Ciao Orny, un vero capitolo al fulmicotone: hai descritto le scene dell’attacco a Grande Inverno in maniera veramente attiva tanto che il lettore in questi momenti sembrava trovarsi all’interno della scena. Tutto era talmente concitato che mi pareva di respirare anche io affannosamente come Arya che correva per i corridoi in cerca del Re della notte, con una unica idea ed un unico scopo: salvarsi e salvare le vite di tutti coloro che si trovavano nel castello. Incurante delle ferite riportate dimostra tutta la sua forza di volontà e il suo coraggio, tenta l’impossibile per salvare Beric e presta orecchio a quanto le rammenta Melisandre, il suo momento per morire non è ancora arrivato, ha ancora molto altro da fare. E così continua nella sua corsa e come una danza colpisce il Re della notte conficcandogli il pugnale che disgrega letteralmente anche tutti i non morti al suo seguito. E’ riuscita a salvare Jon, Bran, ma a lei è accaduto qualcosa. Ha solo il tempo per rivolgere loro uno sguardo sorridente e soddisfatto perché è riuscita a portare a termine quello che si era prefissata ma tutto in un colpo si fa buio intorno a lei. Ora sono curiosa di sapere cosa le sia accaduto e mi complimento per come sei riuscita a catturare l’attenzione con una narrazione che definirei dinamica anche se non è la terminologia giusta ma che rende l’idea. Ti aspetto pertanto al prossimo aggiornamento e ti mando un caro saluto.

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Ciao Orny, in questo capitolo direi che hai ricreato alla perfezione l'atmosfera tesa e quasi claustrofobica dell'episodio 8x03 della serie tv, e non era facile visto che quella puntata, e le scene di Arya nei corridoi di Grande Inverno in particolare, le ho sempre considerate un tocco geniale in mezzo alla dilagante piattezza (ahimè...) dell'ottava stagione, che come ben saprai ha deluso quasi tutti i fan.
Sul finale ci lasci con un pesante interrogativo: cosa sta succedendo ad Arya? Immagino che lo scopriremo presto...alla prossima 😉

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Ciao Orny, capitolo breve e volutamente essenziale, con pochi dialoghi fra loro precisi e puntuali che arrivano direttamente al lettore, che dà risalto ai due fatti salienti che accadono: il riavvicinarsi di due sorelle che hanno ritrovato l’affetto che le legava da bambine e che non erano mai riuscite a dimostrasi l’un l’altra, mentre ora di fronte alle situazioni cui devono far fronte hanno rivisto una coesione anche di intenti oltre che di sentimenti. Tutte e due vogliono che l’altra faccia attenzione e si salvi e a questo proposito Arya dona il suo pugnale a Sansa affinché possa salvaguardare la sua vita in caso di attacco alla sua persona. Se da una parte abbiamo visto questo incontro, da un’altra vediamo quello tra Arya e Gendry mostrato in una maniera differente da quanto visto nella serie tv: questo secondo me ha più logica in quanto non si è trasformato in un puro incontro di sesso, qui abbiamo potuto vedere l’amore che tra i due è sempre esistito e che tuttora esiste, per cui il rapporto che hanno avuto si è ammantato anche di dolcezza e rispetto a compimento del percorso che entrambi avevano compiuto. Ora resto in attesa che gli estranei arrivino per vedere come farai svolgere l’azione e chi scenderà in campo. A presto!

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Pur non avendo recensito tutti i capitoli ho seguito l'intera storia fino a questo punto, e non ho potuto fare a meno di notare una cosa: sei migliorata tantissimo, ad ogni capitolo scrivi sempre meglio...non che i primi capitoli non mi piacessero, ma quelli successivi sono diventati sempre più dettagliati e soprattutto più coinvolgenti. Se posso permettermi un piccolissimo appunto, sulla scrittura dei dialoghi potresti migliorare ancora un po' ma non dubito che lo farai, l'arte dello scrivere si impara a poco a poco 😉
Alla prossima!

