Recensioni per
L'Inferno dell'Angelo
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/05/20, ore 20:49
Cap. 2:

Povera Sindy! Non solo viveva in un orfanotrofio, per di più c'era questo essere schifoso e viscido di nome Victor che la violentava chissà da quanto tempo, prima che riuscisse a scappare da quel posto orrendo! Mi si stringe il cuore e vorrei abbracciarla, perché deve essere consolata per ciò che ha passato! Inoltre sono felice della persona che si è presa cura di lei dopo questi brutti avvenimenti, Jan è riuscito a donarle della serenità e felicità, un bel posto dove stare al sicuro.
Trovo che hai sviluppato molto bene la questione dell'ipnosi e, la reazione di ghigno e soddisfazione di Sindy, quando afferma che Victor ha una cicatrice che lei stessa gli ha fatto. Nonostante la tenera età, la paura e tutto il resto, è riuscita a trovare il coraggio e la forza di opporsi. È ammirevole.
Adesso, passo alla storia successiva, a presto! ^^

Recensore Master
31/05/20, ore 20:35
Cap. 1:

Sabriel, dopo tanto, rieccomi a continuare a leggere la tua serie di Sindy!
Sto cercando di andare in ordine cronologico, anche se ho già letto qualcosa prima, infatti ho letto di Sindy e Jan quando lei era una bambina, mentre qui è adulta, però voglio fare le cose per bene, come farebbe una brava lettrice (??) XD
Sono sempre più curiosa di scoprire di più, Sindy non vuole ricordare. Le scarpette rosse sono sicura di averle già viste in precedenza, quando Jan l'aveva trovata, se la memoria non mi trae in inganno. Quindi ciò che vogliono che racconta è collegato a qualcosa non successo di recente, ma collegato al suo passato, ma forse mi sbaglio.
Ora corro a leggere il secondo capitolo. A presto!

Recensore Master
22/08/19, ore 17:35
Cap. 2:

Sabriel!
Non avevo assolutamente capito che questa storia fosse già finita… oddio, ma come sarebbe a dire?
Quindi Sindy è stata stuprata da bambina, mentre si trovava molto probabilmente in un orfanotrofio? Poveretta, non posso crederci…
Non voglio crederci, non se lo merita!
Possibile che ancora non si sia scoperto chi è stato a farle questo?
Noi non possiamo saperlo con certezza anche per via del tuo amore per i finali aperti, ma probabilmente grazie all'ipnosi il dottor Holm avrà scoperto qualcosa di fondamentale per acciuffare la creatura infima che ha osato far del male a Sindy e a tanti altri bambini… quanto mi dispiace, mi si spezza il cuore al solo pensiero ç_ç
I miei interrogativi sono ancora lì che pulsano: Rickard che fine ha fatto? E Martin che ruolo ricopre in tutto ciò? Sarà uno dei suoi compagni di orfanotrofio che ha subito la sua stessa sorte oppure no?
Chissà… questa serie si fa sempre più intrigante, voglio assolutamente saperne di più!
Intanto, complimenti per questa storia, grazie per aver aggiunto delle informazioni su questi tuoi interessantissimi personaggi *-*
Okay, ti lascio, e tanti complimenti anche qui :3
Alla prossima <3

Recensore Master
20/08/19, ore 15:54
Cap. 2:

Sabriel, finalmente eccomi!
Oddio, questa storia mi sta piacendo e prendendo tantissimo! La storia di Sindy si fa sempre più intrigante e, ahimè, agghiacciante.
Innanzitutto mi ha colpito molto la seduta di ipnosi, è una cosa che mi affascina tantissimo - così come tutto ciò che riguarda la psicologia - anche se io sarei un po' inquietata all'idea di farmi ipnotizzare XD comunque mi è piaciuto molto come hai gestito la seduta, l'ho trovata molto credibile ed era come se fossi lì con loro e la scena mi stesse capitando di fronte! Complimenti, hai creato una scena di forte impatto!
Ho trovato solo un'imprecisione, ma può essere che io mi stia confondendo: ricordo che durante le sedute di ipnosi i pazienti non vanno mai toccati, cioè non deve esserci un contatto fisico tra psicologo e paziente, ma potrei anche ricordare male io, non prendere le mie parole per oro colato ^^
Sono rimasta sconvolta quando Sindy ha detto quell'ultima frase… a quanto pare veniva violentata da piccola, da qualcuno all'interno dell'orfanotrofio… e a confermarlo è l'ultima scena, il flashback. Una bambina, ma nemmeno una persona adulta, dovrebbe mai vivere un'esperienza del genere, è disgustoso!
Complimenti per questo secondo capitolo, sei già riuscita a catturarmi e non vedo l'ora di scoprire il seguito *-*
Alla prossima!!! :3

