Recensioni per
Legami da filo spinato
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/02/20, ore 00:34

Ciao!
Eccomi qui, per la recensione dell'ABC. Sono in super ritardo e la colpa è della sessione e di quel mostro da 12 crediti che è la Linguistica, ma ok. Eccomi. Allora, inizio col dire che, scorrendo fra le tue storie, sono stata subito attratta dal titolo di questa storia: Legami di filo spinato. E' un titolo efficace, fa pensare ad un legame che toglie, che ferisce e uccide fino alle ossa, a qualcosa che ha artigli e unghie nere e da cui è difficile liberarsi. Come è, oltretutto, difficile per la tua protagonista Emily liberarsi di Noah, anche se poi finisce per farlo in tutti i sensi. Ho trovato inoltre anche l'introduzione molto efficace: io nelle mie introduzioni metto sempre un passaggio delle mie storie e trovo questa scelta strategica - inoltre, bisogna considerare anche che hai scelto un ottimo passaggio che, con due sole frasi, riassume quello che è il tema principale della storia, una relazione con un narcisista. Ho trovato geniale il modo in cui attraverso l'immagine del lago sei riuscita a fare un riferimento letterario sottile ma perfettamente rintracciabile al mito di Narciso, a tal proposito.
Il tuo stile è ottimo: è descrittivo al punto giusto, dai molto peso all'introspezione - io adoro le storie introspettive - e perfino nel picco di violenza finale, non sei risultata volgare, splatter o eccessiva. Anzi, il tutto, con l'entrata in scena di Charlotte e il suo grazie - che vale più di mille altre parole - mi è sembrato ancora più profondo, psicologico ed efficace - ovviamente questo non vuol dire che condono l'omicidio e che ne sto facendo l'apologia, ma sto analizzando lo spessore molto interessante che hai dato a questo racconto.
L'impaginazione è ordinatissima, mi piace molto il modo in cui hai centrato il testo e il rosso del titolo è presagio di un tratto caratteristico di Emily, i suoi capelli rossi, ma anche della finale tragico e di tutto il sangue che rimane, alla fine.
Della trama, mi ha colpito soprattutto il modo in cui hai saputo, con grande maestria, giostrarti su un tema così delicata e sono stata sorpresa dal finale perché, leggendo, ero convinta che il finale sarebbe stato sì tragico, ma che sarebbe stata lei ad essere uccisa da lui, ad essere ridotta da lui ad una riga su qualche quotidiano.
Pur ovviamente non facendo apologia alcuna, hai saputo descrivere i sentimenti di Emily con tale realismo da farmi sentire il suo dolore per tutte le botte e le umiliazioni subite, il suo odio e rancore cieco verso Noah che l'hanno portata a compiere un atto così estremo.
Una bellissima storia, dai toni amari, che inserirò nelle ricordate.
Alla prossima,
Desy

Recensore Master
29/09/19, ore 12:53

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio libero. Allora... la storia mi ha colpito per come l'hai strutturata in fasi, che io pensavo fossero di una relazione in generale e invece sono fasi di una relazione con un narcisista. Hai saputo delineare benissimo la personalità di Emily, una ragazza all'inizio assuefatta da questa relazione che non capisce ciò che le sta succedendo, ma che poi presa consapevolezza si vuole allontanare, ma non Noah non glielo permette. Anche se poi, alla fine, è lui stesso che l'allontana.
Mi è piaciuta tantissimo la citazione di Hesse all'inizio della storia, in cui mi ci rispecchio tanto, e ti chiedo in quale sua opera si trova.
E poi mi è piaciuta questa tua frase: perché la sofferenza è parte integrante di ogni relazione umana. Io la penso esattamente come te.
Alla prossima.

