Recensioni per
Incantesimi d'amore e di morte
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/06/21, ore 11:15

Ciao, mia cara!
Avevo promesso che non avrei fatto passare troppo tempo prima di riuscire a concludere la lettura di questa mini-long, e quindi eccomi qui: forse stamattina non ho il tempo che vorrei per riuscire a scriverti la recensione che meriteresti, ma insomma, ultimamente si fa davvero quello che si può, e a passare di qui ci tenevo davvero.
Perché questa storia è bellissima, ed è forse una delle cose più dolorose che io abbia letto sul tuo profilo. È intrisa di una malinconia, un senso di perdita e di ineluttabile struggimento che, non lo so, mi lascia con una strana sensazione addosso. La perdita, il dolore e il lutto sono l'essenza di tutta la storia, sin dall'inizio, quando ad essersi persa sembrava essere "solo" la mente di Sigyn. E invece questo dolore si è fatto via via più profondo, la perdita e l'assenza di qualcosa e qualcuno di fondamentale ha guadagnato ad ogni momento più spazio, fino ad arrivare ad un crescendo straordinario.
È bellissimo, bellissimo davvero il modo in cui tu arrivi a ricucire il canon, svelando quel segreto a cui lo stesso Loki, sempre così attento e riflessivo, sempre pronto a comprendere e saltare alle giuste conclusioni prima degli altri, non aveva pensato. Non ci aveva voluto pensare, o forse non ci aveva potuto pensare, perché certe consapevolezze sono capaci di distruggere la razionalità di chiunque. E il modo in cui quella cicatrice sulla gola comincia a tirare, a reclamare attenzione e a gettare luce su una consapevolezza che forse, in qualche modo, era sempre stata presente è davvero straziante. Ed è straziante pensare che Loki, pur avendo indagato ogni singola piega del tempo, ogni nodo, ogni decisione e ogni variabile, arrivi a comprendere quanto il futuro, per lui e Sigyn, sia comunque qualcosa di impossibile. Per poi andare oltre, naturalmente, perché accontentarsi e accettare passivamente qualsiasi cosa non è nella natura di Loki, e allora ci prova, propone una scommessa a questa divinità con il volto di morte e di fanciulla.
Ed è straziante ritrovare Sigyn non più folle, ma comunque priva della propria memoria. È straziante, sì, ma in qualche modo accende anche un barlume di speranza, perché se è vero che pensare a tutto ciò che ha perso fa male, c'è anche la consapevolezza che certe persone sono destinate a ritrovarsi, sempre, e a ricostruire lo stesso legame. Insomma, Sigyn non ricorderà le notti passate con Loki, i discorsi, l'amore, non ricorderà nemmeno il sacrificio, ma questo non significa che nuove notti non possano essere scritte.
Questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo, ti faccio i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
18/05/21, ore 13:45
Cap. 2:

Ciao!
Approfitto di questo scambio per proseguire la lettura di una storia che mi aveva incuriosita moltissimo, e che ho interrotto decisamente troppo tempo fa: ultimamente riuscire a tenere il passo con le pubblicazioni correnti e con quello che ancora mi resta da recuperare è difficilissimo, ma ci tenevo davvero a riuscire a riprendere il filo di questa storia, perché il primo capitolo mi aveva gettato in una situazione assolutamente straziante, in cui il dolore dei personaggi emerge in maniera estremamente vivida, dipingendo questo terribile senso di perdita, il vuoto lasciato da un lutto che non può nemmeno essere elaborato come tale, perché di lutto vero e proprio non si tratta.
Insomma, ci ho messo qualche mese, ma non ho dimenticato la morsa allo stomaco che mi ha attanagliato alla fine del primo capitolo, e sono felicissima di essere tornata qui a soffrire un po’ assieme ai tuoi personaggi XD (perché alla fine non soffriamo mai abbastanza, e dobbiamo a tutti i costi rimediare in qualche modo T.T).
Comunque, apprezzo moltissimo il modo in cui stai strutturando i capitoli, dando come titolo una diversa interpretazione del ruolo che Sigyn si è trovata ad interpretare. Qui Sigyn è una maga, disposta a sacrificare qualsiasi cosa, persino sé stessa, per ritrovare Loki e saperlo al sicuro. Ed è bellissimo che, accanto al suo enorme sacrificio, Loki venga presentato intento a fare, in fondo, la stessa cosa: a sfidare i propri limiti ancora e ancora, continuando a tornare indietro nel tempo, incapace di rassegnarsi al significato di destino. Tra l’altro, apprezzo moltissimo il modo in cui hai saputo parlare di fato e predestinazione: sono concetti che, in fondo, sono piuttosto distanti dal mio approccio al mondo, ma pensare che in fondo il destino altro non sia che quel risultato cui tendiamo sempre, indipendentemente dalle scelte più o meno diverse che cerchiamo di compiere, è qualcosa che mi tocca molto, e che mi piace, sorpattutto in questo contesto di ineluttabilità. E poi, Loki non può arrendersi: non è nella sua natura accontentarsi di una verità che non può controllare, che non rientra nei suoi piani e che non può accettare. E vederlo così, sanguinante e distrutto, ma comunque pronto a provare ancora, e poi ancora, e poi ancora è straziante, e indica quanto, a dispetto di tutto ciò che possa dire a Sigyn, entrambi agiscano nello stesso modo, mossi dallo stesso scopo.
I momenti di flashback sono sempre bellissimi: vedere questo angolo di serenità, questo paesaggio stupendo che di solito viene usato per impressionare le ragazze, e che questa volta è la stessa Sigyn a cercare riporta davvero a un angolo di quiete e serenità di cui il lettore sente un vero e proprio bisogno, e che al tempo stesso riesce a fare comunque un male cane, perché la distanza emotiva con il presente è immensa.
Insomma, io spero davvero di non far trascorrere altri due mesi per riuscire a leggere l’ultimo capitolo!

Recensore Master
21/02/21, ore 23:19

Ciao, cara!
Tu ormai non mi sopporterai più, ma questa settimana mi rifaccio del tempo passato lontano dal tuo profilo, e sì, ti tormento per ben due volte nella stessa sera (e del resto, non è colpa mia se tu scrivi sempre cose tanto belle, e io sì, mi sono messa in pari con le cose più recenti, ma ho ancora tantissime tue storie da recuperare!).
Questa storia in particolare mi attirava da diverso tempo, ma stavolta ho preferito aspettare di essere in pari con i film, così da fare almeno finta di sapere cosa sto dicendo (magari non era necessario, ma viste le note nell'intro, per una volta ho provato a fare le cose come si deve).
Ma insomma, bando alle ciance ed eccomi qui!
Come sempre, io rimango estasiata, quando ti leggo: hai uno stile inconfondibile, che ha il sapore di un racconto antico mischiato però a una narrazione moderna, capace di indagare al meglio i personaggi e di calarli in un contesto che appare sempre sviluppato in modo mirabile, denso di dettagli e di concretezza.
La storia si apre su uno scenario devastato, che strazia il cuore, con questi continui tentativi di Loki di correggere il passato, tentativi che lo stanno logorando ogni volta di più. Sono contenta di ritrovarlo qui accanto a Thor, perché il loro rapporto, questa fratellanza complessa fatta di un passato a combattere fianco a fianco e un presente difficile mi piace tantissimo, e credo tu riesca sempre a rendere al meglio l'ambivalenza e la complessità del loro rapporto.
E, insomma, pensare che, a modo loro, possano essere stati l'uno di supporto all'altro, nel tentativo di restare in piedi nella nuova Asgard, un pochino mi commuove. Perché, ecco, in questo contesto la tua riflessione su come la longevità si trasformi in una maledizione, perché è impossibile dimenticare il dolore, è davvero straziante, mannaggia T.T

E, ecco, questa sera evidentemente mi voglio male, perché non faccio che leggere di Loki e Sigyn che si inseguono e si aggrappano a un ricordo non condiviso. Questa volta è Sigyn ad aver dimenticato, se non Loki, almeno il sentimento che li univa, e davvero, è straziante ogni volta saperli vicini, eppure così lontani, soprattutto ora che Sigyn riversa su di lui una freddezza e un disprezzo che su di lei appaiono quasi contro natura.
Ed è straziante vedere Sigyn prigioniera soprattutto della propria mente, di questa follia che la rende dimentica soprattutto di sè stessa, pronta ad accusare Loki e cercare addirittura di pugnalarlo. Mi ha colpito tanto la riflessione di Loki, in cui afferma che i momenti più difficili in cui starle vicino sono proprio quelli in cui lei somiglia di più a ciò che era. Perché in effetti è così: è come avere costantemente sotto gli occhi ciò che abbiamo perduto, e il costante ricordo fa più male di una totale assenza. E ancor più strazianti sono quei minuscoli momenti di consapevolezza, in cui lei sembra afferrare almeno brandelli di coscienza, salvo poi sprofondare di nuovo nella propria mente.

