BUON COMPLEANNO!
Non potevo non proseguire questa Raccolta che sto amando sempre di più.
Questo secondo capitolo è stato meraviglioso perché non solo hai reso perfettamente IC sia L che Watari in un momento tanto dolce, ma anche perché hai descritto quella parte di L così umana, fragile e meravigliosa che aiuto, sto per commuovermi.
Siamo sempre stati abituati a vedere L come quel grande detective che non dorme quasi mai, che mangia un dolce dietro l'altro oltre che per piacere personale anche per esigenza, visto quanti zuccheri consuma il suo cervello super attivo, che si siede in modo strano, che ha le sue fissazioni e che è un genio indiscusso.
Ed è anche per questo che lo amiamo, ci mancherebbe, ma L bambino, quando ancora non ha superato del tutto il limite, quando ha da poco iniziato a manifestare i sintomi della sua diversità che lo porterà lontano, che ancora viene messo KO da una febbre o da un'influenza… un L così, ancora piccino e che cerca rassicurazioni, è una cosa così preziosa che mentre lo immagini dormire vorresti essere al posto di Watari, che per lui è come un figlio.
E quando si siede lì, accanto al letto, e lo osserva… e L lo cerca, lo afferra, lo stringe con la sua manina… TU MI VUOI MORTA, AMMETTILO!
La promessa che tutto passerà, poi… che si riprenderà e che starà meglio, ma soprattutto che finché fosse stato in vita, Watari gli sarebbe stato accanto è stata bellissima.
Non trovo altre parole per descriverla, davvero.
BELLISSIMA.
Ti rinnovo i miei complimenti per questo secondo capitolo, è stato una lettura piacevolissima.
Alla prossima!
Harriet; |