Recensioni per
Gli insegnamenti dell'acqua
di felinala

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/02/21, ore 12:55

Caio felinala,

Ho visto il tuo ritiro dal "dove e quando" e ci son rimasto un po' male perché speravo di leggere la tua storia. Poi mi son detto "imbecille che sono, ce ne saranno altre da leggere, no?"
Così son tornato a vedere e, in effetti, ho trovato questa che credo ci starebbe bene (con qualche piccolo adattamento) in un libro di testo di scuola elementare.
Il Jin, però, mi sarebbe piaciuto arrabbiato fino alla fine, in modo che ai piccoli lettori possa restare ben impresso. Ok il ripristino della forma umana, ok anche le scuse, ma in fondo è colpa della sua razza, capace di buttare in acqua o di lasciare sulla spiaggia qualunque cosa, se lui pesciolino era andato a sbattere su una sedia di plastica.
Che poi al giovanotto è andata anche bene: se lì vicino c'erano dei fusti corrosi di veleni chimici, magari radioattivi... beh, non avrei voluto esser nei suoi panni.


Oh, una piccola considerazione un po' più seria però la ho.

> Non volendo portarsi appresso l'ingombrante bottiglia, si guardò intorno cercando un posto dove metterla ma non ne trovò; ci rifletté qualche secondo, poi,  con noncuranza, decise di appoggiarla poco distante su una piccola rientranza.

Credo che la bottiglia sia di plastica, perché di vetro sarebbe ormai inusuale e perché certamente la plastica è più inquinante. Però una tal bottiglia può essere piegata, e con poco sforzo il ragazzo poteva rimettersela nello zaino. Insomma, se era disposto a fare qualche passo per raggiungere un cestino, poteva anche avere la sana idea di schiacciarla.
Il discorso sarebbe stato diverso se la bottiglia fosse stata una bottiglietta di aranciata, e il ragazzo avesse perso il tappo mentre la beveva, perché in quel caso avrebbe potuto macchiare fogli o altro che aveva nello zaino. E quindi, piuttosto di portarsi a mano la bottiglia, ecco che l'appoggia da qualche parte.


Ma come ho scritto è poca cosa, quindi complimenti davvero per questa favoletta, scritta con stile che ho trovato impeccabile e con un sapiente uso delle parole! Mi è piaciuta davvero tanto!

Recensore Master
13/05/20, ore 17:05

*U*
Penso che questa favoletta prenderà posto alla mia collezione di favole...
Ma ciao!
Cosa dire di più? Come si può commentare una storia con un così importante senso morale? 
Non si può... non ci riesco. Mi dichiaro già sconfitta.
Stai tranquilla, anche qui il mio cinismo sarcasticoso è spuntato sulla mia testa come un fungo (nella mia follia, ho fatto proprio un riassunto della storia... Lo sai che sono malata...) ma tranquilla, ha prevalso la mia parte "sana".
Ci sentiamo alla prossima!
 

Recensore Veterano
22/03/20, ore 19:18

Una dura lezione che stava andando ben oltre gli scopi prefissati, ma ad ogni modo si è rivelata un'esperienza da tenere ben impressa nella mente, ma anche nel cuore. Forse un insegnamento, per essere tale ed avere quindi effetto, ha bisogno di passare da prove vissute sulla propria pelle. Apparentemente crudele, ma terribilmente efficace. Una semplice e piacevole storia che ho letto ed apprezzato molto volentieri. Un abbraccio Luca.....P.S. Ciao Nala, come stai?

Recensore Master
09/11/19, ore 19:32

Ciao Nala ❤💞
ma che cosa carinissima: leggera, elegante e non troppo raffinata per non sembrare pedante. Questa piccola favola potrebbe ispirare una favola per bambini, raccontando del piccolo pesce che vaga per gli oceani e acquisisce consapevolezza sulla gravità dei danni ambientali che, ahimè, stiamo creando a dismisura!
Mi ha fatto davvero molto piacere leggerla: un po' perché ho apprezzato la semplicità e spontaneità del racconto, un po' perché finalmente stia provando a rimetterti in gioco, un po' perché il tema ambiente deve essere considerato e deve passare il messaggio di normalità di avere un oceano e una terra sana e pulita.
Ed è lo stesso messaggio che passi tu: se ci abituiamo tutti quanti, nel nostro piccolo, ad essere rispettosi dell'ambiente, a non inquinare e a non sprecare, assieme, si possono creare grandi cose.
Questo potrebbe non bastare ma almeno nel nostro piccolo, saremo quella goccia nel grande oceano!

Storia davvero carina e che ho apprezzato molto.
Non vedo l'ora di incoraggiarti a scrivere e postare un'altra piccola perla.