Insomma, ancora una volta hai saputo intrecciare i fili di una storia interessantissima, e spero davvero di riuscire a tornare presto a leggere il seguito!
Un abbraccio!

Recensore Master
17/08/20, ore 14:36

Io sto piangendo.
Ma di brutto proprio. Una parte di me sentiva che sarebbe successo, ma lo rifarei, leggerei e rileggerei questa storia ancora cento volte, nonostante il dolore che mi ha provocato. Perchè è un dolore bello, in fondo, un dolore che non è senza speranza: e la speranza è quello su cui si chiude questa storia, con un finale che potrebbe quasi rimanere aperto, è la fine di un cerchio e allo stesso tempo l'inizio di un altro: come dice Loki, potrebbero essere tutti dei cicli continui nei quali loro sono intrappolati.

Mia adoratissima LdL cosa dirti? Per prima cosa complimenti e grazie per non aver mollato mai, per aver conservato, cullato, cresciuto questa idea che tanto avevi a cuore dal 2015 e per averle donato un così ampio respiro, per aver reso giustizia in maniera tanto egregia a un Loki quasi inedito, disposto a tutto per riportare indietro la sua Sigyn dalle nebbie del tempo e della follia. Sai qual è la cosa più bella? Vedere quanto tutto questo sia alla fine fatto per amore, nonostante questo sentimento venga comunque eternamente negato da Loki, permettendo al suo personaggio di rimanere IC al cento per cento. Così come è super IC il fatto che Sigyn abbia scelto di sacrificare se stessa pur di non vivere in un mondo dove Loki non era più presente (sebbene il colpo di scena sulla morte di lui mi abbia comunque spiazzata, well done ;)). La capisco perfettamente e credo farei la stessa cosa se vivessi in un mondo che me ne desse la possibilità. Vedere quanto Loki non riesca ad accettare tutto ciò e sia disposto a fare cento viaggi tanto pericolosi per lui spezza e riscalda allo stesso tempo il cuore. Il flashback è come sempre meraviglioso e ci regala un po' di dolcezza, ahimè poi immediatamente mitigata dalla descrizione (splendida) del regno di Hela. E a proposito, quanto ho amato la tua versione di lei! Conosco pochissimo la mitologia norrena, ma è comunque bastato a farmi storcere il naso di fronte alla versione del MCU (per quanto io comunque ami Cate).
Il finale come ti dicevo è aperto, ma pieno di speranza: non sorprende che Loki fosse tanto sicuro di sè quando asserisce che pur trovandosi di fronte una Sigyn che ha obliato ogni cosa, riuscirà lo stesso a riconquistare tutto ciò che ebbe in passato. E' esattamente da lui questo atteggiamento, ma ancora più di questo lascia intuire quanto quei due siano destinati a "catturarsi a vicenda" in ogni mondo e in ogni tempo.
Il disegno di lei ne è la prova.

Tesoro mio... alla prossima <3
Con tutto il mio cuore,

Bennina

Recensore Master
10/08/20, ore 12:28
Cap. 2:

Eccomi, Luce del Lunedì **

avevo lasciato questa storia in sospeso per leggere l'aggiornamento di Ombre, e non vedevo l'ora di tornare da queste parti per vedere come si sarebbero evolute le cose e se Loki sarebbe riuscito a impedire a Sigyn di sacrificarsi per lui.
Il titolo, così come il precedente, è molto esplicativo: se nel primo capitolo vediamo una Sigyn prigioniera di se stessa, della sua mente resa folle, a causa dell'amore e della fedeltà verso l'altra sua metà, il dio dell'inganno, qui la ritroviamo in veste di autrice di un incantesimo terribile, che l'ha spezzata irrimediabilmente.
Ci viene detto che non è la prima volta che Loki prova a rivivere questo momento, e a ogni viaggio il dio soffre, sia fisicamente che mentalmente: questo ci lascia intuire quanto in là è disposto a spingersi per lei, nonostante tutto </3

Il flashback nel flashback è una piccola oasi di pace e mi è piaciuto da morire perchè fa capire quanto la sete di conoscenza li unisse e abbia giocato un ruolo importantissimo nel loro rapporto. Amo il lato "studioso" di Sigyn, amo il suo essere dolce e fedele, ma allo stesso tempo forte e salda, sempre sicura al cento per cento dei suoi desideri. E ho amato le scene di passione fra i due, quel momento rubato nella grotta, che sembra quasi preso in prestito dalla vita di qualcun altro.

