Buongiorno!
Ho letto l'introduzione della storia, e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita! C'è qualcosa di delicato e poetico nel tuo stile narrativo, in particolare nelle prime righe in cui ci presenti Andrea, in breve la sua storia (che mi ricorda vagamente Lady Oscar, un papà che vorrebbe un maschietto ma si ritrova una femminuccia, ma è un richiamo bellissimo visto che ho sempre adorato quel cartone)... poi mi sono piaciute anche le descrizioni del tempo e dell'aspetto fisico del giovane Leonardo.
Lei si mette subito sulla difensiva, non ha apprezzato il ritardo e fa bene a farglielo notare (mi piace quando le protagoniste sono dure e possiedono anche un tocco da stronza, dona molto!)... Leonardo, d'altro canto, si sforza di essere conciliante, quindi credo che Andrea abbiamo fatto bene a dargli una seconda chance. Per quel che ne sa, il ragazzo potrebbe davvero essere stato avvisato all'ultimo. Avremo modo di sapere quanto sa essere professionale solo continuando a leggere.
L'inizio è semplice, è delicato ma mi piace il primo dialogo dei due protagonisti, in definitiva penso che tornerò presto per leggere il secondo capitolo!
A presto,
Un bacio,
Karen.

Mi hai conquistato alla parola "riluttanza"! Hahahahahahah mi piace il fatto che la storia ora venga raccontata anche dal punto di vista di Leonardo, mi sembra un personaggio molto sui generis.
Personalmente mi piacciono molto i dialoghi tra i personaggi, approfondiscili magari, mi piacerebbe una bella chiacchierata tra i due, magari comprendendo meglio come la pensano l'uno dell'altro e su cosa sono simili! Molto bene!

Ciao! La storia mi piace, sembra molto carina, ma ti consiglierei di insegnare qualche evento più "intrigante" all'interno del capitolo. Lo dico per esperienza, purtroppo se non succede qualcosa di accattivante ed interessante, i lettori si fermano qui. Mi piace, tuttavia, il modo in cui scrivi, è scorrevole e piacevolissimo e sono molto interessata alla figura di questo simpatico avvocato, anche se i pantaloni sportivi con la giacca di pelle non si può proprio vedere!! ahahahahah
Un altro consiglio che ti do è di controllare bene la grammatica. Dopo il "peccato che", generalmente ci va il congiuntivo e non l'indicativo. (Attenzione a qualche virgola e qualche inciso!)
Riportare il pensiero della protagonista scrivendo in terza persona è difficile e possibile, però bisogna farlo nel modo corretto. Ad esempio "ma che diamine la puntualità". Ti consiglierei di utilizzare un inciso oppure di inserire tale pensiero tra le virgolette o di evidenziarlo con il corsivo, in modo che sia più comprensibile!
Per ora ti do una recensione neutra, ma sono sicura che puoi migliorare, c'è una base tematica molto buona che può essere sviluppata al meglio!
Continuerò a leggere la storia!

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