Recensioni per
Una gamba di legno di nome Smith
di Menade Danzante

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/09/19, ore 11:45

Io seriamente non so come commentare senza risultare banale, ogni tua storia riesce a emozionarmi. Questa OS è semplicemente meravigliosa, uno spaccato di vita domestica fra quei due patati che ancora devono abituarsi ad essere una coppia. Zira è forse quello che ancora deve capire come rapportarsi, perchè se da un lato ha inziato a prendere l'iniziativa (le carezze ecc.) dall'altro (il permesso chiesto per entrare in camera) non sa se può permettersi di invadere gli spazi del demone, cosa che invece per Crowley è abbastanza ovvia perchè ormai lui la considera la loro camera. Complimenti per come hai descritto le reazioni di Crowley alle tenerezze ricevute, lo capisco quel demone perchè un po' mi ci rivedo in lui. La colazione sul soffitto?? FANTASTICA. Tu sei un genio, sappilo. Non solo hai avuto un'idea stupenda ma l'hai anche descritta in modo perfetto. Crowley che ci rimane male per il fatto che Zira non abbia colto i riferimenti di Mary Poppins nel suo travestimento da tata è così da lui. Zira però lo frega in modo subdolamente angelico con quella frase «Non credo di essere stato l'unico ad aver tratto ispirazione dagli straordinari metodi di Julie Andrews. O sbaglio, caro?»..Bravo il nostro angelo che sappiamo essere un bastardo che vale la pena di conoscere. Le piantine <3 e quel noi usato da Crowley che fa tremare Zira è perfetto, sia perchè mi ha ricordato un po' la loro litigata nell 1x03 dove il demone usa "insieme" e Zira rimane quasi scioccato per poi reagisce come sappiamo. Ovvio che sono in contesti diversi, lì non si erano confessati i loro sentimenti e c'era ancora l'apocalisse e le rispettive fazioni, anche se Crowley aveva già ben chiaro quale fosse la loro fazione. Sia perchè è la sua rivincita e non vuole essere l'unico a subire gli effetti della loro "nuova vita". Un Crowley che, ancora fa fatica ad esternare i suoi sentimenti è più che perfetto. Così come quel gesto di Zira di stringere la mano al demone con il conseguente bacio sulle nocche <3 Qui veramente complimenti perchè forse il bacio sulle labbra sarebbe stato troppo (anche se scritto da te sarebbe risultato ottimo), invece quel gesto sta ad indicare che non servono molte parole basta un gesto semplice, che in realtà semplice non è, ma rapresenta il loro essere e il loro capirsi e accettarsi. Il finale con quella prossima volta è un altro punto che ci fa capire quanto questi due stiano pian piano crescendo come coppia, a piccoli passi ma lo stanno facendo.
Di nuovo complimeti perchè ogni tua storia è un piccolo grande gioiello.

Alla prossima.

Recensore Master
27/09/19, ore 08:54

Eccomi, tesoro! :)