Nuovo recensore
17/08/19, ore 23:15
Cap. 2:

Terza classificata (pari merito):

L’inferno dell’Angelo \ Sabriel_Little Storm

- Grammatica e stile: 9.5\10;

Allora, grammaticalmente non ho riscontrato nessun problema, mi limito a segnalarti soltanto alcune piccole accortezze (per le quali non ho sottratto alcun punto, essendo proprio microscopiche e più ‘consigli’ da parte mia, che veri e propri errori).
- ‘Si era svegliata da poco quando un uomo biondo cenere si presentò davanti alla porta della sua stanza accompagnato dal medico.’ -> qui dovresti inserire le virgole, è un periodo troppo lungo per essere letto tutto d’un fiato. Considerando che nell’utilizzo della punteggiatura sei stata perfetta durante tutto il testo, ho pensato fosse giusto fartelo notare;
-‘… mormorò posando lo sguardo infuocato in quello dell’uomo…’ -> in questo caso dovresti scambiare ‘in’ con ‘su’, il verbo ‘posare’ vuole quest’ultima preposizione.
‘«La ragazzina è perfettamente in forma, il ché è strano per qualcuno che ha vissuto per mesi senza vero cibo e acqua» … «C’è solo una cosa che non capisco» continuò il medico.’
In questo caso ho trovato semplicemente un po’ di incoerenza dal punto di vista del lessico: inizialmente dici ‘è strano per qualcuno che ha vissuto…’ eccetera, perciò questa espressione (è strano) denota già un elemento ‘fuori dalla norma’. Nella frase seguente, però, dici ‘c’è solo una cosa che non capisco’, e questo in realtà nega un po’ la precedente affermazione del medico. Non posso nemmeno definirla ‘contraddizione’, perché non hai utilizzato termini forti che andassero appunto a negare quanto affermato precedentemente, però durante la lettura questo ‘aspetto’ l’ho notato, quindi pensavo fosse meglio dirtelo. Basterebbe che tagliassi quel ‘solo’, secondo me. Ripeto, anche questa è una considerazione del tutto soggettiva e per la quale non ho sottratto nessun punteggio.
Poi, il tuo stile mi è piaciuto molto è l’ho trovato anche adatto al genere scelto. Descrivi minuziosamente ogni scena, i piccoli dettagli, e questo permette al lettore di immedesimarsi perfettamente nel racconto, vedendo con precisione i personaggi, i loro gesti, i luoghi in cui si trovano. Hai parlato di cosa vedesse la protagonista, di cosa sentisse, mi è sembrato come se tu fossi riuscita a coinvolgere tutti e cinque i miei sensi, come se davvero sperimentassi in prima persona la storia intera, vedessi l’ospedale, l’albero dalla finestra, sentissi la voce del dottore e le urla delle madri. Hai curato la trama, ma hai dato molta solidità anche all’atmosfera generale, una caratteristica fondamentale per questo genere un po’ thriller, e di suspence. Poteva essere un disastro, perché potevi rischiare anche di annoiare il lettore o altro, invece hai avuto la capacita di rendere il testo molto dinamico, mischiando bene alle descrizioni anche la parte introspettiva, i flashback e i dialoghi. I flashback, poi, sono stati sicuramente un elemento molto d’impatto del tuo testo, sono stati raccontati bene e inseriti al momento giusto. Una critica costruttiva, se così vogliamo chiamarla, ma sempre del tutto personale, è quella di limitarti un pochino nell’utilizzo degli aggettivi e degli avverbi (questo ha comportato un po’ di detrazione). Sicuramente ti hanno permesso di rendere perfettamente l’idea, considerando che la ‘chiarezza’ è uno degli aspetti principali del tuo modo di scrivere, però alcuni potresti toglierli senza impoverire il testo, al contrario, lo renderesti ancora più scorrevole. Per comodità, ti copio e incollo le prime righe del tuo scritto: ‘… Con lo sguardo ancora appannato, si mise di fretta a sedere: gli arti erano intorpiditi, forse a causa della scomoda posizione in cui aveva passato la notte. Tentando di sistemarsi velocemente i capelli, si passò una mano in mezzo alle ciocche nodose, optando poi per una modesta coda di cavallo che avrebbe temporaneamente nascosto il disastro.’ Qui, per esempio, potresti eliminare ‘scomoda’ (perché se ha gli arti intorpiditi a causa della posizione con cui aveva passato la notte, vien da sé pensare che fosse, appunto, scomoda). Poi, utilizzi ‘di fretta’ e ‘velocemente’ a poca distanza l’uno dall’altro, ma l’idea di velocità del movimento la dai utilizzandone semplicemente uno. Per esempio, se scrivessi ‘si alza di fretta’ e poi inserissi l’immagine di lei che si lega i capelli, me lo immaginerei comunque come un movimento veloce, anche se non lo dicessi esplicitamente. Anche ‘modesta’ (riferita alla coda di cavallo) è un po’ superfluo, poiché legarsi i capelli in fretta comporta un’acconciatura veloce, quindi modesta. Nel primo flashback, inoltre, ci sono un po' di ripetizioni sporadiche (qualche verbo, e dici due volte che la luce lunare filtra dagli alberi, anche se con parole diverse l'immagine è sempre la stessa e io almeno ci ho fatto caso, ma conta che sono fissata perciò non darci troppo peso 😂) Tornando agli aggettivi e agli avverbi: non sono elementi che hanno stonato troppo, affatto, però durante la prima lettura si sono percepiti. Sono davvero elementi minuscoli (difatti il punteggio è alto), ma penso sia utile far notare anche le cose più piccole.

