Recensioni per
Il cadavere a cui piaceva danzare
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/04/20, ore 21:42

 
Ciao Koa
Oggi pomeriggio con molta curiosità ho cominciato a spulciare le storie del tuo account partendo dalle più antiche, cercando qualcosa abbastanza lungo da contenere un buon campione del tuo stile, quindi niente al di sotto delle 4-5000 parole (ma non una long perché sono a metà di una traduzione e non volevo perdere lo slancio) e con un rating bello alto, che sono la mia passione :) 
 
Stavo quasi cominciando a disperare quando l'occhio mi è caduto su questa, di lunghezza più che adeguata e poi il titolo era irresistibile di per sé. È geniale :) 
 
Ho apprezzato molto l'ambientazione ad Halloween, che è una festa che letteralmente adoro, e ho trovato molto divertente e tenero, in un suo raccapricciante modo, il fatto che Sherlock voglia un costume da cadavere dettagliato fino in ogni particolare e addirittura plausibile nelle cause della morte.
Questa cosa è così spaventosamente da lui, così come è da lui non riuscire a comunicare i suoi sentimenti con le parole e cercare un altro modo per farli arrivare a John.
Un altro uomo per fare colpo si sarebbe vestito e curato in modo da risultare in ordine e affascinante, ma questo è troppo banale per il nostro detective. No, lui vuole far pervenire il messaggio del suo amore a John con ogni vestito stracciato, ogni macchia di sangue e ogni pennellata di cerone bluastro.
Però John non ci arriva e onestamente non mi sento di fargliene una colpa XD
 
I sentimenti di solitudine e d’insicurezza di Sherlock stringono il cuore, essendo tanto forti da far succedere quello che sembrerebbe impossibile: che lui non riesca realmente a leggere una persona. È proprio il classico caso in cui la vicinanza rende ciechi all'evidenza.
 
Non voglio neanche commentare l'idea di provarci con Dimmock. A parte che ho dovuto andare a googlearmelo perché non mi ricordavo più che faccia avesse… Sherlock, ma cosa ti piglia, hai bevuto troppo di quel whisky! ;D
 
 Quando siamo arrivati alla scenata pubblica volevo sprofondare per l'empatico imbarazzo XDDD Alla vista del grande detective che urla i suoi sentimenti come una ragazzina leggevo nelle fessure tra le dita, non tanto perché li diceva a John quanto perché li ascoltava tutto il resto degli invitati alla festa ^_^’’’’’’’’’’
Ecco, questo punto un po’ mi è sembrato strano, perché il “mio” Sherlock, quello nella mia testa, non avrebbe urlato in pubblico, si sarebbe fermato prima: è più freddo, più controllato, meno emotivo, più logico… E questo mi ha fatto dubitare che forse, in fondo, nella mia testa non ho mai realmente cambiato pairing e che continuo ad applicare le dinamiche spirk, quindi ignorami tranquillamente XD
 
Quando Sherlock è scappato così disperato devo ammettere che mi sono preoccupata un po', in fondo nessuno mi aveva promesso che questa storia avrebbe avuto un lieto fine. Peccato che io ci sto malissimo con le storie che finiscono male, ho un grave caso di quello che una mia amica definisce HED (Happy Ending Disease XD), per cui ho un bisogno fisiologico di fini liete, in particolare se la fine della serie canon invece termina angst.
 
Ho tirato un respiro di sollievo quando John gli è corso, e il blocco nell'ascensore mi ha fatto fare la ola. La circostanza ideale per chiarirsi ☺
Ho trovato credibile il loro abbandonarsi i sentimenti in quella circostanza, nel buio totale senza guardarsi il cuore parla a voce più alta. Mi ha anche colpito il tocco di realismo rappresentato dal sapore di cerone nella bocca e anche dal non cercare di arrivare al rapporto completo in una circostanza tanto sfavorevole (riuscendo però comunque a fare l'amore, qui ho stellinato ❤ ❤ ❤ )

Il finale era felice proprio come piace a me, e pensare che ero stata quasi sul punto di rinunciare per l'avvertimento triangolo, in fondo non è così necessario, e per il post stagione 4, che come stai non ho ancora affrontato, ma visto che praticamente l'unica cosa che so già è che Mary muore non mi sono neanche spoilerata niente di particolare XD
 