"Posso vivere sapendoti lontano, amore mio, ma devo avere la certezza che tu stia bene. Da te, non desidero altro."--> questa frase credo sia riassuma alla perfezione tutta l'essenza di Sigyn e dell'amore che prova per Loki: un affetto puro, incorrotto, disinteressato. L'amore di chi davvero è disposto a mettere davanti i sentimenti e la felicità dell'altra persona, anche a costo di sacrificare la propria. Il gesto tremendo compiuto da Sigyn non sorprende più, anzi diventa assolutamente più chiaro alla luce di queste parole. E Loki, ovviamente, non riesce ad accettarlo nè a perdonarlo, amandola e odiandola per questo. La domanda ora è: riuscirà in qualche modo a impedirlo? O a riaverla in qualche modo?

Non vedo l'ora di scoprirlo **.

Come sempre, tesoro, grazie di cuore.
E' un immenso piacere, ogni volta.

Ti faccio tantissimi complimenti e ti abbraccio forte!

Bennina tua

Recensore Master
20/07/20, ore 09:09

Tesoro mio, buon lunedì <3
meno male che ogni volta ci sei tu ad allietarmi un po' la mattina più difficile della settimana çç

Sembra quasi destino che io abbia scelto questa storia, perchè la tematica trattata l'ho sentita davvero vicinissima. Sembra qualcosa di assurdo l'idea che la persona che amiamo e che a sua volta ci ama, possa dimenticarsi non tanto di noi ma di averci amato e dei momenti passati insieme, eppure, recentemente per me questo rischio è stato tremendamente concreto (e sono ancora titubante riguardo ai prossimi mesi, ma va beh, non pensiamoci :'D)

L'idea dietro questa storia mi intriga moltissimo e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli per scoprire di più di quello che Sigyn ha scelto di fare <3. Se da un lato vedere Loki vivo post Infinity War ovviamente mi scalda il cuore, dall'altro a quanto pare, il prezzo pagato è stato altissimo (se ho capito giusto ed è grazie a Sigyn che lui è ancora vivo...?)

Thor è sempre la voce della ragione e mi fa piacere vedere che in questa storia non ha ancora perso la testa e la speranza a causa del suo fallimento.
Invece vedere Sigyn ridotta a un'ombra di se stessa e diversa ogni giorno mi ha spezzato il cuore çç. La parte centrale riguardante il colloquio fra lei e Loki è straziante, e ripeto, mi ci sono immedesimata tantissimo. Grazie al cielo Loki è molto più forte e determinato di me, io sarei crollata dopo cinque secondi, se fossi stata al suo posto.
Ho amato tantissimo poterlo vedere da quest'altra prospettiva, diviso tra rabbia, rancore, tristezza: è una versione inedita del dio degli inganni che mai avrei pensato di poter scoprire, ma assolutamente canon. E' un Loki che si scopre vulnerabile, innamorato nella maniera in cui lui sa amare, che vorrebbe dimenticare ogni cosa, maledire Sigyn e lasciarsela alle spalle, ma non ne è capace. E' un Loki incapace come sempre di accettare la realtà, disposto a tutto pur di riavere Sigyn al suo fianco.

