Nona classificata al contest "My beloved villain"
Grammatica e stile: 7,7/10 (3,9 grammatica + 3,8 stile)
Riporto, di seguito, i refusi e gli errori grammaticali riscontrati, con il relativo punteggio detratto.
In generale, ho riscontrato un uso scorretto della punteggiatura associata al discorso diretto: spesso, infatti, manca il punto a chiusura di un discorso diretto che termina anche il periodo, così come manca al termine di una frase che precede un discorso diretto, benché anche questa chiuda il periodo. (-0,3, per il fatto che l’errore sia ripetuto lungo tutto il testo)
Capitolo I
”per le vie di Approdo del re l’odore dei fiori lasciati a marcire sui banchi del mercato cittadino si mescolava con la fragranza del pane appena sfornato e le interiora di pesce eviscerati” ---> ”e le interiora di pesce eviscerate”, refuso.
” Ma da quando il re aveva fatto il suo dovere e l’aveva resa portatrice del legittimo erede dei Sette regni aveva imparato che era meglio fare a meno delle pietanze a base di cavolo e stranamente anche a quelli con il miele” ---> ”e stranamente anche a quelle con il miele”, refuso.
”Marito Rmio ti chiedo scusa, sono molto stanca” ---> ”Marito mio”, refuso.
”strinse le mani intorno, occhi nei occhi” ---> occhi negli occhi, refuso.
”nessuno poteva lasciare quegli occhi, erano qualcosa di intenso e di magnetico, c’era malizia, intelligenza, ingenuità” ---> Poiché ci sono più soggetti singolari collegati da asindeto, il verbo va al plurale. (-0,2)
”E tu sei un re e un re deve fare tutto ciò può fare per la sua famiglia e il suo popolo” ---> ”tutto ciò che può fare”, refuso.
”Il re di discostò appena dal volto di sua moglie” ---> ”si discostò”, refuso.
Capitolo II
”Aveva dimenticato come fosse il caldo di Approdo del re, era un caldo mite ma al contempo appiccicoso e snervante i lunghi abiti non facevano filtrare nulla, si sentiva soffocare” ---> Manca un segno di punteggiatura tra ”snervante” e ”i lunghi abiti”. (-0,1)
”nei giorni era nata la sensazione che potuto renderla ancora felice, amarla” ---> ”che avrebbe potuto renderla ancora felice”, refuso.
Capitolo III
”la sua ancella notato che mentre versava da bere svuotava una fiala” ---> ”La sua ancella ha notato”, refuso.
”eppure ogni suo senso era in all’erta per captare ciò che stava succedendo accanto a sua nipote” ---> ”in allerta”. (-0,1)
”Margaery con molta difficoltà riuscì a alzarsi e a mettersi seduta” ---> ”ad alzarsi”: la d eufonica è obbligatoria, dato che la parola che segue la preposizione inizia con la stessa vocale. (-0,2)
”Myrcella aveva ragione è a servizio della regina Cersei” ---> Manca un segno di punteggiatura tra ”ragione” ed ”è”. (-0,1)
”non aveva altro da dire era tutto nelle mani del piccolo uomo che le avevano dato come marito” ---> Manca un segno di punteggiatura tra ”dire” ed ”era”. (-0,1)
”Rimarà comunque un omicidio e non voglio che lo dimentichiamo, mai” ---> ”Rimarrà”, refuso.
Capitolo IV
”sfuggiva dalle spire della sua septa e si gettava in meno al cortile” ---> ”in mezzo”, refuso.
”ora che il suo Primo cavaliere era andato al Nord per capire se le voci su Sansa fossero vero l’unica persona che sentiva sua alleata tra quegli avvoltoi era suo zio Kevan” ---> ”fossero vere”, refuso.
”Così cominciò la fine di Cerseri Lannister” ---> ”Cersei”, refuso.
”sapevi di essere una moglie trofeo, ma a te importava soltanto dei tupi figli” ---> ”dei tuoi figli”, refuso.
”aveva rifiutato il cambio che Jena le aveva portato su ordine della regina prima dell’incontro incontro che aveva provato a evitare” ---> ”prima dell’incontro”, refuso.
” La sicurezza è la prima cosa che se va quando si cade così in basso” ---> ”che se ne va”, refuso.
