Recensioni per
«Are You Still There?»
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/03/20, ore 03:56

Ciao!
Piccola premessa: non riesco a dormire, soffro d'insonnia. Ho cercato un po' nelle tue storie qualcosa che potesse farmi staccare, perché scrivi benissimo e adoro perdermi tra le tue parole.
E adoro Peter e Tony.
Il loro è un rapporto speciale. Senza tornaconto. Un rapporto sincero. Puro.
È Agape.

Sì, se non si fosse capito, era il mio rapporto preferito dei film.

E dunque eccomi qua.
Avevo già letto questa storia, in realtà, ma non ero sicura di averla mai recensita. Dunque, visto il sonno che tarda ad arrivare, perché non farlo adesso?

Allora.
È un periodo particolare, per me. Difficile, tosto. E mi sono scelta l'argomento di proposito, diciamocelo.
Ma almeno qui è da un punto di vista differente: non si tratta di chi è stato lasciato indietro, non si tratta di chi ha affrontato il lutto, ma di chi è tornato dalla morte.

E... Onestamente non voglio immaginare adesso, proprio adesso, come debba essere morire. O come Peter possa essersi sentito. Ma tu lo hai espresso benissimo.

Si soffre. Punto.
E fa male saperlo. Soprattutto se ci sta lasciando qualcuno che amiamo, soprattutto se ci ricordiamo che quella stessa sorte tocca a noi.
Si soffre. E poi si diventa niente. C'è il vuoto, il nulla. Si scompare. Fine della storia.

Ma qui Peter è tornato... È tornato, è già morto. E prima o poi morirà di nuovo. Dovrà affrontare di nuovo la morte.

Però c'è Tony. C'è una mano che lo accarezza con amore, un cuore che batte ancora...

Inutile dirtelo: i personaggi sono deliziosamente IC. Anche se siamo nella mente di Peter per tutto il tempo, Tony è Tony. È lui. In ogni gesto, in ogni parola fuoriuscita dalle sue labbra. È lui.

E anche Peter è reso benissimo.

Sai muovere questi personaggi come se ti appartenessero. Sei davvero eccellente, sotto questo punto di vista. I miei complimenti.

E i miei complimenti anche per l'idea, per il modo in cui l'hai affrontata, per il tuo stile, per tutto.
Adoro la tua impaginazione, adoro il flusso delle tue parole. Adoro tutto.

Questa è un'altra piccola perla.
E visto che non ho minimamente sonno... Vado a cercarmi altre tue storie da leggere.

Recensore Veterano
25/02/20, ore 14:17

Okay, è la prima volta che leggo qualcosa su questo pairing ed ero davvero curiosa di scoprire come lo avessi sviluppato.
Ammetto anche di conoscere solo a grandi linee quello che succede dopo il secondo film degli Avengers, ma devo dire che leggendo la tua storia mi è risultato tutto chiaro, pur con la mia conoscenza base e lacunosa.
Per prima cosa, lascia che ti dica che ho adorato il primo paragrafo, con la descrizione della morte come qualcosa di lento, inesorabile, che svuota la vita da ogni significato.
Bello anche come Peter, che è comunque giovane, senta di aver perso la freschezza della propria giovinezza in quel passaggio, in quei cinque anni di oblio e distanza. 
Ho trovato terribilmente dolce il modo in cui si accostano, il loro abbraccio, il modo in cui Peter gli posi il capo sul petto e quello in cui Tony gli prema sulla fronte un bacio affettuoso. Sono davvero teneri, e si ha quasi l'impressione di star sbirciando un momento privato.
Molto poetico, invece, il pensiero sullo scorrere del tempo. L'ho trovato perfettamente calzante con la situazione, e mi è piaciuto molto.
L'intera storia intrisa di una dolcezza un po' malinconica che mi piace un sacco, senza contare che è scritta davvero benissimo. Non posso che farti i miei complimenti <3
Alla prossima!