Non vedo l'ora di scoprire cosa sia disposto a fare per cambiare le cose e voglio assolutamente saperne di più riguardo a ciò che è accaduto a lei **

A prestissimo, quindi!
So che questa storia è meno recente di Ombre, ma ogni volta ti superi, davvero <3

Grazie, di tutto

mille baci,

Bennina tua

Recensore Master
03/05/20, ore 20:40

Cara Autrice e Fatina ingorda di ammirazione,
accomi giunta, come Loki, e con Loki, alla fine del viaggio che ci porterà, entrambi, alla verità.
Bellissima la considerazione che doni alla conoscenza e al prezzo che essa costi alla mente del curioso: il sapere è un cammino che, inevitabilmente, amplia i confini dell’ anima, ingigantisce gli orizzonti, rende possibili i sogni e incendia le menti sul come realizzarli. A Sigyn, la conoscenza ha donato un mezzo fin troppo potente per il suo fine. A Loki, ha concesso un controllo su un potere terribile e logorante.
Stupenda l’ ambientazione del viaggio di Loki nell’ oltretomba. Ho letto accenni di Teseo, di Ulisse, di Dante: una cultura, la tua, che anche a te ha donato un potere, quello di ammaliare i lettore e di condurlo, completamente soggiogato e cupido di righe, nelle visioni della tua fantasia straripante.
Stupenda la fine di questa fiaba che, se ebbe un leitmotiv, fu la consolazione che l’ amore può tutto.
Sei brava, Autrice, perché sai rendere vero il romanticismo e doni serenità ai cuori che palpitano insieme ai tuoi personaggi. Si può dire che il Caso mi abbia spinta verso questa storia, oggi. Avevo bisogno di amore, di consolazione, di sapere che “tutto andrà bene” in questo momento storico così difficile.
Mi hai rasserenata e consolata con parole belle e dolci, veritiere, umane, sentite, vibranti. Credo che, questo, sia il compito di ogni Artista. Brava, Autrice. E grazie di aver condiviso la meraviglia della tua mente.

Post Scriptum: Culo, Carteggio e Penna. Tu sai perché!

Recensore Master
03/05/20, ore 20:12
Cap. 2:

Cara Autrice e Fatina glitterata,
eccomi a voi nel secondo capitolo di questa storia. E’ bellissima la delicatezza con cui ci accompagni nei ricordi del passato, nell’ esplorazione onirica e soffice della felicità che si è avuta, ma di cui si era inconsapevoli protagonisti, troppo tronfi per goderne, troppo stupidi per preservarne la caducità.
Bella l’ immagine di una Hela pietosa che mostri il suo volto non corrotto dalla morte che essa stessa incarna. Una nota poetica che ho gradito moltissimo e che ben s’ attaglia alla storia e alla tua delicatezza.
Sigyn, qui, emerge in tutta la sua pura dedizione di donna. Non nega l’ amore e non lo rinnega nemmeno quando Loki si è macchiato dei suoi crimini. Ma prega, si batte, studia modi nuovi, anche pericolosi per salvarlo. Non è presuntuosa, Sigyn, non mette il suo egoistico orgoglio davanti ai suoi passi. Ma è con il candore della donna innamorata che, fieramente e scientemente, decide di salvare l’ uomo della sua vita. L’ unico. Come lei è l’ unica, per lui.
Quanto amore, Autrice, hai profuso in queste righe. E quanta dolorosa consapevolezza. Il cuore si stringe in attesa dell’ ultimo capitolo, ove tutto avrà un senso e anche il Lettore, insieme ai due amanti, troverà sollievo.

Recensore Master
03/05/20, ore 20:00

Cara Autrice, Fatina generosa dell’ Immaginazione più caleidoscopica e brillante
rieccomi a voi, a commentare, dopo quasi un anno, questa trilogia che, sebbene non recensita ai tempi, ho amata moltissimo. Mi è innanzitutto piaciuta da matti l’ ambientazione che hai saputo trovarvi: un luogo senza tempo, con una storia intrisa di mistero e di profonde verità. Tutti vengono allo scoperto. Thor non è più un principe tronfio, ma un uomo che, ob torto collo, regna fittiziamente, pur lasciando la conduzione del Nuovo Regno al fratello che la bramava più di ogni altra cosa. Bello il gesto del sovrano che incita il vero re a essere fiero del suo successi e di trovare sollievo in ciò che dovrebbe essere l’ appagamento delle sue brame più antiche. Ma è davvero così? Appare palese che l’ animo acuto e fiero, insaziabile e lucido del cadetto di Asgard non bramasse soltanto il trono, pure se di fatto. Ma nascondesse dell’ altro, da rivelare in una confessione quasi a se stesso di cui il Tonante fosse mero spettatore: manca lei!
E’ così dolorosamente poetica la follia di questa Sigyn: è bambina, è donna, è prigioniera, è fiera, è leggiadra, è consolante, è sincera, è innamorata, è tutto pur non essendo nulla di tutto ciò. La tua descrizione rende perfettamente tutta la tristezza che attanaglia il cuore di Loki e la sua rabbia per un prezzo troppo alto che sia stato pagato dalla dolcissima Vanir.
La stessa tristezza che mi assale, nell’ attesa di volare al secondo capitolo.