” farebbe meglio a morire e avvizzire prima di vedere che razza di madre che gli sia capitata” ---> ”che razza di madre gli sia capitata”, refuso.
Dal punto di vista stilistico, hai un modo di scrivere semplice e lineare, con periodi brevi e con poche subordinate. I termini che utilizzi sono ricercati, variegati e appropriati al contesto della storia: riesci a creare delle immagini vivide nella mente di chi legge, talvolta dirette e crude, ricalcando l’atmosfera che permea la situazione e il contesto che stai descrivendo, donando realismo alla narrazione. Hai saputo riprendere molto bene le atmosfere della serie e la cruda spietatezza dei suoi personaggi, che hai saputo rendere e trasmettere alla perfezione attraverso la scelta dei termini. Per quanto riguarda la punteggiatura, non sempre ne fai un uso preciso e puntuale: in particolare, prediligi la virgola rispetto a tutti gli altri segni d’interpunzione; rari sono i punti e virgola, mentre del tutto assenti i due punti. Spesso, si sarebbe potuta sostituire la virgola con altro segno d’interpunzione, rendendo meno faticosa e più fluida la lettura. Inoltre, tendi a utilizzare poco la punteggiatura, andando a comporre frasi, anche lunghe, che ne sono prive o carenti, anche laddove sarebbe stato coretto inserire un segno d’interpunzione, che fosse una virgola o altro: ciò ha reso, a volte, i periodi poco chiari, poiché non scanditi dalle giuste pause. Questa mancanza di pause intermedie ha anche dato la sensazione di arrivare a fine frase “senza fiato”. In generale, questo utilizzo non sempre puntuale della punteggiatura, unitamente alla presenza di numerosi refusi e qualche ripetizione, ha reso la lettura poco scorrevole. Le frasi sono comunque costruite in maniera ottimale, quindi si tratta di aspetti che possono essere tranquillamente sistemati con un’attenta rilettura del testo.
Per quanto riguarda le descrizioni, ne fai di essenziali e mai ridondanti o eccessive e ho molto apprezzato il modo in cui le hai inserite nel testo, alternandole in maniera equilibrata ai discorsi diretti e dosandole in maniera ottimale. Riesci, con poche pennellate, a creare delle immagini d’impatto e a immergere il lettore nel contesto, rendendogli semplice e immediato immaginare i luoghi, i personaggi e le loro azioni.
IC/Caratterizzazione personaggi: 9/10
La tua storia è principalmente incentrata su due personaggi, Margaery e Tommen, tuttavia sono presenti anche altre personaggi a fare da contorno alla vicenda, e ho trovato che tu abbia tratteggiato e caratterizzato anche loro con la dovuta attenzione.
Cominciando da Margaery, ella è sicuramente il personaggio meglio caratterizzato, anche a livello introspettivo. Sei riuscita a dipingerla coerentemente con il personaggio della serie e, soprattutto, sei riuscita a far emergere e passare chiaramente il dualismo e l’ambiguità che l’hanno sempre caratterizzata. Hai presentato una regina determinata e dal pugno di ferro, che si prende gioco di chi la circonda mostrandosi, in un certo senso, fragile e debole, a tratti ingenua. Sa come manipolare suo marito, sa dove fare leva per ottenere ciò che vuole e piegarlo alla sua volontà: è un’ottima oratrice, una persona arguta e posata, che sa qual è il suo obiettivo e vuole perseguirlo a ogni costo. Mi è piaciuta anche la contrapposizione che hai creato circa le ragioni che la spingono a volere Cersei morta: da una parte, ci sono il suo odio e la sua rivalità con la donna, il suo vederla come un ostacolo e un pericolo al raggiungimento dei suoi obiettivi; dall’altro, abbiamo un aspetto più umano di Margaery, ovvero il suo essere madre e, quindi, il suo voler proteggere suo figlio da un pericolo che è concreto e reale e che potrebbe portarlo alla morte. Ancora, sei stata brava a far emergere anche qui il carattere conflittuale e contraddittorio di questo personaggio, amalgamando gradevolmente le sue luci e le sue ombre senza snaturare quelli che sono gli aspetti salienti della sua personalità. Hai saputo rendere molto bene quello che, a mio avviso, è un personaggio molto complesso.
