Recensioni per
Come lava in un vulcano
di milla4

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/12/19, ore 13:16

Recensione premio per il contest "Back to school" 3/3

Cara milla, per questa terza recensione, rispetto alla quale mi hai lasciato libera scelta, ho deciso di puntare su questa storia attirata dal duplice fatto che fosse una delle più recenti e che non avesse nessuna recensione (fatto a cui volevo rimediare).
La storia è breve ed è tutto un viaggio nell'introspezione della protagonista; confesso di essere stata davvero stupita dal modo in cui, in davvero poco spazio, tu sia riuscita a ricreare un mondo. Certo, forse gli spunti che hai dato - originalissimi, a mio avviso - si presterebbero ad essere approfonditi ulteriormente in una storia più lunga, ma anche limitatamente a una oneshot risultano ben comprensibili e significativi. Ho apprezzato tanto il modo in cui tutti gli elementi si incastrano: la riflessione sulla parola, l'incantesimo che impedisce di parlare, le strofe della canzone. Apprezzo sempre nei tuoi scritti la tua capacità di introspezione: anche qui sei stata davvero brava a rendere la forza del dolore fisico della maledizione, e anche quello emotivo nel rendersi conto di dover uccidere la persona che si ama per potersi liberare di quel tormento. Dolore fisico ed emotivo si scontrano dunque, la liberazione dall'uno porta inevitabilmente ad assumersi pienamente l'altro. A proposito della carenza di amore che percorre tutta la narrazione, mi ha fatto molto riflettere il passaggio in cui scrivi che la ragazza, esiliata, era circondata da "persone che l'adoravano e che la facevano sentire amata, ma che non l'amavano". Mi è piaciuta questa frase perchè spesso si dà per scontato per far sentire amato una persona e amarla siano la stessa cosa, invece la storia della protagonista è proprio un esempio della sottile differenza tra le due cose.
Ti faccio i complimenti poi per l'utilizzo della canzone, mai avrei pensato che Lash out di Alice Morton potesse prestarsi a qualcosa di così innovativo, ma devo dire che tutte le parole calzano a pennello ed evidenziano il tormento della protagonista, il fuoco che davvero ha dentro. E, a proposito di fuoco, il bisogno di parlare e di liberarsi della maledizione al di là delle conseguenze è perfettamente reso dalla metafora del titolo: le parole in una bocca cucina sono davvero come la lava sopita ma sempre pronta a scoppiare all'interno di un vulcano.
Un ottimo lavoro, che inserisco tra le preferite!
Ci leggiamo presto, alla prossima:)