Recensore Veterano
05/02/20, ore 19:43

Ciao tesoro mio!
Non sai con quale piacere passo oggi qui da te.
Hai detto che volevi un parere su una OS e devo ammettere che spulciare nel tuo profilo e sceglierne una è stata una bella impresa perché le tue storie hanno sempre trame che hanno la capacità di attirarmi e la scelta è sempre difficile.
Devo ammettere che è una storia che mi ha veramente toccata. Tutto parte da una domanda di Tony, che può sembrare semplice, ma che non lo è visto tutto il turbinio di cose, emozioni e sentimenti che porta con sé: “Com’è morire, Peter?”
Ovviamente questa richiesta apre mille domande all’interno di Peter e a diverse considerazioni che lo portano proprio a chiedersi come mai, se la morte non è nulla, ma solo qualcosa che “ti porta via e quello che eri perde senso…” perché allora dovrebbe essere tornato alla vita?
Capisco perfettamente il motivo che lo porta a rispondere con un “Non me lo ricordo”. È molto più semplice usare questa scusa, questa scorciatoia, per non doversi aprire con qualcuno che si sa che gli vuole bene e che è certo che abbia sofferto durante i suoi anni di assenza.
Infatti è comprensibilissimo quel “Perché non sei morto davvero” di Tony, qualcosa a cui lui vuole credere per non dover ammettere tutto il dolore che ha provato e la paura che ha di perderlo ancora una volta.
Effettivamente è vero che Tony – come tutti noi del resto – non possiamo capire com’è morire, com’è non esserci più. Per noi vivi rappresenta la grande mancanza di qualcuno a cui volevamo bene, rappresenta un vuoto lasciato da una persona cara, pensiamo che sia sofferenza perché abbiamo visto il dolore che quella persona a provato negli ultimi istanti, ma non possiamo capirla a pieno. Apprezzo tanto che Peter non abbia provato a dare qualche risposta complicata, accettando che “nessuno può capirlo”.
Tony ovviamente non incalza, non cerca di ottenere a tutti costi una risposta, ma, quando non lo sente più parlare, gli chiede un “Ci sei? Sei qui con me?”
Perché è questa la sua paura: perderlo nuovamente, non poterlo più stringere nelle sue braccia come sta facendo in quel momento.
Fortunatamente Peter lo rassicura subito con un “Sì Tony… Sono ancora qui”.
Come ti dicevo all’inizio, è una storia che mi ha davvero toccata. Hai trattato un tema che, in un modo o in un altro, non può che interrogare chiunque e tu sei riuscita a farlo con una delicatezza assurda, portando il lettore ad immedesimarsi perfettamente sia con Tony sia con Peter. Entrambi rappresentano le paure e i pensieri che tutti noi abbiamo e che tentiamo quasi sempre di tenere chiuse in noi.
Non penso che te lo dico spesso, ma adoro le immagini che ci proponi sempre nelle tue storie e questa in particolare mi trasmette davvero tutta la dolcezza e tenerezza del loro abbraccio in questo loro momento.
Grazie mille per avermi chiesto di leggere una OS perché, altrimenti, avrei rischiato di non soffermarmi mai qui e mi sarei davvero persa un piccolo grande capolavoro.
Davvero complimenti mia cara.
Ti mando un grande abbraccio e un mega bacione,
Jodie

Recensore Veterano
05/02/20, ore 15:45

Eccomi qui per lo scambio!
Ho scelto questa tra le tue tante storie perché ho voluto seguire il consiglio che mi hai dato partendo con una shot per approcciarmi. In effetti non leggo di solito FF sul mondo Marvel, anche se sono aperta a tutto. In particolare non ho mai pensato alla coppia Tony/Peter, ma devo dire che non mi è dispiaciuta affatto!
La storia è breve, ma molto ricca. La tematica trattata è molto delicata e capisco che tu abbia avuto tanti pensieri per definire cosa sia la morte. Ho apprezzato molto, quindi, la strada che hai scelto: quella del non dire, ma di far comprendere attraverso i silenzi. Un tocco perfetto. L'idea di vedere Tony che consola Peter mi ha fatto stringere il cuore. Hai usato uno stile pulito e ordinato, non ti sei persa in divagamenti senza fine e non è una cosa da tutti. Molti quando scrivono le shot pensano di essere liberi di iniziare un discorso e poi di non finirlo, tu no.
Ti faccio davvero i complimenti perché, non essendo io, appunto, fan della coppia e non avendo mai letto prima d'ora FF simili sei riuscita a farmi venire la curiosità di leggerne ancora (di tue, non di altri per ora ahahah).
Spero quindi che avremo modo in futuro di fare altri scambi perché mi piacerebbe molto approfondire la tua visione della cosa.
A presto!