Per quanto riguarda Tommen, anche con lui hai fatto un buon lavoro d’introspezione, lasciando emergere, nel corso della storia, i suoi pensieri e i suoi tormenti dovuti al sentirsi diviso tra l’amore per Margaery e quello per una madre che, pur riconoscendo come figura negativa, gli ha dato la vita e una parvenza di affetto. Tommen è un personaggio fragile, insicuro, incapace di autonomia e che ha sempre avuto necessità di appoggiarsi a qualcuno, di avere una guida a cui affidarsi: è ingenuo e puro d’animo, e questa purezza è anche il suo punto debole, ciò su cui fare leva per poter essere manipolato. Lui è stato anche, però, il personaggio che mi ha convinta meno riguardo L’IC: a tratti l’ho trovato fuori da quello che è il personaggio originale, per taluni suoi atteggiamenti e modi di porsi e di fare. Ovviamente, non mi riferisco a quelle prese di coscienza e di posizione riguardo la madre che hai giustificato brillantemente attraverso gli eventi e l’introspezione e che hanno il loro motivo d’essere, ma piuttosto ai suoi atteggiamenti come regnante e ai suoi pensieri riguardo il suo essere re, che a volte mi sono sembrati dissonanti con come il personaggio è stato sempre presentato nella serie. Tolto questo, mi è davvero piaciuto come hai reso questo personaggio e, in linea di massima, hai dipinto molto bene il suo carattere e la sua interiorità, mantenendolo realistico e non caricaturale, cosa non facile da fare data la situazione di cui hai deciso di scrivere.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, ti devo fare i complimenti per come hai tratteggiato, con poche e sapienti righe, sia Cersei che Olenna: loro sono due dei miei personaggi preferiti della serie, e tu hai saputo rendere giustizia a entrambe, mantenendole perfettamente nel personaggio e facendo adottare loro comportamenti e atteggiamenti pertinenti col loro modo di essere e con la loro personalità. Leggendo di loro due, avevo l’impressione di avere dinanzi agli occhi i personaggi così come sono nella serie. Buona anche l’introspezione di Cersei, con cui hai sottolineato molto bene la sua invitta fierezza, il suo orgoglio e il suo profondo odio verso Margaery. Per quanto riguarda Myrcella e Dickon, mi è piaciuto il modo in cui hai presentato la coppia, seppur in un breve passaggio; hai caratterizzato bene Myrcella, anche grazie al fatto che compare in altre parti del testo, mentre Dickon rimane più in ombra, seppur ciò che dici è sufficiente a far comprendere l’attitudine del personaggio. L’unico appunto che ho da fare è che avresti potuto approfondire un po’ di più la coppia: ovviamente si tratta di un contorno alla vicenda principale, ma dato che hai comunque deciso di inserire un episodio che riguarda loro due insieme, mi sarebbe piaciuto che vi avessi posto una maggiore attenzione, perché, presentata così, si mostra e rimane più come un episodio slegato dal resto della vicenda e senza il quale la storia avrebbe funzionato benissimo ugualmente. Tolto questo, hai fatto davvero un ottimo lavoro. Complimenti!
Trama e originalità: 8,5/10
Per quanto riguarda la trama, essa è abbastanza lineare, ma sottende comunque gli intrecci che sono tipici della serie e ne restituisce un quadro molto fedele, realistico e verosimile. La storia si alterna su vari punti di vista, altro aspetto tipico della serie e che ho apprezzato tu abbia riproposto, anche perché contribuisce a calare il lettore nella vicenda e a consentirgli di dare una lettura più precisa di ciò che sta accadendo, poiché ce ne vengono fornite diverse versioni. Ogni evento è spiegato e giustificato e nulla è confuso o lasciato al caso: in particolare, ho molto gradito il modo in cui hai architettato il tentato avvelenamento di Margaery da parte della serva di Cersei, plausibile e ben ragionato. Come già detto nella voce precedente, alcuni avvenimenti potevano essere un po’ più approfonditi (come il rapporto tra Myrcella e Dickon, oppure il confronto tra Cersei e Margaery che conclude la storia), perché avrebbero reso il racconto più completo e alcune parti meno “sbrigative”, ma tolto questo ho trovato la trama ben strutturata e sviluppata coerentemente.
