Eccomi con un ritardo tremendo, ma ti prometto che è il primo e l'ultimo che sarà scritto con così tanto tempo di attesa.
C'è da dire che non potevo limitarmi, per mancanza di tempo e pc, a scriverla pur di essere puntuale, perchè come sai io adoro lasciarti le mie sensazioni che tu mi doni con la lettura dei tuoi splendidi capitoli, poi in questo c'è davvero una grande emozione.
Già che inizia con Sier Marco Miani, io sono strafelice, ma quando ricapita di leggere un capitolo dove nella prima parla vi è LUI!! quell'uomo che con la sua zazzera mi fece innamorare di sé (Helena scansate!! va' va' a cucina' la polenta, va XD). Ok torno seria!
C'è da dire che lo spettacolo che stava guardando non era certo dei migliori, o per lo meno, non una bella veduta quelle delle teste che ruzzolano, ma intanto la soddisfazione di averne presi e di aver dato una piccola soddisfazione e vendetta per quelle donne che magari avevano perso fratelli, mariti, figli! In fondo come ho sempre detto, stiamo parlando di un'epoca in cui le esecuzioni erano all'ordine del giorno, dove la gente poteva anche gioire, divertirsi. Macabro è vero, ma i tempi sono comunque quelli di un secolo in cui ancora non vi era alcuna pietà..... e parliamone sinceramente, chi l'avrebbe potuta avere?
Marco dal canto suo non mi sembra affatto schifato, come Alvixe, anzi, pure speranzoso che quel sangue arrivi nell'accampamento dove si trovano i franco imperiali, per poter loro dimostrare di che pasta sono fatti e che li stanno attendendo senza alcuna paura di affrontarli. Un modo come dire “anche noi non abbiamo pietà per voi”.
E senza pietà Alvixe inveisce contro coloro che hanno disobbedito ai suo ordini! Ma come dargli darto, io non ho proprio il coraggio, anzi se potessi gli darei una mano a schiaffeggiarne uno per uno. La sua rabbia è incontenibile, hanno perso uomini e soprattutto il Capitano Andrea Pera, una perdita davvero pesante. Per fortuna il Marco mette sempre la sua buona parola, intelligente e giusta. Che uomo! Helena è davvero fortunata ( scansate) e per fortuna Alvixe pare darsi una calmata da quel momento in poi, lasciando pure parola a coloro che lo avevano fatto infuocare.
Quando si ritira poi con Marco, mi è sembrato un padre con lui, lo ha come comandato e obbligato ad andare a nanna. È stata molto tenera come scena (lo so, di tenero non c'è nulla, ma io ho letto un certo affetto verso di lui ).
Devo ammettere che mi crea un grande stupore il fatto che Zillio, nonostante sia prigioniero dei suoi stessi fratelli, abbia ancora una grande passione e fedeltà per il suo capitano. Eppure hanno lo stesso sangue, possibile che il ritorno tra le “braccia” dei suoi fratelli non gli causi un esame di coscienza e di posizione ? È davvero interessante questo passaggio, mi affascina, credimi. Persino le sue paure di una tortura non lo portano a potersi redimere, ma forse proprio perchè ha di fronte i suoi fratelli che non cede, perchè sa che loro non permetterebbero mai di fargli del male.... o no? Magari nella sua mente si affaccia questa speranza, però non so per quanto i fratelli possano proteggerlo da tale tortura.
Ma ecco che arriva Teodoro con Andrea Pera in fin di vita, uno strazio, povero Capitano, uno strazio che se lo sta portando via, grazie a chi? Al Capitano a cui Zillio è tanto fedele! Bella la stilettata che Teodoro gli ha detto! Ora sì che Zillio si può fare alcune domande: Mercurio Bua avrà pietà di suo fratello come loro la stanno avendo per lui? Eh … chissà
Per fortuna però non ce n'è stato bisogno, qualche ora dopo Teodoro ha potuto riabbracciare il loro fratellino, sano e salvo. Che nonostante tutto, ha pure avuto la buona decenza di non prendersela con il fratello taditore, ma giustificarlo che è stata colpa del Bua e non sua! Che amore fraterno! Zillio se lo merita? Arriverà a comprendere dov'è il giusto? Lo spero.....me lo auguro fortemente.
