Recensioni per
The Sound of Dream
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
13/02/20, ore 22:23

Carissima Celtica,
chiedo venia per il ritardo e, siccome sono arrivata in pari con le storie su Death Note, se non ti dispiace inizio questa qui, che mi sembra DECISAMENTE una storia che potrei seguire con interesse. Prompt A+B+C, una AU, libri, Sansa e Sandor e tu ♥ Insomma, non potevo chiedere di più XD

Ho amato tutto, di questo primo capitolo: la caratterizzazione, in primis, del Mastino e di Petyr. Sono due personaggi che hanno sicuramente del contrasto intrinseco, sono due tavolozze di colori completamente diversi l'uno dall'altro. Sansa, invece, è la tavolozza ricca di tutti quanti, per questo è ambita da loro. È colei che fa la differenza. Colta, tranquilla, che ha questa vocina che quasi sembra potersi rompere, se alzata di qualche ottava.
La rugosità del carattere di Sandor e quello affilato di Petyr hanno reso lo scontro verbale squisito. Uno che ostenta bugie per attirare l'attenzione della ragazza, per dimostrarle che lui è molto più di ciò che sembra. L'uomo rude, che ha un cuore caldo, che sa amare. E che viene mortificato da un Dito Corto perfetto, che lo punzecchia e lo smaschera subito, immediatamente, come è di sua competenza, siccome è un viscido calcolare approfittatore. Languido, con Sansa, e Sandor vuole proteggerla, sembra, e far parte un po' della sua vita. Anche solo un po', e mi sciolgo.

Infine, il mio plauso va anche a Joffrey, capriccioso, arrogante, ostico, dannatamente insopportabile, esattamente come me lo ricordavo. Esattamente come è. Sorriso arrogante, aria di superiorià... che altro dire? Quello sputacchio nel bicchiere se l'è meritato, eh XD
Cara Celtica che altro dirti! Non ho parole, sono sempre ammaliata da come si formano le tue trame e come queste siano sempre, magnificamente imprevedibili!
Dunque, se per te va bene, io proseguirei da queste parti **
Un abbraccio fortissimo, e a presto,
Miry

Recensore Master
14/01/20, ore 16:37

Ciao Celtica,
Esistono finali aperti dove lo scrittore non sapeva proprio che fare e finali dove lasciare aperte molte strade è frutto di una precisa scelta, dato che i personaggi si sono risolti. È proprio questo secondo discrimine a rendere la tua storia preziosa. Non sappiamo se Sansa e Sandor fuggiranno totalmente insieme e saranno felici perché non ha importanza. Sappiamo che hanno lasciato il bar distrutto dal fuoco che tanta importanza ha nella vita di Sandor e nella tua poetica (penso anche all’altra bellissima minilong), sappiamo che i sogni di Sandor non sono solamente sogni, ma immagini di una realtà parallela di cui anche Sansa è più o meno cosciente. In quella vita che viene ricordata a malapena, complice anche il divario d’età, queste due soulmate non hanno potuto riunirsi per destino e per mille altre cose, ma in questa AU hanno la possibilità di farlo e l’occasione. E io amo le soulmate contrastate, dove i personaggi, nonostante siano legati dal destino, non hanno il modo e la possibilità di stare insieme.

Jeoffrey non compare mai, ma viene descritto in tutta la sua follia da teppista, in tutta la sua furia. Nella parte in cui Sandor e Sansa sono rinchiusi nella botola ho provato paura per loro, ma ho soprattutto apprezzato quella tensione esistente tra loro. Non è un innamoramento placido, il loro: c’è sempre – e anche nell’opera originale, c’è – qualcosa di trattenuto che hai reso molto bene. Il fatto di andarsene via insieme (presumibilmente), l’esitare del pur burbero e altrimenti spavaldo Sandor di fronte alla delicatezza di Sansa sono resi benissimo (ha paura di baciarla anche se la vuole, anche se lei, da regina qual è, conosce il proprio cuore <3). Nella scena finale ho anche notato con immenso piacere che Sansa assomiglia alla regina del Nord che è (la caffeina comincia a perdere i suoi prodigiosi effetti, quindi fai finta che te l’abbia detto in italiano). Insomma, è bella, ben pensata, ben scritta, ragionata e leggerla è stata un vero piacere. Alla prossima, mia cara, credo che approderò su Death Note **!
Un abbraccio e grazie per aver condiviso questa bella storia,
Shilyss :)