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Ciao Orny, è da tempo che attendevo un tuo nuovo aggiornamento per avere qualche elemento in più sulla storia che stai scrivendo. Il parco degli dei è stato un luogo dove i due ragazzi hanno potuto incontrarsi e ritrovarsi e scoprire che ciò che avevano un tempo provato l’uno per l’altra è rimasto intatto confinato in un angolino dei loro cuori pronti a riaprirsi qualora si fossero incontrati nuovamente e con il senno di poi e un po’ più di esperienza fossero riusciti a parlarsi sinceramente non trincerandosi dietro ad inutili silenzi. Per Arya Gendry significa la bontà d’animo e la gentilezza che gli ha sempre visto esprimere nei suoi confronti e che le hanno sempre fatto pensare che sarebbe piaciuto ai suoi genitori, soprattutto a suo padre Ned del quale sembra avere la forza di carattere e il forte senso del dovere. Del suo padre naturale invece non ha nulla se non qualcosa nell’aspetto fisico ma caratterialmente lei lo accomuna a suo padre. Lui è sempre riuscito ad accettare Arya per come era e non per come avrebbe voluto che fosse, ma Arya ha sempre notato che dietro il suo comportamento ci fosse una determinazione molto forte che talvolta poteva sfociare in furia che però riusciva a trattenere proprio perché sapeva che esisteva e che era parte integrante del suo essere. Arya vorrebbe rimanere insieme a Gendry che le fa notare che non sia il caso trovandosi a casa sua, ci sarà tempo più avanti. Nella solitudine della sua stanza Arya riceve la visita della sorella che ha compreso che i due si siano chiariti, ma ora le attende un compito più difficoltoso da portare a termine e cioè incontrare la regina dei draghi per ascoltare quali cose avrà da dire loro. Qualcosa però preoccupa Sansa circa una visione avuta dal fratello Bran che non prelude a nulla di buono. Cosa sta per accadere nella lunga notte che sta arrivando? Resto in trepidante attesa del prossimo aggiornamento. Un caro saluto.

Ciao Orny, devo ammettere che per parecchio tempo sono stata una lettrice silente, inizialmente perché non mi sembrava di essere in grado di commentare le storie e poi anche perché preferivo leggere alcuni capitoli per vedere l’evoluzione dei personaggi, se fossero caratterizzati bene e che versione intendeva darne l’autrice. In più contava anche il fatto che il racconto fosse ben scritto tanto da rendere piacevole e accattivante la lettura, per cui sicuramente ci saranno molti altri lettori oltre me che stanno alla finestra per vedere il proseguimento della tua narrazione che è solo nelle tue mani che può diventare coinvolgente. Detto questo passo a commentare questo passaggio: Arya è in balia delle sue sensazioni per aver rivisto Gendry e ancora non ha la vera percezione di quanto questo fatto possa significare per lei. Preferisce appartarsi e rimanere sola a riflettere per trovare il momento giusto nel quale provare a parlargli per comprendere quanto è accaduto. Rifiuta in questo momento anche la vicinanza della ritrovata sorella Sansa che tanto si è mostrata disponibile ad ascoltala e a darle il supporto necessario affinché facesse chiarezza dentro se stessa. Lei è sempre stata da sola, ha sempre dovuto pensare da sola senza poter ricevere l’ausilio di nessuno. E infatti decide di scaricare la tensione con una passeggiata a cavallo nel caro freddo del nord e nel mentre incontra Gendry che nella fucina di Grande Inverno sta cercando di scaricare anche lui la tensione degli ultimi avvenimenti. Ambedue sono tesi, non si aspettavano di ritrovarsi ma il momento delle parole è ormai giunto, non possono continuare a nascondersi, devono affrontare ognuno quella verità che li spaventa tanto: saranno effettivamente cambiati o sono rimasti gli stessi nelle profondità dei loro cuori? Il timore di scoprire come abbiano vissuto e chi abbiano incontrato durante il periodo in cui sono stati separati, è quanto mai consistente. E se non avessero più nulla in comune se non l’essersi conosciuti tanto tempo prima? Ma dopo le prime parole scambiate, sembra che il tempo non sia mai trascorso, e quello che ognuno di loro vede negli occhi dell’altro è lo stesso desiderio che avevano prima di lasciarsi. Il parco degli dei ha portato la quiete nei cuori di entrambi, ora potranno con calma parlare di ciò che è stato certi di riuscire ancora a comprendersi ed aiutarsi. Aspetto pertanto un ulteriore passo in avanti di questi due ragazzi. Un affettuoso saluto e a risentirci presto!