La scena che poi hai creato quando Giorgio e Zillio sono sdraiati vicini, è stupenda. Mi ha stretto il cuore. Alla fine vedi che Zillio ci tiene? Non demorde eh, difende a spada tratta il suo Capitano, crede che davvero non gli avrebbe fatto nulla, ma ne è così davvero convinto?
Quanto amore fraterno ho letto nel loro battibecco, nonostante le idee diverse e Zillio cocciuto peggio di un asino! Si perchè è un asino, non capisce che la parte giusta in cui stare è quella di Treviso.
Posso però esprimere un mio pensiero? Sai che sono molto fantasticona io... com'è strano vedere che i due fratelli sono acerrimi nemici, di una guerra che sta distruggendo popoli e città, però essere vicini e volersi ancora bene …. boh … in altri casi magari lo avrebbbero pestato a sangue, invece no, Teodoro e Giorgio, nonostante l'alto tradimento di Zillio, ancora che perdono tempo e amore per convincerlo di tornare da loro. Affascinante.
La morte di Andrea Pera mi ha dilaniata, la povera Helena ha tutto il mio appoggio! In quel momento così brutto, ricordare le loro origini, la loro terra, la loro religione, la loro lingua. Sicuramente non si è mai pentita del passo fatto nel sposare Marco (e chi si pentirebbe XD … poi se ti penti tesoro mio, hai solo da tornartene da dove sei venuta, a lui ci penso io, caVa)....tornando in me, dicevo, la sua decisione di maritarsi non è stata mai messa in dubbio, però vuoi o non vuoi, con Andrea tornare a parlare la propria lingua nella propria usanza soprattutto funebre, io credo sia stato un dolore molto acuto.
Un dolore che anche il Teodoro non riesce a superare. Spera ancora di vedere prendere vita il corpo, però non succederà, le ferite erano troppo profonde e come giustamente lo conforta il fratello, non poteva fare nulla, nemmeno con il teletrasporto (che ovviamente non sapevano cos'era, ma noi si XD).
Madonna Helena è una forza della natura, nonostante la stanchezza mentale di quanto accaduto, non accoglie l'invito di Fra Anselmo a riposarsi e continua dare la sua opera di crocerossina. Peccato però che proprio in un giorno come quello, dove pianse la morte di un conterraneo, deve piangere le lacrime amare pure per doversi dividere dal proprio marito che da quella sera non sarebbe più potuto stendersi accanto a lei. La guerra ora la stava mettendo alla prova, di fronte alla possibilità di perdere anche il marito e nonostante voglia dimostrare di essere forte, non può trattenere due lacrime per quella separazione. Come biasimarla? E come lei chissà quante altre donne, mamme, figlie, moglie, fidanzate ….
Arriviamo ora alla parte più emozionante ed importante, nonostante tutto il capitolo abbia parti importantissime e protagoniste, ma qui il protagonista è il nostro Momy carissimo.
Fingere per fingere alla fine si è addormentato, buon per lui, povero Hironimo, almeno si è risposato un po', se così possiamo dire, anche se forse il nostro adorato Miani riuscirà a riposare solo e soltanto una volta tra le braccia di Marco (e sta per arrivare quel momento, già ho fatto scorta di fazzoletti di carta).
Ma … cosa leggono i miei occhi?
“Così come lo saranno ben presto i Trevigiani. D’altronde, les Italiens sono fatti così: pronti a servire zelanti il vincitore; irriconoscenti verso chi li ha beneficiati e codardi, sfacciati trasformisti che pensano soltanto al proprio guadagno personale anche a scapito della collettività. A loro basta sopravvivere o - come si dice qui? - cavarsela e poco importa chi sarà il loro nuovo padrone. Basta mangiare e vivere tranquilli. Per loro libertà significa fare ciò che vogliono, gli altri possono andare a farsi impiccare.”
Ti credo che Hironimo stringe i pugni, pure io adesso vorrei entrare dentro la storia e prendere per la gola La Palice, anche se al giorno d'oggi ha descritto una parte degli italiani del momento (posso essere un attimo realista???????! o forse esagero? ) comunque il francese parla bene, proprio lui che fa parte di una nazione che sa solo copiare e rubare, ok va bene tralasciamo questi piccoli particolari.
