Recensioni per
Haiku
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/05/20, ore 11:46
Cap. 7:

Eccomi, tesoro. Solo tu potevi scrivere una soulmate in un haiku, io non ci sarei riuscita nemmeno per salvarmi la vita :(
E invece funziona, ma non che avessi dubbi.
Ci ho dovuto pensare un po', al significato. Intanto, come soulmate, evidentemente i due si dovevano riconoscere da qualcosa come vedere per la prima volta il colore azzurro quando sarbbero stati gli occhi del compagno, il che lascerebbe la cosa ambivalente
certo gli occhi più belli e specuali sono quelli cangianti di Sherlock, però dal tono emotivo invece credo che siano quelli blu profondo di John. Forse solo perchè John non chiamerebbe gli altri "inutili" è più diplomatico!
sono contenta di essere qui, a prestissimo
Setsy

Recensore Master
29/05/20, ore 11:39
Cap. 6:

Buongiorno tesoro, ormai sono più al di la del fiume che è efp che al di qua, ma finchè ci sono non posso continuare a perdermi i tuoi lavori!
Dunque, di 3 haiku sono abbastanza sicura, ma il primo, aimè, potrebbe essere sia John che Sherlock ai miei occhi. Tutti e due potrebbero ridere di felicità nel sentire l'altro vicino, un gesto quasi estremo - si dice che fare l'amore sia l'unico divertimento in cui non si ride - che si può adattare ad entrambi. Visto poi che per te sono "scambiabili", bè qui alzo bandiera bianca, perchè non ho una vera spiegazione, starei indovinando a casaccio! XD
Il secondo è Shelrock, senza dubbio. E' lui che soffocato l'amore nel suo cuore e nel suo cervello, finchè è diventato una valanga ed è traboccato. Questo haiku il mio preferito per la musicalità e anche perchè trovo che riassuma bene tutto un racconto completo
Il terzo è John, e il suo "fantastico!" di fronte a quel mondo eccentrico e affascinante che è il ragazzo che ha appena incontrato, fatto di cose che neppure stava immaginando - o osando sognare.
E anche il quarto..mi ricordo il tuo head canon in cui Sherlock suona per John se vede che ha gli incubi. Credo che siamo in uno di questi casi
Spero di recuperare presto, baby
baci, Setsy

Recensore Master
13/05/20, ore 19:41
Cap. 7:

Ciao! Sono contenta che tu abbia trovato utile questo esperimento, che a parer mio ti è riuscito anche molto bene, e sono ancor più contenta che tu l'abbia voluto condividere, perché non avevo mai letto degli haiku sui Johnlock ed è stato bellissimo trovarne scritti da te.
Questo AU è davvero perfetto per loro, sebbene non saprei mai scriverci una storia vera e propria, perché ho difficoltà con le sulmate, però ho questa idea che Sherlock è John non possano far altro che cercarsi, trovarsi e amarsi. In ogni universo, nonostante tutte le avversità. Non penso di avere un'altra ship forte e incrollabile come questa, e qui tu hai reso benissimo quel legame eterno e indissolubile.
Per Sherlock gli occhi di John sono gli unici degni di nota, gli unici che racchiudono il mondo intero e tutte le cose davvero importanti. Il resto è fuffa, non conta niente, è come il sistema solare. John invece è ogni cosa. Ovviamente, in questo AU la cosa è reciproca, anche se nella serie a tratti non sembra più così, purtroppo. In ogni caso si ritrovano anche lì, alla fine, e tanto basta.
Non possono essere completi stando lontani, vivendo uno senza l'altro, questo è ciò che ci dici in poche parole ricche di significato.
Bellissimo.
Un po' mi dispiace che sia l'ultimo haiku della raccolta, ma so che leggerò altro di tuo, quindi va bene così.
Ti faccio ancora tanto complimenti, presto passerò anche sulla raccolta delle altre AU.
S.
(Recensione modificata il 13/05/2020 - 07:42 pm)

Recensore Master
09/05/20, ore 22:31
Cap. 6:

Ciao! Sono molto felice che tu abbia aggiornato questa raccolta. Con ben quattro haiku, per giunta! Mi diverto sempre tantissimo a interpretarli, spero di fare di meglio stavolta!
Per quanto riguarda il primo mi sono immaginata John che bacia e accarezza Sherlock, quest'ultimo che si lascia andare a una risata liberatoria. Poi, quando le cose si fanno più "spinte", ovviamente le risa svaniscono e quel che resta somiglierà a ben altro. Ci saranno ansimi e gemiti, suppongo...
Non stento a credere che Sherlock possa avere una reazione del genere a un bacio di John, io personalmente non rido mai in certe situazioni, ma lui ce lo vedo, ecco. Più che altro perché sarebbe una gioia troppo grande, dopo aver sofferto tanto e trattenuto i suoi sentimenti per anni e anni. Insomma, mi è piaciuto molto, soprattutto perché poi ci pensa John a farlo smettere (in senso buono). Non so se ci ho preso o se effettivamente poteva essere letto in doppia chiave, in ogni caso mi è piaciuto molto.