Io non so davvero da dove iniziare a commentare questa meraviglia! Come faccio a dirti tutto quello che mi ha fatto provare? Come faccio a parlarti delle lacrimucce che mi sono spuntate davanti alla dolcezza incomparabile con cui hai presentato questo momento di tenerezza e semplicità?
Sarà difficile, ma tenterò di ordinare tutto in un discorso coerente e organizzato.
Partiamo da una considerazione generica: questi spaccati di vita domestica sono quanto di più splendido ci sia nelle dinamiche relazionali degli Ineffable Husbands. Il peso di questa componente di domesticità viene più volte sottolineato anche dagli attori e dai produttori stessi nella guida alla serie, quindi già solo il contesto in cui li hai inseriti rafforza l'IC di entrambi, che comunque hai centrato in pieno anche stavolta, indipendentemente dalla situazione.
Il momento del risveglio di Crowley è descritto benissimo e ho amato il modo in cui hai presentato la loro routine mattutina, con l'angelo che approfitta spesso della semi-incoscienza dell'altro per strappargli reazioni istintive che sarebbero inibite durante la veglia. Questo dimostra ancora quanto Aziraphale sia cambiato rispetto al pre-Apocalisse-Mancata. Ora è lui a prendere l'iniziativa, è lui a ricercare quelle tenerezze che ha sempre ricevuto in modo molto discreto da Crowley, anche prima di abbracciare i propri sentimenti per il demone. Non solo, sa che l'amato non è caratterialmente incline a lasciarsi andare a quel genere di esternazioni, dunque cerca di sfruttare le occasioni in cui sa per certo di avere la possibilità di suscitarle senza che la sua parte razionale interferisca. Gesto quantomai da angelo bastardo qual è. ;)
Eppure, nonostante questa audacia e sfacciataggine, vediamo un Aziraphale ancora incerto riguardo ai confini tra lui e Crowley. Domanda il permesso di entrare in camera, non la percepisce ancora proprio come la “loro” camera da letto e si fa prendere dal timore di mancare di rispetto a Crowley ostentando un'invadenza che teme, forse, possa indisporlo o metterlo a disagio. Questo fornisce l'idea del rapporto ancora in costruzione, ancora da aggiustare qua e là, saggiandone i limiti, mettendone alla prova la tenuta e la fragilità. Questo rispetto un po' timoroso è un'altra nota di delicatezza che mi ha colpita dritta al cuore, così come ha fatto anche la risposta del demone a quella domanda, seguita da tutto il ragionamento che, a causa delle ultime tracce di sonno, Crowley non è riuscito ad esprimere verbalmente. Anche qui, a proposito, sei stata eccezionale nel presentare il nostro patato che, malgrado la sua natura demoniaca, al mattino fa fatica a ingranare proprio come chiunque di noi. Condizione della quale Aziraphale non manca di approfittare di nuovo per una bella carezza sulla guancia. Mi piace tantissimo anche il modo con cui fai reagire Crowley a questi gesti. Come detto sopra, fa parte del suo carattere non essere un grande ricevitore di gesti teneri, credo preferisca elargirne, e comunque sia lui che Aziraphale sono consapevoli di questo e non cercano di mutare la situazione. L'angelo sa che il demone lo ama ma sa anche non potrà mai trasformarlo in un “cucciolotto carino e coccoloso”, non sarebbe neanche giusto. E così non si offende se Crowley sussulta alle sue carezze e magari non risponde allo stesso modo. Sa che è fatto così e non per questo lo ama di meno. Questo rispetto reciproco che hanno l'uno per l'altro è importantissimo in qualsiasi relazione (non solo amorosa) e non posso che apprezzarlo ogni qualvolta lo riscontro nelle tue storie, specialmente applicato a questa coppia splendida.
Ovviamente non potevo non amare il piccolo excursus che hai inserito, sempre grazie al PoV di Crowley, in merito alle colazioni. Aziraphale che non si accontenta dei prodotti da supermercato rimarca ancora l'IC del personaggio, e le aspettative del demone ci forniscono a loro volta un'idea di ciò che potrebbe star per accadere, anche se, da lettori, sappiamo che non può essere così semplice e che sicuramente Crowley verrà sorpreso in qualche modo dal suo angelo.
E infatti... TAAA DAAA! Colazione sul soffitto, in perfetto stile Mary Poppins! <3
Favoloso! Geniale! Divertente! Oserei definirlo SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO! ;)
E Crowley che, sotto sotto, sperava che Azi notasse le analogie tra Mary e Tata Ashtoreth è di una pucciosità incredibile, e ci resta pure male quando sembra che invece l'angelo non abbia colto nessuna rassomiglianza. Ma ormai Aziraphale si è trasformato in un furbacchione dalla spiccata vena perfida e vuole sfoderare la cosa nel momento più opportuno, che, guarda caso, si presenta proprio qui. E così l'angelo dà voce alla replica perfetta, la classica risposta pronta che coglie nel segno e lascia l'interlocutore attonito, con grande soddisfazione dell'altro. Il nostro angioletto sta decisamente imparando. Quando si dice che l'allievo supera il maestro. ;)
