Recensioni per
Zapam'yataty. Ricordi di una dipendenza
di linea_carmensita94

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/11/19, ore 11:45
Cap. 5:

SETTIMA CLASSIFICATA

"Zapam'yataty. Ricordi di una dipendenza" di linea_carmensita94




Grammatica e stile: 5/10


Ciao Carmensita! Mi dispiace esordire con un punteggio del genere dopo la storia che ho appena letto, perché mi ha lasciato molto a livello emotivo e quindi mi sembra quasi stupido fare una puntigliosa valutazione. Ma sono qui per questo e quindi cerco di riprendermi XD
Il motivo di un punteggio così basso dipende principalmente dai numerosi errori di grammatica e battitura che ho trovato, davvero parecchi considerando la brevità dello scritto.
Ho trovato innanzitutto molti doppi spazi superflui tra una parola e l'altra, ti faccio alcuni esempi:
"giornali  e riviste"
"gruppo di  compagni  per ripulire"
Non ti ho copiato tutti i casi perché erano molti, ma per trovarli e correggerli ti basterà solo una rilettura ;)
Poi c'è la solita questione dei puntini di sospensione staccati dalla parola precedente, che invece dovrebbero stare attaccati (in questo modo...), anche questo fatto te lo faccio notare in maniera generica.
Poi... per le virgolette, la questione invece è inversa: vanno attaccate alle parole che contengono. Anche in questo caso non ho copiato tutto tutto, ma ti faccio qui alcuni esempi:
« Tornerò alla fine del mese per riscuotere l’affitto. » ---> «Tornerò alla fine del mese per riscuotere l'affitto.»
“ uno di Cernobyl ” ---> "uno di Cernobyl"
Ho notato anche l'assenza di alcuni apostrofi tra l'articolo e la parola al femminile, come per esempio "un emicrania", che invece dovrebbe essere "un'emicrania".
Alcune volte hai mancato la 'e' maiuscola accentata (È) all'inizio delle frasi.
Un'altra cosa che ho notato è la lettera maiuscola all'inizio di mesi e giorni della settimana (Aprile, Domenica), che invece non ci dovrebbe essere (aprile, domenica), si usa in inglese ma non in italiano.
Altra cosa: ho notato che molte frasi sono delle esclamazioni perché c'è il punto esclamativo alla fine della frase, anche se in realtà non sono delle esclamazioni, ci sarebbe stato meglio un punto fermo al posto di un punto esclamativo.
Purtroppo tutti questi difetti, più altri casi isolati che ho copiato da una parte e che ti farò avere se lo vorrai, mi costringono ad abbassarti parecchio il voto in questo parametro.
Spero che tutte queste cose che ti ho fatto notare non ti diano fastidio, l'ho dovuto fare in quanto giudice, ma spero ugualmente che la cosa non ti disturbi!
Mi dispiace, lo ammetto, perché mi piace molto il tuio stile e il tuo modo di raccontare le cose: formuli bene le frasi, la punteggiatura va quasi sempre bene (a volte ho sentito la mancanza di qualche virgola), amalgami descrizioni, dialoghi, introspezione e azione in maniera perfetta e sei in grado - non so come, penso tu sia una maga - di trasmettere emozioni molto forti con poche parole, è davvero facile immedesimarsi nei tuoi scritti e... niente, adoro il tuo modo di raccontare, mi coinvolge e ipnotizza sempre, riusciresti a farmi piacere qualsiasi tipo di scritto *-*