Recensore Master
05/01/20, ore 16:45

Cara Celtica, buon anno!
Torno con immenso piacere tra queste tue righe **!
Mi piace tanto il ritmo che hai mantenuto in questa scena. I protagonisti sono sempre loro, Sansa e Sandor, chiusi in un bar con i loro problemi, le loro paure, i loro sogni, in una scena dal sapore teatrale che non ha bisogno di nient’altro se non di un dialogo incalzante dal ritmo perfetto, che spinge il lettore ad andare avanti. Di nuovo, Sansa è fragile e leggera solo nell’aspetto: nel cuore è evidente come nascondi una perdita (nel nord non ha più nessuno). È abbastanza coraggiosa da voler sapere di più sui sogni che attanagliano Sandor facendogli rivivere una vita passata in un tempo storico fantastico o in una dimensione parallela, non ha importanza. La confidenza però non viene sputata fuori come un fiume in piena, ma, coerentemente con l’atteggiamento del mastino e col suo carattere schietto e spiccio condito da un linguaggio vernacolare/triviale è una vera e propria confessione che viene fatta a mano a mano, con lentezza e fatica. Una confessione di cui nemmeno Sandor ha piena contezza perché lui non sa cosa sta sognando – sa solo che c’è sempre lei e sente i desideri che lo animavano in una vita passata. E tutto questo è terribilmente struggente, lascia che te lo dica.

Non shipparli in questa storia in particolare sarebbe impossibile e il motivo è racchiuso proprio nella parte finale. C’è un contatto tra i due (le mani) che suggerisce molto al lettore. Sansa spinta dal vino, dalla confidenza, da qualcosa di imprescindibile – il suo essere soulmate – forse andrebbe avanti nella conoscenza con Sandor e lo bacerebbe; lui però non ne vuole approfittare e così sta dimostrando la purezza dei propri sentimenti, quel misto di amore/senso di protezione che lo contraddistingue e che non è scevra dal desiderio terreno di averla (come nella bellissima riflessione di averla nel proprio letto, anche se in realtà non l’avrà: è una scena squisita). Il contesto AU, con Tiwyn primario, continua a essere fortemente interessante e ben reso, così come la scelta di spiegare l’appellativo mastino stavolta non con qualcosa che ha un riferimento strettamente legato alla dimensione AU, ma, tocco geniale, con qualcosa che si riferisce all’allora perduto, a questo mondo di sogni in cui Sansa sembra credere.
Bellissima, davvero bellissima **. Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
21/12/19, ore 16:00

Cara Celtica,
Eccomi riapprodare in questa bellissima Soulmate!AU. La cosa che mi è piaciuta di più è come hai connesso i due mondi, quello onirico legato ad altri mondi paralleli e a vite passate o semplicemente il frutto di sogni – Freud diceva che i sogni sono l’appagamento di un desiderio, sempre, e anche questo è indicativo dell'appuntamento che Sandor fa in queste notti solitarie in cui lei è lontana e la sua visita pomeridiana saltata. Entrare nella mente di un personaggio sboccato come Sandor non è semplice. È uno dei capolavori di GoT perché è tra quei personaggi che quando appaiono per la prima volta sullo schermo o sulle pagine vorresti cassare dall’opera e che poi, invece, ti conquistano con il loro soffrire ed essere umani, col loro percorso doloroso. Ammettiamo però che mentre dorme Sandor Clegane viva ciò che è stato in un tempo diverso. In un modo o nell’altro Sansa era entrata nella sua vita – in un modo o nell’altro, romantico o meno, queste due esistenze sono legate e la grazia con cui hai descritto questo legame usando le scene ben note e senza rendere mai Sandor ooc è semplicemente lodevole.

Jeoffrey ovviamente sarebbe tornato a vendicarsi. È insopportabile come deve essere e anche un po’ viscido: il merito di ciò è senza dubbio il mettere avanti “mammina”: il suo difendersi dietro Cersei rende anche una “comprensibile” vendetta come qualcosa di disgustoso. Il fatto che Petyr, avvocato, assista ad atti di intimidazione e di violenza senza battere ciglio fornisce di nuovo una lettura molto canonica del personaggio che usa la su capacità verbale per irretire il prossimo in maniera subdola, ma che comunque non è pazzo – ed ecco infatti che vorrebbe tirare fuori dalla situazione Sansa. La ragazza, a questo proposito, mantiene un contegno regale che è consono con la sua figura e “magnifico” (da un punto di vista letterario, s’intende)! – si ritrova a essere vittima delle angherie e dei ricatti di Jeoffrey. Sansa mi piace moltissimo e le sue vicende mi hanno appassionata non poco: con poche battute e una ricca scena hurt/comfort che mi è piaciuta tantissimo sei riuscita a renderla regale e dignitosa, dolce e preoccupata, forte nonostante l’aspetto da uccelletto e i modi delicati da lady.