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Ciao Orny, il momento tanto atteso e temuto è arrivato ma Arya comprende dopo aver rivisto Gendry di non essere ancora pronta a parlargli e a confrontarsi con lui circa ciò che è successo da quando sono stati divisi. La fuga nella cripta dove sono sepolti i suoi affetti sembra che le donino un po’ di pace e di serenità, è il luogo dove forse riesce a pensare liberamente e a liberarsi la mente dagli oscuri pensieri che la riempiono: non riesce a comprendere come Gendry possa essere ancora vivo essendo stato portato via dalla strega rossa, di lui ricorda tutto, quando erano insieme nell’inferno di Harrenal, rammenta il suo prendersi cura di lei e nonostante le avversità riusciva sempre a strapparle un sorriso fino a quando se ne era andato. Ora ritrovarlo le fa piacere e la destabilizza al contempo, una parte di lei trova pace perché sa che è vivo ma ciò che attanaglia il suo cuore e la sua testa è la paura di sapere che i suoi sentimenti nei suoi confronti siano cambiati durante il corso del tempo. Sansa cerca di aiutarla con la sua vicinanza ad affrontarlo e durante la cena nella sala principale di Grande Inverno i due si osservano da lontano senza riuscire a fare alcun gesto fino a quando Arya rompe gli indugi e si avvicina al tavolo dove si trova Gendry, ma dopo poche sterili battute lui si alza, le sfiora una mano e la lascia di nuovo sola. Non è ancora il momento per un confronto: per quello ci sarà tempo più avanti quando gli animi di entrambi avranno riacquistato la calma necessaria per parlarsi sinceramente. I personaggi di contorno hanno fatto sì che Arya si avvicinasse senza che potesse avvertire quella tensione crescente che aveva provato quando aveva visto comparire Gendry insieme a Jon e Daenerys, ma comunque le occorre tempo. Pertanto restando in attesa che questo tempo passi ti aspetto al prossimo aggiornamento. Un saluto e a presto!

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Ciao Orny, forse in questo secondo capitolo abbiamo capito qualcosa in più di Arya e che cosa si agita nella sua testa e forse nelle profondità del suo cuore. Ha dovuto attendere il momento propizio per riuscire ad aprirsi con sua sorella Sansa che è lì per lei, per starle vicino e anche per alleviare il dolore che vede nei suoi occhi afferente al suo oscuro passato. Persino Bran, sempre così criptico nelle sue affermazioni, le ha consigliato di lasciarsi il passato alle spalle, di abbandonare i mille volti dei quali si è ricoperta e di essere solo e finalmente se stessa poiché ha già sofferto troppo. Deve riuscire ad aprire il suo cuore a una nuova speranza. Ma i fantasmi che l’hanno sempre accompagnata sono ancora lì e uno emerge dalla nebbia dei ricordi: il volto di Gendry di cui non ha più saputo nulla da quando prima insieme nella fratellanza erano stati costretti a dividersi e da allora il tempo era trascorso posando un velo sul suo cuore e su quello che aveva detto a Gendry prima che se ne andasse rapito dalla donna rossa. Ora quei ricordi sono tornati prepotenti quando ha visto arrivare insieme alle armate di Jon e Daenerys anche il volto conosciuto e amato di Gendry che però non riesce subito ad affrontare e così scappa dove sente di essere al sicuro, fra le mura di Grande Inverno. Ci sarà tempo per parlare e spiegarsi dopo. Attendo quindi di sapere come evolverà l’incontro e le eventuali spiegazioni da parte di entrambi. Tante cose sono accadute nel tempo in cui sono stati separati e nessuno dei due sa come sia stata la vita dell’altro: i sentimenti che provavano allora saranno ancora i medesimi o sono mutati come sono cambiati loro? Interrogativo interessante e intrigante. Perciò a risentirci presto! Un caro saluto.

Ciao Orny, ben ritrovata con una nuova storia che tratta ancora di Arya e Gendry, ma che probabilmente si espanderà fino a comprendere anche altri due personaggi che mi piace pensare possano diventare una coppia e cioè Sansa e il Mastino Sandor Clegane. Questi due ultimi personaggi hanno molto da dire in virtù delle esperienze che hanno vissuto e in parte condiviso e l’intrecciarsi della trama con la ritrovata sorella potrà portare alla tua storia sicuramente un maggior pathos. Il confronto tra le due sorelle e le vite che hanno vissuto, parallele nella tragicità delle esperienze, potrà accomunarle e forse farle di nuovo avvicinare in modo che possano sentirsi ancora sorelle e ancora una famiglia. Anche se nei cuori di ognuna ci sono i ricordi di amori passati, probabilmente non tutto è perduto e forse la felicità, che a volte ha percorsi tortuosi, potrà essere nuovamente a portata di mano. Sicuramente hai in progetto per loro una storia intricata prima che possano ritrovarsi e finalmente viversi, in quanto la serie finale del Trono di Spade ha lasciato in tutti un po’ di amaro in bocca per la mancata evoluzione di alcuni personaggi coinvolti nella saga. Attendo pertanto di leggere cosa hai pensato per loro in questo nuovo racconto. Un affettuoso saluto e a presto! Piccolo appunto: forse nel titolo c'è una "h" di troppo.

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