Recensore Master
12/01/20, ore 22:40

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio libero su Il giardino.
Dunque, ti confesso che in realtà spulciavo da un po' il tuo profilo e che la mia assenza fino a questo momento era principalmente dovuta al mio non aver ancora visto End Game (ci ho messo mesi per sentirmi pronta ad affrontare la fine). In più non leggo quasi mai di coppie slash...
Ma questo 2020, che vedrà la fine del mio primo quarto di secolo, l'ho inaugurato all'insegna dell'approccio positivo alla novità e quindi è per questo che ho reagito con entusiasmo alla tua richiesta di scambio u.u
Adesso, veniamo a noi e alla storia.
Stilisticamente non ho appunti da farti. Sei precisa, scorrevole, chiara. L'introspezione che permea questa storia è perfettamente bilanciata ed è stato per me semplice provare tutta la dolcezza, la debolezza, il terrore, la nostalgia che fuoriescono dalle tue parole. La correttezza ortografica, il lessico ben usato (non usi un registro alto, ma neanche scrivi usando termini da scaricatori e di porto) contribuiscono alla riuscita del tuo modo di scrivere.
Peter (dolcissimo cucciolo) è perfettamente IC, con le sue incertezze di ragazzo che ama e che si è visto scivolare via la vita tra braccia dell'uomo che ama.
Tony è molto meno descritto, ma le brevi pennellate che lo designano lo fanno in modo veramente ottimo.
La scena nel complesso è davvero tanto tanto dolce e mi è piaciuto (e non me lo aspettavo, non così tanto) immaginare Tony e Peter che, dopo essersi ritrovati, sono stesi e abbracciati in un letto, al sicuro, insieme.
Con la tua storia ho fatto una carrellata di emozioni che non mi aspettavo e per questo ti assicuro che mi troverai nei prossimi scambi.
Sono felicissima di averti incontrata e ti faccio i miei più sinceri complimenti.
A presto e un bacio
Lagertha

Recensore Veterano
18/12/19, ore 17:53

Ciao, eccomi per lo scambio a catena!
Devo dire che questa One Shot mi è piaciuta tantissimo, principalmente per lo stile che hai utilizzato e il modo in cui hai gestito i personaggi.
È veramente molto introspettiva è c’è un impatto emotivo incredibile.
Dal punto di vista di trama, anche se non ci viene raccontato molto, come ho detto prima, è appunto molto immersiva e il tutto funziona bene.
Mi piace molto l’idea che hai avuto e la trovo parecchio originale, l’introspetività di Peter è incredibile.
La stesura del testo mi piace, il tutto è scorrevole e sinceramente l’ho letta tutta d’un fiato. Esprimi un concetto molto bello e lo fai comunque in poche righe e dici tutto quello che devi dire senza omettere nulla e senza nemmeno inserire qualcosa di superfluo. È fatta davvero molto bene.
La grammatica è molto curata e lo apprezzo particolarmente. Per quanto riguarda narrazione e personaggi, credo che siano anch’essi elementi che permettono una grande immersione.
I personaggi sono caratterizzati benissimo e mi piacciono tantissimo le riflessioni di Peter. L’impatto emotivo è davvero molto forte e il tuo stile è ben definito.
I dialoghi, anche se ne troviamo pochi, sono inseriti nei momenti giusti e nel giusto modo, sono naturali e davvero ben fatti, in un testo così introspettivo era facile rischiare di spezzare l’atmosfera invece tu li hai inseriti in maniera fluida.
In generale mi è piaciuta davvero tanto, oltretutto rendi benissimo i pensieri di Peter e allo stesso tempo il rapporto tra i due. A proposito di questo, credo che l’interazione dei due personaggi sia incredibilmente efficace.
È ben fatta e in così poco tempo si fa capire che tipo di rapporto li lega.
Ti faccio i miei complimenti è davvero una bella storia.