Zappa

Recensore Veterano
07/11/19, ore 16:08

Ma salve, Nala-chan, e ben tornata nel reparto scrittori~! ´͈ ᵕ `͈ ♡°◌̊
Mi fa piacere rivederti all’opera! Sinceramente, penso che il tuo stile vivace e chiaro si adatti molto bene alle fiabe, quindi parto già col dirti che non avresti potuto fare una scelta più azzeccata per il genere da trattare. Le descrizioni sono davvero belle, ariose e luminose… Ti fanno sentire addosso l’aria marina e la luce del sole. Non solo, ti fanno anche percepire il peso del gesto di quel ragazzino incurante, che abbandona la propria bottiglia vuota perché: “Tanto non abito qui”. Pessima scusa, bro. Perché, secondo questa logica, allora chi visita casa tua dovrebbe sentirsi altrettanto libero di riempirla di spazzatura semplicemente perché lì non ci abita. Così tutto il mondo diventerebbe una discarica… Non ha senso.
Sai, Nala, questa storia mi ha ricordato tanto anche i racconti che mamma mi leggeva da bambina… Solo che, in questo caso, l’elemento fantastico è un Jin! Bellissimo! (☆▽☆) … Mi sa che ti devo ringraziare per aver ampliato la mia conoscenza delle creature fantastiche, perché questa proprio non la conoscevo (conosco il Djinn, ovvero il genio dell’aria grazie a The Witcher… Ma non credo siano la stessa cosa… O sì? Aiuto hah hah hah XD). Comunque! La storia è scorrevole, organica, e il tema del rispetto per la natura l’hai trattato molto bene, senza censurarti l’inserimento di un elemento un po’ più crudo e spaventoso sul finale, che rende vivido per il lettore quanto orrendo sia per queste povere bestie il dover convivere con la nostra spazzatura.
Devo essere onesta: i Puffi non mi prendevano nemmeno da bambina, quindi non ricordo quasi nulla del cartone ma, leggendo il testo della loro sigla, ho capito subito il perché ti abbia ispirata. Poi ultimamente si è ripreso a parlare molto d’ambientalismo con l’intervento di Greta Thunberg all’Onu, per quanto strumentalizzato a destra e a manca… Ma va be’, per non essere proprio al 100% cinica, per lo meno posso dire che se ne parla in TV e, quindi, forse qualche anima in più può rendersi conto che basta davvero poco per fare la differenza.
Insomma, Nala, tanti complimenti per l’idea e per il modo in cui ti sei ingegnata a mettere in scena l’intero racconto! <( ̄︶ ̄)>
P.S.: Ti segnalo qualche piccolo refuso che mi è capitato di trovare cammin facendo ([…] “si decise a mormorare per spezzare l silenzio” | […] “aèparire” | […] “usò i suoi poteri per tramutarlo n un pesciolino.” | […] “attenzionene.ciò che a una prima occhiata non si era”).
Alla prossima~ e buona fortuna per il contest! ╰(✿´⌣`✿)╯♡

Recensore Master
05/11/19, ore 15:07

Ciao Nala, davvero delicata e dalla morale molto importante questa favola, nonché un tema che mi sta particolarmente a cuore, cioè il rispetto per l'ambiente. Mi stanno sulle palle quelli che lasciano in giro i rifiuti e magari che lo fanno a due passi da un cestino... basterebbe poco per rendere il mondo un posto migliore, per noi e per gli animali, che come sai rispetto molto, oltre che per l'ambiente stesso e il futuro del pianeta.
Fa bene il Jin a rendere il ragazzo un piccolo Nemo, poteva anche farlo spaventare di più ma sembra che la lezione sia stata accolta in toto.
Bella l'idea dei Puffi, anche una stagione abbastanza recente delle Winx e il film che era uscito al cinema aveva una tematica simile, con tanto di ambientazione marina... però preferisco pensare ai Puffi (anche se le Winx sono più carine 😂) e al concerto di Cristina D'Avena a cui ho appena partecipato! 😉
Complimenti per la storia e la sua realizzazione e auguri per il contest!
A presto!
Teo

Recensore Master
31/10/19, ore 22:21

Carissima Nala, ecco che le minacce dei fantasmini son servite a qualcosa! ^^ Davvero carina questa piccola fiaba, che tra antico e moderno da un lato ci porta a incontrare una creatura mitica come il Jin, dall'altro tratta una tematica molto attuale come quella del rispetto per l'ambiente. Bisognerebbe proprio mettersi nei panni (o meglio, nelle pinne) di uno sventurato pesciolino per provare sulle proprie squame le conseguenze di un semplice gesto che non è solo di maleducazione, ma che davvero rischia di mettere in pericolo la vita degli abitanti, piccoli e grandi, del mare. Qui il Jin si dimostra in fondo bonario e vuole semplicemente impartire una bella lezione allo sconsiderato giovanotto, ma cosa succederebbe se questo soprannaturale protettore della spiaggia si incavolasse per davvero e decidesse una punizione in grande stile? Come minimo ci sarebbero molti spunti per una long ^^.
Cara Nala, questa piccola storia ispirata alla sigla dei Puffi è molto godibile, lo stesso Jin assomiglia un po' a un grande (ma proprio grande) Puffo e l'insegnamento è molto attuale e viene impartito in un modo che il nostro protagonista non dimenticherà tanto presto.
E a questo proposito mi vengono in mente tutti i mozziconi di sigaretta che ho raccolto quest'estate in montagna... mozziconi ahimè miei, ma religiosamente raccolti e custoditi nello zaino (bleah!) fino al mio ritorno a valle. Fosse mai che qualche mucca nei paraggi prendesse la parola e decidesse di darmi una sana lezione... o peggio, finisse per mangiarseli. :(
Sono felice che tu sia dei nostri... a presto, carissima, e coraggio che per quanto possa sembrare impossibile anche i momenti più bui hanno la loro piccola luce in fondo al tunnel...