- Utilizzo pacchetto: 5\5;

Il pacchetto obbligava, in sintesi, a utilizzare un segreto. Tu hai proposto una storia davvero interessante, con una protagonista che aveva un trauma da nascondere gigantesco. Mi è piaciuta moltissimo questa tua idea di creare una storia di genere quasi thriller, uno di quelli che mi appassionano di più, e sicuramente anche uno dei più difficili da scrivere! Riuscire a trasmettere l’effetto sorpresa, attribuendogli però anche veridicità, è sicuramente difficile, ma tu sei stata molto brava. Hai rispettato ‘i tempi’ dei personaggi, svelando tutto soltanto nel secondo capitolo, facendo restare i lettori in ansia e in attesa fino alla fine.

- Caratterizzazione personaggi: 5\5;

Iniziamo da Sindy, la nostra protagonista. In realtà, mi sono appena resa conto che il tuo testo non è molto introspettivo, non ti soffermi nel dettaglio sui pensieri dei personaggi, ma sono caratterizzati comunque benissimo! Descrivendone i gesti, scegliendo le frasi giuste, sei riuscita a creare un profilo molto profondo di ognuno. Lei ha un carattere chiuso, ma è ovviamente giustificata dai (molteplici) traumi subiti, e mi è piaciuta anche la tua scelta di renderla più cinica, che depressa. In realtà, non analizzandone nel dettaglio la mente, trasmetti ancora di più l’idea di una persona che non vuole aprirsi, nemmeno al lettore. Insomma, c’è stata molta coerenza tra lo stile che hai utilizzato e l’empatia del tuo protagonista, ed è stato sicuramente un punto di forza che ha permesso di far emergere Sindy al meglio, nel modo più realistico possibile. Quando parlavi della sua infanzia, tramite i flashback, tutta l’innocenza e la paura riemergevano, quindi sei stata anche versatile. Ho apprezzato come all’inizio lei non volesse ricordare, per poi sviluppare la sua psicologia fino al secondo capitolo, nel quale decide di collaborare con il dottore. La figura dello psichiatra penso di volerla inserire al pari di quella di Sindy, mi ha colpito fin dall’inizio con la frase ‘I ricordi fanno parte di noi, che lo vogliamo oppure no. Senza memoria siamo solo delle cellule vaganti’. Nel capitolo finale, nella scena in cui Sindy è sotto ipnosi e gli stringe la mano così forte da fargli male, l’ho proprio adorato, perché ha dimostrato di essere una persona con principi morali forti e che comunque era interessato al benessere di Sindy. Mi è piaciuta molto anche la figura di Martin, per quanto facesse indirettamente del male alla protagonista. Sembrava volesse portare una ‘parvenza’ di normalità nel tuo racconto, anche se la parte in cui parli della sofferenza di Sindy per quella storia d’amore è stata straziante, la buona sorte non è decisamente dalla sua parte!