Recensore Veterano
17/12/19, ore 22:39

ciao cara, eccomi qui per lo scambio (scusa il ritardo mostruoso...)
oh, per una volta mi hai intristito. E tanto. (non prenderla come una critica, perché se la storia non mi lascia niente, vuol dire che non mi ha preso, mentre questa mi ha preso e mi ha preso fin troppo, mannaggia)
questa introspezione non fa per me, mi sa. Sono contenta che Peter sia 'tornato indietro', ma mi fa piangere che lui sia, in questo modo,. diventato 'grande' sembra quasi spento, senza vita, come se non fosse tornato indietro del tutto, ma solo una parte di sé. È contento di essere dove sta (beh, chi non lo sarebbe sul petto dell'uomo che ama? :-) ) ma ancora non basta.
È contento di essere tornato, di essere tornato da Tony, ma ancora qualcosa non è al posto giusto. Ha paura. paura che la prossima volta (perché è molto probabile) non torni indietro.
Ti prego, dimmi che si è ripreso, perché sono in pensiero come una mamma che aspetta il figlio al balcone di casa...
Però, questa cosa che l'ha fatto crescere, non è malaccio, ha avuto il coraggio di dire che Tony non avrebbe potuto capire, ha tirato fuori un po' di sicurezza, ma poi se l'è rimangiata per non dargli un dispiacere. Cavolo, vorrei parlarci io con il tuo Peter. (e anche con Tony, a dir la verità, vorrei sgridare un po' anche lui -faccina imbarazzata che sorride con goccina, in questo pc non si vedono le emoji...) ma mi piacciono insieme. Sempre. In qualunque posto li metti, in qualunque epoca, in qualunque situazione, non mi stancherò mai di leggere della tua 'starker' (giusto? Si scrive così?). Mi fai entrare nella mente dei tuoi personaggi e io li vivo come se fossero con me, come se io fossi con loro.
Mi piace tantissimo.
Grazie ancora per queste piccole perle (anche se mi fai diventare triste, singh singh...)
Alla prossima,
Monica

Recensore Master
09/12/19, ore 21:42

Ciao, Miryel!
Premetto subito che io, dell’universo Marvel e affini, so giusto le nozioni basilari. Conosco i singoli supereroi, ma non sono una grande appassionata di fumettistica e filmografia sul genere. 
Ciononostante, non ho potuto fare a meno di apprezzare questa tua flash, e per più di un motivo. 
In primis, perché la riflessione che fai sulla morte (e, nella specie, sulla non-morte) contiene degli spunti davvero profondi e, a mio parere, condivisibili. Il tema del “ritorno” è da sempre oggetto di discussione, giacché nemmeno chi ha provato quest’esperienza ai limiti del reale riesce a descriverla a parole. 
Credo, però, che ci sia almeno un fattore incontrovertibile: come si fa a dare un senso alla vita, una volta toccato ciò che ne è al di là? Dopo aver sperimentato - seppur in maniera infinitesimale - la pace, si può essere davvero disposti a ricominciare ad arrabattarsi per continuare ad esistere, come se nulla fosse? 
Su queste premesse, ho dunque trovato molto coerente l’atteggiamento spento e di Peter, nonché la sua incapacità di spiegare un fenomeno che, a chi non l’ha vissuto, deve risultare per forza incomprensibile. E tuttavia, lui, un motivo per andare avanti, ce l’ha fra le braccia: ed è bello che, nonostante tutto, voglia superare la sua disillusione per la persona che ama. Perché sì, sarà banale - e un tantino melenso, ma non c’è spinta più efficace del sentimento. 
Un plauso ulteriore va, poi, al tuo stile narrativo, che ho trovato pulito, chiaro e diretto.
È stato un piacere leggerti!
Complimenti, e a presto.
Irene.  

