Recensioni per
Danse des petit Cygnes - Pas de Quatre
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/01/20, ore 12:24

Ciao!
Finalmente riesco a passare a recensire (prima o poi mi metterò in pari, giuro!), nonostante sia da un po’ che ho avuto il piacere di leggere questa meravigliosa OS e stia andando avanti con le altre storie della serie su Alhena.

Come sempre ho adorato il tuo stile (ma dai!), che ho trovato davvero calzante e in grado di rispecchiare al meglio questo scorcio d’infanzia, adattandosi a una storia su e di bambini. Probabilmente lo avranno già detto in tanti e sarai stufa di sentirtelo ripetere, ma davvero, sei riuscita nella non facile impresa di far parlare dei bambini, alcuni davvero piccolini, in modo realistico e senza snaturarli. Pare difficile ricordarsi come si era a sei, sette anni, e renderlo con tale naturalezza come sei stata in grado di fare, per cui complimenti ancora!
Passando finalmente alla storia vera e propria, ho adorato davvero moltissimo le dinamiche tra questi fratelli (più il piccolo Sebastian) e mi hanno strappato un grandissimo sorriso e una gran tenerezza, pur in mezzo alla fredda atmosfera di casa Macnair che tutto può dirsi tranne che natalizia.
Con due fratelli maschi, Alhena ha tutta la mia comprensione e appoggio, soprattutto riguardo ai dispetti di Orpheus: come la capisco! Non ho ancora scoperto il destino del secondogenito, e temo possa finire su una brutta strada data l’aria che si respira (e viene imposta) in famiglia, ma non voglio ancora pensarci a queste eventualità (sono immersa nella spensieratezza dei primi capitoli di Piccoli problemi di cuore!).
Ho poi adorato il legame tra Alhena e Hector, mi ricorda tantissimo quello con il mio fratellino più piccolo, soprattutto quando lei manda la letterina per chiedergli di tornare a casa per le vacanze (temo di poter parere un po’ fissata con le somiglianze, ma me lo ha ricordato così tanto!). Hector mi è parso un personaggio davvero ben costruito, in bilico tra le aspettative soffocanti ed esigenti del padre, amplificate dall’essere il primogenito, e il suo desiderio di una vita normale come ogni quattordicenne. La sua scelta di voltare il viso, non cercare di capire cosa sta accadendo realmente e adattarsi alle imposizioni del padre (non parlare con i Nati Babbani e via dicendo) mi fa temere che, nonostante mi paia fondamentalmente di buon cuore, non avrà la forza di Alhena di voltare le spalle a famiglia e mondo magico e cercare di scrollarsi di dosso quel cognome pesante.
Alhena già la adoravo per quel che avevo potuto conoscere di lei in “Quando il gatto non c’è, i Corvi ballano”, non ho potuto fare altro che apprezzarla ancora di più, una piccola peperina davvero tosta; inoltre il dettaglio di lei che incanta le bambole per farle danzare mi è piaciuto moltissimo! Il rapporto con la madre e la sofferenza di Alhena ai suoi rifiuti, poi, sono stati strazianti (la donna mi ha davvero incuriosita, spero di trovare altri indizi su di lei nel prosieguo della lettura) e deve essere stato difficilissimo crescere senza l’affetto di una persona a cui si è per natura legatissimi e lei pare in maniera particolare (almeno agli occhi di Hector).
Menzione d’onore anche a Bastian (approfittando del tuo consiglio ho letto un paio di storie anche di AdhoMu e in una compariva. Ti ringrazio ancora per il suggerimento, adesso ho un’infinità di storie da recuperare XD, prima tra tutte quella con Alhena e Bastian di cui fai cenno), davvero un piccolo lord perfettamente impeccabile, così “grande” per la propria età e già così affascinato dal mondo delle Pozioni.
 