Sei bravissima a scrivere le AU e io che amo questo genere non posso che avere gli occhi a cuore in questo momento! Al prossimo capitolo e tantissimi complimenti anche per il piacevolissimo stile.
Ah, quasi dimenticavo: buon Natale!
Shilyss ^^

Recensore Master
14/12/19, ore 11:53
Cap. 2:

Ciao Celtica!

Forse non lo sai, ma amo anche Death Note quindi ero terribilmente indecisa se tornare qui o proseguire nell’altra storia. Penso che farò entrambe le cose – ho un debole per le soulmate e quell’incantevole riferimento a una fanciulla non amata e a una cappa bianca mi fa inevitabilmente pensare a come le dimensioni nelle AU a volte si tocchino. A com’è possibile connettere due mondi, quello di una tranquilla caffetteria cittadina gestita da uno scorbutico Sandor dal buon cuore e quello del cavaliere con mezza faccia bruciata.

La cura che metti nella caratterizzazione di Sansa è mirabile: lei appare come trattenuta, misurata, costretta a camminare sul filo di un rasoio di un ruolo scomodissimo che l’ha forgiata come futura regina del nord. È cauta, ma non priva di coraggio e analizza tutto quello che succede attorno a lei (solamente con questa estrema cautela la ragazzina sognante della prima serie/libro diventa la regina del nord algida e severa, forgiata dal dolore, dalla riflessione, ma anche pienamente cosciente di sé e del suo ruolo). Qui Sansa viene trattata da Clegane come una ragazza da proteggere preziosa. La vuole tutelare, ma il rapporto è anche più complesso perché lui sa che lei ha paura di lui e gioca con questa cosa. Non le farebbe mai del male e la osserva – e Sansa è tanto intelligente da cogliere che quando lui l’invita a tornare a casa è perché sa, conosce le sue abitudini.

D’altro canto, Sansa ribadisce il suo non essere una bambina e non vuole andarsene non solo perché Sandor le blocca la via, ma perché non vuole farlo e non potrebbe più tornare e in questo sta la preziosità di questa storia che mostra una storia d’amore non stucchevole, non facile, complessa dal punto di vista psicologico, ma che tiene avvinto il lettore fino alla fine. La scena del whisky in tal senso è rivelatrice: mi piace l’idea di poter interpretare il bere un superalcolico come un modo per Sansa di raccogliere la sfida sull’essere adulta, ma anche di fidarsi di ciò che le offre/dice Sandor, ripristinando in tal modo la tensione dello scorso capitolo. E in effetti tutto si risolve, visto che rimanendo, scegliendo di non volare via dalla gabbia sicura rappresentata dal bar di Sandor, Sansa promette di tornare (bellissimo il dettaglio che sussurri anche se sono soli e che glielo dica, come una promessa o un appuntamento). La caratterizzazione è splendida, l’IC totale, lo stile preciso, accurato e, in una parola, bello da leggere. Wow! Tanti complimenti e a presto,
Shilyss

Recensore Master
06/12/19, ore 09:48

Ed il cerchio si chiude: se nell'opera originale Sandor non è riuscito a portare via Sansa con sè (ma come dice lei, è anche grazie a questo che ora non è più un uccelletto ma la Regina del Nord), nella nostra realtà, è invece riuscito a proteggerla e a salvarla da quello schifoso di Jeoffrey.
Mi spiace moltissimo che tuttavia entrambi abbiano dovuto rinunciare alla loro vecchia vita: è tremendamente ingiusto che Sandor abbia perso il bar e che Jeoffrey l'abbia passata liscia, ma spesso la vita reale è ingiusta: GoT ce  lo insegna calando in un'opera fantasy un grandissimo realismo, realismo che tu sei riuscita a veicolare molto bene in questa AU.
Non possiamo fare altro che augurare una maggiore fortuna a entrambi nella loro nuova vita, e sperare che in qualche modo, chi gli ha fatto del male paghi.
Mi è piaciuto moltissimo sia il sospirato bacio, sia il voler lasciare le cose in sospeso fra loro fino a quando non sarà il momento giusto: è un finale aperto che ci permette di fantasticare e aggiunge ancora più realismo al tutto :)