Quindi devo dire che ho decisamente apprezzato la lettura, e che quando uscirò dalla fase monomaniaca proverò sicuramente anche qualche tua spirk. ☺
 
Un bacione,
T’Jill

Recensore Junior
15/02/20, ore 13:44

Ciao, ho letto la tua storia un po’ di tempo fa ma non avevo mai trovato il tempo di recensirla.
Ho letto entrambi i capitoli senza fermarmi un attimo, e anche se rispetto a molte delle tue storie si potrebbe considerare relativamente breve, credo che sia pregna di una carica emotiva molto alta e descrittiva. Mentre leggevo riuscivo a vedere la scena come la presentavi con estrema chiarezza, fino agli impercettibili cambiamenti nelle espressioni e nei movimenti dei personaggi, per non parlare del modo in cui i pensieri di Sherlock fluiscono in un fiume in piena che lo caratterizza pienamente. In loro ho potuto vedere i due uomini distrutti che hanno trovato ancora una volta la forza di lottare e di stare insieme nonostante tutte le difficoltà della vita, che loro hanno subito malamente. La storia di John è Sherlock è profondamente tormentata nella serie: uniti fin da subito, separati dalla “morte”, poi da un matrimonio (che io non riesco a non reputate altro che sbagliato), infine da un lutto. E ancora una volta, in questa danza forsennata, loro sono riusciti a rimettere insieme i pezzi e ritrovarsi. Ed è proprio con questo bagaglio di emotività che ho letto questa storia, vedendola come un’estensione più che plausibile della serie: John che non sa come approcciarsi e scade nella gelosia più pura, Sherlock che è ignaro di tutto perché forse in fondo non crede di meritarlo. I pensieri di Sherlock, lo ripeto, sono estremamente realistici, complessi e mi hanno fatta soffrire e gioire con lui. Anche il bacio è bellissimo, è come l’aria fresca in pieno viso dopo una lunga corsa forsennata. Adoro il tuo modo di scrivere e ho amato questa storia, sei riuscita a rendere un prompt potenzialmente simpatico e leggero molto molto più introspettivo e profondo di quanto mi sarei aspettata. Quindi ancora tanti complimenti, spero di sentirti presto.
Poi, non so se ti ricordi ma prima di sparire per EFP per un po’ avevo il nickname di Perla_sognatrice ed avevo recensito qualcuna delle tue storie. Non deludi mai, davvero.
-Aaanatema

Recensore Master
03/12/19, ore 19:37

Buonasera, Sweety. Finalmente sono sulla seconda parte, e mi sono goduta quello spettacolo di Sherlock pulcino bagnato che è una delle tue specialità (o è tutta una specialità infinita? *-*). Anche se John fosse stato profondamente arrabbiato, li per li, - cosa che per me non è vera, perchè in fondo si è sentito dire cose che desiderava - non avrebbe potuto resistere. Va bene, si è seduto a terra per il trauma di rendersi conto di aver fatto una figuraccia epocale (per quello che conta, visto il risultato!) ma non lo fa come gli altri. E' come se lo vedessi, è diventato un gomitolo di rammarico e dolore. Ed è doppiamente difficile, perché non solo non siamo con un mezzo visivo, ma c'è il buio. E' quasi incredibile come sembrasse reale che anche noi, lettori dietro la quarta parete, fossimo avvolti dal blackout.
Le sensazioni di Sherlock con questo stratagemma narrativo sono diventate interiorizzate anche per noi, vissute con quell'analisi intimista che da il taglio alle tue storie.
La luce del telefono di John peggiora le cose, perché all'inizio lui sembra freddo, incomprensibile. A proposito, tu non suggerisci le cose a vuoto. E' stato davvero Mycroft a bloccare l'acsensore, vero? dimmi di sì, è una cosa troppo carina, specie pensando a Greg che gli fa gli occhi da cucciolo per ottenere questo aiutino. li amo! ^-^
Insomma, la scena di gelosia ha scatenato le paure di Sherlock, e non l'ha affatto alleggerito l'aver detto la verità, perché ritiene di aver parlato troppo, a sproposito e inutilmente, salvo far imbestialire John che vorrà andarsene portando via, ovviamente, anche Rosie.
Quindi un grande fallimento e d'altra parte lui sa che quello dei sentimenti è il suo territorio più difficile, per il quale non possiede abilità. E infatti ha capito il contrario, il genio!
John era teso e rimuginava, ma perché voleva dirgli che voleva restare sempre con lui, altro che andare via con una donna, specie una rana, direi... ma la commedia degli equivoci è il pane quotidiano per i Johnlock, come si farà a essere così imbranati?
Ora però lo spazio chiuso porta delle conseguenze inevitabili, fa affiorare la verità. Non è che pensi che soffrano di claustrofobia,anzi, ma la natura della situazione aiuta. Sherlock può piangere in silenzio - o provarci - ma le carezzine di John sulla fronte e la sua giacca calda sono la goccia che fa traboccare il vaso.
E poi è solo amore, con una comprensibile riserva a sprecare una prima volta in un posto così (o la certezza delle telecamere? hai visto mai) e quindi un cercarsi volersi e iniziare ad amarsi che aspetta ancora di essere celebrato del tutto, ma che è già la cosa più bella del mondo così
meraviglia. ma non mi aspettavo di meno
un bacio col trucco scolato,
tua, Setsy