Per fortuna però i ricordi di Hironimino parlano da sé, elencando persone che hanno perso la vita o altro pur di difendere la loro patria. Lo stesso Thomas, ha perso tutto, nonostante tutto sarebbe morto per proteggere la sua patria ed aveva solo dieci anni. Ma che ne sa La Palice di questo eh? Ovvio avere traditori intorno, che stanno voltando le spalle alla loro patria dimostra ciò che lui pensa, ma non sono tutti così per fortuna, c'è chi invece si è battuto per mettere i bastoni fra le ruoti a questi miserabili. Pur andando contro alla morte.
Ascoltando le parole del Bua che dava le dritte su come e dove attaccare, Hironimo ricordava anche la apparizione di cui si era parlato della Madonna, che pare fosse venuta per proteggere Venezia. Ricordando ciò, rinnova la sua promessa di andare a pregarla, proprio in quel Santuario che disdegnò, ma che ora più di qualunque altra cosa vuole venerare. Nel frattempo nel suo cuore lo sta già facendo e che cosa succede? Quel vento che anche al Bua pareva strano, all'improvviso tace e appare una luce accecante, che dapprincipio lo fa ritrarre perchè è troppo forte, però non ha paura proprio perchè sente quel silenzio di quiete, di pace. Tant'è che quando gli appare la giovane donna, non ha paura di chi si trova di fronte, ma si angoscia per come viene trovato, nei suoi abiti e nella sua sporcizia. Ma poco importa, la donna gli cede le chiavi e lo fa liberare. Il passaggio dalla tenda a Treviso non lo hai riportato, ma sicuramente lo avrà sostenuto con le sue parole e la sua mano a fargli da guida. Molto significativo il fatto che una guardia abbia sentito la sua voce, brava, in effetti chi mai avrebbe aperto ad un pazzo che si avvicina, mezzo morto? Poteva sembrare una imboscata, invece la voce di una donna rassicurante, ma che sente solo lui, è stata la chiave migliore che potessi scegliere, bravissima XD. È come se la Vergine Maria abbia guidato la mano di quest'uomo, come se lo avesse ipnotizzato. Ovviamente tutto ciò gli costa una bella presa di coscienza e una strigliata da parte di chi non crede che una donna possa aver portata innanzi a loro un tizio ridotto in quello stato.
Bellissimo il loro incontro, mi è piaciuto molto, mi è parso come una amica che dopo tanto tempo ritrova il suo amico e finalmente può guardarlo in faccia e parlare con lui. Non è stata la classica apparizione, ma un bellissimo e tanto atteso incontro. La Vergine ha ascoltato le sue parole, ha atteso tanti anni per ritrovare tra le sue braccia un'anima smarrita e finalmente lo ha accolto e protetto fino alla porta di ingresso di Treviso. E quel profumo di rose io credo che Hironimo se lo porterà dietro per molto tempo, secondo me si è installato nel suo olfatto e difficilmente andrà via. Mi ha toccato molto, sei stata bravissima, un semplice incontro come sempre trovi le parole giuste per farmi vivere quel momento.....”finalmente sei tornato a me ..” questo io vedo nel pensiero della Santissima Vergine.
Curiosa vero la scelta di lei di liberarlo di domenica! Ecco un'altra prova di una risurrezione, di come Hironimo sia stato veramente salvato e accompagnato da colei che è la madre di tutti i cristiani.
Peccato non ci fosse Fra Anselmo, sono sicura che lo avrebbe riconosciuto al primo colpo..... mentre invece Zillio non lo riconosce per nulla, te credo, l'ultima volta che lo ha visto era in condizioni di vita migliore. Chissà che colpo quando verrà a sapere che di fronte ha proprio il prigioniero preferito del suo amato Capitano!
Ebbene ora non posso che attendere con trepidazione il LORO incontro, il LORO abbraccio, le LORO lacrime.... e poi beh, il Thomas? Dove lo mettiamo?
Non vedo l'ora, vorrei dirti “ti prego sbrigati a scriverlo” ma con il mio tremendo ritardo nel recensiro, mi vergogno a scrivertelo.... quindi taccio (anche se tanto te l'ho scritto comunqueXD)
a presto mia cara Hoel e grazie come sempre per farmi sognare ad ogni lettura di questa amabile storia.
Un abbraccio
Sagitta72 |