Ed eccomi di nuovo a recensire quest'altra giornata del Writober. :)
Che dire... scrivendo una storia su questo triangolo tu mi inviti proprio a nozze, te lo dico, e non hai idea dell'urletto di gioia che ho spremuto fuori dai polmoni quando ho letto anche solo l'introduzione. Di nuovo grazie davvero per aver preso in considerazione una (doppia/tripla) coppia che viene trascurata più di quel che merita, nonostante si potrebbero riempire papiri interi a proposito della relazione contorta che lega questi tre.
Nonostante i sentimenti di Ungheria traspaiano forti e chiari dalla tua descrizione, quindi la forte nostalgia nei confronti di Prussia e il senso di costrizione nei confronti di Austria, mi ha fatto comunque piacere notare una certa dolcezza nata dai gesti e dagli sguardi di quest'ultimo. Quando si scrive di triangoli amorosi, è sempre facile mettere in cattiva luce uno dei tre, ma sono contenta che con la tua storia non sia successo, e che Austria abbia mantenuto la sua gestualità gentile e affettuosa nei confronti di Ungheria che dimostra anche in canon.
Secondo una mia personale interpretazione (correggimi nel caso tu la vedessi in maniera diversa, chiaro), anche lui è in parte una "vittima" come Ungheria di questa unione forzata e degli obblighi che devono mantenere in quanto nazioni. E sono sicura che anche lui, nella sua sensibilità, percepisce il malessere che Ungheria prova dopo aver rinunciato alla sua piena libertà e, sopratutto, al rapporto con Prussia. Magari sono entrambi a soffrire per la mancanza di Gilbert, chi lo sa! Sarebbe interessantissimo leggere un'interpretazione della stessa situazione dal suo punto di vista.
Mi è piaciuto davvero molto il tuo paragonare Ungheria a un uccellino da esibire in una sorta di gabbia dorata. Non ci avevo mai pensato, ma è sicuramente una metafora azzeccatissima! Alla fine, le nazioni non sono mai libere come vorrebbero, nonostante l'immortalità e il (presunto) potere illimitato che giace fra le loro mani. A volte la stessa condizione di nazione può risultare una gabbia.
La sua sofferenza di Ungheria è davvero palpabile, ed è stata una mossa saggia da parte tua arricchire il tutto e "concretizzare" con i ricordi di ciò che invece la faceva sentire viva e libera, quindi l'esibire quel lato di lei che la rendeva se stessa e che Prussia amava. Le corse nel prato, il destreggiarsi con la spada, fare a botte... dev'essere davvero tremendo aver rinunciato a tutto questo per condurre una vita praticamente agli opposti.
Anche il continuo paragonare Prussia ad Austria mentre lei lo abbraccia rende sicuramente l'idea di quanto lei sia ancora attaccata a un suo ricordo. Suscita davvero molta tristezza e molta empatia, ma ho provato dolore anche per Austria, te lo confesso, non solo per lei. E' triste che il poveretto non riesca a farsi amare da lei quanto vorrebbe. Poi magari è solo la mia interpretazione (xD).
E' quasi un peccato che la flash finisca così, con un interrogativo della serie: "Si rivedranno?", "Alla fine Ungheria cederà completamente all'idea di essere la consorte di Austria, o ci sarà sempre il pensiero dell'altro a tormentarla?". Andrei avanti all'infinito, considerando che potrei leggere di tutto su questi tre! Ma è stata comunque una lettura deliziosa, quindi non posso assolutamente lamentarmi (^-^). Brava!
Riguardo le tue note finali... se un giorno scriverai davvero una PruHun senza altra gente che si intromette, sai su chi fare affidamento per un pieno sostegno emotivo. ;)
Di nuovo grazie per la bellissima lettura e grazie per aver ritratto con le tue parole la magica relazione che intreccia le vite di questi tre.
Di nuovo in bocca al lupo per il Writober e alla prossima!
Buon weekend!
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