Recensore Master
01/12/19, ore 21:55
Cap. 1:

Ebbene, Sweety of me, ci sono cose diverse che accadono in questo primo capitolo della tua storia (per me nuova)
la prima la so: sei sempre una bellezza, TU che traspari da queste righe che si sentono tanto tue
LLa seconda è una scoperta... ma guarda quel furbetto di Dimmock! Non ci avrei mai pensato da sola ma dopo che lo suggerisci tu sembra così realistico. E' passato un po' in sordina, ma non vedo perchè non si possa leggere come uno spasimante di Sherlock. O tu mi fai credere agli elefanti rosa, ma va bene lo stesso: rosa è il mio colore preferito col viola (non posso scegliere!) quindi...ù_ù
Ma fammi tornare seria. All'inizio credevo che la scelta del cadavere - solo tu potevi pensarci - come vestito di Halloween fosse molto "da giallo", in tema con le investigazioni, e per prendere in giro Scotland Yard, come hai fatto, sul presentare un cadavere che finalmente riconoscevano (una delle pochissime volte che ci ho preso nelle tue storie). Poi, sul finale, credo che Sherlock sia un "morto vivente" ma non nel senso di zombie, più Biancaneve che aspetta un bacio per tornare a vivere. La scena in ascensore è molto intensa, con John che a mani nude la forza per entrare e dopo aver gettato i baffi (meno male!) guarda Sherly come solo il capitano Watson può fare
Una roba che mette i brividi, (caldi) ma per ora Sherlock è un po' distratto dalla paura. Ha fatto una delle sue scenate drama queen e crede che il John ne abbia abbastanza. Il povero Lestrade mi è piaciuto immensamente: lui le ha pure dette esplicitamente le cose, comprese le puntate delle scommesse, e alla fine è riuscito ad avere il coraggio di essere esplicito. Lui è trasparente e così umano che per quanto sia un compito duro lo farebbe, hai ragione
Dimmock mi ha fatto anche pena, a dir la verità; cioè, mettere le mani troppo in basso ballando è da gran villani, ma poi si è sentito svergognare in pubblico così tanto, come un misero ripiego passatempo, che gli avrei voluto tenere la mano, giuro! Deve essere una cosa molto umiliante
Ma nulla può arginare uno Sherlock che scoppia di delusione, amore,gelosia e paura, che è un groviglio di sensazioni dolorose e che lascia cadere la maschera. I sentimenti li prova, altrochè, e anche devastanti
Sei sempre il mio gioiello, ricordalo anche se sono meno presente in tempo reale *.*
un bacio dolce
Setsy

