Recensioni per
[SH: 1] Il Portale
di Merione

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/03/20, ore 15:20
Cap. 1:

Rieccomi!
Questa parte mi ha trasmesso un senso di malinconia come poche volte ho provato leggendo un'opera. Inoltre mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai trasmesso la solitudine che prova un re, specialmente quando il sovrano è un uomo qualsiasi che lo diventa per merito.
Quella sensazione di felicità, di appagamento, quasi di onnipotenza che lascia spazio, in breve tempo, al peso di un regno da mantenere in piedi.
Ho provato grande tristezza della sorte del precedente Grande Padre, che ha dovuto mettere da parte l'amore per la sua adorata moglie e seguire quella maledetta ragion di Stato e poi scoprire di essere lui sterile. Mi ha colpito molto il discorso sul fatto che persino al popolo è concesso avere la gioia di essere padre, mentre a lui è stata negata.
Questo portale del non ritorno mi ha fatto capire dove sia stato portato il rivoluzionario della storia precedente.
Inoltre lo stile chiaro e lineare rende tutto molto più immediato.
Ancora complimenti, alla prossima ^^

Recensore Veterano
13/01/20, ore 10:32
Cap. 1:

Pensavo in tutta onesta’ d’aver commesso una castronata a leggere la prima oneshot, anche perche’ ho notato solo dopo il numero due nel titolo.

Tuttavia, devo ricredermi: questo spezzone della tua opus e’ stato un plot twist che mi ha entusiasmata e, in un contesto “completo”, ci starebbe ottimamente come un flashback.

Infatti, collegandoci all’altro scritto, il Grande Padre se non erro e’ proprio questo nuovo sovrano, vincitore di una guerra civile fomentata dal disappunto dei sudditi dinanzi all’abdicazione del previo re. E se nel primo ci viene da pensare a lui come il classico tiranno sfidato dall’eroe di turno, ecco che invece si rivela una persona molto piu’ umana di quanto non ci sia apparso all’inizio. Anche la famigerata Ruota, che pareva chissa’ quale cattiveria, in realta’ e’ una pena molto piu’ misericordiosa di quella eseguita al Tempio.

E a proposito.

Adesso capisco la tua notazione sulle morti: interessante il concetto di “vita” in questo universo, dove tecnicamente non si puo’ morire se non ad una data prestabilita e tramite questa scissione tra anima e corpo (spero d’aver compreso bene).

Poi c’e’ questo incantatore, Gorath, che secondo me non ci ha raccontato tutta la sua storia e boh, ho come la sensazione che nasconda qualcosa, ma non saprei ancora se in positivo o negativo. Di certo ora ricopre una carica di grande fiducia nella nuova corte.

Interessante poi come non si sappiano i nomi propri dei personaggi, tranne quelli secondari, i principali presentati tutti coi propri titoli (re, Grande Padre, traditore, etc.)

Se avevi dei dubbi circa questa oneshot, beh, non dovresti: devo dire che mi e’ piaciuta ancor piu’ della prima giacche’ hai delineato, oltre al background di Huran (quanto ho sofferto leggendo di quella povera coppia!) anche la personalita’ complessa di questo nuovo Grande Padre, in bilico tra fedelta’ e ribellione (= la sua avversione verso il Tempio ma rispetto verso la decisione del vecchio re); di crudelta’ e magnanimita’ (= soppressione della ribellione ma l’esilio per i condannati).

Ne fa quindi un personaggio interessante, che si puo’ anche amare ed e’ questo cio’ che mi piace in un racconto, poter empatizzare se non con tutti con quasi tutti i personaggi, soffrendo per le loro sorti anche nell’indicisione per chi parteggiare.

Semmai decidessi di cimentarti nella pubblicazione dell’intera storia, ne uscirebbe qualcosa di molto particolare e interessante.

Ma ci accontentiamo anche di altri spezzoni, se l’ispirazione ancora non c’e’!

Alla prossima,
H.

Recensore Junior
27/10/19, ore 14:20
Cap. 1:

Inizio a romperti le palle con le sviste: "Divenne peò subito chiaro" (verso l'inizio)

Il testo è indubbiamente interessante, mi ha colpito sopprattuto la parte sui tentativi di concepimento della coppia reale, però mi sono sentita un po' estraniata da tutta la narrazione a causa dello stile sintetico e diretto che hai utilizzato. Capisco che ci fosse la necessità di introdurre il lettore in questo nuovo scenario e in questa nuova situazione, ma ho trovato lo stile troppo affine a quello di una sinossi, quindi abbastanza schematico. Viene esposta una situazione in modo generico, senza soffermarsi troppo sui particolari emotivi (seppur vengano tirati in causa).
Mi è piaciuto molto il riferimento al portale presente nell'altro racconto, però (anche qui) ho trovato molto didascalico il discorso dell'incantatore.

"crudele pratica eseguita nel Tempio dell'Etereo che ci costringe ad obbedire a quell'assurda legge secondo cui ognuno, in base al suo stato sociale, riceve una quota predeterminata di anni di vita prima di essere forzatamente obbligato a separare anima e corpo e a scomparire dall'esistenza."
Si nota un po' tanto che è un'informazione diretta al lettore perchè immagino che il re, essendo un complice, sappia perfettamente il fine di questi esperimenti, senza il bisogno di sentirselo ripetere per filo e per segno.

Mi è piaciuto molto il mondo che hai creato e, verso la fine, mi è sembrato di scorgere un riferimento all'eutanasia... o mi sbaglio?

Va beh, per concludere il testo mi è piaciuto, anche se lo vedo più come prologo che come testo a sè.