Trama e personaggi: 10/10

Nonostante la brevità della storia, la trama non si può certo considerare essenziale: c'è un intreccio davvero intrigante, spiegato benissimo attraverso i salti temporali, e sei riuscita a non lasciare nessun buco, hai spiegato benissimo la storia della tua protagonista, alla fine non mi sono ritrovata con degli interrogativi in sospeso. Hai gestito i momenti in ordine sparso in modo splendido, ho adorato questo tuo metodo di costruire la storia!
Quindi, dal punto di vista della trama, davvero un ottimo lavoro!
Si può dire lo stesso anche dal punto di vista dei personaggi. È una tua capacità che evidenzio sempre e trovo in ogni tuo scritto: hai la capacità di caratterizzare i personaggi in pochissime parole, riesco a farmi un'idea ben precisa di qualsiasi personaggio che appare, anche se è marginale e compare soltanto in una scena. Tutti hanno un loro aspetto, una loro personalità, una loro dimensione... penso che la caratterizzazione sia un tuo dono naturale, ed è assolutamente fantastico!
Parlando di Lilija, era una ragazza dolce e dal cuore pieno di speranza, che amava follemente suo marito e, quando lui è morto, anche lei è morta insieme a lui, o almeno la sua anima. Sei stata bravissima a delineare una donna dilaniata dal dolore, che si rifugia nella vodka e vive nei ricordi, smette di vivere e si getta nel degrado. Tramite la sua routine, la descrizione della sua casa e della sua vita, i suoi pensieri, sei riuscita a creare una protagonista forte e d'impatto, che è facile seguire con empatia fino a quando non viene rinchiusa.
Brava, un lavoro davvero magistrale!


Originalità: 4,5/5

Hai trattato un tema spinoso e che in letteratura viene visto di rado: la questione Cernobyl. Mi piace il modo in cui hai amalgamato questo argomento con quello del contest. Oltretutto ne hai parlato dal punto di vista di una donna qualunque, di una persona comune, e questa la rende una storia bella e reale, non il classico pippone su Cernobyl, ecco XD
L'unico motivo per cui non posso assegnarti il punteggio pieno è il filo conduttore dell'intera storia: una donna che perde il marito e affoga nella disperazione. Nonostante non sia un argomento nuovo, sei riuscita a farlo tuo e dargli una nuova luce.
Se la storia avesse avuto un qualche colpo di scena, qualcosa di più stravolgente, ti avrei assegnato senza ombra di dubbio un punteggio pieno, perché hai avuto una bella idea.


Tema trattato: 9/10

In alcuni capitoli della tua minilong hai voluto evidenziare il tema della dipendenza dall'alcol, mostrandoci cosa la vodka fosse in grado di fare a questa ragazza e come fosse in grado di ridurla; ci hai parlato anche degli effetti che l'alcol ha fatto ai suoi organi interni, probabilmente unito alle dannose radiazioni di Cernobyl.
Ammetto però che non ho sentito il tema centrale quello della dipendenza, penso che in certi momenti sia stato lasciato un po' da parte, magari me lo aspettavo più presente, ecco! Comunque ho assegnato un punteggio molto alto perché l'alcolismo è trattato come conseguenza e causa, sei stata abbastanza attenta a tutti gli aspetti della questione.


Gradimento personale: 5/5

Che dire? La storia mi è piaciuta, mi ha trascinato e coinvolto tantissimo, grazie al tuo stile e alla tua caratterizzazione sei riuscita a colpirmi e affascinarmi. Mi hai trattato di uan tematica delicata, cosa che adoro, e al contempo mi hai parlato di un tema su cui non ero molto ferrata, facendomi conoscere le terribili conseguenze dei fatti avvenuti nella centrale di Cernobyl, il tutto senza mai annoiarmi. Ho adorato tutto, compresa la suddivisione dei capitoli e l'ordine sparso delle scene! Se dovessi trovare uno scoglio che mi ha un po' rallentato durante la lettura posso citare la grammatica, ma la verità è che la storia mi è piaciuta talmente tanto che sono disposta a passarci sopra, in fondo quelli sono dei punti che possono essere migliorati con una revisione.
Ti faccio i miei complimenti e grazie per avermi fatto leggere questa bella minilong, è stato un piacere averti a questo contest!