- Gradimento personale: 4.5\5;

La storia mi è piaciuta moltissimo, sono stata pienamente coinvolta e la trama mi ha entusiasmato, così come le ambientazioni. Questo genere ‘dark’ è appassionante, ma incredibilmente difficile da scrivere, però tu ci sei riuscita molto bene. Ho adorato la caratterizzazione dei personaggi, i flashback sono stati meravigliosi, così come l’idea dell’orfanotrofio e dell’ospedale psichiatrico. La scena in cui corre nel bosco penso sia stata una delle mie preferite, insieme a quella dove ‘confessa’ di aver inflitto la cicatrice sotto al mento dell’antagonista. Non ti ho attribuito il punteggio pieno, però, perché ci sono alcune cose che non sono riuscita a capire, ma non so se tu l’abbia fatto di proposito o meno. Allora, Victor è il colpevole della morte dei bambini, del trauma psicologico di Sindy, (poiché l’ha violentata). Ho dedotto che fosse la stessa persona ad averle sparato, giusto? Non so, magari a distanza di anni, temeva che il proprio nome venisse a galla. Passo a dirti quello che proprio non ho compreso: all’inizio del primo flashback, Sindy a un certo punto è costretta a fermarsi per recuperare le energie, sente il fruscio, una botta in testa e vede il buio. Cosa le è successo? E’ stata picchiata da qualcuno, o semplicemente è svenuta per la fatica? Victor l’ho escluso, perché se fosse stato lui l’avrebbe uccisa come aveva fatto con gli altri bambini, no? Oppure è stato lui, ma in seguito lei è fuggita nuovamente? Poi, nel secondo capitolo, abbiamo un altro flashback durante il quale viene ‘curata’ dai medici, e dal tuo testo si capisce che lei ha vissuto in strada per un po’. Immagino sia successo dopo l’esperienza dell’orfanotrofio, questo significa che dopo la fuga nella foresta era stata rapita da qualcuno e poi lasciata in strada? Ecco, questi elementi mi hanno mandato un po’ in confusione, però in primis io tendo a essere idiota quando si tratta di attivare il cervello (perciò, potrei tranquillamente non aver capito determinate cose per colpa mia), oppure è stata una tua scelta scrivere questo proprio per permettere al lettore di trarre le proprie deduzioni. Comunque, sono sempre piccolezze, la trama principale ovviamente si capisce forte e chiaro.

- Punti bonus: 2\2;

- Totale: 26\27

Recensore Master
13/08/19, ore 19:22
Cap. 1:

Sabriel, eccomi anche qui! Noto con piacere che ultimamente stai pubblicando tantissimo, e sai una cosa? Ti sto dietro molto volentieri, anche perché le tue storie sono piacevoli e interessanti da leggere!
Abbiamo ritrovato Sindy! Allora, c'è una cosa che non mi è chiara, e forse questo l'hai voluto tu proprio ai fini della trama: la ragazza si trova in un ospedale perché è stata ferita o deve essere seguita da uno psichiatra per via di un qualche trauma? O magari entrambe le cose?
Veramente interessante la storia dell'orfanotrofio e anche la comparsa di Martin, anche se ancora non sappiamo che rapporto abbia avuto con Sndy. Insomma, hai introdotto un sacco di interessanti argomenti e situazioni, che adesso non vedo l'ora di approfondire *_*
Complimenti davvero per tutto, in particolare mi piace tantissimo il tuo modo di descrivere i paesaggi e le ambientazioni delle tue storie - te l'ho detto tante volte e lo ribadisco ^^
Alla prossima, spero di trovare presto un tuo aggiornamento! :3

Recensore Master
13/08/19, ore 12:07
Cap. 1:

Ciao Sabriel, caspita, ma quante nuove storie mi stai regalando?
Ovviamente ne sono FELICISSIMA *-*
Oh, ecco che ricompare Sindy… e anche qui mi pongo un sacco di domande: cosa le è successo? Perché si trova in un ospedale psichiatrico? E chi sono tutte queste persone che la circondano? Chi dev'essere condannato per cosa? E perché il dottor Holm sarebbe un ciarlatano?
E soprattutto… chi è questo Martin? Ti giuro che quando ho letto quel nome mi è venuto in mente il mio Martin, ahahahahah, e sai bene che potrei prestartelo volentieri… ahahahah XD
Ovviamente devono sempre venirmi in mente quei due, mi sa che tra le due non so chi sia più in fissa con Martin e Joe, ahahahah!!!!
Sono troppo curiosa di scoprire le risposte a tutte quelle domande, accidenti!!!!
Quando aggiorni di nuovo? Spero presto *-*
Mi piace un sacco l'idea che sia presente anche un ospedale psichiatrico, riesci sempre a creare queste situazioni tragiche e drammatiche, e a gestirle anche molto bene ;)
Complimenti, sono sicura che il contest andrà bene! Attendo il secondo capitolo con ansia :3
Alla prossima <3