Recensioni per
Tra le fiamme
di ImperialPair

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
13/10/20, ore 11:03
Cap. 1:

Ciao cara, come annunciato ho deciso di passare da un'originale e ne ho scelta una che fosse abbastanza corposa.
Ho apprezzato questo breve racconto quasi in forma di lettera e la malinconia che traspare dalle sue righe. Fondamentalmente è la storia di un tragico incidente e di un modo di vivere le relazioni a cui ho assistito spesso (quanta gente ho sentito convincersi di non meritare di essere amata, o di non riuscire a vedere quanto gli altri ci tengano!). Penso che questo sia il punto di forza del racconto, il modo in cui hai affrontato l'interiorità del personaggio e la sua bassa autostima, il suo colpevolizzarsi per la morte di Loren anche quando, in fondo, non c'entra proprio nulla, e il suo realizzare davvero i sentimenti che l'altro prova solo dopo aver compiuto un gesto estremo. Direi che questo rientra appieno nella definizione di angst.
Venendo invece alle note dolenti, ho visto che non eri troppo convinta di questa one-shot quindi magari provo a evidenziare cosa, secondo me, si potrebbe migliorare: innanzitutto, la ridondanza di alcuni concetti che, credo, possano essere tranquillamente tagliati. Il senso metaforico delle fiamme e del fuoco può essere reso senza il bisogno di insistere così tanto su questa sfera semantica, e mi riferisco in questo caso alla scena erotica (fuoco-fiamme-bollente-ardere etc.). Less is more, diciamo: credo che il collegamento con l'incidente che manda a fuoco la casa potrebbe cogliersi lo stesso.
La ridondanza l'ho trovata anche un po' nel concetto espresso da Simon del non meritare amore, più che altro perché viene ripetuto molto spesso e con parole non troppo diverse.
Tornando invece all'incidente, forse questa è la parte su cui ho più dubbi: una candela cade sul tavolo e la casa va a fuoco, questo è ciò che ho capito. Penso due cose: a) messa così, la dinamica dell'incidente e della sua fine così tragica è poco credibile, nel senso che la fiamma della candela per creare un esito così disastroso deve avere un certo tempo per appiccare. Simon, trovandosi lì, avrebbe avuto il tempo di soffocarla in diversi modi (una tovaglia, un tappeto, l'acqua del lavandino visto che stava cucinando...). b) esistono comunque delle scene della letteratura in cui un incidente simile diventa mortale, mi viene in mente la morte di Mrs. Havisham in "Grandi Speranze" (la candela brucia il suo vestito, lei va a fuoco e muore, ma in casa non scoppia un incendio perché lei viene avvolta in una tenda), quindi forse ciò che si potrebbe fare è rendere più chiara la dinamica del perché questa fiamma riesce a divampare. Comunque nulla, è solo un'osservazione che mi è venuta in mente leggendo.
Per il resto, il tuo racconto mi è piaciuto. Spero di non essere stata ipercritica, ma visto che non sembravi convinta ho provato a dare qualche consiglio puramente soggettivo ^^

Complimenti e alla prossima!

Trix

Recensore Master
12/10/20, ore 08:55
Cap. 1:

