Quanta struggente intensità in questa ff Mgrandier |
Bellissimo racconto grazie :) Amo come scrivi, l'immagine che dai del generale e soprattutto il lieto fine per questi innamorati! |
Ciao Maddy! Sono in ritardissimo lo so ma la vita reale incalza e lascia poco spazio al resto. In questo periodo poi.... con questa psicosi dilagante siamo "quasi" alla frutta. Ho riletto il primo capitolo ed in rapida successione il secondo, non mi dilungo a farti complimenti perché già sai come la penso e che sei bravissimissima! Una frase mi ha tormentato durante la seconda parte del capitolo: "Quando gli Dei vogliono punirci avverano i nostri desideri" non ricordo dove l'ho sentita o letta ma è calzante. Ho vissuto tutto il tormento e l'insoddisfazione per una vita cercata e trovata ma che si rivela essere la peggiore scelta da fare. La solitudine tanto ambita ed inseguita si è rivelata una prigione dell'anima, perché quando non hai nessuno con cui condividere vittorie e sconfitte tutto perde di significato. . . |
Una storia che si conclude rapidamente ma non in modo affrettato. E soprattutto che si conclude con il generale! Mi piace quest'uomo lasciato alla sua solitudine, che si arrabbia ma nello stesso tempo ripensa a quello che ha fatto, molti anni prima. Anche perché credo che quell'involto non possa essere che una copertina infantile. |
Ciao! Arrivo con un ritardo vergognoso. Il capitolo mi piace molto. Mi piace l'escamotage di far scrivere una lettera dal generale, mi interessa moltissimo l'ipotesi che Andre' abbia confessato quello che ha fatto. Ancora di più mi intriga il fatto che Oscar lo difenda e neghi che ciò sia avvenuto. A questo punto vado curiosa leggermi il capitolo successivo! Brava. |
Con immenso ritardo riesco a trovare il tempo per lasciarti un pensiero. A volte la vita ci prende nel suo vortice e resto una lettrice silenziosa. Anche stavolta ha centrato perfettamente il bersaglio. Nel primo capitolo ho sempre pensato che a fuggire fosse stato Andrè fino alla rivelazione finale. Quanta tenerezza questa Oscar che parla di sé al maschile che si ostina caparbiamente a negare la propria natura . D'altronde all'epoca una donna aveva davanti ben poca scelta sposa o suora. Poi alcune grazie alla propria intelligenza, scaltrezza e talento riusciva ad emergere ma davanti al mondo era sempre la moglie di o la figlia di. |
E così Oscar va a riprendersi ciò che è “suo” : la sua anima, quella che lui aveva risucchiato via con quel bacio rubato. |
Un solo uomo... |
Che storia meravigliosa! L'ho divorata, tutta insieme, e mi ha colpita davvero tanto. |
A dir la verità la conclusione di questa storia è pienamente degna di tutto quello che hai voluto esprimere con l'originale percorso di metamorfosi che porta Oscar a modificare quasi completamente le sue idee, ma soprattutto il suo percorso di vita. Mi spiace però che sia finito tutto di già! |
Cara Maddy mi è piaciuto il finale. Inaspettato, dolce, rassicurante. Bello. Mi è piaciuto come hai giocato con le parole nei titoli dei capitoli: un - uomo - solo. Le varie combinazioni danno una valenza diversa a queste parole basiche. Nell'ultima ci lasci una sensazione positiva, rincuorante. Le hai fatto capire in tempo quanto è importante quell'uomo per lei che non smetterà mai di sentirsi uomo ma senza fuggire dal proprio essere donna. Oscar finalmente si accetta e accetta di essere amata. Fondamentale l'intervento del Generale che resta volutamente nell'ombra, anche lui prende coscienza di quello che la figlia è realmente: un soldato ma anche una donna che può essere amata solo da un uomo. Brava. Avrei voluto che ci fossero altri capitoli. |
Carissima Maddy, speravo che il tuo viaggio all’interno dei pensieri e delle sensazioni di Oscar continuasse ancora un poco, ma tu avevi già deciso fino dove avresti voluti farli giungere insieme, fino a fare squarciare i cieli di Oscar e liberarli dai concetti e dalle sovrastrutture che la rigida educazione paterna gli aveva imposto. Persino il generale si era accorto di qualcosa che era sempre stato sotto i suoi occhi ma che per indole e per partito preso non aveva mai voluto indagare oltre ben sapendo che il comportamento di sua figlia e di colui che le aveva messo accanto era sempre stato e sarebbe sempre stato irreprensibile. Ma anche sotto i suoi occhi certi atteggiamenti non potevano rimanere inequivocabili pur sempre nel rispetto dovuto, li aveva visti mutare e sicuramente c’era un tormento in tutti e due e la prova è stata la partenza, fuga?, di Oscar per la Normandia, senza il suo fedele compagno. Doveva esserci una spiegazione che ha ottenuto con un confronto proprio con colui che era rimasto e che si stava macerando il cuore e la mente nel rimorso per ciò che aveva fatto. Da uomo integerrimo ha ascoltato e dovuto punire l’accaduto mantenendo però al contempo il totale rispetto verso quell’uomo che aveva