Recensioni per
Ritorni
di MaxT

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/04/21, ore 13:53
Cap. 14:

Capitolo bellissimo.

Avevo riconosciuto la cliente molesta della libreria ;) mentre Cassandra non me la ricordavo e così sono tornata al terzo capitolo per vedere dove compariva.

Mi piacciono molto questi piccoli collegamenti "nascosti" solo che se non fosse stato per le note non me ne sarei accorta! XD Bello!

L'incantesimo per alleviare il dolore dalla separazione è qualcosa di molto commovente e dolce anche se non riesce a rimuovere completamente quella sensazione di giustizia mancata.

Recensore Master
26/03/21, ore 19:17
Cap. 10:

Buonasera Max! Denso, questo capitolo. Di svilippi e di personaggi.
Della prima parte ho apprezzato particolarmente la descrizione che hai fatto dell'incontro tra Orube e Will, del loro linguaggio del corpo: l'una che sorride esageratamente per nascondere l'imbarazzo, l'altra che "si chiude" incrociando braccia e gambe.
Ancora una volta mi fa tristezza la severità di Orube verso se stessa (tratto tipicamente femminile, secondo me), dato che sente di aver fallito su ogni fronte: sentimentale, perché ha perso l'uomo che ama, e professionale perché sente di aver tradito la fiducia delle altre, di doversi riscattare...come se amare qualcuno fosse una colpa o un errore consapevole.
Tuttavia, mi è piaciuto che graxie alla vicinanza di Will lei sia riuscita a ritrovare la voglia di andare avanti, uno scopo nuovo. Sicuramente un bell'esempio di solidarietà femminile!
Intrigante anche il nuovo personaggio che vi presenti, che immagino ci svelerà qualche particolare in più sulla sua presenza sulla Terra nel prossimo capitolo...son curiosa di scoprire cosa ti sei inventato e qusli sono i legami tra lui e Orube.
Ti saluto affettuosamente e ti auguro un'ottima serata! A presto

Recensore Master
19/03/21, ore 07:26

Ciao Max, buongiorno! Ho letto con grande piacere questo capitolo, probabilmente uno dei più belli secondo il mio personale gusto.
Sia per l'ambientazione (la palude in sé ha un fascino intrigante, insieme luogo malsano che spaventa e luogo di grande bellezza, con le sue acque ferme che riflettono la luce e la distesa di fiori bianchi) che per la descrizione dell'avventura che lì vive il povero Cedric.
Che qui fa davvero un po' pena - ti vien da chiederti se ne è valsa la pena di essere strappato alla morte per vivere così- alla mercé del più tirannico dei padroni, quello che ti legge nel pensiero, distrutto dalla fatica e con le mani piagate.
Ma, soprattutto, costretto a fare i conti con se stesso, messo di fronte a una realtà che lo fa scoppiare addirittura a piangere. Lui, proprio lui!
Molto bello il modo in cui hai descritto lo scivolamento di Cedric verso l'allucinazione, certamente indotta dalle piante tossiche ma, viene il dubbio, un po' anche dal suo stato d'animo provato.
Infine, ho notato un dettaglio buttato lì in modo casuale (apparentemente), ovvero lo scontro tra Elyon e Vera, del quale immagino si parlerà ancora: era questa la vicenda che aveva tenuto impegnati i saggi e di cui non hanno voluto parlare con ke ragazze?
Insomma, complimenti, gran bel capitolo!
Un abbraccio forte e buona giornata

Recensore Master
11/03/21, ore 15:12

Ciao Max! Questo capitolo è diviso in due: una prima parte più statica, dialogica e riepilogativa e la seconda più "action".
Ovviamente molto ben bilanciate.
Nella prima mi ha colpito come gli alti papaveri di Kandrakar riescano a discutere, riassumere, ragionare in modo assolutamente soft, cortese ed educato...anche se magari sotto le apparenze i rapporti sono molto meno idilliaci (vedi la faccenda delle scarse capacità di sorveglianza di Tibor). Da una parte ho apprezzato la prudenza di un approccio iniziale non violento, dall'altra mi dispiace che per Orube l'essersi innamorata di un nemico si traduca in una valutazione di inadeguatezza o di scarsa capacità di giudizio (nella migliore delle ipotesi) o addirittura di complicità (nella peggiore).
Ma del resto se anche le sue amiche non si fidano più del tutto di lei...io spero che si ricredano, anche perché certo innamorarsi non è una scelta e a volte un uomo sbagliato è solo un uomo sbagliato.
Della seconda parte mi ha fatto sorridere che quslcosa di così raffinato come la procurata invisibilità sia messo a rischio da un antiquato pavimento di legno! Infine, Cedric nel suo misero alloggio che starà macchinando? Forse svelerà a Orube che le sue amiche lo spiano e non si fidano né di lui né di lei?
Un abbraccio forte e alla prossima!

