Recensioni per
Ritorni
di MaxT

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/05/21, ore 15:41

Ciao MaxT

Altro bel capitolo, con un dialogo tra spirito e Cedric che mi è piaciuto molto.
Non conoscendo la storia delle W.i.t.c.h., non conosco neppure i rapporti di forza tra i personaggi, però mi par di capire che "Principe dei Principi" sia una creatura davvero tosta, o quantomeno più brava a nascondere le proprie tracce di quanto non lo sia stato l'Oracolo a scovarle, visto che dentro il libro ritenuto inerte, e incautamente messo vicino al portale, c'erano la sua anima e quella di Cedric.

Ho trovato un passaggio che mi ha lasciato perplesso, quello in cui Cedric medita di comprare un computer. Mi sembra sin troppo chiaro, infatti, che abbia cose ben più importanti alle quali pensare. Anzi, se Orube smette di proteggerlo dall'Oracolo, lui può benissimo dire addio al negozio.


Questa volta non ho notato errori, ma solamente una cosetta che è sicuramente solo un mio gusto personale.
 
> Creò copie del suo stesso spirito, e le installò in alcuni manufatti magici

In effetti qui "installare" lo si potrebbe intendere nel suo senso più antico, quello di sistemare qualcuno in un alloggio (in questo caso uno spirito, però, non una persona), sia in quello oggi più comune di collocare o montare un'attrezzatura (magari software).

Però... ci vedrei meglio instillare o infondere. Mi sembrano termini "più rispettosi".


A presto!

Recensore Veterano
16/05/21, ore 20:21
Cap. 4:

Ciao MaxT

Bel capitolo, con un'attesa svolta nel rapporto tra Orube e Cedric. Lui ha validi motivi per non rivelare nulla (almeno dal suo punto di vista) e lei ha motivi non solo validi ma anche condivisibili per voler conoscere la verità.
Ora la ragazza rischia di passare un paio di giorni in un'attesa inutile, o forse Cedric capirà che, tacendo alla donna che ama, può solamente perderla. Però, lui si ritrova davanti tre strade diverse: scappare, dire la verità a Orube, oppure dirle una ragionevole menzogna.

Ah, io mi auguro che Cedric non stia tramando qualcosa di losco, perché come personaggio mi piace...

Poi... ho notato alcune piccole cosette che ti appunto, nel caso volessi tenerne conto per una possibile revisione del capitolo:


> Il tempo non accenna a migliorare, pensa Orube guardando il nuvoloso cielo ottobrino attraverso la vetrina del Ye Olde Bookshop. Anche questa domenica la passeremo tra casa e negozio.

e

> Proprio come se fossero i miei pensieri a evocarla, pensa con disappunto mentre entra lentamente, sperando che smetta di suonare prima che lo raggiunga.

Le parti in grassetto sembrano tanto dei pensieri di Orube, perciò li metterei tra virgolette. In questo caso singole, visto che quelle doppie le usi per i dialoghi diretti.


> defintivamente, avverimento

definitivamente, avvertimento


> Ma l'Oracolo mi sta tontonando da quasi due mesi  

Eh, forse "tontonando" è proprio un termine del fumetto (lo interpreterei come "mi sta facendo diventar tonta") o voleva essere un più classico "tormentando"?


> Dopo abbassata la cornetta, Orube maledice

"Dopo aver abbato", o senza il "dopo", direi io.


A presto!

Recensore Veterano
14/05/21, ore 16:33

Ciao MaxT

Bel capitolo anche questo, che parte mettendomi in buona luce Cedric e poi, nel finale, apre la porta ad un segreto che, immagino, non mancherà di sconvolgere Orube.

Ha apprezzato tutti i momenti che hai raccontato: il sogno, il risveglio nel letto cigolante, le ragazzine che vengono a cercare Cedric*, il vecchietto un po' rompiscatole, la discussione su come passare la serata e poi la tensione al cinema (che credo debba far rimuginare la ragazza).

