Cara, mia cara,
continuo a restare senza parole di fronte a questa storia. Continuo ad avere la bocca secca e allappata, perché leggerla mi impietrisce. Ne vorrei ancora e ancora e ancora; colpa tua. Colpa di questa atmosfera che sei riuscita a ricreare, con le ambientazioni che si fondono con i personaggi, con i loro ruoli, con la loro caratterizzazione, che li differenzia da bambini ad adulti, ma che sono loro, sono riconoscibilissimi... sono quei due ragazzini che scherzavano, che hanno passato così tanto tempo insieme da non poterlo contare. Tu, le tue idee, la tua idea di soulmate che valica, supera, e schiaccia tutte le altre. Qualcosa di mai visto, che ammalia e brucia. Sul serio, questa storia mi è entrata così dentro che sono ancora ammaliata, e ti chiedo scusa se questa recensione sarà un grandissimo caos.
Olmo e Alfredo si rivedono, ma è come se il tempo non li avesse mai divisi. Come se niente, ma proprio niente, li avesse separati tanto tempo prima. La foga, la felicità di ritrovarsi, la voglia forse di recuperare le cose che avrebbe voluto fare prima e quel bacio. Un lieve, debole tocco di labbra che spalanca un mondo, e di nuovo il dolore condiviso, che mi spiazza perché è un calcio nel sedere, dato per scherzo, a ricordare ai due che il dolore tra loro è condiviso proprio come i sentimenti e quel senso di vuoto quando sono lontani.
li adoro. Adoro come sono, come parlano, come agiscono, come scelgono. Adoro come li fai interagire, come si guardano. Adoro come le tue descrizioni si condensino così bene con tutto. Dove le descrizioni così precise e studiate, sono solo un'ulteriore perla da aggiungere al tuo meraviglioso stile, capace ogni volta di uccidermi.
E poi di nuovo un bacio, tra le risate, tra il vino e il desiderio che comunicare tutto dagli occhi; i desideri di baci, carezze, dolcezze, coccole e sguardi, che vengono realizzati. La descrizione del bacio, quello vero, quello che volevano entrambi, mi ha fatto perdere battiti al cuore. Tanto quanto la ricerca di quelle cicatrici identiche che non solo sono la prova di quel dolore condiviso, che fa di loro due corpi e un'anima, ma è la conferma del fatto che pur lontani, non lo sono mai stati davvero. E allora si promettono di restare, di non dividersi più e questo, al cuore, fa male.
Bacialo, Alfredo
e io mi perdo nelle tue parole. Mi incanto, gli occhi brillano, finisco la storia e ne vorrei di più. Odio mettere fretta agli scrittori che mi piacciono, e di certo non lo farò ora con te, ma sappi che la attendo. Questa storia mi brucia dentro, e tu sei bravissima ♥
a presto!
Miry |