Recensore Junior
08/12/19, ore 23:21

Ciao, sono Mary! Sono qui per lo scambio di EFP. Non avevo mai letto niente di tuo e come mi hai consigliato, ho deciso di cominciare con una oneshot. Che dire? Sono davvero soddisfatta di questa breve lettura. Non solo il tuo stile è molto elegante, ma la tematica principale, ovvero la morte, è stata affrontata in un modo davvero delicato e maturo, nonostante a fare queste riflessioni sia un adolescente. Sono d'accordo che l'infanzia si perda quando si diventa coscienti della morte. Mi piace anche il rovesciamento dei ruoli: qui è Peter che ha avuto un'esperienza terribile e sconvolgente e Tony non sa cosa dire perché si sente impotente, anche se fa di tutto per consolarlo. A me personalmente Spiderman piace molto come personaggio e adoro il rapporto che ha con Iron man. Sei stata molto brava a descrivere la loro relazione così forte e piena d'affetto. Complimenti davvero! Scrivi benissimo e sai anche trasmettere molte emozioni. Ottimo lavoro! A presto!

Recensore Master
25/11/19, ore 22:05

Ciao Myriel carissima, questa volta ero consapevole di imbattermi in una storia angst ma l'ho fatto consapevolmente perchè adoro il modo in cui mi fai soffrire da lettrice, giuro ahah Questa one shot è bellissima sotto molti aspetti, ancora una volta sono affascinata dal tuo modo di scrivere e dalla capacità che hai di proporre qualcosa che trascende il fandom per cui scrivi per farsi carico di una riflessione potente e universale. Sono laureata in scienze filosofiche, quindi puoi immaginare quanto abbia apprezzato il taglio filosofico di questa storia: tutto il riflettere sul concetto della morte, l'interrogarsi su di essa e di fatto coglierne l'ineffabilità mi è piaciuto veramente tantissimo. Questa frase in particolare mi ha colpito per la sua potenza e il suo significato così reale: "Morire significa scoprire che la vita, dopotutto, non è servita a niente. A niente di niente". È un pensiero vero, che fa soffrire, e che per questo ho amato. Quando una storia fa soffrire significa che comunica. Come sempre bravissima, adoro leggere quello che scrivi e come lo scrivi! Alla prossima:)

Recensore Master
24/11/19, ore 17:24

Mi ha fatto tanta tenerezza.
E' vero che l'infanzia si perde quando si diventa per la prima volta coscienti della morte. Nel caso di Peter, ovviamente, è doppiamente vero perchè la morte era la sua.

In questo brano Peter è distante, segnato da un'esperienza terribile che Tony non ha vissuto, e lui cerca di rassicurarsi sul fatto che stia bene. Purtroppo non è ancora possibile, perchè è ancora un episodio troppo vicino, troppo forte, troppo sconvolgente. Per una volta, nonostante Tony sia molto più grande, gli manca una fetta di esperienza che invece ha investito Peter di dolore e impotenza, e di rimando anche lui stesso.
Peter Parker è in assoluto, da sempre, il mio personaggio preferito della Marvel, forse perchè sempre scanzonato, un ragazzo che si è trovato con dei poteri più grandi di lui, che desidera solo fare la cosa giusta, sensibile: la dimostrazione che per essere un eroe non si deve per forza essere perfetti. Al contrario, Peter è un ragazzo anche goffo, tenero, impacciato, e questo mi ha sempre fatto tanta tenerezza. Non si può non amarlo, anche se (come Tony) sono molto molto più grande di lui.

Forse inizio a capire quello che intendi, quando dici che per te sono una coppia perfetta. C'è un rapporto speciale di sicuro, molto intenso, che forse è paterno e forse no. Esistono tanti amori tra persone di età anche molto diverse, e quindi alla fine non è nemmeno troppo impossibile.