Diciassettesimo classificato

AtobeTezuka/ImperialPair

Tra le fiamme
 
Tot: 37/50
 
 
Stile: 7/15
 
La storia è scritta in una prima persona al passato, una scelta rischiosa che, in questo caso, è utilizzata per conferire quel sentore di maggiore intimità tra il lettore e il personaggio narrante e che, a storia conclusa, ammetto di aver apprezzato.
Una cosa che ho notato fin da subito è che c’è una certa confusione riguardo l’utilizzo dei tempi verbali, nella primissima parte della storia, dove non è ben chiaro se il narratore stia narrando al presente o al passato, perché nello stesso periodo tendi a usare indistintamente entrambi i tempi verbali, in maniera scorretta. Ti metto qui una frase che è il perfetto esempio di quanto dico: «Non mi è mai saltato in mente che forse potessi essermi sbagliato, nonostante io stesso abbia notato che la nostra relazione ormai durasse da due anni, però, l’idea che tu mi amassi solo per il corpo era così radicata in me che, tutte le tue dimostrazioni d’affetto, mi sono sempre sembrate solo un pretesto per avermi intimamente». I verbi che ho messo in grassetto sono dei tempi relativi a una narrazione presente con eventuale un riferimento a un passato vicino: per cui va bene utilizzare alternativamente il presente e il congiuntivo passato. Il problema sorge quando, nel medesimo periodo, altri verbi (quelli sottolineati) sono coniugati in tempi verbali diversi, nello specifico un condizionale imperfetto, che è un tempo relativo ad avvenimenti passati. La soluzione migliore, a mio parere, sarebbe stata mantenere una narrazione al passato per tutto il periodo, che così risulta essere cacofonico, oltre che grammaticalmente scorretto.
Oltre quanto ti ho segnalato, nel secondo paragrafo è presente un piccolo refuso «c’è sempre stata del fuoco» in cui ovviamente intendevi “stato”, ma ovviamente per questo non ci sono discorsi da fare, si tratta semplicemente di una svista.
Una cosa che invece per me è un vero e proprio errore a livello stilistico è la ripetizione, quando ovviamente non è volontaria o non serve a enfatizzare un concetto particolare: «E le fiamme mi divoravano, mangiando ogni brandello di lucidità, soprattutto quando con le tue labbra incominciavi a baciare tutto il mio corpo e ogni barlume di lucidità rimastomi finiva inghiottito da quella tua bocca». Qui sinceramente non mi è sembrato che tu volessi sottolineare qualcosa in particolare, mi sembra più un errore dovuto all’incuria, del tipo che rileggendolo magari l’avresti modificato. Posso solo suggerirti di fare attenzione prima di postare una storia, perché errori simili fanno un po’ storcere il naso al lettore.
Un’altra cosa che ho notato è che spesso hai problemi con la punteggiatura, che manca dove serve: ti consiglio di rileggere ad alta voce e vedrai che le pause si sistemeranno da sole dove devono. Ad esempio, quando mi scrivi «ero molto testardo lo ammetto» quel “lo ammetto” dovrebbe essere un inciso, e quindi separato dal resto della frase tramite le virgole.
Un’altra frase che mi ha perplessa è questa: «Mai avrei creduto quello sarebbe stata l’ultima volta che avrei sentito il tuo sospiro e che il successivo sorriso mi sarebbe potuto mancare per il resto della vita» dove vi è un refuso, in quanto immagino che al posto di “quello” avresti voluto scrivere “che quella”, ma è proprio il senso che mi sfugge, cosa intendevi con “successivo sorriso”? Magari potresti chiarirmelo, ma per ora rimane un punto un po’ oscuro.
Sempre nel terzo paragrafo è presente un errore grammaticale grave: «Il modo impulsivo con cui mi avevi baciato, aveva finito con il cogliermi completamente alla sprovvista», la virgola dopo “avevi baciato” va assolutamente tolta, in quanto separa soggetto e verbo, che è un errore che non ritengo si possa mai giustificare come una scelta stilistica, è semplicemente sbagliato in ogni interpretazione possibile.
Ti ricordo inoltre che il sì va scritto sempre con la i accentata e che, se stai usando il vocativo, devi usare la virgola per separare il nome della persona dal resto del testo: “Sì, mamma” o “no, Loren?”.
Infine, ti ricordo ancora una volta di prestare attenzione ai tempi verbali: «Nessuno avrebbe rischiato di morire se non fosse davvero innamorato». Qui avrebbe dovuto essere un non fosse stato, perché parliamo di un’azione che si riflette nel passato; mi raccomando presta più attenzione a queste cose, perché turbano parecchio la lettura.
Oltre agli errori di tipo grammaticale che ti ho segnalato, vi sono anche delle frasi che, stilisticamente, mi hanno convinta molto poco. «Quelle trame erano solo un pretesto (…) al solo scopo di» qui la frase viene notevolmente appesantita da quel “al solo scopo di”, avrei privilegiato una costruzione più semplice, come ad esempio il classico “era un pretesto per”.
In conclusione (e mi scuso se sono stata particolarmente puntigliosa e prolissa), la storia è abbastanza complicata da leggere, ma non tanto per lo stile, ma perché più volte il lettore viene distratto dalla presenza di refusi o errori grammaticali. Lasciando da parte per un momento i refusi, che comunque hanno avuto un discreto peso nella valutazione, l’impressione che ho avuto dello stile in cui è scritta la storia non è positiva: la prima persona, sebbene sia una scelta sensata per il tipo di narrazione, in molti punti appare come forzata e innaturale, molte frasi sembrano quasi fuori posto, in una parola, ammetto che questa storia non mi abbia colpito in maniera indelebile.
 