Il secondo è sempre Sherlock. Secondo me almeno. Al pari della risata liberatoria, potrebbe esserci un grido d'amore, inteso come esternare ad alta voce i suoi sentimenti, pronunciare quel "ti amo" dopo tutta la frustrazione e il silenzio.
Non è facile soffocare una cosa grande come l'amore, dopo tanto tempo ci si ammala, si muore dentro ed è anche per questo che scrivo fanfiction su di loro. Odio il fatto che dopo tutto quello che ha passato, Sherlock debba ancora portarsi dentro quel peso. Dal mio punto di vista, deve avere giustizia, ossia la possibilità di confessare (di gridare?) ogni cosa a John.
Molto bello anche questo. Poche parole per passare dal dolore al sollievo. Sei stata davvero abile.

Il terzo, beh, è John. Quel fantastico non potrebbe pronunciarlo nessun altro!
C'è la loro quotidianità, la loro storia, il loro legame. E tutto sembra scandito dal ticchettio di quella pendola che pare osservarli costantemente, spettatrice inanimata ma sempre presente.
Molto originale, hai avuto una bella idea!

Il quarto è sempre John. I suoi incubi ricorrenti, il sollievo della musica di Sherlock, le sue braccia che lo circondano, il sentirsi di nuovo al sicuro con lui.
Potrebbe essere una scena ambientata in qualsiasi punto della serie, a parte la terza stagione e le prime due puntate della quarta. Sappiamo che John ha incubi sulla guerra ed è proprio così che inizia ASIP, però non stento a immaginare un post s4 (ormai lo sai, no?) in cui magari stanno già insieme, anche se da poco, e non è più la guerra a tormentare gli incubi di John ma il terrore di perdere Sherlock, magari rivivendo la caduta o lo sparo di Mary, ma anche riportando a galla i momenti in cui gli ha fatto del male. Non so tu a cosa pensassi, per me è una scena molto versatile, ecco.
E forse è il mio preferito dei quattro.

Sono felice che tu abbia pubblicato questi haiku e spero che presto arricchirai ancora questa raccolta.
Intanto complimenti, senza volerlo mi hai fatto un bel regalo!
S.

Recensore Master
02/05/20, ore 15:57
Cap. 5:

Buongiorno, tesoro, eccomi
Non potevo perdermi gli haiku, e no!
Meno male che l'hai detto che erano divisi, perché dopo la prima lettura mi stavo dando la testa al muro...
Tecnicamente impeccabili, ma devo dire che preferisco l'alone di mistero della seconda
La prima si indovina facilemente: C'è Moriarty nella pozza del suo sangue e Sherlock che adesso deve inscenare la sua morte
Il bello è quel: "tocca a te" da filastrocca delle conte dei bambini, quelle per "andare sotto" a nascondino, che richiama il gioco, cioè la presa in giro al mondo che Sherlock metterà in scena
La seconda per me si interpreta così (e tanto avrò sbagliato, figurati)
Ci sono tre personaggi che muoiono cambiando le carte in tavola per Sherlock. L'alfiere è Victor (il più caro amico, che va bene come braccio destro, alfiere). La Torre è tosta, ma credo Magnussen. Non conta come persona, ma come potere, arroccato nel suo rifugio/palazzo mentale. La Regina è Mary, come moglie del Re con l'umanità, John, che ha il posto d'onore nel cuore di Sherlock. Ci ho pensato, eh!
baci, a presto
Setsy

Recensore Master
30/04/20, ore 22:40
Cap. 5:

Buonasera!
Ho ancora mal di testa, lo ammetto, e temo che non passerà tanto presto, ma ci tenevo davvero tantissimo a lasciarti due parole per questi haiku, di cui ci avevi dato un piccolo anticipo già l'altro giorno su Facebook.
Come sai, penso che più il componimento è breve, più la difficoltà sia maggiore. Non so se io riuscirei a scriverne, già trovo fin troppo ostiche le drabble, figuriamoci questi!
Comunque.
Sicuramente possiamo collocare questu due haiku durante The Reichenbach fall, esattamente nel momento in cui Sherlock sia accinge a fare quel salto nel vuoto che ha spezzato il cuore di John, cambiando drasticamente le vite di entrambi.
Qui comunque non fai accenno all'imponente spettatore giù sulla strada, perché il momento è esattamente quello che precede il suo arrivo. Moriarty si è appena sparato e la descrizione del suo cadavere in una pozza di sangue è magistrale. Poche pennellate per un'immagine nitida e potente: "tra’l suo stesso carminio" merita davvero un plauso.
Ora tocca a Sherlock morire, e sebbene sia una finzione, sarà come morire su serio, perché dovrà dire addio a quella che fino ad allora è stata la sua vita.
Il secondo haiku è quello che avevo già letto e che mi è piaciuto fin da subito.
Non sono sicura di come potrei interpretarlo, lo ammetto. Quel che è certo è che il re altri non è che Sherlock, non potrebbe essere altrimenti. Ma gli altri pezzi non sono sicura di chi potrebbero rappresentare.
Ora, spero di non dire delle sciocchezze troppo sciocche. Nel caso perdonami, ho pur sempre l'attenuante dell'emicrania.
Potrebbero essere i nemici di Sherlock, la Regina potrebbe essere Moriarty stesso, se pensiamo alla famosa scena con la corona. Ma gli altri due non so chi potrebbero essere nello specifico. Oppure i pezzi caduti potrebbero essere coloro che hanno protetto Sherlock, quelli dalla sua parte, per capirci. Magari Mycroft potrebbe essere la Regina in questo caso, facendo riferimento alla battuta che gli rivolge John a Buckingham palace (oddio, o era stato Sherlock ad apostrofarlo? Mi è un attimo venuto il dubbio). Liltima ipotesi è che potrebbero essere Greg, John e Mrs Hudson, i tre che Moriarty aveva minacciato di uccidere se Sherlock non fosse morto, ma non sono caduti, non nel senso letterale, forse solo emotivamente, ma è comunque un'idea che non regge per me.
Non so, dovrei pensarci un po', ma ammetto che sei stata davvero abile a mettermi in difficoltà. Ovviamente tutte queste riflessioni valgono solo se i due haiku sono correlati, altrimenti il secondo potrebbe davvero riferirsi a molte altre cose che non ho preso in considerazione.
Okay, potrei aver detto delle boiate alla U.M.Q.R.A., non volermene. Ora però illuminami, perché sono troppo curiosa di sapere a cosa facevi riferimento.
In ogni caso mi è piaciuta tanto la metafora con gli scacchi, trovo che sia davvero d'effetto!
Spero che ne pubblicherai altri, perché è sempre interessante e piacevole trovare questa raccolta aggiornata. Nel frattempo ti faccio tanti complimenti per idea originale e per l'abilitazione di mostrare un mondo in così poche parole!
Buonanotte.
S.

Recensore Master
10/01/20, ore 12:33
Cap. 4:

Tesoro buongiorno!
Riesco finalmente a ritagliarmi una mezz'oretta per lasciare qualche recensione e non potevo non passare di qua!
Innanzitutto scusami per il ritardo, so che hai aggiornato anche Lettere e arriverò prestissimo anche lì, promesso!
Intanto posso dirti che continuo ad amare i tuoi Haiku, uno più bello dell'altro.
Questi due in particolare sono carichi di passione.
Sono entrambi Sherlock, non ho dubbi.

Il primo è lui che corre per le strade di Londra, che la vive, la respira (lo cito, non posso non farlo) diviene parte di essa.
Non è solo la città a bruciare ma anche lui, di un fuoco impuro. Bellissima questa immagine.
E come questo fuoco scorre nelle sue vene, lui corre per le strade, quasi come se anche Londra avesse un corpo e un'anima.
Ok, forse sto dicendo fesserie, non lo so, ma a me ha dato questa impressione.

