Recensioni per
Il cielo è poi così lontano
di LionConway

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/12/19, ore 13:34
Cap. 1:

Hai fatto benissimo secondo me a pubblicarla qui, sarebbe stato un peccato perdere questa storia in una sezione un po' meno visitata! E poi se devo essere sincera la storia tra i due nel film non mi aveva colpita più di tanto, mentre qui la metti in una luce che mi piace di più... A presto!

Recensore Master
04/12/19, ore 13:17

Cara,
che piacere è poterti leggere di nuovo ç_ç? Ci siamo rincorse e mai trovare, e sono troppo felice di riuscire a passare di nuovo su questa storia che, come ben sai, mi incanta, letteralmente.
Adoro Alfredo. Ha un sangue freddo e una lingua velenosa, che non possono far altro che farmelo amare ogni volta di più. Non teme suo padre, ne ha da dire anche ad Attila, fedele cagnolino di Giovanni. Alfredo non le manda a dire perché, soprattutto, quando si tratta dei suoi ideali e della giustizia, li difende fino in fondo. A differenza di suo padre, ha un'idea diversa della forza lavoro, di come si tratta un operaio che lavora e di come, per correttezza nei riguardi di chi è stato devoto, i contratti andrebbero rispettati e non cestinati come se non ci fossero mai stati. E Alfredo dice una cosa giusta, giustissima: Olmo è di certo in grado di difendersi da solo, ma qui non si tratta solo di Olmo, si tratta di menefreghismo, di egoismo... dell'annullamento dell'umanità, verso un altro essere umano, per il puro profitto.
Un concetto realistico ma anche dannatamente attuale, che hai saputo esprimere non solo molto bene a livello narrativo (cosa che non mi stupisce, siccome ormai so di cosa sei capace), ma anche modellarlo secondo i canoni dell'epoca, grazie anche hai dialoghi che hai costruito, che sono realistici che, come una macchina del tempo, ti portano davvero indietro e sembra quasi tu ci abbia vissuto, lì... che tu l'abbia vista, questa storia, per potercela raccontare.
Infine, un ultimo plauso va alle descrizioni in generale che sono sempre molto di impatto, ma ce n'è una che mi ha particolarmente colpita per come l'hai descritta: la parte in cui Campanini sta per sparare ad Olmo, e Alfredo cade in avanti, pronto a condividere il dolore della pallottola che passa da parte a parte. Ho letteralmente adorato quella parte; ha avuto un impatto impressionante, su di me e sulla mia percezione della scena. In sostanza: mi perdo nelle tue descrizioni, vorrei lo sapessi.
Per il resto, l'inserimento della poesia di Carducci è stata un vero e proprio colpo al cuore, ma dannatamente efficace. Una cornice che ha accompagnato le scene, arricchendole ♥
Che altro dirti? Nulla, che la amo, questa storia, davvero molto ♥
A prestissimo, e spero di non doverci rincorrere ancora ♥
Miry

Recensore Master
18/11/19, ore 21:52

Ciao!
È con grande piacere che mi sono accorta dell‘aggiornamento; tra le altre cose, ha senza dubbio allietato la mia pausa pranzo XD 
Dal capitolo, traspare tutta la staticità di un sistema che, per secoli, è rimasto uguale a se stesso. Mi spiego: Alfredo, nel mondo dei “padroni”, è una specie di mosca bianca. Ha delle idee completamente diverse da quelle di suo padre, e non ha paura di esporle. Per adesso. Quanto ci vorrà, prima che i buoni propositi cedano il passo alla legge dell‘utile, o al timore di rappresaglie da parte della sua stessa famiglia? 
Fra lui e Olmo, è quest‘ultimo il soggetto che - mi pare - caratterialmente più forte; basterà il loro legame, a tenere salde le attuali convinzioni di Alfredo? Purtroppo, ho paura che non sarà così ... 
Un plauso a parte va, poi, all‘idea di inframezzare la narrazione con la poesia di Carducci; a prescindere dal fatto che, come hai specificato tu stessa, la scelta non è stata casuale, ho trovato la dimensione campestre e paesana di San Martino davvero molto adatta al contesto. 
Complimenti, attendo il prossimo! 
Irene. 
 