Originalità: 9/10
 
La storia presenta una trama molto lineare – un innamoramento non corrisposto – che non mi ha fatto, almeno inizialmente, gridare al miracolo. Invece, contrariamente alla prima aspettativa che m’ero costruita, la trama ha comunque una sua originalità, che penso risieda nell’utilizzo dell’elemento del fuoco: esso compare nel titolo, in numerose parti descrittive e, infine, come causa della morte di Loren. In questo senso, ho apprezzato il continuo rimando all’elemento, sebbene penso sia abbastanza improbabile che un incendio divampi da una candela. Ovviamente non entro nel merito e non ho tolto punti per questo, ma sinceramente mi sembra un espediente quantomeno bizzarro, in quanto stando a questa dinamica io stessa potrei essere morta almeno tre o quattro volte.
Nel complesso, comunque trovo che la trama abbia una sua originalità, sebbene il punto di partenza non fosse il migliore: poteva essere semplice rendere tutto uno sconfinato cliché, ma ammetto che la storia è sviluppata in maniera gradevole. La cosa che però mi ha fatta desistere dall’assegnarti un punteggio più alto è il fatto che la narrazione rimanga abbastanza piatta, cioè senza particolari colpi di scena o risvolti che ti facciano pensare “wow ma l’autore come ha potuto pensare una cosa del genere?”. Anche la morte di Loren viene suggerita fin dalle prime righe quindi, leggendo, si ha la sensazione che conduca tutto inevitabilmente , verso quella morte che si sa che debba avvenire e, purtroppo in un involontario spoiler del titolo, è anche abbastanza chiaro il come avverrà questa morte.
Per il resto ho comunque trovato la storia gradevolmente originale e per questo ti faccio i miei complimenti.
 
Gradimento personale: 6/10
 
La tua storia si colloca in quella terribile terra di mezzo in cui posso dirti con certezza che non mi è piaciuta, ma non mi è nemmeno dispiaciuta in maniera così drammatica. Sicuramente un ruolo molto importante lo ha giocato lo stile, come ho diffusamente scritto nella lunghissima valutazione precedente, ma di per sé non ho trovato la storia sgradevole.
È una storia molto semplice, con alcuni punti positivi, come il rimando al fuoco di cui ho parlato prima, ma nel complesso l’impressione che mi ha suscitata è stata per lo più neutra. Non mi ha coinvolta particolarmente, probabilmente in ciò è stato complice lo stile, perché sono state veramente troppe le volte in cui mi sono fermata e ho dovuto rileggere alcune parti perché non le capivo subito o non mi suonavano bene.
Nel complesso, la storia è comunque carina, l’idea in sé non mi è dispiaciuta più di tanto e trovo che sia sviluppata discretamente, quindi ho comunque scelto di non essere particolarmente severa e darti la sufficienza.
Ne approfitto, dato che qui ho scritto veramente poco, per segnalarti una cosa: io avrei mantenuto la storia su un rating giallo e avrei tolto il genere erotico, perché penso che di erotico abbia veramente molto poco, cioè è un genere che è secondario rispetto agli altri da te indicati nelle note dell’autore. Ovviamente ciò non ha assolutamente influito sulle valutazioni, ma volevo comunque segnalartelo perché è una riflessione che ho maturato nel corso della lettura.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
 
Questo è stato il parametro che ho apprezzato maggiormente, se devo essere sincera: essendo la storia scritta in una prima persona singolare, ampio spazio è dedicato all’introspezione del personaggio, che risulta essere voce narrante e soggetto della vicenda. Ho apprezzato il profondo cambiamento interiore che attraversa Simon, fin dalle prime righe della storia, nel suo progressivo rendersi conto di aver sottovalutato i sentimenti di Loren, fraintendendolo. Il fatto che lui si renda conto di essere stato ingenuo, per non dire cieco, è straziante, come ogni realizzazione avvenuta in quel fatidico “troppo tardi”.
Di Simon ho apprezzato molto l’evoluzione, all’interno della narrazione, e l’alternanza che hai usato tra tiepida consapevolezza del famoso “troppo tardi” e il suo ripercorrere sentimenti ed emozioni passati, quindi facendo riferimento a fatti di cui era appunto convinto in un momento passato.
Non ho valutato la caratterizzazione di Loren, in quanto non è un personaggio “attivo” (che gioco di parole terrificante) nella narrazione, ma rivive solamente nel racconto di Simon e, devo dire, è una scelta che ho avuto modo di apprezzare.
 
Utilizzo del genere Angst: 5/5
 
Il genere è presente e correttamente utilizzato all’interno della storia.

Recensore Junior
05/12/19, ore 12:20
Cap. 1:

6. AtobeTezuka – Tra le fiamme





Stile 4.5/5:


Hai utilizzato la prima persona e i tempi verbali rivolti al passato. Adoro particolarmente la narrazione interna e dunque non posso non aver apprezzato queste scelta stilistica. Nonostante sia riuscita a conferire una buona espressione alla storia, con una buona punteggiatura, hai spezzato troppe volte il testo e questo mi ha un pochino rallentata nella lettura.



