Recensioni per
Quello che loro vorrebbero
di Isidar Mithrim

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/02/22, ore 15:24

Questa è una delle prime storie tue che mi ero segnata di recensire, mi spiace riuscire a farlo solo ora, mannaggia, ma vabbé, avendo scoperto il tuo profilo solo il mese scorso, alla fine non sono nemmeno così in ritardo, no :P?
Io adoro le scene di confronto fra Harry e Teddy; quei due non sono solo padrino e figlioccio, ma due anime maledettamente simili, con una storia dai tantissimi punti in comune, ed è quindi più che naturale che Teddy si rivolga proprio al padrino per una questione tanto delicata. Non solo perché Harry è il suo tutore e il suo punto di riferimento ma, soprattutto, perché lui più di chiunque altro è in grado di capire cosa significhi fare i conti con le figure assenti eppure presenti dei genitori morti. Né lui né Harry potranno mai sapere veramente cosa Tonks, Lupin, Lily e James avrebbero desiderato per loro. Possono solo immaginarlo. Eppure una cosa la possiamo dare per certa: tutti e quattro questi genitori avrebbero voluto vedere i loro figli felici, a prescindere da dove avessero abitato. E' giusto che Teddy trovi la felicità a Hogwarts e soppianto la tristezza dei ricordi della battaglia con immagini nuove: credo che i suoi genitori non potrebbero chiedere di meglio, è il modo più bello per onorare il loro sacrificio ^^

Una storia bellissima e profonda, ancora una volta ti faccio tanti complimenti!

Leila

Recensore Veterano
07/05/20, ore 22:46

Dunque.
Mi è piaciuta molto questa storia.
Il legame tra Teddy ed Harry è, di per sé, indubbiamente dolce e le storie che vi si rifanno non possono che inevitabilmente possedere questa dolcezza. E questa storia non fa eccezione.
Eppure mi hai stupita. Di tutte le preoccupazioni che, leggendo, immaginavo turbassero il piccolo Teddy, quella reale su cui hai costruito la storia non me l'aspettavo. Nonostante questo, più ci penso, più credo che - quella da te descritta - sia una scena assolutamente perfetta.
Ho approvato tutto, sin dalle premesse su cui hai impostato il racconto; l'atteggiamento di Teddy, il suo modo delizioso di interagire con i piccoli Potter, il rapporto che lo lega agli adulti che popolano la sua quotidianità: ognuno di questi elementi è stato ben studiato e inserito con abilità, con delicatezza. Ma, naturalmente, la parte pregnante, quella che ho apprezzato maggiormente, è quella centrale: la chiacchierata tra i due orfani, il padrino e il suo figlioccio.
Come dicevo all'inizio, nonostante non me l'aspettassi, mi si è stretto il cuore quando ho finalmente compreso il motivo dell' inquietudine di Teddy. Il timore di poter stare bene, essere felice persino, nel luogo stesso in cui la vita dei suoi genitori si è interrotta, in cui la sua stessa vita - di Teddy - è mutata radicalmente, irreversibilmente... è una motivazione davvero forte. E, in un certo senso, profonda. Intelligente e indice di profonda sensibilità.
Mi ha colpito tanto anche il discorso sulle scelte pronunciato da Harry. Mi è piaciuto il tuo Harry, che ormai padre, è maturo e si comporta da perfetto padrino. Eppure, come nota anche il tuo Teddy, non è saccente, non finge di non essere mai stato anche lui ragazzo. Di non essere stato anche lui un orfano, con paure da orfano. Mi sono piaciute le parole che hai scelto di fargli dire poiché, attraverso di esse, ho rivisto l'Harry dei libri, con tutti i suoi tormenti, la sua disperata ricerca d'amore, la solitudine, l'incertezza, la necessità di dover crescere in fretta e, in fondo, da solo. Credo che Teddy, per quanto sia triste pensarci, non avrebbe potuto avere padrino migliore di Harry. E, come hai ben scritto tu, il piccolo Lupin lo sa, sa che le parole del padrino non sono dette a vuoto. Sono sincere, vissute sulla propria pelle e, per questo, inestimabili.
Davvero, ci sono tante cose che mi hanno colpito, ma credo che sia questa la sintesi dei sentimenti suscitati dalla lettura di questa storia.
Mi hai colpita.

P.S. uno dei pochi casi in cui le note sono interessanti quasi quanto la storia! Si nota una certa tendenza all'approfondimento, da parte tua, che si riverbera poi nei tuoi scritti^^
(Recensione modificata il 07/05/2020 - 10:49 pm)

Nuovo recensore
21/04/20, ore 10:51

Trovo che questa fanfiction sia molto bella, inoltre ci fa entrare nell'ottica de ruolo di Harry nella vita di Teddy.