Recensore Master
15/09/19, ore 18:12

Dunque dunque, eccomi qui, dopo averti fatto aspettare un millennio, a recensire questa shot. Come sai non sono una patita dell'horror, però questa mi è piaciuta molto, devo ammetterlo. Purtroppo descrive una situazione potenzialmente reale, una relazione tossica in cui la povera Emily resta intrappolata suo malgrado senza sapere come uscirne e, apparentemente, senza la volontà di farlo. Inizia tutto nella maniera più classica possibile: conosce un ragazzo che sembra perfetto, che le regala rose, la corteggia e le fa pensare di non poter mai desiderare altro dalla vita che essere amata da lui. Ma poco dopo capiamo che Noah non l'ha corteggiata perché interessato a lei, come farebbe qualsiasi ragazzo normale, ma per interesse verso se stesso, per volontà di avere qualcuno da soggiogare e far sentire inferiore, per sentirsi appagato. E anche se Emily intuisce qualcosa, è troppo innamorata per credere ai suoi stessi sospetti e continua la relazione con lui. Ma poi Noah rivela la sua vera faccia ed Emily in un primo momento non ci sta: reagisce, pur continuando ad amarlo, cerca di recuperare quella dignità che lui sta tentando così ostinatamente di toglierle, prova perfino ad andarsene, ma l'unica cosa che ottiene è un nuovo abuso e uno sfregio che la lega ancora di più al suo aguzzino. La cosa agghiacciante è che è palese che lei stia cercando disperatamente di costruire con lui una relazione sana... in un certo senso, di cambiarlo. Cioè, mi spiego: lei resta con lui perché lo ama, sopporta perché lo ama, sa che lui non la ama, ma in un certo senso, si è abituata, ormai e le va bene così, pur di continuare a stare con lui. Mentre lo scrivo mi rendo conto che, in realtà, lei non lo ama più: si è abituata a quella relazione e non vuole mettervi fine perché ormai è diventata una parte di se stessa e non saprebbe più esistere senza. Eppure ci sono momenti in cui il suo orgoglio e l'istinto di sopravvivenza prendono il sopravvento e riesce a staccarsi, seppur per breve tempo. No si dà, però il tempo di sentire com'è stare senza di lui, eprché subentra subito il senso di colpa che la spinge a tornare indietro. E nonostante le sue ribellioni al suo atteggiamento, probabilmente continuerebbe così, ribellandosi, andandosene e poi tornando, perché pur sapendo che quella relazione le fa male, ormai non sa più esistere senza. Lui invece, una volta compreso di aver raggiunto il suo obiettivo e di non poter più prendere niente da lei, la butta via. Ufficialmente perché lo ha lasciato per ben due giorni, ufficiosamente, secondo me, perché si è annoiato, non ha più niente da prendere da lei e vuole cambiare. E l'abbandono di lei gli da la scusa perfetta per lasciarla senza doversene addossare la colpa. Mi ha sconvolto, sinceramente, che dopo che è stata lasciata, Emily abbia voluto tornare da lui. Ma tu descrivi il suo rapporto con lui come una dipendenza e forse questa è l'immagine che meglio mette in luce questa similitudine: Emily sa che Noah le fa male, fisicamente e mentalmente, eppure non riesce a staccarsi da lui. Per sua fortuna, lui è così preso da se stesso da aver trovato subito un rimpiazzo e questo fa scattare qualcosa nella testa di Emily, qualcosa che la porta a desiderare e attuare una vendetta tremenda e totale. Una di quelle cose che io ho sempre pensato che certi tipi di uomini meritino, quindi, quando l'ho vista imprigionare Noah e tagliare ero totalmente dalla sua parte. E ha fatto bene a non farsi abbindolare dalle sue promesse, non sarebbe durato, persone come Noah non cambiano.. Ce lo dimostra il fatto che, al suo ritorno, dopo il primo momento di comprensibile sconvolgimento, Charlotte si schieri dalla parte di Emily e la aiuti a far sparire tutte le prove che potrebbero incriminarla. Da oggi il mondo ha un essere spregevole in meno, anche solo virtualmente. E spero che Emily e Charlotte abbiano la possibilità di riprendersi da quell'esperienza che deve averle segnate indelebilmente e che possano costruirsi una vita più tranquilla, lontana da bestie simili.
Alla prossima :)