Recensore Veterano
23/04/20, ore 18:03

Se dovessi dare un nome ad una sola delle tante emozioni che mi ha suscitato il finale sarebbe quella della speranza. Un personaggio che dimentica il proprio passato, soprattutto quando dimentica un legame così forte come quello che Sigyn aveva per Loki, è un concetto che ho sempre trovato tristissimo e il finale di questa mini long non è da meno; mi rattrista che Sigyn non ricordi più Loki, le notti passate insieme, un amore così intenso che l'ha portata persino a sacrificare se stessa, ma allo stesso tempo, come ti dicevo, il finale mi dà anche speranza perchè almeno sono insieme, perchè Sigyn sembra in qualche modo percepire comunque il legame che li unisce e tutto fa presagire che riusciranno, in futuro, a ricostruire ciò che hanno perso. Hai saputo descrivere benissimo sia la disperazione di Loki nei suoi continui tentativi di cercare un rimedio alla condizione di Sigyn e sia la disperazione di quest'ultima che è stata poi il motivo principale che l'ha portata a compire un incantesimo dal prezzo così alto. Ancora una volta poi mi hanno colpito le tue descrizioni dei luoghi, in particolare quella del ponte che attraversa Loki con le anime di basso che cercano di giungere in superficie; mi ha ricordato tantissimo l'inferno di Dante e siccome si sta appunto parlando del mondo dei morti, l'ho trovato un riferimento molto azzeccato. Dal punto di vista tecnico non ho di nuovo nulla da dire: la storia è scritta bene e non ho trovato errori. 
Hai fatto davvero un ottimo lavoro e ti faccio quindi un miliardo di complimenti! Alla prossima, allora! Baci.

Recensore Veterano
20/04/20, ore 17:28
Cap. 2:

Mi incuriosisce che qualsiasi sia l'incantesimo praticato da Sygn, qualsiasi sia la causa della sua attuale condizione, risalga ad un avvenimento relativamente lontano e non recente come invece mi aspettavo. Credevo avesse direttamente a che fare con Thanos, ma invece è un peso che Sygn si porta dietro da anni, qualcosa che ha fatto in principio a testimonianza del grande amore che prova per Loki. Un amore che è forte e sincero, la qual cosa evidenzi proprio alla fine del capitolo quando Sygn dice di sapere che Loki non è il tipo da fermarsi e mettere su famiglia, ma nonostante questo lei continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per salvarlo e tenerlo al sicuro perchè anche se magari ci soffre a non potergli stare vicino, lo ama e quando si ama sul serio qualcuno, si finisce sempre per mettere il suo benessere anche al di sopra del proprio. Adoro il particolare del colore dei suoi vestiti. Mi è sempre piaciuto vedere utilizzare i colori come mezzo per esprimere un certo stato d'animo, per distinguere una situazione felice da una più triste. In questo capitolo l'ho interpretato un po' come un modo per esprimere la perdita subita da Sygn, che si innamora di un uomo senza aspettarselo, con tutta l'innocenza di una giovane donna, ma poi lo perde, non nel senso definitivo di morte, ma lo perde comunque perchè Loki viene trascinato via dalla propria avidità e sete di potere (non riesco a spiegarmi molto bene, scusa). Comunque, anche questo capitolo mi è piaciuto molto. Ci risentiamo sicuramente per il prossimo ;) 
Baci.