Qui mi fermo e mi scuso per il fiume di parole e parentesi in cui spero si possa rintracciare un senso. Spero di riuscire a recensire al più presto anche il resto (ultimamente la mia lista delle storie da recensire pare non avere fine), ma sappi che continuo sempre a divorare le tue storie tra una pausa di studio e l’altra e ad amarle tutte!
Ancora tantissimi complimenti, credo te lo ripeterò all’infinito!
Un abbraccio e a presto,
Maqry
 
Ps: il titolo è meravigliosamente perfetto (nonché una delle mie variazioni preferite).

Recensore Veterano
10/01/20, ore 18:08

Ciao Jess,
mi ero persa questa piccola perla, un altro piccolo scorcio del rapporto fra Alhena e Bastian. Poco tempo fa ho letto e apprezzato "Black Swan" di Adho e ci tenevo a dirti che mi fa davvero molto piacere che tu e lei abbiate deciso di far interagire i due cugini.
Che Alhena e i fratelli avessero avuto un'infanzia molto difficile lo ricordavo dei tempi della tua long "La danza delle spade" e leggere ora di lei, descritta dal punto di vista dell'amato fratello maggiore mi ha fatto molta tenerezza, soprattutto alla luce di quello che poi accadrà allo sfortunato ragazzo. Alhena è un personaggio che ho da subito apprezzato, inutile dirti che l'ho apprezzata molto anche in veste mignon. Sono davvero contenta che tu, in barba al canon, le abbia concesso quella felicità che meritava. 
Il piccolo Lord poi, è già così Bastian che mi verrebbe voglia di abbracciarlo stretto stretto anche se questo comporta, per suo grande orrore, dei vestitini sgualciti.
Spero che tu e Adho abbiate ancora l'ispirazione per qualche altro scorcio passato che riguarda i due cugini dagli occhi Macnair fino al midollo.
un saluto,
Tilla

Recensore Veterano
02/08/19, ore 15:06

Ciao, Jess. Ho appena letto la tua bellissima ultima storia: sei veramente brava a caratterizzare i bambini e, nelle tue descrizioni, compare già il carattere del piccolo Bastian (precocemente diventato adulto, ossessionato dall'ordine, appassionato di pozioni) e di Alhena (una piccoletta genitle, sincera e generosa, come lo sarà "da grande"), come, purtroppo quelli di Walden (pessimo soggetto, del tutto anaffettivo, come la madre), Hector (schiacciato dalle sue responsabilità) e Orpheus (già inquietante). Effettivamente ti sei collegata in modo brillante al Black Swan di Adho: era un peccato che il rapporto tra i due cugini rimanesse un potenziale e hai fatto benissimo a provare a ricostruire quel loro possibile rapporto. Ti ringraizo per aver voluto condividere la storia, che è veramente bella (anche se triste, per quanto riguarda Hecot, considerando quello che accadrà nel suo futuro). Ancora complimenti e ancora "buona Estate". Un abbraccio. Stefano