Recensore Master
14/08/19, ore 17:45

Ciao! Non avevo mai letto niente di tuo, ma poi ho saputo da un'autrice che seguo che tu sei una delle sue scrittrici preferite, mi sono incuriosita e ho voluto dare un'occhiata al tuo profilo. E ho trovato tante storie Horror!
Sono stata molto contenta, perché io adoro gli Horror, libri, film e racconti, e quindi so già che presto sarai anche una delle mie autrici preferite.
Non sapevo con quale storia iniziare e così ho scelto questa. Una storia che, purtroppo, più che un Horror sembra una vicenda di attualità, con un compagno che prima sembra il principe azzurro e poi si trasforma in una bestia, mortificando, umiliando, picchiando e alla fine perfino deturpando la fidanzata. Emily sopporta tutto e, forse, se non fosse per lui che decide di mandarla via e mettersi con un'altra, avrebbe continuato a farsi massacrare fino alla morte. Paradossalmente, la crudeltà di Noah le salva la vita, le dà perfino la possibilità di capire che quello che provava per lui non era vero amore e la spinge a una vendetta. Una vendetta sicuramente eccessiva, ma ti devo confessare che molto spesso, quando leggo dell'ennesimo femminicidio, mi viene da pensare che forse qualcuna di queste donne dovrebbe avere il coraggio, o la pazzia, di fare quello che ha fatto Emily...
Del resto, Charlotte, la nuova compagna di Noah, quando torna e trova il cadavere mutilato di Noah, prima urla, si sente male, ma poi ringrazia Emily e la aiuta a bruciare ogni prova del suo delitto. E' chiaro che Noah faceva del male anche a Charlotte e che magari prima o poi l'avrebbe uccisa.
Un grandissimo racconto, forte, crudo, ma che fa anche pensare. Non è stato un vero e proprio Horror, non mi ha fatto paura, semmai mi ha fatta riflettere. Complimenti, sei davvero una grandissima scrittrice e leggerò sicuramente altre tue storie.
A presto!
Abby

Nuovo recensore
10/08/19, ore 23:50

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino, finalmente riesco a recensire questa bellissima One-shot *^*
È stata davvero una lettura intensa e struggente.
Concordo con te: il mondo è pieno di narcisisti, di persone che pensano solo a se stesse fregandosene dei sentimenti altrui e che credono di essere indispensabili, che la vita altrui dipenda da loro, dalla loro assenza o dalla loro presenza.
Emily e Noah rispecchiano appieno la relazione malata e tossica che si instaura tra la vittima e il proprio carnefice: lui detta ordini, vera e propria legge e lei subisce, senza battere ciglio.
O almeno, così è all'inizio, quando Emily ancora credeva nell'amore, quando credeva di essere lei il problema, quando mille pensieri la assillavano quotidianamente.
Sono sbagliata? Ho fatto qualcosa di irreparabile? Gli ho mancato di rispetto? E tanti, tanti, tantissimi altri assilli che la vedevano sempre colpevole, come se Noah si arrabbiasse perché era colpa sua, come se tirasse fuori il peggio di sé proprio per colpa sua.
Emily ha creduto a tutto, in quella relazione.
Ha creduto all'amore, ha creduto alle botte, ha creduto agli insulti, ha creduto di essere il problema, la responsabile della collera di Noah, di non essere abbastanza per lui.
E già come ti scrissi tempo fa in una One-shot che avevi pubblicato nella sezione Introspettivo – se non erro era per la Festa della Donna –, anche in questo caso Emily possiede l'unica colpa di non aver voluto abbastanza bene a se stessa fin dall'inizio, di non essere riuscita ad imporsi prima che la situazione degenerasse, di non aver messo al primo posto se stessa anziché quel narcisista schifoso – ci sto andando giù un po' pesante, con le parole, lol. Ma sai che tematiche del genere mi toccano nel profondo e che spesso mi lascio un po' troppo andare.
Il fatto è che, come purtroppo ben sappiamo, è difficile.
È difficile uscire indenne da una relazione così tossica, in poche – ma anche in pochi, perché tutto ciò può succedere anche al contrario – trovano la forza e il coraggio di reagire subito.
E così si precipita giù, sempre più giù, in un abisso nero, freddo e inospitale.
Proprio come è capitato ad Emily, che ancora ci credeva, in quell'amore rosso come i suoi capelli e come il sangue.
Ancora ci credeva, perfino quando diventò tagliente come il filo spinato.
Fino a quando realizza che, pur amandolo ancora, Noah è un uomo meschino, che il suo modo di fare è subdolo e che lei non sarà né la prima, né l'ultima vittima del suo gioco malsano, a meno che non lo fermi in tempo.
E lo fa. Lo fa e questa è in assoluto una tra le morti migliori che abbia mai letto.
Perché non solo lo ha ucciso in maniera lenta e dolorosa, ma gli ha anche infangato la dignità e l'orgoglio, tagliandogli quella cosa che gli penzola tra le gambe.
Allo stesso modo in cui lui ha fatto con lei in maniera altrettanto subdola, controllandole la mente.
È stata davvero una OS potente, sotto ogni punto di vista.
Sei stata bravissima a trattare una tematica così forte e al contempo delicata, non smetterò mai di complimentarmi con te ogni volta.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
09/08/19, ore 23:10