Bellissima minilong, grazie mille per aver condiviso

Leila

Recensore Master
06/12/19, ore 09:39

Buonsalve :) torno a romperti le scatole e, spero!, a finire la storia

Certo che sono davvero in una situazione spinosa questi due :/, potrebbe quasi risultare eccitante, se non fosse che rischiano entrambi la vita. Perlomeno la condivisione di questo pericolo ha contribuito a farli avvicinare: altrimenti non riesco a immaginare come Sandor avrebbe mai potuto raccontare a Sansa dei suoi sogni.
L'intraprendenza di lei mi ha lasciata senza parole: sembra davvero che il pericolo l'abbia resa un'altra persona.
Lui è "insopportabile" come sempre :P in effetti anche a me verrebbe da chiedergli come mai debba essere così odioso. Eppure nonostante ciò, il fascino che esercita su Sansa, è innegabile. O forse è proprio per questo.
Io al posto suo probabilmente avrei gettato la spugna molto prima... ho una pazienza davvero misera ^^".

Sono veramente felice che Sandor, nonostante l'occasione che gli si è presentata su un piatto d'argento, abbia deciso di fermarsi.
E non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà nel capitolo finale :) corro! (imprevisti lavorativi permettendo)

di nuovo complimenti, un saluto

Leila

Recensore Master
05/12/19, ore 17:12

Wiii, non c'è due senza tre, ma mi sa che poi per oggi mi fermo qui e la finisco un altro giorno :)
complimenti davvero, sia per l'idea, veramente originale (poi io adoro sia i modern!Au sia i soulmate!au quindi questa è davvero my cup of tea) sia per il tuo stile che è spettacolare.

La parte del sogno mi è piaciuta moltissimo: povero Sandor, non ci capisce giustamente più nulla, ma la prende abbastanza bene xD: per lui ciò che conta è difendere Sansa.
Sigh, temevo che Joffrey avrebbe escogitato qualcosa di veramente malvagio, e devo dire che ho temuto davvero per la vita di Sandor a un certo punto. Per quanto viscido fosse Petyr, devo dire che non mi aspettavo fosse l'avvocato dei Lannister! Mi piace come idea, sebbene lo renda un po' meno manipolatore dell'originale.
Sansa ha più fegato di quanto pensassi (o forse è solo il fatto che sta cominciando a provare qualcosa per Sandor a darle la forza di battersi con astuzia per lui). Io non so se avrei avuto il coraggio di espormi come ha fatto lei.

E anche questo capitolo ha un bel cliffhanger finale: sono curiosissima di sapere come si concluderà. Quasi mi spiace che ci siano solo cinque capitoli xD

Alla prossima, ti auguro una buona serata <3

Leila

Recensore Master
05/12/19, ore 16:59
Cap. 2:

Yei, riesco a recensire anche questo secondo capitolo :)
ebbravo Sandor: meglio di così non poteva comportarsi. Alla faccia del bruto, ora della fiera si è dimostrato un vero gentiluomo ed è riuscito, a modo suo, ad attirare l'attenzione di Sansa che, infatti, ha deciso di ritornare.
Mi ha fatto tenerezza lei, quando si è scolata il bicchierino: io sarei già stata brilla, non reggo minimamente gli alcolici ^^".
Questo capitolo leggermente gatto-topesco mi ha allo stesso tempo eccitata e intenerita (la scena finale è dolcissima: adoro il gesto di mettere un cappotto, una coperta o qualsivoglia cosa sulle spalle di qualcuno.)

Quindi, complimenti di nuovo. Sono sempre più curiosa!
al prossimo, un saluto

Leila

Recensore Master
05/12/19, ore 16:45

Ciao Celtica, piacere! Credo di non aver mai letto nulla di tuo, e adorando le SanSan, non potevo non aprire questa (lo ammetto, mi ha convinta il fatto che fosse completa ^^", faccio sempre fatica a seguire le long, per il terrore che restino incompiute).
Accipicchia!
Già in questo primo capitolo ne capitano di belle xD.
Joffrey è odioso come la sua controparte originale, e la reazione allo "scherzo" di Sandor è esattamente quella che mi sarei aspettata (e devo dire che un po' mi ha fatta pensare anche a Draco "mio padre lo verrà a sapere" Malfoy).
Petyr è pure lui una perfetta versione AU di quell'affascinante serpe che è Ditocorto: vedo che lui e Sansa si conoscono già, ma non mi è ancora chiaro il loro rapporto (giustamente, sono appena al primo capitolo).
E poi ci sono loro, i miei due bimbi, che però sembra abbiano cominciato nel peggiore dei modi xDD
sono curiosa di vedere se e come riusciranno a recuperare la situazione <3
a presto, quindi! se riesco ne leggo un altro già ora

complimenti e grazie di aver condiviso :)