P.S. ma le fan art sono tue? Perchè sono veramente belle <3

Recensore Master
24/11/19, ore 13:35

Ciao, Miry!
Come anticipato nell'altra recensione, a seguito della minilong ho letto anche questa oneshot, e l'ho trovata bellissima al pari dell'altra storia, sia pure in modo diverso.
Qui la situazione è completamente diversa: Peter e Tony sono quelli che siamo abituati a conoscere, il primo ha fatto ritorno da un viaggio che è parso per troppo tempo senza possibilità di ritorno, e il secondo è palesemente provato da un dolore (terrore?) che forse non supererà mai sino in fondo.
Credo che la scena in cui Peter svanisce terrorizzato sotto lo sguardo impotente di Tony sia tra le più strazianti dell'intero universo cinematografico degli Avengers, perché lì si è toccata con mano sia la tregedia in cui annegava il mondo, sia il forte legame tra i due personaggi.
Come già ho avuto modo di dirti, l'affetto che io credo nutrano l'uno per l'altro non è di tipo amoroso, ciò nonostante l'amore che ancora una volta traspare dalle tue parole è così naturale, così potente, che mi lascio coinvolgere e basta. E mi è parso di essere lì con loro, a leccarsi le ferite, a chiedere spiegazioni e a negarle.
Le riflessioni di Peter sulla morte che non può essere né spiegata né compresa – e sul bisogno di schermare Tony da altro dolore – sono davvero bellissime, il cuore dell'intera storia. Al pari, la voglia di Tony di capire e prendere su di sé una parte di fardello esprime tutto l'affetto che non confessa a parole e tutto l'istinto di protezione che vorrebbe rimuovere da Peter sensazioni e ricordi funesti.
Ancora una volta ho amato il tuo stile, leggerti è veramente un piacere. Legandomi alle tue note, mi piacerebbe molto leggere qualche tuo racconto introspettivo incentrato su Peter e sul suo ritorno dalla morte, perché quanto hai appena sorvolato qui mi è già piaciuto tantissimo, quindi approfondirei volentieri.
Tanti complimenti, davvero, e alla prossima!

Rosmary

Nuovo recensore
13/11/19, ore 12:45

Carissima ciacionissima del mio corazon!
Tra il lavoro, i problemi alla ugola d'oro, e varie cose che non dirò qui per non ammorbarti, non sono riuscita più a passare ma eccomi qui, eh! Pendolare su un treno per tornare a casa, ti lascio la mia recensione come ultima traccia della mia esistenza su questa terra, nel caso sparisco (sono tragica ma oggi abbiamo fatto roba tragica).
Che dire? Come sempre le storie tue sono piene di domande esistenziali che cercano una risposta. Sia nel titolo che all'inizio abbiamo due domande fondamentali per quanto riguarda Tony e Peter. La prima chiede al giovane spiderman se c'è ancora... E la domanda è sia spirituale che fisica, immagino. Dopotutto Peter è sparito sul serio, è stato spazzato via dal mondo che ci circonda. È stato parte della metà dell'universo che è sparita. La seconda domanda è "Com'è morire?". Io credo che Tony sia meraviglioso qui. Molto più di altre volte. È un uomo di scienza, un uomo che non crede in niente se questa cosa non gli viene spiattellata davanti con cattiveria e anche lì ha dubbi. Capire la morte è dunque un suo desiderio, ma in questa storia è meraviglioso perché oltre alla scienza, c'è anche l'amore. Non è solo curioso di sapere cosa è la morte, ma vuole anche sapere come sta peter, DOPO questa esperienza. Perché è evidente che lo veda cambiato dall'esperienza e ha paura di perderlo ancora. Per quello è un Tony bello, IC E UMANO, soprattutto.
E comunque il punto di vista è dalla parte di Peter ma sentiamo tutta l'angoscia di Tony attraverso il supereroe del Queens. Lui sente tutto. Sa tutto di Tony. Ormai i due non hanno più segreti, a parte questo qui della morte.
Ed è bello che non succede chissà che, sono solo loro, abbracciati che si pongono domande esistenziali belle e vere, che magari non avranno mai una risposta ma sono fondamentali per loro due. Anche per fingere che vada tutto bene.
Infine, strano ma vero, ci dai una speranza. Non succede sempre, na stavolta lo fai e malgrado la malinconia che permea tutto quanto, c'è speranza. Peter c'è ancora. È lì con Tony, sono entrambi vivi e la morte non li dividerà mai più.
E io voglio crederci, almeno finché non scriverai altre cose tristi ma io le leggerò comunque perché le cose tristi, specie scritte da te, le amo!
In sostanza, grazie per la bella lettura, che ha l'unica pecca di essere troppo breve. Ma un testo più pomposo avrebbe rovinato tutto. Decisamente.
Mia cara ciaciona ottimo lavoro, come sempre mi fai riflettere sulla vita e stavolta pure sulla morte. E non è una cosa da tutti, affrontare certi temi con una tale delicatezza e amore, che tu metti in questi due personaggi che ormai ti appartengono.
Un bacio, a sabato.
Rusty