Buonasera cara, eccomi qui e perdonami per il lieve ritardo (beh, forse potrei considerarmi ancora in tempo fino a mezzanotte dai!) ma continuo imperterrita con la lettura delle tue OS sempre una più bella dell’altra.
Tutto sembra cominciare per il meglio: hai dato un ritratto perfettamente comprensibile di questa donna, con caratteristiche sentimenti ed introspezione che mi permette di capire cosa le giri per la testa. Un amore così dolce con Noah da portarla in paradiso, farla sentire bene, e poi… giù a precipitare all’inferno con un uomo che non sembra più lui. Terribile, angosciante questa trasformazione; che poi, chissà se è un vero cambiamento oppure è sempre stato così ma ha solo aspettato?
La seconda parte fa davvero venire i brividi: la sta annullando, le sta cancellando la certezza di essere una brava e buona persona, sta uccidendo ogni singola goccia di felicità che si erano costruiti assieme nel corso dei primi mesi, quando ancora tutto andava bene. La ama? Non la ama? Ha bisogno di lei per sentirsi forte, realizzato, manipolatore, uomo.
Che schifo.
Messaggio chiaro, uomo infido e schifoso, ma lei non riesce ad uscirne e anzi, quando lei ci prova il mondo precipita. Non solo la maltratta, ma sta praticamente cercando di distruggerla e ci sta riuscendo sia fisicamente che psicologicamente… una tortura anche se lei cerca di scappare e non ce la fa, no, perché non è solo lui a soggiogarla ma peggio, è lei che torna dopo nonostante i trattamenti ricevuti, il male di cui è stata vittima.
Succube di lui e dell’idea dell’amore, per fortuna dico e per fortuna lo trova con un’altra, sennò non voglio nemmeno immaginare fino a che punto si sarebbe spinta pur di riaverlo nonostante tutto. Il finale però, ahhhhh il finale, ammetto che mai me lo sarei aspettato, credimi: è riuscita a riprendere coscienza di sé tanto da affrontare quell’orribile male e dargli la giusta fine. Ha pensato non a sé perché comunque quelle cicatrici nel cuore e nella mente non se ne andranno mai, ma è riuscita a salvare qualcun’altra che nonostante ora le stia piangendo accanto, le è grata per ciò che ha fatto, tirandola via a forza da quella vita inumana.
Una storia che ho apprezzato parecchio, che segue un percorso logico con il finale con il botto. Il fuoco brucia e purifica tutto no? Dunque che si cancellino le tracce, e così sia.
Coerente, buio, affonda sempre di più e per assurdo riaffiora solo nel modo più violento possibile. Anche qui la tua passione per le amputazioni si tocca con mano (per dire, visto quello che è successo! XD) e la faccenda è stata gestita nel crescendo della tensione fino alla conclusione davvero degna di nota. Un vero piacere leggerti come ad ogni singolo scambio, alla prossima cara e buon lavoro! :3

Recensore Master
07/08/19, ore 17:24

Ciao Fumomiele!