Il secondo vabbè, che te lo dico a fare, è stupendo. Amo quando John guarda Sherlock in quel modo e ne coglie il fascino particolare.
"Eros e dannazione". Che meraviglia, amo la sensualità inconscia di Sherlock, qualcosa di cui lui SEMBRA non curarsi minimamente, ma che non può non aver presa sugli altri, su John in particolare.
Sappiamo che ha notato i suoi zigomi e di certo non può essere indifferente a quegli occhi "indefiniti".
Lo sono in ogni senso, dal colore incredibile, che non riesco mai a classificare, a ciò che esprimono, che per me è sempre meraviglioso.
Co sono talmente tante emozioni, tanti desideri e sentimenti in quegli occhi! Cio che le sue labbra non pronunciano, si può leggere in essi, se si guarda con attenzione, cosa che purtroppo John non sempre fa.

Sai che forse è il mio preferito finora?
Anche se quello di Inuyasha è poesia.
Non so, ci devo pensare.
Comunque è bellissimo, come quello sopra, d'altronde. Non ce n'è uno che non mo sia piaciuto.
Trovo che questo tipo di composizione sia ancora più difficile delle drabble e non credo che io ne sarei capace.
Ti faccio davvero tanti complimenti.
È sempre stupendo leggere qualcosa di tuo.
Bacioni
S.

Recensore Master
08/01/20, ore 16:29
Cap. 4:

Cara Koa, che piacere tornare a leggere i tuoi (le tue?) haiku. La prima cosa che posso dire d'istinto è che in poche parole condensi l'impetuosità di Sherlock e la passione (anche amorosa) che lui suscita in John. Sarà che in generale mi colpisce molto questa capacità, trovo che tu sia davvero brava. Mi sento letteralmente travolta da queste righe.
Se poi vado ad analizzarle con più calma, mi rendo conto che non riesco a capire se siano scollegate o meno. Perché all'inizio, leggendo il secondo haiku, ho pensato che Sherlock potesse essere la "Londra che brucia" di John, il suo sangue nelle vene, e che quindi fossero collegate. In un secondo momento, ho pensato che fossero la prima dal punto di vista di Sherlock e la seconda da quello di John. Sherlock corre verso il fuoco dell'impurezza. John (forse seguendolo?) si soffermo sulla carica erotica che Sherlock ha per lui.
Non lo so, credo di starmi incasinando soltanto. Però è anche per dire tutte le riflessioni che mi suscitano le tue parole.
In ogni caso, complimenti.
A presto, Izu

Recensore Master
05/01/20, ore 15:43
Cap. 4:

Oh, sei tornata alla grande! ma ciao, Sweety
Questo haiku ha una forza quasi violenta, nella scelta delle sue caratteristiche:
I personaggi ambigui - perché Sherlock è se stesso, ma l'altro può essere John come Londra stessa, resa uno spettatore senziente, che vede le cose anche dall'esterno.(E ho bevuto solo una birra, giuro! XD) D'altra parte le vene di Sherlock e le strade di Londra sono la stessa cosa... Stupendo in ogni senso, modo e caso.
Le singole parole: sangue, dannazione, impurezza.
La visione estetica di uno Sherlock animato dalla sua passione, scovare il crimine e annientarlo; ma prima questo esiste, e sappiamo che per lui gli omicidi sono "come Natale". Non nel senso che vuole che ci siano, non sono impazzita: ma vuole venirne a conoscenza.
Insomma, forse ho divagato, ma sai che mi fai questo effetto di partire per strade mie, ma che non frequento ogni giorno!
La descrizione fisica di Sherlock è da malore, ma d'altra parte è così; qualocsa di terribilmente sensuale e credo questo sia l'elemnto naturale **. la stagione? non è detto, ma per me è inverno, Londra con la neve e lui che corre malgrado tutto, rosso fuoco in quel candore.
Se è il povero John che parla, è cotto a puntino; praticamente gli sembra una visione, altro che aiutare nelle indagini.
questa è la più viscerale, quindi balza nel primo posto della mia classifica personale
a presto, tesoro, aspetto la Piratelock, per altro. anche se fosse di 50 capitoli
baci fiammeggianti
Setsy

Recensore Master
19/12/19, ore 16:45
Cap. 3:

Orbene, Sweety! *-*
questa è la mia preferita, perché se deve essere Giappone, che lo sia fino in fondo *^*
c'è la stagione, l'elemento naturale, c'è lo stato d'animo. Perfetta.
E infatti, che se altre non erano certo poco emozionanti, si sente quando una cosa è a regola d'arte, non so se mi spiego.
Per altro l'autunno, col suo romanticismo triste, più della primavera è una "stagione Johnlock" che inquadra benissimo il loro amore adombrato dal crepuscolo, come se fosse sempre un po' drammatico. Anche quando è ovvio, come in questo caso, che stanno benissimo insieme. sarà colpa della serie che ti lascia l'ansia, ma credo che non avresti potuto scegliere meglio
guardandole una a una - non semplice, appaiono molto slegate - direi che qui la sequenza è Sherlock+sherlock / John+John
Difficile, ma la prima è ovvia, poi si continua con una percezione del momento come a volerlo fermare nel tempo/ricordo (il palazzo mentale?). Poi c'è John, che percepisce il genio del suo investigatore, e poi ancora quello che non riesce a dire le cose chiare in amore è Sherly, quindi è sempre John che parla in prima persona
il giudicar della zucca è fantastico, criptico da morire: è un elemento di tempo? abbinato alla zucca di halloween e (anche a quella della carrozza di cenerentola) per dire che è successo a mezzanotte esatta?
deov saperlo, per favore!
baci Jap,
tua Cho-Cho Setsy

Recensore Master
16/12/19, ore 21:48
Cap. 2:

Sweety of me, eccomi sul secondo haiku (questo del tipo moderno, quello più lungo)di nuovo a chiedermi come si faccia a raccontare tanto in una manciata di parole. Va bene la brevità, sai che l'apprezzo, ma questo...
Questo secondo componimento rispecchia maggiormente il contenuto degli haiku, perché c'è la natura - la luna, e non so se è voluta e se è capitata, ma va benisismo lo stesso
c'è una delicatezza soffusa in tutte le parole - qui vanno pesate una ad una come sulla bilancia del gioielliere - che non si perde mai, anche in un crescendo da etereo a fisico. Infatti si parte dai respiri, si avanza con i sorrisi e si finisce con un grido d'amore
e ancora, ma com'è che non si sa chi parla, e possono essere tutti e due, e possono essere IC? perchè io non lo saprei fare neppure in fin di vita?
Di primo acchitto direi che c'è un passaggio di pov Sherlock/John/Sherlock di nuovo
non è una sensazione nettissima, tranne la prima, nella quale sembra di identificare Sherlock e la sua pelle lunare, per il resto ho vagliato tre ipotesi e questa mi pare la più valida
non mi dire che non lo sai...^-^
sono sicura che sei l'unica ad aver osato qualcosa del genere, tranne forse se c'è un gruppo di originali: poesia. ma sui fandom, no.
ci vuole una penna intinta in un raggio di luna argentea per scriverne per bene
un bacio ai petali di ciliegio,
tua-tua Setsy

Recensore Master
15/12/19, ore 10:23
Cap. 1:

Buongiorno, Sweety
Ero incerta se saltare sulla storia di HP, ma infine mi preme di più il recupero di Sherlock, quindi problem solved! ^^
Gli haiku? non posso dire "sono un'esperta" ma un'estimatrice sì, come tutto quello che è arte giapponese, e tutto mi sarei aspettata tranne che trovare questo tipo di componimento terribilmente difficile. Ma tu puoi, e quindi che mi stupisco a fare?
Non sono sicura di chi sia il personaggio che parla, ma se ti conosco un minimo, ormai, vale per tutti e due, vero?
Io ci vedo più Sherlock ad essere quello che si sente leggero, perché c'è la liberazione da quel bozzolo di isolamento morale e fisico che aveva costituito la sua protezione dai traumi. Ora è come una bellissima farfalla che può volare... di John mi convincerebbe molto il sorriso, una reazione semplice e così giusta, una felicità più esplicita
Dare forma da un haiku in un'altra lingua deve essere difficilissimo - cade anche il conto delle sillabe, perchè non essendo ideogrammi avrebbe meno senso, penso - quindi dove apparentemente c'è più libertà d'azione dall'altra c'è la necessità di creare un'armonia di propria sponte. Sospetto tantissimo che la musica aiuti, giusto? A "sentire" una cadenza, recitando la poesia ad alta voce, come chi sa di musica poteva fare con le tue one shot che seguivano l'andamento dei brani. Io nella mia ignoranza, no
comunque c'è tutta l'anima degli haiku.
il senso, la completezza malgrado la brevità - the less the best sembra una frase creata dai giapponesi - l'anima. Ma quella tu la fai trasparire SEMPRE
a prestissimo, tesoro
tua, Setsy

Recensore Master
11/11/19, ore 22:31
Cap. 3:

Ciao di nuovo. Mi sono ritrovata a leggere questo haiku più e più volte, nel tentativo di capirlo a fondo. Non penso di esserci riuscita, ma di sicuro ne è valsa la pena.
Mi affascina perché mi sembra leggermente diverso dai primi due, ma non saprei dire in che modo. E' come se mi ricordasse un almanacco, una poesia da fiaba, quella che ha dentro una storia tutta da raccontare. Forse per i colori che evochi: prima le foglie ingiallite, poi il bacio alla luce tremula della candela, la zucca - vedo il giallo, il marrone, l'arancio, tutti i meravigliosi colori autunnali.
E in questi colori spicca, come un colore a se stante, il sorriso di John che tutto illumina.
Anche qui rincorrevo il punto di vista e mi sembra di individuare una struttura che si richiude: prima una terza persona, poi la prima, la prima di nuovo e la terza persona all'ultima strofa.
Uno sguardo su John, poi lo sguardo di John, di nuovo lo sguardo di John, poi su John ancora.
Troppo astruso?
Vedo John che si lascia baciare da Sherlock, amando il suo genio, che è anche un po' follia, la sua ironia che a volte fa male. E gli viene da respingerlo, ma non lo vuole davvero. O meglio, ciò che gli fa pensare di volerlo respingere è ciò che in realtà lo fa tornare a lui.
E sta volta è lui (John) a baciarlo, amando ogni sua singola sfumatura - anche e soprattutto il suo genio, la sua follia, la sua ironia.
Posso solo farti i complimenti, so che dovrò attendere ma non vedo l'ora di un prossimo aggiornamento.
A presto,
Izu

Recensore Master
11/11/19, ore 22:15
Cap. 2:

Ciao. Non so se fosse nata con questo intento, forse no, ma questa seconda mi ha commossa profondamente. Sento davvero così tanto in queste poche parole.
Posso immaginarmi John che osserva Sherlock dormire.
Posso immaginarmi il respiro calmo di Sherlock, il gemito che a un certo punto spezza il silenzio, il sorriso che ne segue.
Anche qui non è chiaro di chi sia il POV, ma io mi sento negli occhi di John. Ed è Sherlock che urla "Amami". E' John che sospira "Sempre".
Forse per me non potrebbe essere altrimenti.
Ma ciò che più conta è l'amore, il dono assoluto che pervade queste poche parole.
Mi fa innamorare.
Complimenti davvero.
Izu

Recensore Junior
07/11/19, ore 18:35
Cap. 3:

Eccomi qui per queste ultime poesie. Devo dire che queste sono più complesse delle prime. Forse ci hai ragionato di più? Sarà anche che nelle altre inserendo un bacio o un sorriso già trasmettevi un messaggio, questi invece sono più specifici in un certo senso e hanno in loro anche altri elementi.
Il primo paio, oltre ai nostri adorati protagonisti, parlano anche d’autunno. La zucca poi fa proprio Halloween. Recensisco quasi in ritardo per la stagione, con le piogge e il freddo di questa settimana mi sembra molto più vicino l’inverno.
C’è un passaggio che mi è venuto ora in mente, riguarda il fatto che è sempre stato John ad apprezzare la natura fra i due. Non so dove l’ho letto, magari è proprio qualcosa che hai scritto tu ma non ci giurerei. Insomma, “John sorride” e potrebbe farlo per qualsiasi motivo, anche non legato alle foglie ingiallite. La scena che mi figuro in quest’istante è dei due al parco, John con un bel sorriso osserva le foglie e Sherlock osserva lui; in tutto questo Rosie gioca sullo scivolo con altri bambini. E la bellezza è data proprio dal fatto che domani rileggendo lo stesso haiku io possa essere ispirata a creare tutto un altro scenario nella mia mente. Fantastico.
Se precedentemente le azioni descritte potevano essere compiute in maniera indifferente da Sherlock piuttosto che da John, queste ultime due poesie sono a parer mio più indirizzate in un verso o nell’altro. È John che percepisce Sherlock come un genio e dice di amare anche il suo lato più folle. Ed è sempre John che allontana Sherlock e lo vuole contemporaneamente, soprattutto se si pensa alla periodo nel quale è morta Mary. Potrei sbagliare, ma la vedo così.
Ti rinnovo i complimenti, e spero avrai voglia di condividere con noi tantissimi altri haiku. Sono veramente preziosi e fonte di emozioni, ispirazione e riflessione.
A presto,
K.

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