipi del punto di vista di Holmes che, come ho detto prima, “cancella” momentaneamente la sua immagine per avere più scioltezza nell’elaborare la soluzione. Ed è uno “sdoppiamento” davvero espresso in modo magistrale quello che l’ha per protagonista, assolutamente nudo di fronte all’aggressore ma assolutamente padrone della situazione. Il suo formidabile cervello è intervenuto per “ disattivare” la comunicazione con la sua “area esterna” ed il consulting, appunto, si erge nudo, sì, ma assolutamente dignitoso nel suo sdegno. Tutto questo grazie alla tua capacità indubbia di avere sotto controllo tutte le potenzialità che un determinato personaggio può avere, in modo da svilupparle in un tuo preciso contesto. Io credo che quest’idea, in sè geniale, ripeto, possa aver trovato un suo modo di esprimersi sviluppando ciò che avrebbe potuto essere “in nuce” nella scena ormai canonica del lenzuolo a Buckingham Palace. Certamente che Sh, senza vergogna od esitazione alcuna in quel luogo così celebrativo, avrebbe sicuramente esibito la sua nudità quasi come un vestito, non per provocazione ma proprio per un’estrema libertà mentale da schemi e da stereotipi sociali: già, perché sentirsi a disagio senza vestiti di fronte ad altri ?
Un prezioso riferimento IC anima il racconto, quello di “Vatican cameos”, l’indimenticabile sequenza d’immagini che ha caratterizzato la mitica ASIB ed abbiamo ritrovato in TSOT. Ma non è così. Infatti i rumori al piano di sotto rompono quella specie d’incanto criminale.
Arriva Mycroft, provvidenziale ma vedremo che, come in ogni cosa che lo riguarda, c’è sempre un preciso disegno, al di sopra di tutto, affetti compresi. La scena in questione è davvero gustosa, con quella postola che viene rivolta ora all’uno ora all’altro, e diventa quasi un oggetto che suscita comicità, nel suo inutile ruolo di generatrice di minacce e di paura. Quando c’è di mezzo Mycroft, e qui tu lo esprimi benissimo, non ci sono atteggiamenti prevedibili che tengano: Mister Inghilterra diventa all’istante il fulcro dell’azione, tutto ruota intorno a lui.
La tua gestione di questo “gioco di ruolo” l’hai gestita in maniera agile e credibile, tant’è che ho riletto un paio di volte il passo in questione proprio per gustarmelo di più.
John, dal canto suo, si muove sullo sfondo, silenzioso e rassicurante, identificato da quel gesto, che esprime la sua prima preoccupazione che è quella di coprire il suo Sh con la vestaglia, un prendersi cura dell’altro, che lascia un sapore di tenerezza e di sicuro affetto.
Le sorprese non sono finite perché entra in scena anche Greg, a dare manforte più che altro a Mycroft. Efficace, non priva d’ironia, la frase con cui “Mister Inghilterra” blocca sul nascere le ansie, più che legittime, espresse da John, mentre Sh sta “processando” tutte le informazioni a riguardo nella sua mente (“..Avevamo un piano B, un piano C e anche un piano D...”).
Convincente anche la sintonia che accendi tra Mycroft e Greg, segnale forse di un qualche loro coinvolgimento che trascende il campo investigativo. A questo proposito, lapidaria appare la frase di Sh, sul fatto che l‘uno termina le frasi dell’altro.
Comunque tutto ciò che non è “noi due contro il resto del mondo”, sfuma nella conclusione dolcissima del capitolo.
Brava.

Recensore Master
05/07/20, ore 13:20

Cara MissAdler!
Eccomi finalmente a recensire – poi alla fine il capitolo l’ho anche riletto ed è sempre un piacere, devo dire. Hai mantenuto la tensione altissima mostrandoci uno Sherlock in una situazione di stress estrema. È privo di vestiti, esposto e John è tenuto sotto tiro. Essere lucidi è quasi impossibile, soprattutto in una condizione in cui ciò che definisce l’essenza di Sherlock, ovvero la sua intelligenza, è stata messa a dura prova: come hai espresso chiaramente, in un altro momento Holmes avrebbe previsto tutto con largo anticipo invece la neonata relazione fisica con Watson – perché quella platonica c’è da sempre – ha complicato il tutto rendendo il nostro investigatore/consulente meno reattivo. E questa cosa mi fa sorridere perché è molto vera – a me capita, per esempio, di dire strafalcioni dopo aver litigato col mio fidanzato. L’intervento di Gregory e di Mycroft risolve parte del problema, nel senso che Leah viene resa innocua e ora probabilmente verrà sfruttata dall’Holmes più grande per sgominare l’organizzazione, ma anche qui devo farti i miei complimenti.