Mi pareva volessi un parere principalmente su questa shot – ma non temere, tornerò prestissimo anche sulla long **. Come spesso succede nel tuo profilo, si parla di un amore malato, sì, ma raccontato con un tono da fiaba, da un narratore distante che quasi non giudica, pur vedendo e raccontando così bene il cuore della rossa Emily. Ed è proprio con questo distacco che potrebbe definirsi cinico che vediamo Noah, all’inizio principe delle fiabe incarnato, trasformarsi in orco. A questo proposito, mi chiedo se ci sia una ragione particolare per aver scelto “Narciso e Boccadoro*” come testo da fargli stringere tra le mani, oltre al nome del protagonista e all’elemento del sorriso storpiato della sventurata e incauta protagonista (lessi il romanzo molti anni fa ^^ e Boccadoro è uno dei personaggi ed è l’unico refuso che ho trovato). La storia è cruda e bella. Bella perché il finale è incantevole, sebbene splatter. Noah è un vigliacco e nelle ultime fasi della sua esistenza si trasforma da orco in parodia di un uomo, incapace persino di far godere una donna.

Un uomo meschino, che stava già distruggendo persino Charlotte, che va fermato restituendogli ciò che ha tolto: così come Emily perde la dignità e l’avvenenza grazie a lui, lui perde la virilità prima della vita. La sorellanza che si viene a creare tra le due vittime è l’elemento che rende la storia bella, senza mezzi termini <3 , ma non è il solo: la critica all’amore malato, il dipingere protagonisti sempre molto oscuri e non “buoni” (in fondo, Emily è una mezza stalker omicida) sono il vero e proprio valore aggiunto a una storia intensa e per nulla banale. Anche se pubblichi/scrivi nel cuore della notte i tuoi testi sono sempre corretti da un punto di vista formale, ma a livello di contenuto… Beh, spaccano; ricchi di interpretazioni e profondi, conditi da una vena horror che, come sai, gradisco sempre moltissimo!
Complimenti, mia cara!
Un caro saluto e alla prossima,
Shilyss :*

Recensore Master
07/08/19, ore 11:25

Eccomi qui !
Lo so, probabilmente ti sarai aspettata una rec a Caramelle Acide, ma quella me la voglio tenere per lo scambio libero, e visto che nel commento dello scambio a catena hai specificato che volevi un parere per i tuoi ultimi lavori, ho deciso di esaudire questo tuo "desiderio" e passare per di qua.
Wow, solo ora mi rendo conto quanto mi mancava leggere le tue one shot a tema horror. Erano sempre un puro concentrato di violenza e psicologia racchiusi in un unico pacchetto e avvolti con un bel fiocco di realtà introspettiva e disturbante, spesso attuale.
Proprio come in questa storia, in cui riprendi un tema tristemente noto dagli albori dell'umanità, ma che solo negli ultimi tempi abbiamo finalmente deciso di affrontare e denigrare : la violenza domestica.
Qui, come in molte relazioni tossiche, la protagonista è una giovane donna che, accecata da un desiderio di amore e affetto, si ritrova intrappolata nella rete di un mostro avente un viso d'angelo, il quale rivelerà la propria natura solo dopo essersi assicurato la completa e totale sottomissione della sua preda.
E per un po' la cosa sembra andare esattamente secondo i suoi piani, ma alla fine Emily non riesce più a sostenete un simile stile di vita. La risposta di Noah? Sfigurarle la faccia e cominciare una relazione separata, cosa che farà scattare definitivamente la protagonista.
Non hai idea di quanto ho goduto nella scena delle torture. Sarò un sadico, ma personalmente non lo avrei fatto morire per dissanguamento, lo avrei curato e costretto a vivere un paio di giorni come un eunuco, per poi dare fuoco al suo corpo mentre era ancora vivo.
Certo, sarebbe stato difficile nasconderlo agli altri, ma poteva sempre tagliargli la lingua. Plus, Charlotte non mi sembrava per niente rattristata dalla morte di quello scarto, anzi. Probabilmente l'avrebbe anche aiutata.
Come in ogni tua one-shot, anche questa è stata scritta in maniera a dir poco eccelsa, dando largo spazio a monologhi interiori degni di una novella di Stephen King. Complimenti, e alla prossima ;)