L'uscita di Azi riguardo al fatto che Crowley sarebbe stato una tata perfetta è la compensazione ideale per quel piccolo scivolamento nella “perfidia”. Oddio, le piante! Anche loro sono state invitate alla colazione, con gran disappunto di Crowley. :'D
E qui arriva quel “noi” che invece fa breccia in Aziraphale, riscattando il demone e riportando la situazione in equilibrio. Anche in questo passaggio, lasci intendere nuovamente quel senso di novità un po' destabilizzante che deve ancora essere interiorizzato non solo da Crowley ma anche dall'angelo. C'è anche da dire che la loro è una secolare, anzi millenaria, storia d'amicizia che si è appena ufficializzata in qualcosa di più e credo sia tipico di questa situazione che ci si debba dare un po' di tempo per abituarsi e che, all'inizio, certe cose possano, per quanto piacevoli, far sobbalzare... come il semplice riconoscersi in un “noi”.
Mi sono rivista davanti agli occhi la scena del film, ma con i nostri adorati al posto di Bert e compagnia bella. La scena poteva essere difficile da adattare ad un altro contesto, specialmente per la sua bizzarria, ma non ho avuto alcuna difficoltà a figurarmi gli Ineffable Husbands sospesi a mezz'aria intenti a servirsi da un tavolo oscillante. Hai dimostrato ancora una grande abilità nell'impastare tutti gli elementi visivi e narrativi per dare vita, nel lettore, a un'immagine mentale credibile e capace di fare emergere emozioni e impressioni molto vivide.
Ho temuto davvero che dovessero pensare a qualcosa di triste per scendere e, naturalmente, il mio pensiero è corso subito all'incendio della libreria, almeno nel caso di Crowley.
Ma per fortuna non hai reso necessaria questa clausola che invece è presente nel film e così la colazione aerea può concludersi senza che vi sia una nota di angst a rendere più amaro il tutto.
Il ringraziamento che Aziraphale porge a Crowley, stringendogli la mano e che ha l'effetto di ammutolire per l'ennesima volta il demone, che non sa come rispondere a quel gesto, ci riporta a quell'universo di significati profondi che pure riescono ad essere espressi con una semplicità che non ci si aspetterebbe ma la cui forza si evince, come in questo caso, dalla reazione che viene evocata in chi li riceve. Oh, Crowley, sapessi come desidererei anch'io poter azionare una leva che esterni per me ciò che non riesco a manifestare a parole o con i gesti! :'( Come ti capisco!
Divagazioni autobiografiche a parte, la conclusione mi ha ricordato molto il tuo capitolo della long in cui Aziraphale si prende cura per la prima volta delle piante di Crowley e viene anche lì sollevata l'ipotesi dell'eventuale “prossima volta”.
Oddio, il bacio sulle nocche! Il bacio sulle noccheeee!! <3 Come fai, Tam? Come fai a farli sempre agire nel modo perfetto, al momento perfetto, nella situazione perfetta? Quel tipo di bacio si adatta meravigliosamente a loro, io ce lo vedo tantissimo applicato a questa coppia, anche più del bacio sulle labbra. Riprendi ancora quell'idea che spesso è la delicatezza, la semplicità più essenziale, l'assenza di clamori, a essere la migliore candidata per veicolare l'interiorità più autentica.
Grazie, tesoro! Davvero, grazie infinite per questo capolavoro di fluff, dolcezza, tenerezza, e tutte le altre “ezza” che ti ho espresso nelle righe sopra. Le tue storie riescono sempre a farmi sentire bene ma questa mi ha lasciato come un sapore di miele in bocca e un senso di calore nel cuore. Ho amato TUTTO di questa shot, non c'è una sola virgola che vorrei modificare.
Mi sembra ridicolo farti solo i complimenti, non basterebbero mille lodi per ripagarti di quello che mi hai dato con questa perla preziosa. Mi limito alla superficie: stile incantevole, nel senso letterale del termine perché riesci proprio ad avvincere completamente il lettore e ad inglobarlo nella storia (mi sembrava di trovarmi lì con loro), IC gestito splendidamente per entrambi, idea originalissima nella sua modestia e umiltà e sviluppata con una sensibilità e un'accuratezza che ne hanno fatto una OS meravigliosa.
Più di questo non saprei proprio che altro scriverti, ma sappi che è solo a punta dell'iceberg.
Ogni altra parola è superflua e mi sembra sminuisca la bellezza di questo tuo lavoro, quindi meglio che mi interrompa qui.
Grazie di nuovo, tesoro! Grazie e bravissima!
A presto! Baci baci! <3

Recensore Veterano
26/09/19, ore 20:10

Molto carina, scritta bene e originale. Azi e Crowley sono sempre dolcissimi insieme in qualsiasi contesto *-*