Recensore Junior
11/03/21, ore 07:09

Rieccomi qui!! Sono super felice di leggere un nuovo capitolo (mi mancava la compagnia di questa fanfiction). Questo capitolo sicuramente rientra nella lista dei miei preferiti. Ho apprezzato molto che ci sia un personaggio che mette in dubbio la politica perfetta di Kandrakar. Non è possibile, infatti, che anche la congrefa non abbia interessi peculiari che orientino le sue scelte. E considerando che molti adepti/membri provengono da Basiliade è chiaro che le due realtà siano intrecciate. Ciò rende Himerish più "umano" (e lo apprezzo). Inoltre amo come emerge Orube: leale, fedele, ligia al dovere. Forse perché in parte mi ci rivedo un po' in lei, o comunque perché è esattamente così che è nato il suo personaggio, come figura forte, ma anche, secondo me, un po' servile. Attendo con ansia il prossimo capitolo!! Good job! Alla prossima!

Recensore Master
04/03/21, ore 15:15

Ciao Max! Ecco, immagino che questo capitolo riporti il lettore più nel "contesto" tipico del fiumetto, incentrato sui rapporti tra le protagoniste e l'interazione tra di loro.
A questo proposito, mi ha colpito il fatto che, in realtà, non paiono affiatate e amorevoli l'una verso l'altra come si potrebbe immaginare (forse, però, questa percezione dipende dalla mia scarsa conoscenza dl fandom): in primo luogo, hanno escluso Orube e questo - immagino - lascia presagire che una spaccatura tra loro può esserci stata e che, nonostante la fine del suo rapporto con Cedric, loro non riescano più a fidarsi del suo giudizio e in qualche modo la sentano estranea, per avere amato (e forse amare ancora) un loro mortale nemico.
Cosa, questa - per carità - assai comprensibile e umana.
Poi, non so...era come se ci fosse un po' di tensione tra loro, con Irma che fa battutine, Cornelia che se la prende...ma, ripeto, forse queste sono le dinamiche anche del fumetto e io non lo so. ;)
Carina l'idea (sicuramente nuova) che le eroine si pongano in modo molto pragmatico e concreto il problema di come impostare la loro vita: studi, lavoro, amore, tutto deciso a tavolino per cercare di conciliare l'esistenza più o meno normale di una ragazza con il suo ruolo di guardiana.
E' una prospettiva particolare, di solito gli eroi ce li si immagina sempre presi e compresi solo nel loro ruolo, mentre è la vita quotidiana a doversi adeguare a quello. Qui invece si cerca di progettare le cose in maniera da conciliarle.
Poi, ho apprezzato il cotè più leggero, dato dall'interazione con gli animali del negozio (il graffio, la sabbietta usata, l'iguana spaventata, il saggio Endarno un po' schifato, il pappagallo che gracchia "sventura!"), sicuramente una parte divertente da leggere.
Immagino fosse un capitolo di "collegamento" che ci porta verso gli sviluppi della trama vera e propria, che son curiosa di scoprire pian piano.
Un forte abbraccio, a presto!

Nuovo recensore
03/03/21, ore 13:43

“Si vede che sei cinese!” mi ha fatto morire dal ridere! Capitolo davvero bello e interessante! Anche l'armadio polveroso è stato un bel siparietto ;)