Recensore Veterano
14/04/20, ore 17:44

E' un primo capitolo che mi ha incuriosito molto. La prima cosa che ho notato - e per la quale ti faccio davvero tanti complimenti - è la struttura che hai utilizzato, perchè quando ho iniziato a leggere non riuscivo bene a capire cosa stesse succedendo, sentivo che mi stava sfuggendo qualche elemento fondamentale per la comprensione del testo, e questo è una mossa astuta, perchè invoglia il lettore ad andare avanti, a cercare quello che gli manca, fino a quando alla fine del capitolo i nodi non vengono al pettine. Però solo alcuni di loro, non tutti, perchè ovviamente la storia non è finita e quindi qualche domanda che invogli il lettore a proseguire deve pur rimanere. Altra cosa che mi è piaciuta, come anche negli altri scritti che ho letto, è stata la descrizione di Loki. Adoro come lo caratterizzi, riuscendo sempre a mostrarmi le mille sfaccettature di questo personaggio, il suo essere avido, ingannevole, ma allo stesso tempo è anche il figlio risentito per le menzogne del padre e l'uomo che si è innamorato di una donna che aveva con sè, era sua, fino a quando all'improvviso non lo è più e Loki non sa perchè. Mi piace che hai sottolineato come il suo viaggiare nel tempo non ha solo a che fare con il forte desiderio di riavere Sygn con lui, ma c'è anche l'impellente bisogno di sapere, perchè Loki ha una sete di conoscenza che definirei quasi insaziabile. Anche Sygn in questo capitolo suscita una duplicità nelle mie emozioni, perchè da una parte c'è tristezza e malinconia per lo stato in cui è ridotta, ma dall'altro lato ti suscita orgoglio nei suoi confronti, nei confronti di questa donna che è così forte da essersi lasciata strappare da sè la sua stessa identità per, almeno immagino, proteggere Loki. Quindi, in conclusione, ben fatto e complimenti! Al prossimo capitolo, Baci.

Recensore Master
23/03/20, ore 18:41

Ciao cara! :D
Perdona il ritardo, finalmente giungo a recensire :)
Sono felice di aver potuto, finalmente, leggere il finale di questa minilong che, ora posso confermarlo, mi è piaciuta davvero tanto.
Questo capitolo mi ha suscitato diverse sensazioni contrastanti, facendomelo amare più dei precedenti. Più proseguivo con la lettura più trattenevo il fiato, curiosa di vedere quali conseguenze avrebbero avuto i viaggi nel tempo di Loki.
Le mie aspettative non sono state deluse:mi è piaciuto come hai gestito l'incontro tra Hela, sovrana del mondo dei Morti, e Loki. La sicurezza del dio degli inganni si è sgretolata, sciolta come neve al sole davanti alla scoperta della verità: egli, non sopravvisuto alle torture di Thanos, è stato ucciso e solo l'amore di Sigyn, la sua devozione e fedeltà, gli ha permesso di tornare alla vita. E la verità è straziante, mi è sembrato, per un momento, che Loki avesse realizzato che i suoi viaggi, le sue sofferenze, siano state inutili: a cosa è servito, viaggiare, scoprire quale incantesimo ha legato Sigyn alla pazzia, se non è possibile cambiare la situazione? Ma il dio non si perde d'animo e, con mia sorpresa, ritrova la sua sicurezza: propone alla dea di sottrarre Sigyn alla sua pazzia, privandola della memoria. Credo, e spero di non aver interpretato male, che Loki si sia convinto - e la dimostrazione di ciò che ha fatto Sigyn gli ha dato la conferma - che, nonostante gli inganni, i tranelli, le menzogne, se è amore, amore continuerà ad essere sempre ed il bacio finale tra il dio e la sua dea ne è la certezza.
Ti faccio i miei complimenti perché questo è un capitolo ricco di angst, introspezione ed amore così ben mescolati da lasciare il lettore con il fiato sospeso, facendolo emozionare, appassionare ai personaggi. Questa è la capacità che, secondo me, dovrebbe avere un autore e sono felice di averla trovata in te :)

Come ho già detto anche nelle scorse recensioni, il tuo stile mi piace molto: oltre al perfetto mix di sentimenti che riesce a suscitare, riesce a farmi vedere le scene narrate, come se stessi vedendo un film e per questo non posso che farti di nuovo i miei complimenti.
La lettura procede tranquilla e senza errori, le descrizioni sono precise, ma non noiose né pesanti ed anzi, sono interessanti perché una profana di mitologia norrena come me (mea culpa ^^") rimane coinvolta dal racconto, senza sentirsi un'estranea.
Concludo rinnovandoti, per l'ennesima volta, i miei complimenti!
Spero di poter leggere presto altri tuoi racconti **
Alla prossima,
foschi