* È il dubbio di questo giro. Ma da quanto tempo Cedric è tornato a lavorare nella libreria? In effetti, se riesce ad amoreggiare tranquillamente, deve essere passato almeno il tempo necessario per sanare le sue brutte ferite alla schiena.


Ed eccomi alla mia sezione di segnalazioni.

> l'unica soluzione per quel vecchio catafalco è il macero

Premetto una cosa: apprezzo molto il tuo utilizzo di termini "rari", che mi spingono qualche volta anche a consultare il vocabolario. Talvolta, come in questo caso, il termine non mi era sconosciuto, ma mi sono chiesto se avesse anche un significato diverso da quello che mi era noto.
Dunque, "macero" si usa per libri, carta e materiali fibrosi. Questa è la mia conclusione. Per un letto, direi che la discarica sarebbe il posto giusto, altrimenti la soluzione può essere quella di demolirlo, buttarlo, sostituirlo...  


> "E' due mesi che Will racconta..."

Trattandosi di un discorso diretto, può restare anche così, ma sarebbe "Sono due mesi" o "E' da due mesi".


> a di guardiano

mo'

> Per un lungo momento, lui e Collins si guardano e si riconoscono.

Qui c'è qualcosa che non mi quadra... com'è scritta, sembra che, oltre a guardarsi, si riconoscano anche a lungo, che non mi par sensato. Io ci metterei una virgola prima della "e". Altrimenti direi che è "dopo un lungo momento" che si riconoscono.


> reincontrarlo, reinfilando

rincontrarlo, rinfilando



A presto!

Recensore Master
13/05/21, ore 17:15

Ciao Max! ecco, questo è un capitolo in cui, secondo me, vengono descritti avvenimenti apparentemente poco importanti ma che assumeranno rilievo nel prosieguo del racconto.
Quali effetti avranno le cimici? Cosa scopriranno attraverso di loro? E come mai la povera Cornelia ha dovuto cercare la cimice sfuggita? Perchè è preziosa e perchè avrebbe potuto provocare casini se lasciata libera?
E ancora: perchè questa poco efficace divisione in squadre, che giustamente nota Orube? Lei fa un ragionamento del tutto lineare e sorprende che le istruzioni di Tibor siano state così infelici dal punto di vista strategico...o non dovrebbe sorprendere? E' solo incapacità o c'è sotto qualcosa di diverso? Ad esempio, potrebbe Tibor in realtà non volere davvero che le ragazze scoprano chi è la misteriosa riccia e cosa nasconde Cedric?
Un'altra cosa che mi ha incuriosito è il motivo per il quale Cedric, avendo scoperto che le guardiane si erano introdotte nella libreria, non abbia voluto tenere la cosa per sè, conservando il vantaggio che poteva derivarne (magari avrebbero agito con meno prudenza), ma abbia anzi fatto capire loro che sapeva.
Un gesto istintivo? O forse il tentativo di provocare una reazione da parte di Orube?
Insomma, sto' capitolo al di là della sua apparente linearità mi ha messo un sacco di curiosità in testa. :)

P.S. Ashley avrà pure i boccoloni biondi e la risata scema, però ha un vista aquilina!
(Recensione modificata il 13/05/2021 - 05:17 pm)

Recensore Veterano
13/05/21, ore 14:01

Ciao MaxT

Sole e nuvole lo ho anche sopra la testa in questo momento, al di là del tetto di casa, ma l'interpretazione come "luci ed ombre" si adatta comunque bene a molti aspetta della mia vita come di chiunque altro. Nel capito, hai fatto bene a spiegarlo alla fine, perché il titolo l'avevo letto solo di sfuggita... e, in effetti, mi vien da pensare che non poteva essere al tempo meteorologico, visto che l'unica nuvoletta di cui si parla nel racconto è fatta di polvere, acari ed altri allergeni.