Per quanto riguarda l’originalità, ho trovato la tua storia piuttosto originale, in quanto hai ripreso gli eventi che accadono nella serie e li hai modificati e sviluppati in modo che si adattassero al what if che hai presentato e lo hai fatto, come già detto, in modo fluido e realistico: non ci sono state forzature nella tua storia, nulla che facesse pensare che gli eventi si fossero svolti così perché eri tu a volerlo o perché così avevi pensato. Hai saputo amalgamare e sviluppare ogni singolo aspetto in modo che tutto s’intrecciasse armoniosamente e avesse senso. Hai dato una rilettura molto interessante della vicenda e la conclusione è giunta come conseguenza naturale di ciò che hai presentato. Il tormento di Tommen, le manipolazioni di Mrgaery, l’orgoglio di Cersei, tutti questi elementi hanno contribuito a decretare la fine della Regina Madre e tu sei stata molto abile a gestirli, creando un quadro coerente con se stesso e realistico, che riprende molto degli aspetti e delle atmosfere della serie, catapultando il lettore nella tua storia e nei suoi intrighi.
Sviluppo del pacchetto: 4/5
Nel pacchetto da te scelto, la condizione prevedeva che il villain inducesse il “buono” a compiere un’azione efferata. Valutare questo punto è stata davvero un’ardua impresa per via della particolarità della vicenda da te presentata: Margaery non può essere considerata un vero e proprio villain, ma neppure un personaggio positivo ed è indubbio che, agli occhi di Cersei, ella sia un ostacolo ai suoi piani, una minaccia per i suoi figli e questo la rende, per la Regina Madre, certamente un personaggio negativo. È pur vero che Cersei ha cercato veramente di uccidere più e più volte Margaery - e conseguentemente suo figlio - pertanto la richiesta di Margaery appare legittima, anche se è indubbio che sia una scusa e una giustificazione per togliere di mezzo una rivale. Dopo averci riflettuto, ho deciso comunque di assegnarti punteggio pieno nella voce, perché hai saputo cogliere un aspetto molto interessante di quella che è la concezione di bene e male: essi non sono assoluti, ma variano a seconda di chi è a valutarli. Per Cersei, Margaery è senza alcun dubbio il “villain” della vicenda, una donna meschina che manipola suo figlio, una minaccia da eliminare per proteggerlo e che lo ha plagiato a tal punto da spingerlo a uccidere sua madre, la donna che gli ha donato la vita e amore. Da questo punto di vista, la condizione richiesta è stata rispettata in pieno. [+2)
Per quanto riguarda la stagione, la tua storia è ambientata in Estate, fatto che ogni tanto non manchi di richiamare e rimarcare, inserendolo in maniera fluida e naturale nella narrazione. (+1)
La frase è stata utilizzata in maniera ottimale e mi è piaciuto molto il modo e il discorso in cui hai deciso di utilizzarla: non si aveva l’impressione che fosse una forzatura, ma era parte integrante del discorso in cui compare e assolutamente pertinente al contesto e alla situazione. (+1)
Per quanto riguarda l’oggetto, non ho trovato un uso effettivo dello stesso, né un punto in cui avesse una qualche rilevanza, seppur blanda e seppur solo accennandolo, pertanto non ho assegnato il punto.
Gradimento personale: 4/5
La tua storia mi è piaciuta, soprattutto per il modo in cui hai saputo ricreare le atmosfere della serie e per come hai caratterizzato i personaggi. Come già detto, ho in particolar modo apprezzato come hai reso Cersei e Olenna, due personaggi che amo e di cui ho gradito molto leggere. Mi è piaciuto anche il fatto che la storia fosse incentrata su Margaery e Tommen e sul loro rapporto: come coppia, nella serie vengono poco approfonditi, così come le dinamiche che intercorrono tra i due, pertanto ho davvero apprezzato il fatto che tu abbia deciso di indagare più a fondo il loro legame e gli eventi che hanno ruotato intorno ai due, che poi qui si sono conclusi con la morte della Regina Madre. Ho gradito moltissimo il modo in cui hai gestito e costruito la storia ed è stata una lettura davvero molto piacevole. Complimenti!
Punteggio totale: 33,2/40 |