Recensore Master
06/09/19, ore 12:18

Ciao :-)
Questa storia è molto profonda, complimenti! Sinceramente non avevo mai pensato che Teddy potesse soffrire all'idea di andare a scuola laddove sono stati uccisi i suoi genitori (Ginny mi ammazzarebbe). Diciamo che pensavo più in generale al ricordo della guerra...
Il rapporto tra Teddy e Harry è sempre molto bello e ben descritto. Allo stesso modo mi piace l'affetto che lega i fratelli Potter a Teddy, l'ho sempre visto come il loro fratellone maggiore.
È bello che Harry gli abbia consegnato la mappa del malandrino anche se appunto la Rowling diceva che la recupererà James (ma tutto può succedere no?), anche perché apparteneva anche a Remus. Nel terzo libro Remus dice a Harry che i Malandrini e specialmente Ramoso ci sarebbero rimasti male se lui non avesse scoperto almeno un passeggio segreto... Ma chissà da padre cosa avrebbe pensato...
Spero di leggere presto qualcos'altro su Teddy.
A presto,
Carme93

Recensore Master
04/09/19, ore 22:30

Ciao!
Non sai quanto mi abbia fatto piacere trovare un tuo aggiornamento: poi in una data così significativa (io ogni anno mi riprometto di scrivere qualcosa appositamente, e poi me ne ricordo ogni volta troppo tardi... che disastro XD).
Questa storia è davvero deliziosa: tenera al punto giusto, a tratti commovente, con i giusti richiami ad alcuni dettagli che inevitabilmente fanno presa sull'attaccamento sentimentale ad alcuni momenti Canon (i poster in camera di Sirius!), ma senza mai calcare troppo la mano, rendendolu sempre e comunque funzionali ad arricchire la trama.
Le storie sulla nuova generazione che vedono questi rapporti d'affetto sereni, concreti, fatti di piccoli gesti che dimostrano quanto i personaggi siano tridimensionali mi piacciono sempre tanto, e credo che tu sia stata bravissima a costruire quest'atmosfera piena di tenerezza e della giusta malinconia.
La scena iniziale è stata proprio spassosa, e ha mostrato benissimo quanto Teddy sia parte integrante della famiglia di Harry: i bimbi che assistono tutti divertiti allo spettacolo dei capelli di Teddy è qualcosa che riesco a immaginare benissimo, e mi ha ricordato (che colpo al cuore!) gli spettacoli di Tonks e del suo naso per intrattenere Ginny e Hermione.
Molto tenero anche che Andromeda abbia lasciato a Teddy e ai Potter del tempo da soli: dimostra di avere molto tatto e molta stima del padrino di suo nipote.
Il fatto che la stanza di Sirius sia diventata il luogo delle "conversazioni serie" fra padrino e figlioccio mi commuove oltre ogni dire. Davvero, è un dettaglio che adoro, e sono certa che anche Sirius, nonostante il suo odio per Grimmauld Place, ne sarebbe stato felice. Del resto, se fosse sopravvissuto, avrebbe amato immensamente Teddy, quindi mi piace molto che, almeno in qualche modo, faccia comunque parte della sua vita.
Le paure di Teddy sono così comprensibili che mi stringono davvero il cuore: nessun bimbo dovrebbe essere costretto ad affrontare situazioni del genere. E, ti sembrerà assurdo, ma questa è la prima volta che rifletto sul fatto che Teddy, andranno a Hogwarts, dovrà vivere nei luoghi in cui i suoi genitori sono stati uccisi. È ovvio, in realtà, ma è un pensiero che mi ha colpita solo adesso, ed è stato un pugno allo stomaco.
Harry è proprio il padrino che speravo diventasse: attento, pieno di tatto, ma così umano nelle sue stesse sicurezze... piace tanto anche a me il fatto che non abbia paura ad ammettere di non conoscere qualcosa. Quello che ci fai intravvedere di loro, con le visite a Godric's Hollow, il fatto che Harry lo abbia pian piano reso partecipe anche delle proprie tragedie è dolcissimo.
E trovo che abbia trovato il modo perfetto per rassicurare Teddy: perché sì, per noi è ovvio che Tonks e Remus sarebbero felicissimi di sapere Teddy sereno e felice a Hogwarts, ma è naturale che per Teddy non sia altrettanto ovvio.
Ho apprezzato tanto anche il rapporto fra Teddy e Ginny: non lo mostri direttamente, ma con piccoli gesti fai capire quanto anche loro siano legati, ed è una cosa che mi piace tanto, visto che spesso viene totalmente snobbato (e sì, guai a dimenticare cose tanto dolorose per la piccola Weasley!).
Il finale, poi, è perfetto: la Mappa è eredità legittima anche di Teddy, e trovo perfetto che Harry gliel'abbia donata prima della sua partenza (e quel sottile invito a condividere, come un fratello maggiore, il segreto con James mi ha fatta sciogliere!).
Davvero, è una storia che scalda il cuore, è stato proprio un piacere leggerla.
E, come sempre, è un piacere leggere le tue fantastiche note, con tutti i tuoi ragionamenti e le tue congetture (la Rowling suderebbe freddo, invece, ma possiamo perdonarle alcune incongruenze, dai).
E, se all'inzio avevo inteso che Harry vivesse a Grimmauld Place e mi era venuto un po' un coccolone, trovo invece plausibile che, con la mente meno accecata dal dolore, l'abbia conservata come "appoggio" in città.
Insomma, davanti a storie tanto curate anche nei più piccoli dettagli avrei mille altre cose da dire, ma direi che ho scritto già fin troppo.
Sono davvero contenta di aver avuto di nuovo l'opportunità di leggerti!
A presto, e ancora complimenti!