Recensore Master
03/11/19, ore 11:55

Eccomi qui, come promesso!
Ovviamente ho riletto il capitolo una seconda volta e penso che stia per arrivare anche la terza!
Sherlock è come in trance, la sua mente non riesce a rimettere insieme le idee, le emozioni paiono impossessarsi di lui e sposarlo del tutto.
E l'immagine di lui seduto per terra, con la testa all'indietro contro il muro mi ha fatto pensare tantissimo a quell'inquadratura stupenda di lui in tfp, nella stessa identica posizione, quando John gli allunga la mano e dice "soldati".
Fantastico.
In quell'ascensore John pare elettrico, agitato, smanioso, mentre sherlock vuole solo sparire, scappare, nascondersi, e il buio pare infastidirlo, anziché schermarlo.
Non lo protegge ma, anzi, gli dà un senso di claustrofobia che mette davvero angoscia.
In questo caso John resta concreto, chiama i soccorsi senza successo, pare che Greg non risponda e Sherlock inizia a pensare che magari sia stato proprio lui, insieme a Mycroft, ad architettare tutto questo.
Sono contenta che tu abbia inserito anche questa parte di prompt.
Insomma, le uniche cose a cui Sherlock riesce a pensare sono che qualcuno gli ha giocato un brutto scherzo e che, nonostante tutto, non riuscirà mai a disinnamorarsi di John Watson.
Non sa se parlare, spiegarsi, scusarsi, in realtà non sembra avere la forza e la lucidità di far nulla, se non fissare lo sguardo a terra.
Dopo aver letto tante storie scritte da te, non posso non notare come il tuo Sherlock sia sempre arricchito di una componente emotiva incredibile, a mio parere estremamente IC, se pensiamo alla quarta stagione e a tfp.
Il genere introspettivo è decisamente il tuo forte, riesci a caratterizzare i personaggi in maniera perfetta e ci mostri il loro lato più profondo con una delicatezza ed un realismo quasi spiazzanti. In senso buono, si capisce.
Quando John gli mette la giacca sulle spalle e gli parla con quel tono gentile, Sherlock per poco non si scioglie, così come quando il dottore gli accarezza gli avambracci. Ecco, lì mi sono venuti i brividi, potevo sentire ogni sensazione di Sherlock, tanto sei stata brava a descriverle. E le lacrime... quel pianto che nasconde tutto l'odio che Sherlock prova per sé stesso, il rimorso, la frustrazione e il senso di colpa. Perche si è reso conto che in fondo gran parte della responsabilità è sua, se John ha pensato di sistemarsi con un'altra persona.
Cosa non vera, ovviamente, ma lui ancora non ne è sicuro.
E poi ovviamente c'è il chiarimento, qualcosa che tu inserisci sempre nelle tue storie, e in modo accurato, perché se questi due le cose non se le dicono chiaramente, non le capiscono fino in fondo.
Un po' è come se tu volessi sviscerare ogni sfumatura dei loro intricati pensieri, quasi a semplificarli, ridurli ai minimi termini, cosa che i Mofftiss non hanno fatto di certo, anzi, si sono impegnati per ottenere il contrario.
Penso che sia un po' una necessità di noi fan comprendere e semplificare certi meccanismi.
Sherlock parla ma poi John risponde e pare non aver intenzione di essere frainteso ancora.
Loro tre sono una famiglia e non hanno bisogno di nessun altro.
E Sherlock ancora non si arrende alla felicità, non vuole illudersi, non gli sembra vero.
Non fino a quando John non lo sbatte contro lo specchio e non gli ficca la lingua in gola.
E beh, lì c'è poco da fraintendere! XD
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto il loro primo approccio fisico, senza fronzoli, soffermandosi però sulle sensazioni di Sherlock, sui suoi pensieri che comunque non si spengono, anzi, gli invadono il cervello a ruota libera.
E anche il momento in cui Sherlock confessa di essere vergine l'ho trovato davvero bello.
"Piccolo". Adoro quando John lo chiama così.
I dettagli sulle percezioni di Sherlock, il suo immaginarsi come sarebbe aver John dentro di sé, tra le labbra, ovunque, sono semplicemente bellissimi ed eccitanti. La passione travolgente, si capisce benissimo. E il piacere che lui paragona a quello più "solitario" che è l'unico che si sia mai concesso, stavolta esplode come non mai e manda letteralmente a fan***o la solitudine.
Ora Sherlock e John sono insieme, sono una famiglia a tutti gli effetti e nulla potrà dividerli, di questo sono sicura.
Una storia davvero bella, mi è piaciuta moltissimo e sono felicissima che tu abbia deciso di scriverla!
E stata una bellissima sorpresa! ^_^
Ti faccio tanti complimenti!
Un abbraccio
S.