La faccenda del risveglia di Cedric è inquietante ed ora mi sento diffidente pure io nei suoi riguardi, sebbene le sue ferite mi portino ad provare empatia per lui.
Una cosa però non mi è chiara: quand'è che Orube si è innamorata di lui? Immagino ben prima che lui si sia sacrificato per lei, perché altrimenti non mi spiegherei la forza del legame che li unisce, o forse che unisce solo Orube a lui.

Simpatica la discussione per decidere dove portare lo specchio, e poi anche le note a fondo pagina che, anche in questo caso, stupiscono per l'attenzione che c'è stata nel rispettare l'universo originale di "W.i.t.c.h.".

Ti faccio i complimenti anche per questo capitolo! E ti lascio anche un paio di piccole osservazioni:


> Orube fa strada per il seminterrato, aprendo la porta chiusa a chiave che porta giù. “Avrei voluto che ci fosse anche lui per dare l'annuncio, ma mi ha detto...”, riporta con una voce finalmente un po' perplessa, “... che non ritornerebbe in questo scantinato per tutto l'oro del mondo”. Finisce facendo spallucce, mentre Will e Cornelia continuano a scambiarsi sguardi perplessi alle sue spalle.

Un sinonimo qui o lì non sarebbe male...

> inparare

imparare


Alla prossima!

Recensore Veterano
12/05/21, ore 19:11

Ciao MaxT

Mi ero segnato da tempo di leggere i "Ritorni" e, adesso che ho finito la long che stavo leggendo, ho pensato di fare una capatina.

Dunque, bel capitolo iniziale, con una spiegazione dei personaggi sufficiente a caratterizzarli senza far perdere ai protagonisti della storia (beh, a Orube) il ruolo centrale e arrivando alla fine con un paio di bei interrogativi da risolvere.
Ho trovato davvero molto evocative le frasi iniziali, con una descrizione del tramonto ben fatta, ma anche il resto è sicuramente scritto in modo chiaro e piacevole da leggere. Ora, ci sono solamente un paio di cose sulle quali vorrei sentire il tuo parere.

> Dopo avere fatto leva nella fessura di scorrimento, osserva poco convinta le scalfitture create, poi ripone l'arma e porta entrambe le mani al battente. Raccoglie le forze e poi, con un ultimo strattone, riesce a richiuderlo con un suono secco.

Penso che il secondo "poi" sarebbe meglio eliminarlo, anche perché "l'ultimo strattone" fa già percepire uno stacco temporale. Ti faccio però presente che ultimamente mi sento ossessionato dai "poi", perché ho sempre l'impressione di metterne troppi nei miei racconti... 


> Erano tutte cresciute, con Cornelia che la superava in statura, Will coi capelli più lunghi dietro e scalati, Irma che non era più così paffutella, Hay Lin con un po' di ciccia nei punti giusti e Taranee diventata agile e atletica come una gazzella, con delle corte treccine sul dietro, dove la lunghezza dei capelli lo permetteva già.

Questa lunga frase mi pare che si incastri male. Quel che la dovrebbe tener insieme è che le ragazze sono cresciute, e questo aspetto lo sfrutti bene per parlare di Cornelia, Irma e Taranee, quando esprimi quel che è cambiato rispetto agli ultimi tre anni. Il resto, invece, mi suona stonato, ma non mi parrebbe complicato "accordarlo".

Alla prossima!