Recensore Master
02/08/19, ore 10:10

Avevo adocchiato la storia già da un po', cara Greta, ma avevo bisogno di dedicarle la giusta attenzione ed eccomi finalmente qui.
Che dire? Dopo aver letto l'epilogo di "Adagio" non posso negarti di essere stata colta da una fortissima sensazione dolce-amara, perché è vero che Alhena e Sirius hanno avuto il loro personalissimo happy ending, ma è altrettanto vero che quei due mi mancano già tantissimo. Immagina quindi la mia gioia nel veder comparire questa storia nella pagina dei miei autori preferiti: ho sempre desiderato di sapere qualcosa in più dell'infanzia della nostra Corvonero, del rapporto con i fratelli e con i genitori e - sorpresa! - anche del rapporto che avrebbe potuto avere con Bastian.
Ho trovato Walden assolutamente spaventoso, proprio come mi è sempre apparso nella saga, e mi ha fatto un'immensa tenerezza questo quattordicenne che cerca di fare del suo meglio per non deludere le aspettative paterne, ma che non è affatto detto che riuscirà nel suo intento. Orpheus mi sembra molto aderente a ciò che di lui abbiamo visto nel futuro, ahimè, con le sue vendette, le sue mezze verità e la sua assenza di rimorso. Il caratterino di Alhena spicca pur se in questo pezzo è una piccoletta di soli sei anni e mezzo: il binomio tra la veste elegante ed il dente strappato dal fratello, che non le provoca più nemmeno tanto dolore, è una sorta di previsione del futuro, un futuro in cui combatterà per quello in cui crede, senza fermarsi troppo ad avere paura. Traspare benissimo come la mancanza d'affetto da parte dei genitori abbia influito su ognuno dei tre fratelli, anche se in maniere differenti tra loro. L'aggiunta di Bastian rende il quadro davvero divertente, perché questo bambino, che se non erro dovrebbe essere anche più piccolo di Alhena, è molto diverso da come i piccoli della sua età dovrebbero essere. Mi piace tantissimo il parallelismo tra gli occhi dei due cugini, che era presente anche in "Black Swan" se non erro, così come ho adorato vedere il piccolo Bastian illuminarsi all'idea del gioco per pozionisti in erba propostogli da Hector. Certo che il padre di Nellie Blue potrebbe avere un'idea o due da proporre ai gemelli Weasley, che dici?
Grazie di aver condiviso questo piccolo pezzo dell'infanzia di Alhena con noi, mi fai adorare ogni volta di più il personaggio che hai creato.
Un abbraccio e buon weekend,
Francy

Recensore Master
01/08/19, ore 20:50

Ciao, jess!
Ho letto questa storia fuori contesto, nel senso che non ho letto le long cui fai riferimento nelle note e di conseguenza non so nulla di questi personaggi, però mi è piaciuta molto.
Devo dire che, a mio parere e per quello che ho letto sino ad ora di tuo, delineare personaggi tuoi e concederti spazio per svilupparli in racconti senza un limite di parole sia la tua dimensione, il momento in cui la tua scrittura dà il meglio di sé, libera di esprimersi attraverso una sintassi complessa, il ricorso all'aggettivazione e caratterizzazioni personali.
Non conoscevo Hector, né Alhena e Sebastian, però credo che questa storia sia comunque riuscita a lasciarmi intravedere la dimensione in cui tutti loro si muovono, e gli uomini che forse diventeranno. La piccola Alhena, ad esempio, mi dà l'impressione di avere più coraggio del fratello maggiore che tanto ammira, e mi suggerisce anche che un domani potrebbe soffrire se lui – vittima delle aspettative paterne – si farà imbrigliare in una vita che non desidera. Sebastian è di certo un bambino singolare, figlio di un'educazione rigida, che l'ha incastrato in un cerimoniale sin troppo adulto; Alhena è più libera di lui, ma ho rintracciato il seme della "ribellione" anche nel piccolo lord.
I tre bambini, poi, mi sono parsi tanto realistici, sia nelle interazioni tra loro che nelle gerarchie di età. Il rapporto tra Orpheus e la sorellina è un rapporto-tipo tra fratello maggiore e sorella minore, soprattutto quando ci sono caratteri peperini, e questo mi è piaciuto molto.
Hector, il protagonista, mi è parso a sua volta verosimile: un adolescente alle prese con una situazione familiare difficile (dice che i suoi genitori sono incapaci di nutrire affetto), che però vuole vivere tranquillo i suoi anni e per questo non gli importa di capire cosa accade fuori dal suo piccolo mondo, purché il padre sia soddisfatto e lo lasci in pace.
I due coniugi Macnair mi hanno intrigata tanto, soprattutto lei e il suo stato di salute. Devo dire che leggendo la tua storia mi sono resa conto che ho sempre dato per scontato che Walden fosse celibe e senza figli, però la tua versione di lui in veste di marito e padre è decisamente convincente. Leggendo, dà proprio i brividi, e si intravede lo spietato Mangiamorte che farà tremare i buoni sino alla fine.
Complimenti per questo tuo ultimo scritto prima delle vacanze, mi ha catturata!
Un abbraccio,
Rosmary
(Recensione modificata il 01/08/2019 - 08:52 pm)