Recensore Master
08/02/20, ore 10:50

Questa minilong ha soddisfatto in pieno il mio desiderio assiduo di angst, ma andiamo con ordine, perché è il capitolo finale e merita una bella recensione.
Una parte di me se lo sentiva che le motivazioni che hanno spinto Sigyn fossero legate alla tortura e all'uccisione di Loki, non poteva esserci una scelta migliore di questa! Vedere Sigyn distrutta, annichilita, nel sapere della terribile fine del suo amore è stato straziante e bellissimo allo stesso tempo, del resto è un argomento molto caro anche a me.
Sigyn che vive, ma è solo apparenza, perché è come se il suo cuore si fosse fermato. Per sempre. Lei è morta. Dentro. Ma i pensieri continuano a rincorrere gli ultimi istanti di vita di Loki, la sua sofferenza, quello che ha dovuto subire, e allora il cervello, ancora funzionante, imprime una sofferenza totale per lei. Intollerabile. Inespugnabile. Ineluttabile. Il suo dolore l'ho patito anche io, nel leggere, ed ecco che quindi l'incantesimo con l'invocazione ad Hela appare come il male minore. Uscire di testa, o morire completamente è il male minore, e non esita a farlo, proprio degno della dea della fedeltà.
E Loki apprende tutto questo dopo i viaggi nel tempo, da Hela stessa. Apprende che non può tornare indietro, ciò causerebbe a Sigyn una sofferenza inimmaginabile, oltre ad annullare ciò che lei ha già fatto. Non sembrano esserci più alternative. Lei uscita di testa, con lui vivo... o lui morto con lei annullata, persa, vuota... MA è proprio qui che Loki si illumina, anche qui degno del dio furbo e astuto che è, decide di scommettere di farla innamorare ancora, in un modo o nel'altro, annullando così gli effetti della pazzia, riavendo la dolce Sigyn anche se dimentica di lui. E' una scommessa, come ammette lui stesso, ma è sicuro di sé, lo sappiamo anche fin troppo bene e agisce.
L'ultima parte ci offre una nuova speranza: Sigyn è tornata quella di sempre, anche se priva dei ricordi di Loki, nonostante questo il suo corpo, diciamo, ricorda, non può che ricordare, anche se la distanza tra i due è ancora ben visibile. C'è speranza, e ciò è la cosa più importante, perché siamo passati dalla disperazione senza apparente soluzioni ad un'atmosfera molto più distesa, degna fine di questa bellissima fic! :)
Ovviamente i complimenti sul tuo modo di scrivere, che mi ha conquistato, te li faccio anche qui, non può che essere altrimenti. testo scorrevole, pieno di parole anche non utilizzate spesso, e che quindi lo arricchiscono, dandogli una impronta tua. La storia, nella sua brevità, coinvolge ampiamente e, cosa più importante, almeno per me, c'è quel giusto dosaggio di Angst che mi fa impazzire! Ancora tantissimi complimenti! :)

Recensore Veterano
04/02/20, ore 09:52

Eccomi per lo scambio! Perdonami per essere passata solo ora, ma ho avuto davvero tantissimi impegni. Passiamo subito alla storia!
Premetto che, avendo seguito l'altra tua storia "Solo un accordo" sapevo già che avevi uno stile che mi piaceva molto e che ho ritrovato molto piacevolmente in anche questa storia. Amo come usi la lingua, termini ed espressioni ricercate ma non ostentate, la lettura scorre molto veloce e piacevole coinvolgendo il lettore ad andare sempre più avanti.
Protagonista assoluto: Loki. In questa storia è successo qualcosa alla sua amata e vuole scoprirlo per farla tornare com'era... Mi sono quasi commossa leggendolo! Il dio degli inganni ridotto in questo stato solo per tentare di trovare una soluzione a quella situazione, davvero incredibile. Mi è piaciuto molto come hai descritto tutta la situazione: la pazzia di lei, il cuore spezzato di lui e anche il rapporto che ha ricostruito con Thor. Sono tutti sentimenti molto sentiti che coinvolgono e trasportano nella lettura andando sempre ad approfondirla di più, davvero complimenti.
Continuerò a leggere la storia e la metto subito tra le seguite perché amo leggere storie d'amore tormentate! Soprattutto le amo quando sononscritte bene e vengono arricchite di avvenimenti e fatti esterni che le fanno sembrare ancora più vere.
Ancora tantissimi complimenti, mi rivedrai presto in questa storia e anche nell'altra!

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