Recensore Master
05/08/19, ore 15:57

Posso aprire e chiudere una parentesi?
Ma quanto mi ha ricordato Hostel 2 il gesto di Emily? Tanto...e adoro questa cosa. Senza parlare poi del fatto che molti lettori, maschietti, avranno istintivamente stretto le gambe leggendo questa one shot (vi comprendo).
Ma quali errori poi? Tu non commetti errori, l'unico che potresti fare è per il quale saresti imputabile è se smettessi di scrivere, allora saresti accusata pesantemente 😄
Comunque...finiamola con i giri di parole e veniamo a noi. Questa storia è...WUAU!!! Ma proprio tanto. Perché di donne come Emily ne è pieno il mondo, donne che si annullano totalmente per quello che credono essere un amore che duri una vita. Perché dopo aver assaporato lo zucchero, come dici tu, quasi non riesci a crederci che ci possa essere nascosta nella stessa persona tanta cattiveria, tanta crudeltà. Ma ormai il sentimento ha già attecchito, affondato le sue radici malate e dolorose nell'anima e dopo che quell'amore malato le ha tolto tutto...la getta via. Per lui il gioco è finito, ha ottenuto ciò che voleva, ovvero sentirsi superiore, invincibile, vittorioso. Lei era totalmente in balia di Noah, a lui quello è bastato per non provare più gusto nel suo gioco sadico. Qualunque cosa le avesse fatto, o detto, o in qualunque modo l'avesse allontanata...lei sarebbe tornata da lui, ma a quel punto il giocattolo rotto era già stato sostituto.
Da qui parte la consapevolezza di Emily di non potersi più riprendere, ormai le era stato portato via tutto, cosa le rimaneva? Forse un'unica, magra consolazione. Cercare di evitare che altre donne subissero quello che aveva passato lei. Ma la vendetta è un fuoco fatuo, ti inebria la mente per pochi istanti, ti fa credere di avere il controllo di esserti liberata dai tuoi fantasmi, e poi ti getta di nuovo nell'abisso della solitudine e dello sconforto. Piange Emily, ed è incredibile come nonostante tutto avesse ancora tante lacrime da versare...per lui, per sé stessa, per ciò che aveva appena fatto. Due vite distrutte, la sua inconsapevolmente, non per causa sua, ma per ricercare quella felicità alla quale tutti aneliamo. Quella di Noah, perché è stata una diretta conseguenza di ciò che ha commesso, lui a tirato fuori quella parte di Emily, lui l'ha resa disperata, vittima e carnefice a sua volta. Adesso che il velo è calato, che quello seduto e legato è lui, rimane poco da fare.
Il fuoco purificatore brucia i resti e cauterizza le ferite di quella storia malsana, Charlotte ringrazia...e da quella semplice parola si evince che almeno per lei l'incubo può dirsi concluso prima di un altrettanto tragico epilogo.
Te lo avevo detto che sarei passata...ed io non appena ho un po' di tempo leggo sempre...perché sono dipendente dalle storie (quelle belle quelle che mi regalano sempre un brivido) e dalle brave autrici.
C'è poco da dire...la storia è una bomba, c'è del tuo in tutto questo. Il tocco personale è viscerale che metti in ogni dialogo e in ogni descrizione. Ormai riconoscerei il tuo modo di scrivere sentendo solo un breve prologo dei tuoi racconti. Incateni e conquisti il lettore, lo immergi totalmente nei tuoi racconti fino a che arriva alla fine con un senso di inquietudine e in questo caso tristezza...per il destino di Emily. Che è stata la salvezza di Charlotte, ma lo sarà stata anche di sé stessa?
Bella davvero...una piccola perla questa storia, complimenti. Mi sembra sempre di ripetermi facendoteli, ma che devo fare...sei brava, ce poco da dire. Me ne vado adesso se no mi prende fuoco l'indice a furia di scrivere dal cellulare. A prestissimo, un abbraccio.

Recensore Master
05/08/19, ore 14:49

Ciao, cara!
Tu riesci sempre a stupirmi in meglio con le tue storie.
Ho amato tantissimo il personaggio di Emily.
Mi piace tantissimo la presenza del rosso, anche perché questo è un colore della passione, dell'amore, ma anche del sangue e della morte.
Lei si innamora di Noah come come accade in queste situazioni questo personaggio si dimostra diverso.
Lui la umilia, e lei non riesce a fuggire, anzi non può farne a meno.
Noah è la sua droga se cosi si può dire.
E' un amore malato di cui lei non riesce a staccarsi ed è una situazione molto attuale.
Alla fine lei impazzisce quando lo vede con un altra persona e qui lei lo uccide.
Queste cose non dovrebbero succedere, ma queste cose si sentono tutti i giorni e tu sei stata bravissima come al solito con questa one-shot.
Alla prossima <3