un’unica colpa oltre ad essersi innamorato della figlia, non essere un nobile, al quale penso avrebbe concesso serenamente la mano di Oscar che avrebbe potuto così continuare ugualmente nella carriera militare continuando a portare lustro alla famiglia. Ma si sa che i piani degli uomini sono assai diversi. Il confronto con la figlia è stato esaustivo, lui aveva già compreso molto più di quanto non abbia fatto trasparire dalle sue parole se non che voleva solo la verità. E Oscar quella verità gliela ha donata, tornando a casa e tornando per il “solo uomo” per il quale avrebbe potuto rivedere le proprie scelte di vita. L’unica persona che nella solitudine di quei giorni continuava a ricercare in ogni dove, facendole percepire una mancanza simile all’apnea che ti lascia stravolta. E così recandosi nelle segrete non sapeva cosa e come lo avrebbe trovato, ma non le importava, ciò che contava era far sapere che lei era tornata per lui e solo per lui e quando lo vede con il volto chino ancora bagnato dalle lacrime il suo cuore ha un cedimento e gli si avvicina e con tenerezza estrema lo accarezza sperando di alleviargli il dolore non fisico quanto morale per il castigo ricevuto. Andrè è sorpreso ma sempre docile e pacato nei comportamenti, non approfitta della situazione, lascia che sia lei a trovare il tempo e le parole per confermare ciò che pensa anche lei provi per lui, e quando questo avviene, tutto quello che è stato viene accantonato perché ora ci sono nuovi progetti da approntare se entrambi avranno il coraggio delle loro intenzioni. Bello il momento in cui Oscar vuole rubare un bacio ad André esattamente come aveva fatto lui in una sorta di legge del contrappasso, ciò che mi hai fatto tu ora lo subisci, e con infinito piacere. Finalmente riemergono dalle segrete in cui era stato rinchiuso, conscia del fatto che suo padre aveva scritto quella missiva per farla venire allo scoperto e farle ammettere ciò che era: una donna con a fianco un uomo che la amava di un amore unico e indissolubile che la supportava e la completava, e di cui ella stessa non sapeva di avere così tanto bisogno. La chiusa finale sulla scena del Generale mi è piaciuta molto, hai dato un vero risalto a questa figura che nell’anime è così distaccata da non sembrare neanche un genitore ma solo e proprio un generale; gli hai ridato quell’umanità che ho sempre pensato possedesse, e che se si fosse concretizzata veramente, probabilmente avrebbe concesso a questi due giovani di vivere il tempo che la rivoluzione avrebbe loro concesso con serenità e amore, pur non stravolgendo il finale tragico che poi ci sarebbe stato, ma consapevole anche lui che avrebbe vissuto non più solo e soprattutto non più con l’ostinazione di dover portare avanti il casato. Mi complimento ancora con te per questo lavoro che ci ha permesso di intravvedere quei momenti di Oscar passati in solitaria forse alla ricerca di se stessa ma che avrebbero dovuti essere approfonditi e tu lo hai fatto egregiamente. Spero che tu e la tua magica penna continuiate a farci sognare sondando mondi e momenti passati in sordina nell’anime, riempiendoli magari di tutti quei missing moment che rendono l’opera tutta ancora più completa, più rotonda, avendo la possibilità di notare tutte le sfumature che vanno dal bianco al nero passando però fra una variegata schiera di sfumature di grigi dove sono nascosti sentimenti e pensieri. Mi scuso per il lungo commento, lo avevo pensato in un modo ma poi le dita sulla tastiera hanno cominciato ad andare da sole e non sono riuscita a fermarle. Ti ringrazio per la compagnia e le riflessioni e con affetto ti aspetto presto! |
Monsieur Oscar se ne è andato, credo per sempre. Non so se saprò trovare le parole per dirti quanta emozione mi ha suscitato questo capitolo a partire dal timore crescente percepibile nei passi di Oscar che si avvicina alla cella, passando per il loro confronto sino alla rinascita di Oscar, finalmente consapevole di ciò che è e di ciò che vorrà essere. Mi ha particolarmente affascinato il modo in cui hai saputo dipingerla bella e femminile pur senza ricorrere ad alcun aggettivo per definirla...eppure è lì radiosa ed affascinata in ogni frammento di sé allacciata a quell'uomo meraviglioso che l'ha rispettata e attesa, che si è condannato in modo esemplare per ciò che le ha fatto e che, davvero, non sarà mai più solo. |
Complimenti, davvero, questa storia è un piccolo gioiello. Breve e concisa, ma adeguatamente sviluppata. È una gradevole ed eloquente versione di come questi tormentati personaggi avrebbero potuto ottenere un auspicabile riscatto, tramite una generale presa di coscienza. |
Questa storia merita: merita perché André prende coscienza del suo terribile gesto, e si ritiene degno di essere punito; merita perché mostra il tormento di Oscar; merita perché mostra la riconciliazione di due anime tormentate. |