Leila

Recensore Veterano
27/11/19, ore 21:02

E così siamo arrivati anche alla fne di questa bellissima storia. E quando dico bellissima, sappi che non esagero.
Te l'ho detto, io raramente amo gli AU, ma questa storia mi ha davvero conquistato.
Finalmente abbiamo la cosiddetta "quadratura del cerchio", dove tutto va al suo posto e quindi anche i sogni di Sandor hanno un significato ben preciso che si chiarisce durante la lettura; ed è molto bello pensare che, anche a distanza di tanti secoli, il destino abbia riunito i nostri due eroi per dare loro una seconda occasione.
Sia Sandor che Sansa ormai sono pronti a prendere coscienza dei propri desideri e di quello che vogliono, e quindi a iniziare una nuova vita insieme. E anche Sansa si rivela ben altro che il povero uccelletto spaurito che pensava Sandor...
Tra l'altro la scena finale mi ha ricordato quella di un film, ma non riesco a ricordarmi quale....

Ancora complimenti e...grazie per l'ultima riga, mi sono pure commossa!

Recensore Master
27/11/19, ore 00:08

Carissima Celtica, siamo arrivati alla fine di questo viaggio che hai intessuto per noi con i fili di cui sono fatti i sogni, ci hai trasportato nel mondo onirico vissuto da Sandor che aveva come scopo principale salvaguardare il suo uccelletto che aveva le stesse sembianze della Sansa non più bambina ma ragazzina che era entrata nel suo locale e indirettamente forse nella sua vita. E’ talmente convinto che loro due si siano già conosciuti, che siano stati insieme, che abbiano assistito ad alcuni fatti che attengono al passato, che il solo pensiero di lasciarla sola, di nuovo indietro senza di lui che la possa proteggere, lo fa agire d’istinto. Nel suo sogno ricorda di averla abbandonata ed ora le propone di andare via insieme, ma Sansa è piuttosto recalcitrante, la sua vita è lì e sarebbe stata costretta ad abbandonare tutto e per cosa e per chi poi? Ma anche Sansa comincia a diventare ed essere parte integrante di quel sogno solo accennato da Sandor, alcune frasi le tornano alla mente ed è pressoché certa di averle pronunciate ed è altrettanto sicura che possa affidarsi a quell’uomo rude e scontroso che sotto la corazza che si è costruito nasconde un animo gentile per lei e solo per lei. Farebbe fuori volentieri e senza alcun problema tutti coloro che dovessero attentare alla sua vita, è una sensazione che ha già provato in un loro passato lontano che si sta ripresentando in occasione degli avvenimenti che li hanno visti coinvolti e dove c’è sempre qualcuno di malvagio che vuole approfittare della situazione. Nel tentativo di sfuggire ai Lannister che stanno per venire a distruggere il bar, Sandor e Sansa si ritrovano soli a vivere una vicinanza che ne rammenta un’altra e nell’occasione entrambi si abbracciano ricordando un altro abbraccio che però non era andato a buon fine. Ora le premesse sono diverse poiché hanno deciso di lasciarsi tutto alle spalle e Sansa che non è più la bambina del sogno ma la donna del suo oggi presi dei fiammiferi dà fuoco a quel che resta del locale danneggiato dai Lannister, quel fuoco che ha sempre spaventato Sandor, e che lui ricorda verde, ma forse l’essere insieme al suo uccelletto gli fa persino passare il suo terrore per le fiamme che avrebbero avvolto le pareti celando agli occhi di chiunque che loro due erano stati lì insieme ed insieme se ne erano andati.
Carissima, che altro posso dirti se non che ho apprezzato l’impianto che hai costruito per far incontrare questi due personaggi e concedere loro del tempo per conoscersi, comprendersi e chissà forse quello che non hanno potuto avere nella loro vita precedente. Come sempre ci hai guidati e presi per mano ad ogni passaggio facendoci intuire piccoli passi che venivano compiuti e che erano necessari affinché la storia assumesse le caratteristiche e l’impronta che avevi voluto darle. Veramente un piacevole lavoro che si legge in un soffio aiutati anche dalla tua scrittura leggera ma coinvolgente al tempo stesso. Ora però spero tu vorrai tornare a dedicarti alla tua long di cui io personalmente attendo con trepidazione il prosieguo in quanto mi appassiona molto. Sperando di leggerti presto ti mando un affettuoso abbraccio e un grazie per il tempo che ci hai dedicato con il tuo lavoro.