Recensore Master
25/02/21, ore 18:19

Ciao caro Max! Bello questo capitolo, che mi ha colpito da vari punti di vista.
Due, per così dire, secondari e uno principale rispetto alla trama.
Tanto per cominciare, ho trovato intrigante l'idea di una "combinazione mentale" che consente di accedere a un dato luogo solo pensando le parole giuste: idea pazzesca, praticamente inviolabile, a meno di non conoscere davvero bene il proprietario, tanto da intuirne i pensieri!
Poi, mi ha incuriosito la faccenda della veggente che somministra i bollini di agibilità con l'avallo del comune (o qualcosa del genere): ecco, noi ci affanniamo a stabilire se gli scienziati possano o meno prevedere i terremoti, ci imbastiamo su processi per poi dire che no, alla fine, non si possono prevedere, tentiamo di costruire secondo regole antisismiche e lì invece è una veggente a darti la patente di agibilità e di sicurezza. Fantastico e anche alquanto sarcastico, se vogliamo.
Io, almeno, l'ho intesa così.
Ma, d'altro canto, forse vuol dire proprio questo: che i terremoti sono così imprevedibili che solo una veggente può stabilire se casa tua crollerà o meno.
Venendo al cuore della trama, anche qui troviamo un cattivo che tale è diventato per il dolore di un amore infelice, un po' come Dracula di Bram Stoker che diventa un vampiro dopo la morte della moglie; certamente è un espediente che regale spessore al personaggio e una nota di "umanità", in uno col fatto che uno col temibile nome di Phobos abbia non solo versato, ma anche conservato, lacrime copiose per amore.
Il suo essere cattivo trova, però, un riequilibrio nel presente, dove le lacrime non sono più solo un feticcio d'amore, ma - più concretamente - un modo per far resuscitare il loro proprietario. Un interessante rivolgimento di fronte.
E in tutto ciò fa un po' pena il povero Cedric, alle prese col più esigente dei padroni...quello che ti legge nel cervello. Un tantino orwelliano e crudele. ;-)
Ho letto con molto piacere questo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
18/02/21, ore 12:45

Buongiorno Max! Ecco un capitolo in cui insieme si chiariscono alcuni punti fondamentali dalla storia e si gettano le basi per gli avvenimenti che verranno. 
Conosciamo Phobos - occhi azzurri nel cielo - e apprezziamo il suo sarcasmo un po' compiaciuto, non potendo fare a meno di notare il suo potere e la sua determinazione, ma anche una certa capacità di persuasione nei confronti del suo servitore, adesso piuttosto recalcitrante. 
Apprendiamo come Cedric sia stato resuscitato e perchè (non per una buona causa, ma questo si era intuito) e la ragione per la quale ha accettato di rendere un ultimo servigio al suo padrone (e qui un dubbio: lo fa per gratuitudine, per paura, per la speranza di essere finalmente libero o per il timore che lui possa fare del male alla sua amata? Magari per tutte queste ragioni e ciò rende il personaggio interessante, ricco di sfumature). Apprendiamo anche la genesi della misteriosa veste della schiavitù, che insieme (l'ambivalenza pare essere una costante di Phobos) è arma capace di mutare l'aspetto e rendere invisibile chi la indossa, ma anche strumento di controllo di cui Cedric si libera solo a prezzo di sofferenze e grazie all'auto di Orube. 
Son curiosa di scoprire cosa accadrà...alla prossima! 

Recensore Junior
15/02/21, ore 10:17

Ciao Ragazzi!! Eccomi puntuale (finalmente)! Dunque comincio con la sincerità: vedere Cedric parlare alpassato di Orube mi ha fatta stare un pò male. Capisco la loro situazione, e lui non poteva fare altro se non parlarne in questo modo, ma brucia un pò. Mi auguro abbiano modo di chiarirsi. Inoltre quella Cassandra mi infastidisce a gironzolare attorno a Cedric (altri motivi ok, ma è irritante per quanto mi faccia tenerezza). Molto interessante è la questione della "lobby" di Basiliade. Ho sempre pensato che avrebbe avuto senso e credo che sia coerente con il leggero snobismo che emerge da quel pianeta. Orube, Luba, Endarno .. sicuramente sono personaggi che non si collocano troppo alla pari degli altri (per quanto abbiano nobili intenzioni). Non mi dispiace affatto. Mi è piaciuto il colloquio tra Orube e l'oracolo: era assolutamente necessario, stavano emergendo troppe cose. Ragazzi è diventato tutto molto intricato continuate così!!! A presto!!!

Nuovo recensore
12/02/21, ore 14:04

Questo capitolo mi è piaciuto tanto!
La parte iniziale svolta in libreria è davvero divertente ed è bello entrare nella "quotidianità" dei personaggi.