TOTALE: 33,5/40

Recensore Master
15/11/19, ore 22:23
Cap. 5:

Ciao, è la prima volta che mi imbatto in una tua storia, avendola trovata sul bando del contest di Soul al quale partecipo anche io. Trovo che la tua storia sia molto originale, mettendo in scena in modo molto evocativo e preciso un dramma reale, quello di Chernobyl, e le conseguenze tremende che ne sono derivate, tra le quali appunto l'alcolismo dei sopravvissuti. Hai descritto molto bene le emozioni della protagonista, i motivi che la spingono all'alcol ma anche quanto forte sia la sua dipendenza tanto da spingerla a vendere l'orologio appartenente al suo defunto marito (una scena devo dire molto toccante). Tra l'altro, ho apprezzato come ti sia concentrata sull'alcolismo dato che finora tutte le altre storie che avevo letto, avevano affrontato il tema della dipendenza legandola alla droga. Ho trovato alcuni refusi/errori di battitura, ma nulla che un rilettura non avrebbe potuto evitare. Lo stile mi è piaciuto: è molto scorrevole e alcune frasi intense nella loro brevità. Complimenti e in bocca al lupo per il contest! Alla prossima:)

Recensore Veterano
06/11/19, ore 19:35
Cap. 5:

Carissima Carmensita!
Passo a recensire questa tua storia con ritardo, sai ultimamente sono molto presa da alcune faccende. Comunque: veramente toccante. L'alcolismo come qualsiasi altra dipendenza, sono cose complicata e difficili da spiegare. Poi la tua storia "risale" all'epoca di Chernobyl quindi si può solo immaginare come si vivesse in quel periodo.
Davvero complimenti, sei stata bravissima e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
22/10/19, ore 16:30
Cap. 5:

Ciao,
passo volentieri a ricambiare la recensione che mi hai lasciato, perché questa storia mi ha colpita nel profondo. Innnanzi tutto condivido la tua scelta di pubblicare in ricordi non in ordine, perché danno quel senso di estraneità che appartiene a chi è vittima dell'alcolismo. Inoltre, apprezzo anche tu abbia parlato proprio della vicenda di Cernobyl, che fa parte della nostra storia (ricordo quel periodo, perché anche in Italia non si poteva bere il latte, mangiare le uova, né fare il bagno al mare - e io avevo 6 o 7 anni). Immagino che per chi l'ha vissuta così da vicino deve essere stato terribile, tanto da ricorrere alla vodka per cercare di dimenticare.
Brava, hai scritto una storia veramente notevole!
A presto!

Recensore Master
20/10/19, ore 00:27
Cap. 5:

Ed eccomi anche qui, all'ultimo capitolo.
Zoja non è stato per niente comprensivo, non è colpa di Lilija se si trova in questa situazione orribile!
Certo che anche lui ne avrà visto di persone malmesse, e magari è pure stanco di combattere contro i mulini a vento… magari lui ha una famiglia da mantenere, è una persona che ancora non ha perso tutto, e vedere gente come Lilija, arresa a se stessa, lo fa uscire di testa.
Per quanto riguarda lei, mi ha raggelato il sangue anche la scena in cui ha morso il suo stesso pollice e ha scritto con il sangue sul muro della sua stanza.
Cavoli, venticinque anni… una vita distrutta, un avvenire impossibile, un passato lontano anni luce.
La vodka le ha realmente distrutto l'esistenza.
Carmensita, il tuo racconto è stato toccante, il tuo stile coinvolgente e crudo al punto giusto, ma anche intriso di una marea travolgente di emozioni.
Ti faccio tantissimi complimenti per l'originalità della storia e per il modo in cui l'hai scritta, brava, come sempre mi hai rapito e trasportato nel mondo che volevi!
In bocca al lupo per il contest di Soul, sono veramente contentissima che anche tu partecipi *___*
Spero tornerai presto a scrivere, alla prossima! ♥

Recensore Master
20/10/19, ore 00:13
Cap. 4:

Povera Lilija… ç___ç
Insomma, è talmente preda della sua stessa dipendenza, che ormai sta cedendo anche tutti i ricordi che le rimangono del suo Dimitri, pur di ottenere alcol da ingerire.
Non mangia, non vive, beve e basta.
Tutto ciò che fa, lo fa soltanto per avere della vodka in cambio. Non ha alcuno scopo nella vita, non più.
È evidente che si tratta di una donna distrutta, è impossibile negarlo, ma allo stesso tempo fa arrabbiare il fatto che non riesca a reagire in alcun modo.
Tutto deve partire da lei, altrimenti, come dicevo nell'altra recensione, nessuno potrà mai aiutarla!
E questo Vadik, che dinosauro… ma insomma, che stronzo! Si è approfittato di una donna disperata e senza più una dignità, non meritava di ricevere quell'orologio in cambio di tre stupide bottiglie di vodka!
L'ultima frase mi ha gelato il sangue.
Devo assolutamente finire di leggere, corro al prossimo capitolo ♥

Recensore Master
19/10/19, ore 23:59
Cap. 3:

Oh, mamma… certo che Lilija è messa proprio male!
La descrizione della casa mi ha fatto stringere il cuore, ma soprattutto è l'atmosfera di profonda disperazione che mi lascia senza fiato.
Sei riuscita a catapultarmi nel mondo di questa donna, non riesco a non compatirla e a non provare una pena infinita per lei.
È talmente disperata la sua condizione, che effettivamente non so se ora qualcuno possa effettivamente aiutarla. E se l'aiuto che vogliono darle consiste nell'internarla in una qualche struttura per matti o chissà che altro, beh, non servirà a niente! Se non parte da lei l'intenzione di riprendere in mano la sua vita, nessuno potrà aiutarla…
Tutto ciò è gravissimo, addirittura non ricorda gran parte degli eventi che le succedono quando è ubriaca marcia. Certo che se si scola bottiglie intere di vodka nel giro di poche ore, ci credo che poi va in totale blackout.
Vado avanti con la lettura, devo assolutamente scoprire cosa succederà ancora alla tua Lilija!
A presto ♥

Recensore Master
19/10/19, ore 23:43
Cap. 2:

Carmensita, rieccomi.
Oh, ma questa donna ha vissuto un'esperienza traumatica, è stato davvero terribile per lei vedere suo marito in quelle disumane condizioni!
La cosa che mi ha straziato di più è stato quando hai detto che lei andava a trovarlo e continuava a riempirlo di baci… povera, ha subito un trauma che non si può immaginare, cavoli… :(
Mi dispiace molto per lei, perché una situazione come questa ha distrutto il suo amore, la sua vita, i suoi progetti… ogni cosa.
Ora le restano solo i ricordi, sì, e l'alcol.
Lei non riesce a reagire diversamente, ma è anche comprensibile, dopo tutto quello che ha dovuto passare per via della perdita di Dimitri. E soprattutto per come lo ha perso e per le condizioni in cui lo ha visto.
Carmensita, riesci sempre a portar fuori emozioni forti dai tuoi racconti, in particolare stavolta è tutto molto straziante, e non si può evitare di empatizzare con la tua protagonista.
Vado a leggere il prossimo capitolo ♥

Recensore Master
19/10/19, ore 09:13
Cap. 1:

Ciao carissima, è un vero piacere trovare un tuo nuovo racconto, mi mancava tantissimo leggere qualcosa di tuo e finalmente il contest di Soul ti ha dato modo di esprimerti ancora, che bello!!
Sei sempre fantastica, riesci a descri8ere delle immagini talmente vivide da arrivare dritte al punto!
Sei stata capace di coinvolgermi fin da subito e questo mi ha ricordato quanto il tuo stile mi piaccia!
Mi dispiace così tanto per questa donna... Sta talmente male che ha delle allucinazioni assurde, ma soprattutto non è in grado di scindere realtà e allucinazioni, con un unico chiodo fisso in mente: la sua dannata vodka, "colei" che la distrugge e la salva allo stesso tempo!
Carmensita, davvero, quando ti dico che adoro ciò che crei e che dovresti scrivere di più, non lo dico tanto per... Bravissima, passerò presto a leggere e recensire anche il resto :')
Alla prossima :3