Recensore Master
01/11/19, ore 18:59

L'ho letta senza fiato ieri sera, me la sono riletta oggi, sono ancora più soddisfatta di ieri.
Adoro il tuo Sherlock! È tutto così dannatamente da lui!
Analizzare ogni più piccolo dettaglio e perdersi su una cosa così semplice (persino gli yader di Scotland Yard l'hanno capito, non tutti forse, ma una gran parte) e il tutto perché non riesce davvero a credere di potersi meritare una cosa come come l'essere corrisposto.
E John, oddio John! Così vivo, così incapace di stare fermo, come se per fare ordine nei pensieri c'è bisogno che anche il corpo si muova.
Che bellezza! Sono davvero felice che Sonia ti abbia dato la scintilla necessaria per fare in modo che la tua ispirazione creasse questa storia! ❤️
Alla prossima!

Recensore Master
01/11/19, ore 12:05

Ciao **
Oddio, ho amato tutto, davvero. Sono stata un po' con gli occhi a cuoricino tutto il tempo, in particolar modo quando finalmente Sherlock e John iniziano a chiarirsi. Ovviamente all'inizio c'è molto disagio, e Sherlock è combattuto, tra la voglia di parlare e sapere e tra la voglia di rimanersene invece zitto e non sapere nulla. John però c'è sempre, è affettuoso, lo protegge dal gelo (io mi innamoro ogni volta di come scrivi di John, oramai la mia è una crush prepotente). Mi ha fatto sorridere un sacco quando Sherlock pensa che forse quel blackout sia stato uno scherzo ben architettato niente meno che da MYCROFT e LESTRADE (tra l'altro, perché mi pare estremamente canon una cosa del genere?).
Man mano che il tempo passa, Sherlock riacquista un po' di lucidità perduta e si rende conto che quella che ha fatto è stata una vera e propria scenata di gelosia, dettata dall'insicurezza e dalla paura, e mi ha fatto molta tenerezza. Per lui John e Rosie sono importanti, sono la sua famiglia, non potrebbe accettare di vederli lontani.
Ma non dimentichiamoci che stiamo parlano di Sherlock Holmes, ovvero la più grande drama queen di tutti i tempi, che dopo un po' finalmente si decide a parlare e John gli conferma che non ha assolutamente intenzione di risposarsi, tutt'altro. Un sollievo per lui, e pure per me, visto quanto mi sono immedesimata (forse perché io e Sherlock per certe cose ci somigliamo). Loro sono una famiglia a tutti gli effetti, e non credo potrebbe essere un'altra la persona perfetta per John. Finalmente Sherlock si libera di tutto, delle sue preoccupazioni, dei dubbi, e la stessa cosa fa John. Ci voleva un black out in ascensore, ma alla fine è successo. E il bacio. AAAAAAH. Per cortesia, datemi qualcuno che mi prenda come John prende Sherlock.
.. Vabbè, parentesi trash a parte, l'ho trovato un momento intenso quanto delicato, anche perché Sherlock rivela di essere vergine, e quindi quello sarebbe un passo ancora più importante per lui. Nonostante il freddo, mi sono scaldata (e anche emozionata parecchio), vengo sempre trascinata molto per come scrivi di loro. Quindi che dire, bravissima tu e grazie tante a MissAdler per il prompt che ha suggerito, perché è venuta fuori davvero una bellissima storia <3
A presto :)

Nao

Recensore Veterano
31/10/19, ore 14:55
Cap. 1:

Ottimo capitolo, non poteva bastare una one-shot.....aspetto la conclusione. Bel titolo per festeggiare degnamente Halloween...