La parte che si svolge nel mondo parallelo, passami il termine, è anche questa molto avvincente! Buffo il fatto che non ci sia una versione concorde su quello che è successo e astuto il piano per rubare le ampolle d'acqua!

Recensore Master
11/02/21, ore 17:17
Cap. 4:

Ciao Max! Nello spazio di un capitolo siamo passati dall'idillio alla tragedia, con i nostri protagonisti divisi: lei tra l'amore per lui e il senso del dovere, il suo ruolo di guardiana e lui, parimenti, tra l'amore per lei e qualcosa chr ancora non si comprende.
Paura? Lealtà verso qualcosa o qualcuno? Desiderio di proteggerla da qualcosa?
Certo è che le cose non potranno più essere come prima e, come in ogni storia d"amore, dopo un po' la vita ci richiama alla realtà e alle nostre responsabilità.
Mi ha sorpreso un po' la reazione distaccata di lei, che pareva veramente aver messo tutta se stessa nelle mani di lui e d'un tratto sembra preoccuparsi più delle reazioni delle altre o di cosa fare con il libro. Me la sarei immaginata più straziata, invece ha una reazione abbastanza controllata, calcola le conseguenze e pensa a una strategia.
Bella la citazione del Cantico, un grande classico per una dichiarazione d'amore...una delle letture più usate ai matrimoni. Mettimi come sigillo sul tuo braccio, mettimi come sigillo sul tuo cuore perché più forte della morte è l'amore.
Perfetto per San Valentino ;-)

Recensore Master
06/02/21, ore 08:24

Buongiorno Max e buon weekend! Ecco un altro capitolo che ci porta pian piano verso gli eventi cruciali di questa fic: inizia con un sogno che è un ricordo, immagino nel momento della resurrezione di Cedric (da cui si comprende che qualcuno l'ha aiutato e che evidentemente lui è ancora in rapporto con questa entità o che addirittura è in qualche modo al suo servizio) e finisce con una cosa apparentemente casuale, ma immagino molto significativa (lui che ha paura della maga Elyon, il che svela che probabilmente ha un piano non proprio trasparente che include anche Orube).
Al di là di questo, ho trovato affascinanti due cose:
la prima, che creature magiche e umani abbiano in comune...i libri, perchè in fondo è vero (io almeno l'ho sempre pensato) che i libri - almeno quelli buoni - davvero sono una porta, un ponte che ci proietta fuori da noi e verso mondi fantastici e magici; la seconda, che una creatura magica ami il fantasy perchè gli pare un modo per scoprire cosa gli umani abbiano alfine capito del mondo che li circonda, come se davvero il cinema o il teatro fossero una chiave per interpretare la nostra visione della realtà, il che è - anche in questo caso - del tutto vero.
un forte abbraccio, a presto!

Nuovo recensore
03/02/21, ore 23:27

Mi è piaciuto anche questo capitolo! In particolare la presa di coscienza del fatto che la guerra e tutto ciò che ne consegue facilmente può diventare una cosa auto rigenerante.. e che quindi ci vuole un cambiamento, interiore e personale in primis. Fa molto riflettere. Anche le considerazioni finali di Orube.. "non se ne è mai resa conto pienamente prima d’ora, ma ha sempre usato la parola ‘Guerriero’ come il massimo elogio per una persona stimata." Cosa che a quanto pare si trova costretta a rivedere..

Recensore Master
02/02/21, ore 10:12

Buondì Max! Eccomi alla tua long in una splendida giornata di ...sole e nuvole. :)
Di questo capitolo, che immagino sia un po' esplicativo e un po' di preparazione per gli sviluppi futuri, ho notato in primo luogo i tocchi umoristici che alleggeriscono il contesto (i pupazzi raniformi, il cellulare posseduto da Satana, il libro che ospitava esseri demoniaci e che adesso ospita innumerevoli...acari demoniaci) e poi, senza dubbio, il contrasto
tra la gioia un po' cieca della protagonista, travolta solo dall'inaspettata felicità di aver ritrovato il suo amore e forse - chissà - un tantino ingenua, e la reazione piuttosto fredda di tutti gli altri, se non addirittura preoccupata. In fondo, lui è stato un avversario implacabile e per poco non le ha uccise, forse non basta aver sacrificato la propria vita per redimersi del tutto? In fondo c'è anche questo: è davvero possibile la redenzione? E a che prezzo?
Un abbraccione, a presto.