Nuovo recensore
26/11/19, ore 21:10

Bella conclusione, si meritano un sacco di bene sti due ☺️ a presto spero 😊

Recensore Master
25/11/19, ore 13:07

Ciao!

Sandor è proprio il barista che tutti vorremmo conoscere nella vita: burbero, schietto, attentissimo a qualunque cosa nel suo locale e soprattutto che sa sputare nelle bevande (e presumo anche nelle pietanze) dei suoi clienti davanti ai loro stessi occhi e senza farlo vigliaccamente nel segreto di una cucina. Sansa beh ... è sempre lei, è però la ragazzina delle prime stagioni e non la indurita lady post Ramsay Bolton; al pari, sono molto IC anche Joffrey e Petyr. Entrambi rimediano plateali figure di m...a ma il nostro delicato fiorellino non solo non si diverte ma arriva addirittura a dare del brutto al non così delicato oste. E ora? Sandor non ci sta e caccia tutti fuori dal locale per chiarirsi! Solo lui poteva farsi una tanto cattiva pubblicità per la fanciulla dalla quale è così tanto innamorato, staremo a vedere che succederà.
Complimenti, è un AU veramente intrigante, non vedo l'ora di scoprire come proseguirà.
A presto
Will D.

Recensore Master
24/11/19, ore 16:54

Cara Celtica,

Come forse avrai capito amo e adoro gli AU, specie se scritti così bene, per mezzo di uno stile correttissimo e fluido, attento anche a dare a ogni personaggio un diverso modo di parlare. La caratterizzazione dei personaggi è impeccabile e gli eventi ripropongono, in una salsa ovviamente moderna, quelle che sono le dinamiche tipiche di GoT. Sandor, noi lo sappiamo, è un uomo che all’inizio della storia sembra davvero spaventoso non solo per l’aspetto fisico deturpato, ma anche per il suo ruolo presso i Lannister.
Procedendo verso la storia ci appare come diverso – un uomo burbero che spesso si esprime in maniera fin troppo schietta, ma dall’animo nobile. Ecco, qui è ricreato alla perfezione. Ho esultato leggendo di come abbia sputato nel boccale di Jeoffrey (lo avrei fatto di nascosto, io, ma il suo gesto pubblico è stato impagabile) e come cerchi di essere carino con Sansa, pur non riuscendo nell’impresa, com’è giusto e canonico che sia.

Lei è resa benissimo. È silenziosa, parla poco, ma osserva e vede tutto. È la Lady di Grande Inverno e l’hai descritta sfruttando prevalentemente le sue azioni e bilanciando il tutto con le descrizioni. Un lavoro ugualmente certosino è quello svolto con Petyr. Si capisce che parli di lui ben prima di nominarlo, sia perché l’AU è un vero AU sia per la minuziosa scelta delle parole che vanno a indicarlo (come sorriso solo sulle labbra, che indica la natura infida e doppia di Ditocorto).
Il modo in cui quest’ultimo svilisce il barista è terribile: lo umilia agli occhi di Sansa, che tuttavia non ce l’ha con Sandor perché le mente riguardo al libro – su quello una ragazza come lei sorvola, anzi: capisce perché l’altro abbia sentito la necessità di cadere in un tranello così semplice – ma per la brutalità con cui Clegane caccia via Petyr – un gesto burbero che l’altro non sa spiegare. Le differenti nature dell’Uccelletto (perché così Sandor tratta Sansa, come qualcosa da proteggere) e del barista/cavaliere impediscono, almeno per quanto concerne questo primo capitolo, un avvicinamento.
L’ic non è dato solamente dalle battute, dal modo di parlare e dalla descrizione, ma anche dall’atmosfera attorno ai personaggi (attorno a Sansa sembra ci sia perennemente una quiete che le si addice). Complimenti le AU non sono per niente facili da scrivere/gestire, ma questo primo capitolo è delizioso e bellissimo – leggerti è stato veramente molto, molto piacevole! ^^
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

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