Trama e Originalità 8.5/10:

La trama della storia è molto semplice: abbiamo Simon che è insicuro dei sentimenti che Loren prova per lui. Infatti, crede che quando fanno l’amore, Loren lo consideri come sesso fine a se stesso. Simon lo vede come un ragazzo altolocato e che vuole tutto e tutti ai suoi piedi ma, la verità è che Loren ama Simon a tal punto da arrivare a sacrificare se stesso per salvarlo dalle fiamme.

La trama scorre fluida, tranne per un piccolo dettaglio che trovo poco realistico, ovvero: la candela che cade sul tavolo e fa divampare un incendio.

Nel testo ho trovato molti riferimenti al titolo e il fatto di richiamarlo al lettore, con parole mirate, lo trovo parecchio originale. È una caratteristica narrativa che adoro molto e quindi, da questo punto di vista, nulla da ridire.


Caratterizzazione e Introspezione dei personaggi 10/10:


I protagonisti di questa storia sono Simon e Loren. Hai scelto di utilizzare la narrazione interna e dunque la caratterizzazione e l’introspezione di maggior spicco è decisamente quella di Simon. Devo farti i miei complimenti: sei riuscita a dare definizione anche al personaggio di Loren, nonostante l’evolversi della scena la guardiamo da un unico punto di vista.

Loren è un ragazzo dolce e affettuoso, a suo modo. Non esprime i suoi sentimenti in maniera plateale ma con i piccoli gesti e Simon non sembra averlo afferrato subito. Infatti, lo hai descritto come un ragazzo testardo, ottuso e poco sicuro di sé.

Hai svolto decisamente un lavoro fantastico in questo parametro, i miei complimenti!


Utilizzo del pacchetto 3/5:


Dal mio punto di vista, non hai centrato perfettamente il sottogenere proposto dal pacchetto. La storia ha un’impronta perlopiù drammatica, ha poco di erotico se non un piccolissimo accenno.

D’altro canto, la frase è stata perfettamente inclusa. Mi piace moltissimo il contesto nel quale l’hai inserita!


Gradimento personale 8.5/10:


Ho amato parecchio la ciclicità che hai conferito alla storia, che parte dal titolo e continuamente troviamo spunti nella lettura, che lo richiamano. Interessante questa scelta narrativa. Inoltre, immergermi nelle turbe mentali di Simon nei confronti di Loren, mi ha fatto vivere a pieno la sua insicurezza, la sua fragilità. Di contro, la storia ha poco di erotico ed essendo io amante del genere, mi aspettavo qualcosa di più!



Totale: 34.5/40

Recensore Master
09/09/19, ore 09:22
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per rilasciare la recensione premio del contest 'di fiori, amori e passioni'. Mi piacciono le originali, in particolar modo se slash, così mi ci sono catapultata sopra (buona fortuna per il contest, tra l'altro). Sono davvero contenta di averlo fatto, anche se sarò depressa per tutta la giornata (come minimo). Una storia davvero drammatica, il tuo stile abbastanza 'cupo' si è anche adattato molto bene alla tipologia di tematica narrata. L'introspezione è accurata, ed è straziante pensare a come il protagonista resterà per tutta la vita con questo rimorso, con questo senso di colpa. Non soltanto perchè è stato lui ad insistere per mangiare a casa propria, ma perchè Simon ha sempre pensato che l'altro pensasse solo al sesso, quando poi ha sacrificato la sua stessa vita per quella dell'altro. Non ho riscontrato errori grammaticali, tranne questo di battitura: 'Sì, i genitori Loren l’hanno cremato...' - 'di' Loren.
Per il resto, la lettura è stata scorrevole, e sicuramente sei riuscita a coinvolgermi empaticamente.
A presto! ^^

Recensore Master
28/08/19, ore 19:17
Cap. 1:

Ciao Imperial, partecipiamo allo stesso contest e ho pensato di leggere la tua storia, mi ha attirata il titolo. Secondo me non devi avere ripensamenti, io la trovo perfetta così, preziosa, vera. L'amore di Loren per Simon traspare dalle righe, nonostante quest'ultimo non riesca a vederlo per la sua fragilità. Non sei mai scaduta nel volgare, né nel banale. La relazione che racconti è dolce, intensa, passionale. L'amarezza del finale mi ha lasciata col fiato spezzato, ma la OS, secondo me, è meravigliosa così com'è, perché mi ha portato via un pezzo do me. Molto brava, complimenti. In bocca al lupo per il contest! :)