Scrivere una storia su Sherlock significa, secondo me, anche rapportarlo bene con Mycroft e col suo genio altrettanto tagliente. Mycroft sapeva e, una volta di più, decide di far correre un rischio calcolato al fratello che sfrutta e protegge insieme. Trovo il loro rapporto sempre molto affascinante e complesso, perché la gerarchia non viene mai sballata e Mycroft resta sempre il deus ex machina di molti dei piani del fratello, la cui infallibilità viene resa più umana proprio da questa rete di relazioni amorose, amicali e familiari che avvicinano a noi il suo genio altrimenti asettico e quasi fuori della nostra portata. Watson. È il momento di parlare della bellezza rude e fascinosa di Watson, cui nemmeno Leah è del tutto libera, ma anche e soprattutto del modo in cui lui consola il partner/amico/amante/convivente (quante cose <3).

Trovo la sua rassicurazione preziosa, perché rivela a Holmes qualcosa di vero: deve solo abituarsi, non ha perso se stesso con l’amore. Presto diventerà completo senza rinunciare a se stesso – e, soprattutto, Sherlock non deve sentirsi in colpa. Che dire se non che adoro questa storia e c’ho l’ansia che mo’ me finisce! Aho, mettite a scrive! Un abbraccio frullino free, ma all’insegna di altre creature poco simpatiche come un ragno beige nel bucato che mi ha tolto 5 anni di vita,
Shilyss in ambito bucolico

Recensore Master
03/07/20, ore 09:12

Ciao, sono contenta che tu abbia già aggiornato. Sai quanto tengo a questa storia e sai anche quanto sono contenta che si stia avvicinando la fine, mi mancheranno questo è certo, ma dopo tutte le difficoltà che hai avuto durante la stesura (e i vari rallentamenti, anche per "colpa" mia) il fatto di arrivare alla fine, per quanto difficile, è invece una mano santa. Non dev'essere stato facile descrivere questo capitolo, tirarsi fuori a forza dalla profondità emotiva e introspettiva degli ultimi capitoli e strappare Sherlock e John dalla loro intimità, forzandoli ad avere a che fare di nuovo con Leah, di nuovo con questa organizzazione che, a questo punto, non credo sappia chi si è messa contro perché mi sa che ha i giorni contati. No, immagino non sia stato semplice far quadrare tutto, ma per me hai fatto un ottimo lavoro. Non ho trovato nulla di strano. Il fatto che Leah sia ancora in giro e che non sia stata arrestata l'ho trovato credibile dato che non era presente alla retata nella quale Sherlock e John sono stati salvati da Lestrade e da Scotland Yard. Così come ho trovato credibile il suo andare incontro a un pericolo che in fondo non conosce granché, o del quale non si rende del tutto conto (e qui parlo di Mycroft) per inseguire una causa nella quale, oltretutto, nemmeno crede. Una tizia un po' superficiale e magari non poi così pratica a fare la criminale, questo si vede da come ha impostato la sua operazione di tirar fuori informazioni da due come Sherlock Holmes e John Watson. Insomma la scena è surreale, John in accappatoio e Sherlock completamente nudo e con fin troppi segni evidenti addosso... che però contrattacca Leah in maniera spietata, quasi dimenticandosi di essere nudo o che l'evidenza del suo rapporto con John sia lì davanti a tutti. Senz'altro la scena implica che ci possa essere un grave pericolo, Rosie è al piano di sopra e a ricordarmelo è stato proprio John quando alla fine, giustamente inveisce contro Greg e Mycroft. Forse è vero che non c'era altrimenti, che non c'era altro che si potesse fare e infatti John e Sherlock alla fine gli credono. Insomma, il caso si sta risolvendo. Ora dovranno rimanere confinati a Baker Street per una settimana, ma sono sicura che troveranno qualcosa da fare nel frattempo. Intanto quello che ho amato di questo capitolo sono stati i piccoli gesti, le piccole cose, i piccoli riferimenti. John che posa la vestaglia sulle spalle di uno Sherlock sovrappensiero, che gli chiede come sta e Sherlock che risponde sinceramente senza trincerarsi nel silenzio o senza mentire per non farlo preoccupare, ma che lo dice: non sta benissimo e un po' si vede, di certo lo si immagina. La sua intimità è stata violata un'altra volta e questo è difficile da accettare, e da sopportare. Ma c'è dell'altro. Mycroft, il cui riferimento minuscolo minuscolo ad A Scandal In Belgravia e al famoso lenzuolo a Buckingham Palace, che ho amato alla follia proprio, ha colto in fallo Sherlock. Ora che sia stata sua l'idea o di Greg poco importa. Di fatto Sherlock non ha capito, il suo cervello era forse rallentato? Può essere, ma di sicuro non si diventa più stupidi perché si è felici. Il pensiero l'ho trovato molto tenero, mi è piaciuto tantissimo come hai fatto uscire la sua dolcezza. Come ci hai mostrato il fatto che sarà anche molto intelligente, ma che ora della fine è un uomo e i sentimenti li elabora lentamente. Forse ha avuto troppo da assimilare, tra la tentata violenza e il rapporto con John che è mutato in maniera radicale... ma mi è piaciuto tanto come John gestisce la situazione, dicendogli che deve solo elaborare le cose e poi tutto andrà a posto e lui tornerà a essere quello di prima. Gli serve solo del tempo. E niente... ormai sono talmente perfetti insieme che non so più cosa dire.