Recensore Master
06/05/21, ore 17:23

Caro Max, credo che una delle caratteristiche salienti della tua storia, magari la sua cifra che la distingue dalle altre che si leggono su efp, sia la capacità di mettere insieme un contesto fantasy leggero e avventuroso, con personaggi puramente inventati, e tematiche piuttosto serie e attuali, declinate in maniera giustamente equilibrata.
Sarò più chiara: i tuoi personaggi qui, dietro l'apparenza di un dialogo tutto sommato neutro, parlano di questioni senza dubbio rilevanti nella nostra vita. Il rapporto tra la tecnologia e la necessità, tra i bisogni reali e quelli indotti dalla pubblicità, i rischi e i benefici del progresso tecnologico, la soggezione della scienza al potere, la censura.
E' giusto desiderare, come fa Cassandra, avanzamenti tecnologici per il suo popolo o è meglio, come pensa Cedric, evitare che le brutture della Terra (consumismo, inquinamento) devastino anche Meridian?
Ho trovato anche affascinante, perchè se vogliamo inconsueto, che il mondo di provenienza dei protagonisti non sia descritto in maniera estetizzante, senza difetti, ma si dica con chiarezza che è un mondo dove non esiste l'elettricità e ci si cura con la magia, c'è un unico sovrano che tutto decide e la censura impazza.
Ma allora vale davvero la pena di desiderare di ritornarvi, oppure in fondo le ragazze hanno fatto la scelta giusta, costruendo la loro vita sulla Terra che, sì, sarà anche piena di plastica e di oggetti inutili, ma dove - almeno nel luogo in cui loro vivono - esistono regole democratiche di gestione del potere?
Per il resto, Cedric mi pare sempre un po' in bilico tra manipolazione e sfiga: per un verso tenta di perseguire il proprio interesse non lasciandosi scappare la conterranea e, per altro verso, appare quasi l'ombra del guerriero senza scrupoli che è stato un tempo.
E' un personaggio piuttosto complesso, pieno di sfumature.
Ti abbraccio, augurandoti un'ottima serata. Alla prossima

Nuovo recensore
03/05/21, ore 18:28
Cap. 15:

"Il motore singhiozza e muore." Ahahaha XD Magari è una scemata ma è la cosa che mi ha fatto più ridere! Anche il telefonino di Will però è stata proprio una chicca! Ho apprezzato comunque anche tutto il capitolo! Molto divertente :) Mi è piaciuta la presa di posizione delle guardiane a farsi vedere dagli anziani vestite a tema Halloween. Proprio una sfiga che fosse capitato quel giorno di festa! Ma mi sembra che comunque la riunione sia durata poco quindi spero se la siano potuta godere, almeno in parte! Lo scoprirò nel prossimo capitolo o si passa già all'azione? ;) A presto!

Recensore Master
29/04/21, ore 19:47
Cap. 15:

Ciao Max! Ho letto questo capitolo - tutto, dall'inizio alla fine - col sorriso sulle labbra, perché è deliziosamente brioso e vivace, pieno di siparietti e idee intriganti.
Dalle due guardiane che scelgono costumi, tutto sommato, un po' banali perchè in fondo sono abituate a ben altri livelli di magia, alla reazione sconvolta (forse indignata) dei saggi, alle prese in giro (manco tanto sottili) di Endarno a Tibor (che, però, nemmeno capisce), fino al crollo delle travi e al contorno di frasi poco eleganti che ne segue.
In tutto ciò, ho trovato molto affascinante l'idea che le attività magiche registrate siano rappresentate con un suono e che la mente di Cedric continui a generare energia magica nonostante tutto e anche - cosa forse più interessante ancora - senza che lui se ne renda conto, almeno coscientemente.
Le cimici magiche, poi, mi incuriosiscono assai (ma cosa fanno? vanno sotto la pelle del malcapitato o solo sotto i suoi abiti?) e anche la chiosa finale è in linea col tono scanzonato e umoristico del capitolo: nessuna magia più potente di un potente antistaminico alla bisogna!
Mi hai regalato qualche decina di minuti di relax e non è poco di questi tempi.
Un abbraccio, a presto. :)