(Recensione modificata il 18/11/2019 - 09:53 pm)

Nuovo recensore
17/10/19, ore 15:56
Cap. 1:

TESORO. MIO. BELLISSIMO.
Arrivo in ritardo che più ritardo non si può e ti chiedo immensamente scusa.
Ultimamente sono proprio indietro con la vita, rip.
But finally eccomi qui, super pronta a recensire questo primo capitolo che OH MIO DIO, QUANTO L'HO AMATO, NON PUOI NEANCHE IMMAGINARE.
Era da un bel po' che volevo iniziare anche quest'altra tua storia, ti giuro che prima o poi leggerò tutto ciò che hai pubblicato perché amo troppo il tuo stile e le tue storie sono una più coinvolgente dell'altra.
In questo caso, poi, mi è piaciuta tantissimo l'idea che hai avuto e concordo con te, hai fatto bene a pubblicarla in questa sezione, in modo tale che molta più gente abbia la possibilità di leggere di Alfredo e Olmo.
Ammetto la mia ignoranza, nel senso che purtroppo ancora non ho visto il film, ma conto di recuperarlo presto e questo grazie anche a te.
L'idea della Soulmates!AU è stata meravigliosa e struggente al tempo stesso, senza contare che il tipo di legame che i due hanno è alquanto insidioso.
Se poi ci mettiamo il fatto che si trovano in due fazioni nettamente separate, diverse e in conflitto l'una con l'altra, rende l'intera situazione ancora più difficile e drammatica.
Hai caratterizzato entrambi divinamente e ti dirò, non so nemmeno scegliere chi dei due mi piaccia di più perché li ho amati entrambi.
Mi è piaciuto il modo in cui hai delineato il loro rapporto, partendo da un momento cardine della storia, da quando Alfredo e Olmo sono ormai separati e vivono di ricordi, Alfredo soprattutto.
Senza contare che tutta la prima parte, quella del presente, si conclude in un momento cruciale che ti lascia col respiro mozzato, per poi concentrarsi sulla parte passata subito dopo, facendoci scoprire come si sono incontrati e poco e per volta conosciuti.
Inutile dire che ho amato tutto quanto, soprattutto la parte finale, per il modo in cui Alfredo saluta Olmo – momento che poi si ricollega direttamente al titolo della storia, altra cosa che ho semplicemente adorato.
Io non so cosa possa essere uscito da questa recensione, sono ancora molto emozionata per ciò che ho letto e ti ripeto che questa idea è a dir poco meravigliosa e che già non vedo l'ora di proseguire nella lettura – così come per BOTW e tutte le altre tue storie.
Ti chiedo nuovamente scusa per l'imbarazzante ritardo col quale sono passata, spero con tutta me stessa che ne sia valsa l'attesa.
Tantissimi complimenti tesoro, e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
17/10/19, ore 13:42
Cap. 2:

Cara, mia cara,
continuo a restare senza parole di fronte a questa storia. Continuo ad avere la bocca secca e allappata, perché leggerla mi impietrisce. Ne vorrei ancora e ancora e ancora; colpa tua. Colpa di questa atmosfera che sei riuscita a ricreare, con le ambientazioni che si fondono con i personaggi, con i loro ruoli, con la loro caratterizzazione, che li differenzia da bambini ad adulti, ma che sono loro, sono riconoscibilissimi... sono quei due ragazzini che scherzavano, che hanno passato così tanto tempo insieme da non poterlo contare. Tu, le tue idee, la tua idea di soulmate che valica, supera, e schiaccia tutte le altre. Qualcosa di mai visto, che ammalia e brucia. Sul serio, questa storia mi è entrata così dentro che sono ancora ammaliata, e ti chiedo scusa se questa recensione sarà un grandissimo caos.

Olmo e Alfredo si rivedono, ma è come se il tempo non li avesse mai divisi. Come se niente, ma proprio niente, li avesse separati tanto tempo prima. La foga, la felicità di ritrovarsi, la voglia forse di recuperare le cose che avrebbe voluto fare prima e quel bacio. Un lieve, debole tocco di labbra che spalanca un mondo, e di nuovo il dolore condiviso, che mi spiazza perché è un calcio nel sedere, dato per scherzo, a ricordare ai due che il dolore tra loro è condiviso proprio come i sentimenti e quel senso di vuoto quando sono lontani.
li adoro. Adoro come sono, come parlano, come agiscono, come scelgono. Adoro come li fai interagire, come si guardano. Adoro come le tue descrizioni si condensino così bene con tutto. Dove le descrizioni così precise e studiate, sono solo un'ulteriore perla da aggiungere al tuo meraviglioso stile, capace ogni volta di uccidermi.