In sostanza, altro bellissimo capitolo.
koa

Recensore Master
02/07/20, ore 15:40

Ciao cara **
Avevo letto sul tuo profilo su fb che questo capitolo ti aveva dato non poco da fare. Lo capisco e infatti hai tutta la mia stima per essere stata così precisa, nonostante i tanti dettagli da tenere a mente (io ad esempio mi sarei già persa), quindi non ti preoccupare, tutto ha senso eccome. La condizione mentale in cui Sherlock si trova per tutto il tempo non è affatto facile, io stessa mi sono immedesimata tantissimo, e l'ho trovato molto da lui il cercare di mostrarsi spacciato di fronte a Leah (a proposito, che s***a), quando dentro di sé era terrorizzato e confuso. Confuso perché non si capacita di come abbia potuto essere così distratto da non captare certe cose. Beh, dopotutto Sherlock Holmes è pur sempre un essere umano. Mai stata così contenta di vedere Mycroft e anche Lestrade, perché insomma, i rischi c'erano eccome, alla fine ho potuto tirare un grande respiro di sollievo... perché è stato tutto MOLTO emozionante. John che rassicura Sherlock dicendogli di non preoccuparsi, che è tutto normale e che deve ancora abituarsi a quella nuova parte di sé è l'amore, così come Sherlock che si fa mille complessi, per poi dimenticare tutto con un bacio. Non posso credere che manchino due capitoli, però da un lato sono curiosa del finale.
A presto :*


Nao

Recensore Master
02/07/20, ore 15:11

Che ansia!! Non aspettavo altro che leggere questo capitolo. È tutto perfetto dalla vulnerabilità di Sherlock,alla cura di John verso di lui fino a Greg e Mycroft piccioncini 🤩😍

Recensore Veterano
02/07/20, ore 14:40

ciao,finalmente un nuovo capitolo!!mi è piaciuto questo capitolo perché a mio parere Sherlock ha capito che si può essere geni senza per questo non amare nessuno altrimenti sarebbe solo un esistenza grama senza sentimenti.. invece ha capito che amare non è per forza uno svantaggio e sono sicura che troverà un equilibrio tra genio e amore

Recensore Master
16/06/20, ore 16:40
Cap. 29:

L’atmosfera travolgente e liberatoria del capitolo precedente sembra dilagare anche in questo. Per la precisione è come la quiete dopo la tempesta in cui i nostri due hanno finalmente liberato ciò che, da anni, li tratteneva prigionieri di mille frasi non dette, di mille cose non fatte. Ora no, sanno che sono l’uno necessario e vitale all’altro, senza più alcun elemento di divisione o di sofferenza. Molto suggestiva l’immagine del sogno in cui Sh si perde meravigliosamente, in cui la sensazione di libertà e quella di leggerezza e di appagamento , trovano la loro realizzazione in un essere in due, non più lontani, non più dispersi a cercarsi disperatamente.
Hai profuso, in questi momenti, la dolcezza e la struggente energia delle emozioni e dei sentimenti, lasciando fuori la banalità e la rappresentazione troppo scontata.
Tu sei particolarmente brava in questi passaggi di “non fatti che accadono”, in cui, a dominare la scena, sono i moti del cuore e gli scenari psicologici che caratterizzano questo o quel personaggio.
John dorme serenamente, beatamente e Sh lo sta a guardare per non perdersi alcunché dell’uomo di cui è profondamente, da sempre, innamorato. Particolare quel suo desiderare di poter stare assieme a lui anche nei momenti del sonno, che gli sono preclusi anche se sono convinta che i sogni di John hanno un unico motivo conduttore...
Quell’ “...Ora dormi...”” ha tutta la dolcezza di un abbraccio rassicurante che mette a tacere l’inquieta attesa di Sh.
La tua descrizione del suo risveglio è davvero intensa e vi si intrecciano l’intensità dei ricordi lasciati dalla sera precedente ed il desiderio di non perdere più l’occasione per arrivare così vicino alla felicità.
L’aver accanto a sè John, con la percezione che sarà così per sempre, richiama anche le sensazioni che sono rimaste sul suo corpo, ma non c’è motivo di rimpiangere ciò che è successo, anzi, quel “fastidioso indolenzimento” diventa per lui una preziosa prova che, ciò che è successo tra loro, è stato vero, vissuto fino in fondo.
Molto suggestivo il contrasto, riferito a Watson, tra il sembrare agli occhi di Sh un angelo e l’aver espresso in modo così deciso il suo possesso su di lui. Hai così evocato una situazione davvero coinvolgente, espressa con efficacia.
Ma, andando avanti nella lettura, ci si rende conto che il resto del capitolo ci riserva un colpo di scena spiacevole, anzi, angosciante. John si allontana dalla camera ed intuiamo che il progetto è di farvi ritorno per continuare il “discorso” della sera precedente. Sh si riaddormenta. L’immagine del sogno sembra accoglierlo con un’atmosfera piacevole e rassicurante ma non è così. Infatti, c’è sì John che nuota “con eleganza” in un azzurro limpido e fresco ma una parola che usi, così, improvvisamente, ci suona stridente come un campanello d’allarme. È quell’aggettivo, “spiacevole” che fai comparire quasi improvvisamente nel racconto del sogno e che costituisce come una crepa in un cristallo: la rottura si allarga inesorabilmente, l’angoscia dilaga nel sonno di Sh ed il sogno diventa incubo. Incubo, o meglio, percezione di qualcosa di negativo che sta succedendo e che riguarda John.
Il risveglio, infatti, ora non è più una meravigliosa presa di coscienza di una realtà che non può più essere negata ma il sospetto, sempre più fondato, che qualcosa si sta verificando e non è niente di buono. Qui inserisci quel particolare dei ventiquattro minuti che ci riporta allo Sh “macchina pensante”, alla sua formidabile razionalità.
E concludi il capitolo con un’immagine che scaccia tutta la dolcezza del loro svegliarsi insieme. È davvero terribile quella pistola puntata alla nuca di John, come è un particolare affascinante quella “rabbia selvaggia” che accende i suoi occhi.
Un capitolo intenso e ricco di spunti che si sviluppano in direzioni contrarie: dalla tenerezza e dalla consapevolezza di una meta importantissima raggiunta, ora rimane la sorpresa raggelante.
E non ci resta che aspettare, per vedere se veramente l’energia travolgente che si é condensata nello sguardo di John sia l’elemento che, poi, s’impadronirà della situazione, capovolgendo i ruoli. Infatti è tipico di John intervenire sorprendentemente e salvare Sh. Non dimentico lo sparo in ASIP che ha eliminato la terribile minaccia del tassista killer o l’intervento estremamente professionale sul soldato trovato morto nella doccia, coinvolto in un inaspettato omicidio/suicidio, visto in TSOT.
Brava.

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