Recensore Junior
27/04/21, ore 20:40

Ciao ragazzi!! Rieccomi per recensire questo meraviglioso capitolo. Dunque, lo avevo letto il giorno dopo la sua pubblicazione, ma volevo prendermi un po' di tempo per scrivere la recensione, quindi ho aspettato. Comincio col dire che è davvero interessante. A mio avviso si snodano tanti aspetti diversi all'interno di uno spazio particolarmente ristretto, ovvero la casa (camera da letto) di Orube. In primo luogo ci tengo a farti i complimenti Max su come sei riuscito a strutturare il personaggio di Cedric. Generalmente è davvero difficile inserire un personaggio in contesti diversi da quelli per i quali è stato costruito e spesso si assiste a lavori che portano inevitabilmente all'OOC. Invece io più vado avanti a leggere più riconosco un Cedric che è strettamente IC, almeno per come la vedo io. Un esempio può essere la (leggera) commozione che Cedric prova nei confronti di Orube quando la sente così legata a lui, oppure, più avanti, quando Orube gli confessa che se ne sta andando e lui sembra turbato da un'eventuale e imminente separazione. Con ciò voglio dire che è così che ho sempre immaginato Cedric, legato a lei da una sorta di candore, un attaccamento quasi innocente, forse proprio perchè non è mai stato davvero amato (come lui stesso afferma). Non è mia intenzione dipingere Cedric come una persona diversa dal bugiardo doppiogiochista, scaltro e infido che è sempre stato, ma questo a mio avviso non è incoerente con la parte di lui più intima (che almeno parzialmente, a mio parere, è emersa nelle parole che rivolgeva a Orube nel fumetto, nel momento della sua morte). Non posso non dire che mi si è spezzato il cuore per come finisce il capitolo, più per Cedric che per Orube e sarei stata davvero curiosa di vedere questo incontro/scontro tra la personalità di Cedric e il mondo di Basiliade, perchè potevano emergere dinamiche davvero complesse.
Bene per concludere due parole su Orube. Dio buono a me fa prudere le mani. Io adoro questo personaggio sia chiaro. Ma penso che, avendo probabilmente un carattere diverso dal suo, io mi sarei comportata in modo decisamente diverso nei confronti di questo poraccio di nome Cedric. Anche perchè lei di sicuro crede di avere le idee chiare, ma a me non pare: perchè mai lo doveva mandare via? Perchè lui non voleva dire quello che gli è successo all'Oracolo? Ma chissenefrega! Mi è sembrata molto sbrigativa, del tipo "o si fa così o niente", quando secondo me si poteva mediare. Inoltre, se è così importante, l'Oracolo stesso potrebbe costringere in qualche modo Cedric a confessare (d'altro canto Cedric è parecchio indifeso). E poi Orube se l'è presa con Cedric perchè credeva che lui volesse far leva sui suoi sensi di colpa per non essergli grata abbastanza di averle salvato la vita. D'accordo potrebbe tranquillamente essere, ma a mio avviso, cara ragazza, forse non ne può più di essere considerato DA TE sempre con questo sospetto. E ciò secondo me esula dal fatto che Orube abbia o meno ragione a sospettare. Insomma non me la posso prendere. Magari se Orube avesse fatto da garante in qualche modo (che però francamente non mi viene in mente) avrebbe potuto mediare tra Cedric e Kandrakar.
E come sempre nice shot man!
Alla prossima!

Recensore Master
22/04/21, ore 18:52
Cap. 14:

Ciao Max! Intrigante questo capitolo, che ci offre un cambio di prospettiva e ci presenta un personaggio pressoché "nuovo", se si eccettua il riferimento breve nel terzo capitolo.
Confesso che mentre Ashley l'avevo riconosciuta (rotondità prosperose, boccoli biondi, trucco marcato e attrazione per un certo bel libraio mi avevano messo sulla pista giusta), invece Cassandra mi era proprio sfuggita.
Invece, è un personaggio molto interessante, con un vissuto difficile e una personalità forte: belli i flashback della sua fuga, della quale immagino poi ci spiegherai bene il motivo, e interessante anche la diversa reazione che hanno avuto le persone coinvolte in un episodio così traumatico. Mentre il padre si chiude e non riesce a vivere bene sulla Terra, lasciandosi morire pur di non farsi trovare da Phobos, invece la figlia pare adattarsi alla nuova vita, studia e cerca di trovare il suo posto nel mondo.
Anche se a me non è capitato di fare questa esperienza, ho grande ammirazione per chi come lei studia e lavora, riuscendo a "risalire" la china sociale e a farsi strada con sacrificio e impegno. Quindi certamente la ragazza mi piace!
Mi piace l'idea di un oggetto che contenga, per magia, un ricordo tranquillizzante per un bambino: qui ci hai infilato la magia, però alla fine - anche senza incantesimi - ciascuno di noi ha avuto la propria "coperta di Linus" che lo confortava e lo rassicurava nei momenti brutti, magari collegata a qualche ricordo piacevole del passato.
Intrigante, poi, il collegamento con Cedric: lui pare non ricordarsi di lei, mentre lei ricorda perfettamente il loro incontro e il riferimento a Phobos.
Bella anche l'idea di lasciare un messaggio a Cassandra tra le pagine di un libro: Phobos è rinchiuso, non riesce più a contattare Cedric (nè a comandarlo, a quanto pare) e si serve di questo espediente...ma come ha fatto Cedric a sottrarsi al suo giogo, al di là delle unghie di Orube che l'hanno aiutato a liberarsi delle "veste di Nesso"? immagino ce lo spiegherai in seguito.
Prevedo che Cedric e Cassandra faranno scintille...
Alla prossima :)

Recensore Master
15/04/21, ore 17:36

Buonasera Max! Eccom quel che mi ha colpito di questo capitolo è, ancora una volta, il contrasto sempre più evidente (e sul quale, secondo me, anche tu insisti molto dal punto di vista narrativo) tra l'atteggiamento scherzoso delle ragazze tra loro, il loro punzecchiarsi amichevole e in fondo spensierato nonostante la gravità delle questioni che affrontano (carina la battutina politicamente scorretta sui cinesi...si potrebbe rispondere: meno male che il COVID 19 è un virus cinese, pensa se era originale che combinava!) e l'atteggaimento di Orube, che appare sempre più chiusa in se stessa e lontana da loro.
Certo, su questo pesa il suo rapporto con Cedric e i relativi sensi di colpa di lei, ma - credo - anche un'altra questione, probabilmente più importante: ciò che ha scoperto parlando con maestro di arti marziali le ha certamente aperto gli occhi su tutti i limiti di una società che ha sempre considerato pressoché perfetta dal punto di vista morale. Adesso, invece, sente che le sue certezze si stanno sgretolando e non sa di chi fidarsi...di certo non riesce a fidarsi nemmeno delle sue amiche e anzi sembra allontanarle sempre di più.
Sullo sfondo c'è sempre Cedric, che capitolo dopo capitolo sta passando dall'essere un cattivo tutto d'un pezzo a un poveretto stretto tra un padrone che lo tormenta, una donna che lo ha rifiutato, un destino incerto e tante paure, probabilmente non fondate (come nel caso di Elyon). Insomma, man mano fa sempre più pena e meno paura.
Non so se questo fosse il tuo obiettivo per lui.
Un forte abbraccio, a presto!