Recensore Veterano
25/10/19, ore 09:54

Ciao cara! Eccomi a recensire questa OS per lo scambio libero, fintanto che la storia comica è ferma -mi spiace molto, spero che tu trova la voglia di riprenderla presto ♥
Questa storia è qualcosa di magnifico a livello introspettivo. È scritta benissimo, come sempre, e ho trovato perfetto il modo in cui ha scelto di descrivere il delicato tema della Morte. È un concetto che mi è molto caro, che sto trattando io stessa nella mia long, anche se “dall’altra parte della barricata” e il leggerla attraverso Peter, che ci è passato, è stato bellissimo.
Ogni parola, ogni frase, ogni similitudine fa trasparire quell’amaro, quella malinconia, quella disperazione del non trovare altro senso nella vita all’infuori della morte. Sono tematiche difficili, sia da spiegare sia da comprendere, ma tu hai fatto un lavoro egregio e ho provato un magone assurdo nel leggerti. In senso positivo, ovviamente!
Allo stesso tempo, la dolcezza di un momento tanto intimo fra due persona che si vogliono bene e si amano, ha bilanciato il piano emozionale della storia, donando una punta di dolcezza atta a stemperare la drammaticità del momento.
Molto, molto bella! sono davvero felice di averla letta e ti rinnovo i miei più sentiti complimenti!
Alla prossima!

Recensore Veterano
20/10/19, ore 18:39

Cara Miryel,
ritorno a leggerti dopo un lunghissimo periodo e scopro che la tua scrittura e la tua personale versione di Peter e Tony mi sono proprio mancate.

In questa shot, breve ma di grande impatto, ritorna spietata la tua celebre vena angst - che sai apprezzo molto - con l'aggiunta di riflessioni superbe e di grande profondità su due dei più insondabili concetti dell'esistenza umana: l'amore e la morte. Eros e Thanatos. Entrambe pulsioni imperscrutabili e violente, in grado di stravolgere la vita degli uomini con prepotenza. Tra le due - inevitabili e radicate nello spirito degli umani - solo la morte ci prona irreversibilmente. Un concetto a cui siamo abituati, a cui Peter e Tony erano abituati, prima di scoprire che ritornare dalla morte è possibile.
Peter scopre ad un prezzo esoso che la morte non è definitiva, ed è per questo che adesso è tra le braccia calde di Tony dopo cinque anni di buio. Eppure, il dono della vita recuperata sembra non essere abbastanza per lui, semplicemente perché non è proprio possibile tornare a vivere e a respirare come un tempo dopo aver sentito la morte sulla pelle. E non è possibile per un uomo di scienza come Tony non domandare, non indagare su qualcosa di così enorme. Il punto, però, è che ci sono delle cose che non si possono spiegare, proprio come dici tu con parole meravigliose. Ho trovato di estrema intensità lo studio psicologico che hai svolto su Peter e sul modo in cui un adolescente possa tornare a vivere dopo un'esperienza del genere, dopo L'ESPERIENZA. Specie quando si è giovani, il concetto di morte sembra perlopiù una leggenda, al punto da credere di essere invincibili, immortali, addirittura. Per Peter, che prima di essere un eroe è un ragazzo del Queens, i tempi dell'avventatezza sono finiti: adesso conosce perfettamente il volto della paura. E' passato attraverso la cosa peggiore e da qui non si torna indietro; si può solo pensare di andare avanti stringendosi più forti che si può all'amore. E l'immagine bellissima di loro due stretti a quel modo rende perfettamente giustizia a questo messaggio.

Shot meravigliosa, Miryel! **

A presto,
woodhouse

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