E poi di nuovo un bacio, tra le risate, tra il vino e il desiderio che comunicare tutto dagli occhi; i desideri di baci, carezze, dolcezze, coccole e sguardi, che vengono realizzati. La descrizione del bacio, quello vero, quello che volevano entrambi, mi ha fatto perdere battiti al cuore. Tanto quanto la ricerca di quelle cicatrici identiche che non solo sono la prova di quel dolore condiviso, che fa di loro due corpi e un'anima, ma è la conferma del fatto che pur lontani, non lo sono mai stati davvero. E allora si promettono di restare, di non dividersi più e questo, al cuore, fa male.
Bacialo, Alfredo
e io mi perdo nelle tue parole. Mi incanto, gli occhi brillano, finisco la storia e ne vorrei di più. Odio mettere fretta agli scrittori che mi piacciono, e di certo non lo farò ora con te, ma sappi che la attendo. Questa storia mi brucia dentro, e tu sei bravissima ♥
a presto!
Miry

Recensore Master
16/10/19, ore 16:22
Cap. 2:

Ciao tesoro <3
Intanto ti chiedo scusa se questa recensione non brillerà per lunghezza o acume, ma vengo da un'ora e mezza ininterrotta di pianto e da stasera devo mettermi seriamente a studiare per un concorso, quindi...
Tuttavia, sono felice di aver letto anche questo secondo atto, perchè come ti dissi nel primo, questa storia è meravigliosa e mi piace davvero davvero tanto. Infatti ho trovato la prima parte stupenda, dolce e commovente al ritorno di Olmo, spensierata e da batticuore al rincontro con l'amico e il successivo bacio... un bacio che lascia Alfredo piacevolmente sconvolto. Mi piace come hai inserito i suoi pensieri a riguardo, il fatto che abbiano ricordato un momento passato a osservare una città lontana, celata ai loro occhi da una collina. Mi ha ricordato una scena di Ombre, perchè anche Brendan si metteva a guardare Boston dalla finestrella della loro stanza segreta, anche se la sola cosa che poteva vedere era il caseggiato dall'altra parte della strada xD ma agli occhi dei bambini nulla è vietato, precluso, impossibile... quindi è stata una chicca che mi ha fatto sorridere <3
Bellissima anche la rivelazione finale, oltre che il secondo bacio (sorpira **). Il momento in cui Alfredo confessa a Olmo di avere le stesse cicatrici è stato mozzafiato... ma succede anche a Olmo? Se Alfredo si fa male, intendo? Devo dire, comunque, che si sposava alla perfezione con la storia "vera" del film, questo piccolo attimo rubato fra loro... un attimo dolce e interminabile, che ha il sapore delle prime volte, che è giusto, a discapito di quanto gli altri possano pensare... di quanto anche loro stessi possano pensare.
Il dialogo fra loro due, con la frase "bacialo, Alfredo" mi ha fatto fangirlare tantissimo, davvero! Sei sempre così brava... non lo dico per dire! Vorrei avere un quarto della tua capacità scrittoria! 
Ti faccio tanti complimenti tesoro, sappi che adoro davvero questa storia e che si merita di finire in tutte le liste: ricordate, preferite ecc ecc
A presto
Alice

Recensore Master
04/10/19, ore 15:57
Cap. 1:

So che dovrei cominciare dicendo tante cose sensate, ma non me ne viente in mente nessun'altra se non che questa storia è pura poesia... sinceramente! Si sente tutto l'amore che hai per questo film, per questi personaggi, e sei riuscita a trasmetterlo in ogni riga, in ogni parola, in ogni scena...
La parte finale è bellissima, mi ha fatto piangere. Forse perchè da bambini si è in grado di vedere le cose con occhi diversi, più grandi, più sognatori, più malinconici e al contempo vivi. E questa loro amicizia è tutto questo, è il raccogliere una rana e nascondersi fra le spighe, rincorrersi condividendo frasi da grandi e buttarsi in mezzo ai binari ascoltando il treno passar loro addosso. Tutto nel tempo di un sospiro trattenuto, perchè questo dura l'infanzia, e quando si riprende a respirare si è già grandi, divisi dalle idee, dal tempo, dai trascorsi, dalle famiglie, dai futuri - mai uguali, mai vicini, in netta contrapposizione, perchè tutto è difficile, è duro, è faticoso.
E questo accade ad Alfredo e Olmo, anime gemelle unite prima nella carne e poi nello spirito, ma comunque non in quello che sono, nelle loro scelte, nelle strade intraprese - iniziate, appunto, per gioco e poi degenerate, precipitate, schiantatesi a divenire altro. A divenire rancore, e opposizione, e barriere...
Eppure loro restano loro nell'animo? Nello spirito? Nel ricordo di baci rubati e mani sfiorate? Nel sotto di un convoglio ferroviario che dirompe a far tremare la terra e arruffare i capelli oltre che il cuore? Il loro amore è rimasto?
Ti giuro, non ha alcun senso questa recensione, ma è come mi hai lasciato, come la delicatezza e la malinconia di questa storia è arrivata a colpirmi le gambe e a mozzarmi il respiro. Si parla di fascismo, poi, di comunismo, di partigiani, di una guerra per la libertà durata troppo ed estintasi in altrettanta rapidità - non è già finita, ora, infatti? Di quello che i nostri nonni hanno bramato e compiuto, cos'è rimasto in questa società di pecore alla deriva?
Non lo so perchè lo chiedo a te, mi sembri una persona stupenda, e con le persone stupende è giusto parlare! E io quando parlo di fascismo mi sento male, mi muore qualcosa dentro, e quando leggo i primi articoli della Costituzione o mio nonno mi racconta di quando fu deportato... piango, e piango tanto. E male.
E quindi grazie per questa splendida storia... non consocevo il film ma lo guarderò sicuramente!
A presto tesoro
Alice

Recensore Master
03/10/19, ore 14:27
Cap. 1:

Wow,
non so in che altro modo iniziare, ma wow... dovrei salutarti, dirti "ehi ciao cara come va", ma sono ancora a bocca aperta a cercare di capire, tra la quantità di emozioni che mi hai lasciato addosso, quale spicchi di più. Lo stupore? L'amore? la malinconia? Non lo so, ma sono tante... tantissime.
Questa non è una storia come le altre. Non è una storia come le altre in generale. Non credo di aver mai letto nessuno affrontare un tema del genere e tu, ancor più frizzante, ci hai infilato dentro pure la soulmate, con una delicatezza che mi ha spiazzata, oltremodo. Non oso immaginare che lavoro vi sia, dietro a questo racconto. Esattezze storiche, studio, persino il modo di parlare e quel senso malinconico che hai saputo dare, descrivendo questi due ragazzini nel bel mezzo di rivolte e divisoni politiche, di padroni e servi, che nella loro ingenuità trovano comunque punti di appiglio, dove conta solo la felicità di condividere quel tempo assieme, e il resto sono solo parole degli adulti, che tentano di crescerli come loro vorrebbero che crescessero.

Olmo e Alfredo sono su due piani diversi, su due mondi diversi, che alla fine li hanno divisi, forse, ma non totalmente. Ne è la prova il dolore condiviso, che hai descritto in quella breve scena dove Alfredo cade, e Olmo sente lo stesso dolore quasi, in un riflesso inspiegabile. E il treno. Inizialmente, quando gli dice "Vedo che non hai ancora smesso di sdraiarti sui binari con il treno in corsa." credevo si trattasse solo di una meravigliosa metafora, ma quando poi racconti che è stato così, ho perso un battito al cuore.
pensava di aver sconfitto la morte ogni singola volta.
Sì, penso sia questa la sensazione che si sente, a uscire vivi da una cosa così e ho adorato terribilmente come lo hai costruito, come tutto fosse spensierato, come abbiano condiviso il primo respiro – e forse anche l'ultimo e come... e come i dialoghi scanzonati e puri si siano trasformati in altro, da adulti... qualcosa che pende su un filo ancora attaccato al passato.
Finire poi il capitolo con Alfredo che saluta Olmo sdraiandosi sui binari è un vero e proprio colpo di classe. Una sorta di dimostrazione di coraggio, che racchiude dentro di sé moltissime altre cose da dire.
Non so che dire so solo che ho adorato questo capitolo e la sua delicatezza, il tuo stile e i tuoi dialoghi. È un progetto meraviglioso, e sono davvero felice di averla iniziata.
Un abbraccio e complimenti,
Miry

Recensore Master
01/10/19, ore 21:39
Cap. 2:

Ciao! Sono qui per lo scambio libero de "Il Giardino". 
Generalmente, non amo molto mischiare social e scrittura, ma qualche volta queste iniziative si rivelano preziose: senza una cosa simile, infatti, non credo che sarei mai giunta sino alla tua storia. E sarebbe stato un vero peccato.
Trovo notevole il tuo modo di raccontare: la narrazione è pulita, scorrevole, senza troppi fronzoli, e tuttavia capace di coinvolgere il lettore parola dopo parola. Sembra davvero di stare davanti a un film d'altri tempi, uno di quei "pipponi" (così li definisce chi non li ama, ahah!) che a me, invece, piacciono tanto. 
E' una storia che parla di due anime fatte per stare insieme, nonostante siano l'uno l'opposto dell'altra in tutto, a partire dal ceto sociale di appartenenza (che, in ogni caso, condiziona moltissimo il modo di pensare e vedere il mondo. Anche - e soprattutto - al di là del carattere personale). Ma è, altresì, una storia che racconta di fatti realmente avvenuti, di una lotta che ha determinato il corso degli eventi succedutisi nei primi 50 anni del 1900. Di una lotta che, mai scomparsa del tutto, riaffiorerà ben presto sulla scena ... ma lasciamo stare i tempi attuali XD
In sintesi: complimenti. E adesso, attendo il seguito!
A presto, 
Irene.  
 

Recensore Master
29/09/19, ore 13:17
Cap. 2:

MA AAJJ DUIKDIEW.
SALVE.
Lo so, non è il modo migliore di iniziare una recensione, ma mi sono completamente sciolta e ho fangirlato un sacco con questo capitolo. Alfredo e Olmo sono qualcosa di troppo prezioso, uniti da un legame che nemmeno il tempo e la distanza hanno potuto spezzare. Il momento in cui torna a casa, dopo tutto quel tempo, è bellissimo, con Alfredo che all'inizio non può far altro che osservarlo da lontano. Hanno preso due strade diverse, uno è andato in guerra, l'altro è rimasto, eppure portano letteralmente le stesse ferite. Il momento in cui si rincontrano è felicità pura, come se tutto il tempo passati distanti fosse stato dimenticato. POI IL BACIO COSI A TRADIMENTO. Cioè, non mi aspettavo fosse una cosa proprio canonica del film [?] quindi sclero ancora di più. Alfredo ha letteralmente perso la testa e in quel momento capisce che di Olmo, dei suoi baci e del suo tonno non ne può proprio fare a meno. Si sono ritrovati, ma adesso non sono più ragazzini. Si ritrovano a parlare delle cose che sono cambiate, e nel frattempo Alfredo non può smettere di pensare al fatto che vorrebbe baciarlo. Ci prova a resistere, ma alla fine succede, ed era giusto che succedesse. Hanno un legame troppo forte per essere separati, qualcosa che penso nessuno capirebbe. Alfredo non vuole che Olmo se ne vada, e d'altronde quest'ultimo gli conferma che il suo posto è "qui" con lui (e qui mi è partito il fangirlismo all'ennesima potenza). Mi hai regalato una dose di fluff e malinconia così grande che temo l'angst, adesso...
Complimenti davvero. Io non lo so, mi innamoro ogni volta.
A presto <3

Nao

Recensore Master
27/09/19, ore 18:49
Cap. 2:

Buonasera <3
Arrivo in ritardo, più o meno come al solito, però arrivo ^^
Sono felice di vedere che hai aggiornato questa storia - anche se già sento l'astinenza da BOTW - e naturalmente ho amato questo secondo capitolo **
Sono passati dieci anni da quando Olmo è andato via, e adesso che è tornato il cuore di Alfredo è in subbuglio. Ancora una volta mi sono ritrovata rapita dal tuo modo di narrare, mi metti delle scene davanti agli occhi sempre in maniera chiara e non mi annoi mai, potrei leggere una miriade di pagine senza stancarmi. Giuro che quando ti leggo mi sembra di avere di fronte un film, vedo tutto, e le descrizioni esterne si mescolano alla perfezione con le introspezioni sempre riuscitissime. 
Anyway, inutile dirti che Alfredo e Olmo in questo capitolo li ho shippati ancora più di quello precedente. Sul serio, sono qualcosa di bellissimo insieme, e tra l'altro non mi aspettavo che avremmo letto di un bacio, e invece è successo *^*
Quanto alla seconda parte del capitolo, è lì che davvero fanno i conti con ciò che è successo, ed è lì che Alfredo si rende conto di volerlo fare di nuovo perché non gli è bastato, ed è innegabile che provi dei forti sentimenti per l'altro. Olmo, d'altra parte, nemmeno si tira indietro. Inoltre, viene fuori la questione delle ferite, che trovo davvero troppo troppo interessante. E' una caratteristica che li lega angst e a suo modo lievemente macabra, anche se ha quel tocco romantico che non guasta affatto. 
Dalle note tra l'altro sono stata felicissima di scoprire che la scena iniziale esiste davvero, omg 
Inoltre, la questione Alfredo/Regina mi ha lasciato per tutto il tempo in bilico, non sapevo cosa diavolo pensare, il fatto che giocassero a soldato e infermiera mi ha fatto ridere XD
Anyway, secondo me a questo capitolo non manca assolutamente niente, anche il primo mi era piaciuto un sacco ma questo non è da meno <3
Non so quando aggiornerai di nuovo e non voglio metterti fretta, ma sappi che aspetterò con pazienza di leggere il seguito e vederla conclusa ^^ 
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
26/09/19, ore 21:27
Cap. 1:

Ciao Lion!
Ma che bellissimo capitolo!
Giungo un po’ tardi, non me ne volere! Non so se lo sai, ma io ADORO le soulmate!AU o, per meglio dire, il concetto che c’è alla loro base quindi era da tempo che volevo approcciarmi a questo tuo scritto. Da un punto di vista prettamente storico come sempre hai saputo creare il sapore della lotta di classe tra borghesia e proletariato. Tra l’altro sto scrivendo la recensione col sottofondo di “Contessa” dei Modena City Ramblers che, così come la canzone scelta e citata da te, ha il sapore del periodo storico narrato. Essendo una grande amante dei numerosi autori che hanno scritto gli stessi anni (e negli stessi anni) ritrovarmi improvvisamente nella metà degli Anni Quaranta è stato piacevole e interessante. ^^

In Olmo e nella gente della piazza vive quel senso di rivalsa che è proprio dei vincitori. Un senso rabbioso perché comunque c’è l’ombra della vera e propria guerra civile vissuta dalla Resistenza (citati nel breve riferimento al combattere sui monti), ma c’è anche il senso di smarrimento e di colpa per aver evitato per un pelo i due conflitti con tutto quello che hanno portato alla società, di non aver combattuto laddove altri hanno letteralmente fatto la storia e dato il sangue per un ideale. L’idea della sofferenza di Olmo che si riflette sul corpo di Alfredo è bellissima e interessante: anzitutto mi chiedo se Olmo provi la stessa cosa e come si approcci a questo eventuale dolore.

A vederlo davanti all’amico d’infanzia perduto, a vedere il suo sorriso sottile e beffardo, si direbbe decisamente di no. Di sicuro nessuno dei due teme il dolore o la morte: piuttosto, c’è una nostalgia, un rimpianto per un’infanzia in cui è preponderante e visibile come Alfredo cercasse costantemente Olmo e fosse affascinato dal suo stile di vita da contadino e, una volta che ha perso il nonno, unico appiglio emotivo e familiare, abbia visto nell’amico anche una sorta di famiglia (e di modello familiare). Un primo capitolo molto bello, ricco di introspezioni accurate e di bellissimi flashback altamente evocativi, come quelli dei due bambini che giocano e del treno che passa sui binari. Come sempre leggerti è un vero piacere e tu sei una garanzia! ^^ Un caro saluto e a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
25/09/19, ore 15:59
Cap. 2:

Ciao cara!
Eccomi qui, finalmente posso proseguire questa storia con piacere, sono contentissima del tuo aggiornamento e non preoccuparti se ci hai messo così tanto (io sono la prima che aggiorna ogni morte di papa quindi XD) e sono felice di sapere che ci saranno altri due, tre capitoli per questa mini long, penso che i sentimenti di Olmo e Alfredo siano bellissimi e quindi meritano più spazio sicuramente, e ho amato alla follia questa seconda parte. 
Partiamo dal presupposto che io amo il tuo modo di scrivere, il tuo stile e le tematiche che tratti, quindi è scontato che un tuo lavoro mi possa piacere, ma anche se io so già all'inizio che non deluderai le mie aspettative, ogni volta che mi metto a leggere qualcosa di tuo resto comunque sorpresa, estasiata, questo lavoro in particolare, trovo che abbia una delicatezza innata non solo per il modo in cui hai rappresentato il legame che c'è tra i due protagonisti, ma anche per i dettagli che inserisci nei capitoli. Come già sai io non conosco il film da cui è tratta la storia, quindi anche se la prima parte è identica a quella del film per me è un lavoro inedito, il bacio avvenuto tra i due ragazzi è stato descritto in maniera emotivamente potente, ho adorato le parti introspettive di Alfredo e la sua costante paura di poter perdere la persona che ama, di nuovo. E ciò viene prepotentemente a galla soprattutto nella seconda parte del capitolo, quando Alfredo bacia Olmo seguendo il suo istinto, all'inizio ha paura di essere rifiutato, le sue fragilità mi hanno toccata davvero perché mi ci sono rispecchiata molto in alcuni aspetti, e hai messo veramente a nudo il lato umano di Alfredo. 