Recensore Master
05/08/19, ore 12:19

Cara!
Avrei voluto andare avanti con l'altra storia ma, quando ho aperto questa qui, non ho potuto fare a meno di divorarmela!
Che dire, come sempre sei in grado di affrontare ogni argomento con estrema maestria e sappi che, in questo racconto, c'è tanto di attuale. Una frase in particolare me l'ha fatta adorare follemente:
Emily si sentiva quasi un’estensione dell’altro
Non è forse vero che, quando si ama così tanto da perdere se stessi per l'altro, si diventa parte di quella persona e ci si annulla? Emily ha esattamente fatto questo. All'inizio della storia l'idillio dell'amore con Noah è quasi un sogno. Un'eternità che vorrebbe vivere lei con lui; lui, che le mostra le stelle e la fa sentire amata. La stessa persona che poi cambia, che la fa sentire una nullità, che vuole da lei più di quello che può dargli, che la mortifica, che la accusa, che la tratta come se non fosse altro che un corpo senz'anima.
Terribile, doloroso... eppure una realtà che esiste. Gli amori tossici nascono così. Le donne che amano questi uomini, non hanno idea di ciò che le aspetta. Questi squilibrati mentali sono furbi e intelligente, e sanno come prendersi ciò che vogliono con le buone, le convincono, le coinvolgono in qualcosa di enorme, qualcosa di così grande da renderlo difficile da allontanare e poi diventa un incubo. Ho amato a dir poco il passaggio dove spieghi che Noah diventa praticamente il male incarnato, e le fa vivere questo incubo.

La scena del coltello è forte, fortissima, eppure dannatamente efficace. Un sorriso finto stampato in testa, perché lei asserisce che non è felice. Noah non può accettarlo, per lui è assurdo che sia così... e allora il sorriso glielo mette lui, in faccia, nel modo più crudele e doloroso possibile e poi la lascia.
Qui le carte si ribaltano. Emily è logorata dal dolore, e questo la porta a perdere il senno, in un certo senso, ma in verità è diventata questo perché Noah l'ha voluto. Quest'ultimo non perde tempo a rimpiazzarla, dando prova che no, non l'ha mai amata per davvero...
Le torture di Emily, verso la fine, sono crudeli ma non si riesce a credere che, da un lato, non abbia ragione. Lui le ha tolto tutto, anche l'anima e lei è lucida quando afferma che è colpa sua, che merita questo, perché dopotutto lei ha subito anche peggio e poi, quando lui muore e la vita gli scivola via lentamente, la libertà di Emily si palesa, e stavolta il sorriso è vero, non una mera cicatrice sulla faccia.
Sono rimasta stupita anche da Charlotte che, alla fine, la ringrazia, perché magari anche lei aveva iniziato a vivere l'inferno che Emily stessa ha provato con quello scarto umano
Insomma, una bellissima storia, come sempre profonda, che scava nell'animo più marcio dell'umano ma che rimane realistico perché, tristemente, la vita e l'amore a volte sfociano anche in questo.
Complimente come sempre per la tua sensibilità e capacità di raccontare una storia che, come merito – e sappi che non è scontato e non da tutti – di possedere un inizio, un centro e una fine, totalmente coerenti.
A presto,
Miry
(Recensione modificata il 05/08/2019 - 12:20 pm)