Recensore Master
09/04/21, ore 19:03

Buonasera Max! Anche questo è un capitolo interessante: ho notato che la prima parte ti è servita per creare rinvii a eventi più importanti, partendo da un evento apparentemente insignificante. L'incontro con la ragazza boccolosa (che pena!) richiama alla mente di Cedric l'abbandono di Orube, il compleanno dell'amica un altro compleanno ben più importante, un fronte nuvoloso improvviso si aggancia alle influenze dell'umore del sovrano sul meteo di Meridian. Tra l'altro sarei curiosa di capire cosa ha fatto capitolare un tipo rigido e severo come Cedric, ma credo sia una parte del racconto che quj non vedremo.
La questione delle fialette di acqua curativa, con la gente in fila e gli accumulatori disonesti,mi ha ricordato moltissimo l'attuale gestione dei vaccini...ci stavi pensando quando l'hai scritto?
Interessante lo spaccato di Meridian e anche i pensieri di Cedric, che ci rivela un po' della sua anima: magari non cattivo di suo, ma debole e incapace di opporsi al male.
Son curiosa di capire come di evolverà il pollice verde di Phobos. Un abbraccio, a presto

Recensore Junior
05/04/21, ore 18:40

Eccomi qui ragazzi!! Prima di tutto buona pasqua!! Dunque cominciamo con la recensione. Credo sia un capitolo molto malinconico: Orube che comincia ariflettere sull'abbandonare più o meno tutto quello che conosce, guardiane, Kandrakar, i suoi amici e Cedric. E' parecchio sconcertante, anche se ritengo  che ciò ce ha scoperto su Basiliade l'abbia sconvolta. Inoltre sono molto contenta che stia un po' rivalutando il suo ruolo per la congrega. Non che non mi piacesse, ma se vogliamo parlare chiaro Orube dava un po' l'idea di essere una mera esecutrice, a volte priva di senso critico. Un peronaggio che anche per questa sua lealtà mi ha sempre affascinato, ma che secondo me Kandrakar non ha mai valorizzato molto (basti pensare al fumetto ... Orube soprattutto alla fine non è mai stata particolarmente ricordata). Quindi non posso che dire di essere troppo curiosa su come evolverà la vicenda. Quindi alla prossima ragazzi!! Ottimo lavoro!

Recensore Master
01/04/21, ore 18:20

Ciao Max! Ho letto con grande interesse questo capitolo, ricco e complesso, che parte con un momento tra il folkloristico e il comico (la topaia senza topi - auspicabilmente - , la cenetta di frattaglie di bovino, l'acqua e aceto con o senza zucchero e il sonoro rutto d'apprezzamento...) e finisce in una critica politica.
Certamente, involge questioni universali: il bilanciamento tra sicurezza e libertà, il peso dei militari (qui dei guerrieri) nella gestione del potere, il diritto di critica e il modo di cambiare le cose (dall'interno e in modo soft o creando una nuova società, separata e rifondata su basi autonome?).
Ne esce il ritratto di una società chiusa e soffocante, dove persino le leggi vengono adeguate e modificate per depotenziare i tentativi di cambiamento e arginare chi la pensa in maniera diversa.
Poi, l'idea della suddivisione in caste è per me inconcepibile (anche laddove abbia una genesi religiosa e culturale) e il pensiero di una casta di guerrieri che per giustificare il proprio controllo inventa guerre pretestuose è disgustoso e, insieme, tragicamente attuale.
In forme diverse e più subdole, ma con ogni probabilità accade anche qui (sulla Terra :) ) e anche adesso.
Apprezzo l'idea di mettere in bocca questa critica "pacifista" o comunque intellettuale a un guerriero che ha dedicato parte della sua vita a ideali che, a un tratto, gli hanno mostrato tutta la loro fragilità. Del resto, si sa che i disillusi sono i più feroci critici.
Infine, mi ha fatto riflettere la conclusione: è possibile che dare del "guerriero" a qualcuno sia il miglior complimento? No, per me non sarebbe mai così, la mia mentalità è lontana anni luce da quella di Orube e dei suoi conterranei.
E tuttavia credo che anche per la nostra eroina sia giunto il momento di mettere in discussione alcune certezze...del resto, forse innamorarsi di un acerrimo nemico è stato un primo segno di allontanamento da un'ideologia troppo assorbente e rigorosa.
O no?
Ti auguro un'ottima serata, a presto :)