"Promesso?" 
"Il mio posto è qui."
 

E lo penso anche io, Olmo ha un carattere diverso da quello di Alfredo, sembra più sicuro di sé e di ciò che lo circonda, sarà per gli stili di vita diversi che hanno avuto, ma anche questo contrasto caratteriale trovo che li renda ancora più uniti dato che sembrano davvero essere nati per appartenere l'uno all'altro. Che dire, ti faccio tantissimi complimenti, questa storia è bellissima e merita davvero, non vedo l'ora di leggere il seguito e di proseguire anche l'altra tua long che amo follemente. 
Alla prossima!

Shakana

Recensore Veterano
22/09/19, ore 20:44
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi per lo scambio **
Inizio dicendo che, purtroppo, non ho visto il film di cui parli, ma comunque sono riuscita a seguire questo primo atto.

La storia mi è piaciuta, parla di argomenti forti che sei riuscito a trattare con dolcezza e gentilezza, che hai trattato con tatto e con accuratezza senza sprofondare nel banale o nel troppo. E questo già non è assolutamente una cosa da poco!

Alfredo crea empatia immediata, non possiamo non trovare questo protagonista vicino a noi e questo è un altro grande punto di forza di questo atto.

Che dire di più? Tranne che mi è piaciuto e che tutto è stato semplicemente fantastico? Anche l'impaginazione è perfetta, non risultando mappazzone e neanche troppo separato e confuso.

Mi dispiace che questa recensione sia corta! Ho adorato questo primo atto, scrivi veramente bene in maniera scorrevole e dici tutto ciò che c'e da dire senza risultare pesante o petulante.

Veramente super complimenti! Questa storia è partita col botto!

Ancora complimenti,
Talia

Recensore Master
22/09/19, ore 10:36
Cap. 1:

Ciao carissima **
Non so se te l'ho mai detto, ma io amo, adoro, VENERO, le soulmates, penso siano potenzialmente angst e stupende. Se ci mettiamo poi che i personaggi di cui scrivi mi entrano sempre nel cuore, è la fine proprio. Alfredo e Olmo mi sono entrati subito nel cuore, mi sono innamorata di loro sia singolarmente, che come "coppia". Entrambi, soprattutto Alfredo, appaiono sfibrati dalla guerra e da anni difficili, e quando si incontrano, ammetto che il mio cuore è rimasto sospeso per un attimo e avevo tipo gli occhi che brillavano come una sciocca XD
Nelle loro parole, nel come si parlano, c'è tanto di non detto, tanto da scoprire. Che poi, quanto romantica è la cosa che siano nati allo stesso giorno? Che abbiano condiviso il primo respiro? Danno l'idea di quelli che se muore uno, allora va via anche l'altro, ed io sono certa che sia così.
Ho amato leggere di loro bambini, come si sono conosciuti e avvicinati, di Olmo che se ne va sui binari del treno e quasi si fa ammazzare, di loro che condividano le stesse sensazioni, dolori ed emozioni, E' BELLISSIMA QUESTA COSA. Olmo e Alfredo bambini mi hanno fatto innamorare come le loro controparti adulte, quando Olmo consola il suo amico che ha appena subito un lutto e piange, e si dicono di andare alla Merica insieme, io adoro tutto ciò. Ovviamente alla fine arriva la botta di angst, perché i due devono separarsi, eppure credo neanche questo basterà a spezzare il profondo legame che li unisce fin dalla nascita.
Davvero, in tutto ciò c'è un romanticismo tale da spiazzarmi, quindi sappi che seguirò ben volentieri le vicende di questi due. Complimenti a te che mi fai innamorare ogni volta T_T

Nao

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