Recensione premio per la "Storia che mi è piaciuta di più" del contest "Titoli a Catena" - 1/1
Ciao Kim ^^
Come da te consigliato, eccomi qui a leggere della prima volta di Joe; una prima volta che sicuramente non è stata come se l'aspettava e che, in qualche modo, l'ha segnato.
Innanzitutto voglio chiederti come ti sia venuto in mente di creare degli OC come Joe e Martin; come ti sia venuta l'idea (meravigliosa) di dar vita a un personaggio come Joe, cieco dalla nascita, che tuttavia vive delle forti emozioni e non si lascia abbattere dalla propria diversità, percependo il mondo in un modo ancor più intenso rispetto a chi invece può guardarlo. Penso seriamente che le tue storie su di lui infondano un grandissimo coraggio a chi, magari, vive la vita in modo diverso rispetto a quella che consideriamo normalità; Joe è una tua creatura, ma il mondo è pieno di tanti Joe che dovrebbero essere affiancati da altrettanti stupendi Martin a prendersi cura di loro, amandoli sinceramente! <3
Detto ciò, passo alla trama. Questa prima volta è stata sicuramente traumatica; non si è trattato di una vera e propria violenza, ma la violenza c'è comunque stata, seppur in forma diversa e forse più blanda. Lo sconosciuto ha palesemente sfruttato Joe, approfittandosi non tanto dell'handicap fisico quanto della situazione psicologica in cui si trovava (situazione nella quale poteva trovarsi chiunque, indipendentemente dal sesso, dall'orientamento sessuale e da diversità/patologie fisiche). Il protagonista, debole in quel momento, desideroso soltanto di sentirsi accettato e voluto almeno una volta da qualcuno, si è lasciato andare all'alcol e a scelte che, a mente lucida, non avrebbe sicuramente fatto. Il titolo per la storia è quindi sicuramente azzeccato, perché questa prima volta è stata davvero la scelta sbagliata nel posto giusto. E, ti dirò, alla fine dei conti mi sono anche chiesta se Nathan fosse davvero il nome di quel ragazzo...
Mi è piaciuto poi il modo in cui hai descritto il rapporto, amalgamando il piacere all'inevitabile dolore fisico e al pizzicore - chiamiamolo così - che tormentava Joe, facendogli chiedere se effettivamente quella fosse stata la scelta giusta; solo verso la fine lo vediamo desideroso di sottrarsi, anche se purtroppo non ci sarà scampo. Oltre questo mix di sensazioni, mi è anche tanto piaciuto - e non solo ora, questa è una cosa che mi piace sempre! - il modo in cui descrivi ogni singola cosa dal punto di vista di Joe, di un ragazzo cieco che non sa di che colore siano effettivamente i colori (scusa la ripetizione) ma che, tuttavia, ha un modo tutto suo d'intendere il mondo, non rimpiangendo di non poter vedere poiché, in realtà, lui vede... in maniera diversa, più intensa, più profonda, ma vede!
E poi la parte finale... oh *__* ma quanto li amo questi due?! Sono stata felice della tua scelta d'inserire, nonostante l'episodio drammatico, un piccolo stralcio d'amore, brevi momenti di tenerezza (se continuo di questo passo, leggendo le tue storie così pregne di romanticismo, diventerò una romanticona incallita xD) che hanno contribuito a rendere un po' meno "pesante" il carico emotivo della storia, ma non per questo meno importante.
L'ultima cosa della quale voglio complimentarmi, poi, è la decisione finale di Joe (che comunque è nata dalla tua mente) di ritornare in quel luogo: «Non voglio che il passato mi rovini la vita. E non voglio che un idiota rovini la bellezza di questa spiaggia.»
Questo, purtroppo, è un errore che commettiamo tutti (o almeno moltissimi di noi): lasciare che qualcosa/qualcuno legato a un evento spiacevole rovini un bel luogo o quello che, per la maggior parte, è un bel ricordo. Appena ho letto di Joe ritornato su quella spieggia, subito ho pensato a questo, al fatto che io non ce l'avrei fatta a ritornare lì perché - purtroppo - mi lascio condizionare dalle situazioni. E' una cosa alla quale sto lavorando e che spero di risolvere un giorno, ma ha avuto ragione Martin nel dire che ci vuole coraggio; coraggio che, proprio come Joe, spero prima o poi di trovare!
La storia è scritta molto bene, con uno stile semplice e pulito che invoglia alla lettura senza stancare mai. C'è qualche ripetizione, ma roba da poco che, tutto sommato, non disturba; probabilmente si tratta più che altro di una mia turba mentale xD
Grazie per avermi segnalato questa storia, l'ho letta davvero con molto piacere, esattamente come leggo ogni cosa che riguardi questi due dolcetti e che sia stata scritta da te <3
Ciao Kim, alla prossima ^^ |