Recensore Master
30/10/19, ore 19:36
Cap. 1:

Ciao **
Sono stata contentissima di leggere questa prima parte della storia, l'ho amata e poi mi ha tenuto compagnia durante un paio d'ore pallose. Io AMO le storie a tema halloween e soffro per non aver avuto il tempo di scrivere nulla come faccio invece ogni anno, ma per fortuna mi posso rifare leggendo queste cose belle. L'atmosfera è davvero nitida e davvero tanto adatta a questa festività, e come sempre ho apprezzato le introspezioni che hai inserito. Alle volte mi capita di perdermi quando queste sono troppo lunghe, ma nel tuo caso non mi succede MAI, anzi, tutto il contrario. Io adoro, amo davvero tanto il come Sherlock e John si siano conciati per questa festa, tra l'altro Sherlock mica fa le cose per farle, ha voluto essere perfetto, e sicuramente la sua entrata in scena non lascia indifferenti, tutt'altro. Ho amato tanto anche tutta l'introspezione di Sherlock riguardo i sentimenti che prova per John, sentimenti che persistono da molto tempo, che oramai sono così presenti che quasi il trattenerli gli fa male dentro.
Ho trovato molto struggente il suo avere paura che John possa rifarsi una vita sentimentale. Non ha tanto paura di una scappatella di una notte e via, quanto più che inizi una storia seria, perché appunto teme di dovergli "fare di nuovo da testimone". Ho adorato un sacco.
Poi non lo so, io amo sempre Lestrade, ma qui è da fargli una statua, praticamente è una specie di cupido ad halloween [???] che cerca di far avvicinare due innamorati che però non si calcolano a vicenda (e infatti Sherlock ha una presa a male notevole) ed è divorato dalla gelosia e dalla frustrazione. E poi c'è Dimmock, che è cotto di Sherlock, ma la cosa non è ricambiata. Sherlock comunque balla con lui, ma è proprio ballandoci che capisce che no... quello non è John, e non vorrebbe nessun altro se non proprio lui. Insomma, sono nate incomprensioni e gelosie, quasi la situazione precipita, se non fosse che John va dietro a Sherlock e i due rimangono bloccati in ascensore. Aaaah, santo black out, se non si chiariscono ora non lo fanno più!
Ovviamente adesso sono curiosissima di leggere il seguito :*
A presto <3

Nao

Recensore Master
30/10/19, ore 18:48
Cap. 1:

Sappi che sono talmente curiosa che mi sarei letta la FF anche se l'avessi lasciata a oneshot (una oneshot lunga ma chissene) mi piace ciò che hai costruito, il modo in cui Sherlock si prepara, l'accuratezza di ogni dettaglio. La paura e l'incredulità che una cosa così bella come essere corrisposto, o meglio, avere almeno una possibilità di essere ciò che John vuole, non gli fanno vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti.
Ed è bellissimo vedere che non importa quanto si è intelligenti, quanto c'è di mezzo il cuore.

Aspetto con impazienza il seguito!

Recensore Master
30/10/19, ore 18:39
Cap. 1:

Quando ho visto che avevi deciso di usare il prompt che ti avevo dato, per poco non mi sono messa a saltellare. Non sapevo se alla fine ti fosse stato d'ispirazione e sono stata felicissima che tu l'abbia sviluppato.
Penso seriamente che tu sia tipo il re Mida delle trame, qualunque idea, nelle tue mani, diventa qualcosa di prezioso. E anche stavolta non sei stata da meno.
Ero sicura che ne avresti tirato fuori qualcosa di bellissimo e così è stato.
Abbiamo la festa a Scotland Yard, il temporale, l'atmosfera spettrale e vagamente trash e tutti gli elementi che avevo immaginato, a cui tu hai aggiunto il tuo tocco personale, aggiungendo dettagli perfetti e una tua personale interpretazione del prompt.
In pratica, da quello che posso dedurre leggendo questa prima parte, la modifica principale sta nell'aver aggiunto una geniale catena di equivoci, che hanno dato il via ad una situazione abbastanza assurda, in cui vediamo Sherlock danzare con Dimmock, John preso a flirtare (?) con l'ameba di turno, Greg che non sa da che parte mettere le mani per frenare questa escalation di malintesi e Sherock che, frustrato e inconsapevole, si ostina a non fare attenzione all'ovvio che si nasconde sotto la tensione di John.
Gia da quando mettono piede nella sala, e anche grazie ai flashback che abilmente hai inserito nel testo, possiamo renderci conto del fatto che John abbia deciso di farsi avanti con Sherlock, e che quest'ultimo non ne abbia la più pallida idea, anzi, teme che il desiderio del dottore sia quello di trovare una nuova mamma per Rosie.
Eppure John sembra totalmente nel pallone, tanto che, al povero consulente, non se lo fila minimamente. Secondo me sta prendendo tempo, ancora non si sente sicuro dei sentimenti di Sherlock, magari quella vocina che gli ricorda quanto sia ordinario in confronto a lui ancora gli martella nel cervello. Fatto sta che Holmes si sente uno stupido, un ridicolo illuso, dato che ha fatto tutto ciò che ha fatto per lui, incluso conciarsi così e andare a quella festa cretina.
Si sente talmente scemo che si butta su Dimmock, e io questa cosa l'ho amata, perché è anche un mio headcanon il fatto che il poveretto sia cotto di Sherlock. Poveraccio! XD
Il momento in cui Lestrade pensa che parli di John e invece si riferisce a Dimmock è stato spassosissimo! Date un analista a Greg, vi prego! Lo stanno facendo esaurire, quei due testoni.
Ho apprezzato tutta l'introspezione che c'è dietro ai fatti, non rallenta minimamente il ritmo della scena e anzi, ho letto tutto d'un fiato, divorando ogni parola avidamente.
L'impressione che ho con le tue storie è proprio questa, il desiderio di mandar giù che ti viene quando mangi qualcosa di buono e più ne mangi, più ne hai voglia. Non sei mai banale, non ti ripeti e riesci a creare delle situazioni intriganti e originali, che ti tengono letteralmente a bocca aperta fino alla fine.
Io solitamente ho un sorrisetto da ebete, lo confesso, ogni volta che leggo qualcosa di tuo. XD
Mi sono piaciute molto le considerazioni di Sherlock sul sesso, sul fatto che si sentirebbe tremendamente inadeguato a parlare della sua verginità con chiunque, ma non con John, anzi, la cosa lo eccita. Sapessi a me, Sherly, sapessi a me. E a John. John impazzirebbe. Impazzirà, credo.
E ora veniamo alla "scena madre". Sara stato l'alcool, sarà stata la frustrazione e la tensione accumulata, sta di fatto che Sherlock esplode, letteralmente, tanto che ho pensato "oddio, aspetta, devo rileggere questa parte", perché la reazione che ha è talmente plateale da sembrare quasi delirante. E lo capisco, povero Sherl, so bene quanto dolore, quanta gelosia e solitudine ha dovuto sopportare per tutti questi anni e ora teme di vedersi portare via di nuovo l'amore della sua vita. E Rosie, come se non bastasse.
Si potrebbe dire che il primo vero blackout ce lo ha lui. Insomma, una drama queen, che però non fa ridere per niente, anzi, fa tanta tenerezza, perché a quanto pare la sua difficoltà ad esprimere i sentimenti sta anche in questo, nel non saperli dosare o trattenere quando la diga si rompe. E lui di sentimenti ne ha soppressi troppi, probabilmente l'amore che prova è talmente tanto, talmente prorompente, da esplodere letteralmente, sottoforma di rabbia, davanti a tutti, nel momento più sbagliato, eppure risultando ormai ingestibile.
E ora che John l'ha seguito in ascensore penso proprio che si sia reso conto di ciò che ha appena fatto, delle parole pronunciate, che ormai non si possono più cancellare.
E il blackout, beh... capita a fagiolo, no? ;)
Ho adorato, Koa, davvero, stilerò centinaia di prompt solo per te se questo è il risultato. XD
Scherzo, non penso proprio che tu ne abbia bisogno per tirar fuori le storie che tanto amo, però mi fa piacere esserti d'aiuto quando posso, ecco.
Questa prima parte mi ha già stregato (a proposito di Halloween) e non vedo l'ora di leggere la seconda! Il rosso promette bene! ;)
Per ora ti faccio tanti complimenti!
Bacioni
S.
(Recensione modificata il 30/10/2019 - 06:45 pm)

Recensore Junior
30/10/19, ore 17:28
Cap. 1:

ammetto che di Dimmock non mi ricordavo neanche l'esistenza. trovo interessante la descrizione interiore dei pensieri e sentimenti di SH, ma il suo scoppio emotivo per quelle ragioni mi ha un po' stranito. tuttavia la storia mi ha preso e aspetto il proseguimento. :)