Recensore Master
04/08/19, ore 23:16

Ciao tesoro, eccomi qui per lo scambio del giardino <3
Penso che questa sia la tua OS più bella che abbia mai letto, giuro. O forse perchè ho avuto una relazione con una persona del genere, anche se meno malata; tuttavia non ha fatto meno male, soprattutto nella fase della svalutazione e dello scarto, che restano a prescindere dall'amore, che nel mio caso, invece, è riuscito a uscire dal mio cuore e allontanarsi. O forse mutare... ecco, sì, è più facile che sia mutato in rabbia o in disgusto che in indifferenza, che in invisibilità. Forse da qualche parte è ancora dentro di me.
Quindi... ho compreso benissimo tutta l'enorme sofferenza di Emily, l'amore bruciante iniziale, cuori, fiore e amore, il sottile filo rosso, appunto, che si è legato al suo cuore e alle sue dita e a quelle di Noah. Un amore malato, però, che ben presto si trasforma in avvilimento, in odio, in un costante sminuire Emily e la sua persona, il suo sentimento, le sue emozioni. Da filo rosso diventa questo filo spinato spesso, che distrugge e ferisce, che scava buchi dentro la carne che non si risarciranno mai.
Seriamente, l'ho amata tantissimo <3 come ho amato il risvolto macabro finale, dove Emily prende in mano la situazione e ammazza quel figlio di puttana, che le aveva pure sfregiato la faccia oltre che il cuore. Bellissima anche la parte finale, dove Charlotte s'inginocchia accanto a lei e la ringrazia. Quasi commovente - evirazione con conseguente morte a parte xD
Complimenti davvero tesora, sei sempre più brava <3
Alice

Recensore Master
04/08/19, ore 21:50

Eccomi per la recensione dello scambio di EFP.
Come al solito horror è proprio il tuo campo c'e poco da fare.
Da una relazione normale si passa a una completamente di violenza con un pazzo ossessionato e una povera donna che non sa ribellarsi, i punti che mettevi danno una specie di elenco di punti da seguire e, l'ultimo, è il più importante la consapevolezza di chi abbiamo davanti e, la vittima, diventa carnefice in un modo molto macabro direi.
Ciaoo a presto
P.S Ho sentito il dolore per luiiii

Recensore Master
04/08/19, ore 10:49

Leggendo l'ultima parte del racconto mi sono istintivamente portato le mani verso i paesi bassi. Giuro, questa è la tua scena horror che mi ha fatto cagare addosso di più. Noah è un bastardo, su questo non si discute, però in quel momento non ho potuto fare a meno di provare pena per lui. Comunque, anche qui mi sembra il caso di dire "il più pulito ha la rogna". Perchè se Noah è un bastardo, bugiardo e manipolatore, non è che Emily sia tanto meglio. Una sciroccata masochista, troppo debole per ribellarsi a un vero e proprio aguzzino, e che alla fine rivela il suo animo omicida e psicopatico. Il modo migliore per vendicarsi di un uomo così? Ma tagliargli l'uccello, ovviamente! Ancora una volta, sono felice di essere single.

Scherzi a parte, il racconto mi è piaciuto (anche se continuo a tremare al pensiero di Noah che viene castrato).

Alla prossima!

Recensore Master
04/08/19, ore 10:06

Ciao cara <3
Okay, io sono innamorata di questa storia e di Emily, forse perché ho un debole per le protagoniste che ad una certa impazziscono per un trauma o simili. La continua presenza del colore rosso mi è piaciuta da matti, anche perché assume sia una connotazione negativa, che positiva, rosso è il colore dell'amore, dei suoi capelli, delle rose che Noah le dona, ma è anche il colore del sangue e della morte. Tutto comincia come una bellissima fiaba, che però si spezza. Una tematica sempre attuale, quella del compagno/marito che si dimostra diverso da ciò che pare all'inizio. Il loro rapporto diventa ben preso malato, per Emily una dipendenza e una sofferenza, perché non ne può più, ma allo stesso tempo non riesce a staccarsi, non riesce più a sentirsi un singolo individuo. Questo Noah lo sa, infatti infierisce molto sulla questione, umiliandola e facendola sentire sbagliata. C'è quasi un rovesciamento dei ruoli, perché Emily viene trattata come se fosse la cattiva, arriva addirittura a rovinarle per sempre il viso. Quando poi si lasciano, è Emily che torna da Noah a supplicarlo di tornare insieme, è lei che impazzisce nel vederlo con un'altro. In genere, se ci si pensa, è l'uomo che viene lasciato a comportarsi così e poi a commettere l'omicidio, qui invece è stata Emily, e l'ha fatto pure con classe. Certo, indubbiamente è meglio non uccidere nessuno, ma nel contesto di questa storia l'ho trovato un risvolto perfetto, quasi naturale. Sicuramente qualcosa in lei si è spezzato, ma ciò me la fa amare ancora di più, il suo è stato un percorso doloroso. Niente, ho amato visceralmente questa OS, sicuramente una delle mie preferite <3
A presto,

Nao

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