Recensore Master
31/10/19, ore 14:23

Ecco, meglio prima e non un'altra eternità. Alla mia età rischio bene di non leggere altre tue storie fantastiche come questa.
Ti dirò che mi ha fatto rilassare, sarà perchè è una storia leggera che si legge con la voce di Cristina d'avena che ti ronza nella testa o perchè cmq le storie di fantasia sono sempre le migliori.
Mica come qualcuno che partecipa ai contest con mattoni pesantissimi di tematiche delicate...
A me è piaciuta questa storiella. Fa molto Greta T., ma credo dovrebbero leggerla tutti, soprattutto i più piccoli.
Mi piacerebbe stamparla e appiccicarla nella via sotto casa mia. Ma perchè uno si beve la Red Bull e butta la lattina sul prato fuori dal cestino della pattumiera (vuoto)? O si mangia le Pringles e lascia il cartone vuoto perterra in un angolo?
Ma a casa come vivono? Un immondizzaio?
Io davvero non capisco. 'Sto ragazzo che lascia la bottiglietta lì sulla spiaggia perchè è ingombrante. Ma c'hai lo zainetto, l'hai portata fino ad adesso piena e ora che praticamente non ha più peso non la porti più con te?
Ma che cretino.
Beh, che dire, una sorta di molto fantasiosa multa data da questo Jin!
Cmq ci credo che i puffi ci tenevano alla natura, loro ci vivevano dentro...
Mica come noi umani che pensiamo che basti vivere in case riscaldate d'inverno e raffreddate d'estate, basti per fregarsene completamente di ciò che c'è fuori. Inquiniamo dal giorno in cui veniamo al mondo al giorno in cui moriamo, solo per il fatto di aver bisogno di mangiare.
Quindi, visto che è assolutamente possibile, cerchiamo almeno di non peggiorare la situazione buttando roba in mare o semplicemente fuori dal cestino della pattumiera.
Non mi sembra 'sto sforzo.
Ora ti saluto, perchè per scrivere 'sta rece sto consumando un sacco di corrente e anche quello è inquinamento.
Alla prox, spero presto e i.b.a.l. per il contest!
SSJD

Recensore Master
31/10/19, ore 11:25

Ciao Nala!🤗
Mi fa molto piacere tornare a leggere qualcosa di tuo. Vedo che ormai stai espatriando dalla terra d'origine per nuove e diverse sezioni, oggi il genere Favola.
In fondo oggi è anche la giornata del 'dolcetto o scherzetto': chiediamo al ragazzo-pesciolino come è andata? 😅
Bello il richiamo ad uno dei principi sacri dei puffi (valido anche in generale in realtà), quello del rispetto della natura che li circonda; così come loro che nonostante siano così piccoli ne sono comunque un po' i custodi, così anche nella tua storia abbiamo il protettore del mare che richiama molto il Grande Puffo.
'Grande' d'altronde lo è letteralmente, poi è il punto di riferimento di tutti i suoi amici marini, anche lui è di color blu e ha i baffi bianchi (ci stava anche la barba), ma soprattutto ha anche il suo carattere e da bravo protettore deve saper essere severo e rigido quando occorre, e comprensivo e magnanimo una volta impartita la lezione.

Mi è piaciuto molto il contrasto tra la descrizione iniziale del paesaggio davvero idilliaco e la zona marina invece inquinata dai rifiuti umani... un contrasto che giustamente colpisce.

Felice di averti ritrovata!
E in bocca al lupo per il contest... 😘
(Recensione modificata il 31/10/2019 - 02:47 pm)

Recensore Master
31/10/19, ore 01:28

Ciao👋
Prima di tutto buona fortuna per il contest😊 seconda cosa; sbaglio, oppure questa è la prima volta che posti una favola?😊
Cominciamo con il dire al turista che non si butta la pattumiera per strada -.- rimettere la bottiglia nello zainetto per poi buttarla via non appena arrivato in paese nooooooo? :|
Per forza Voda è andato a rompergli i maroni; lo scriteriato ha come contribuito ad aumentare l'inquinamento🌋
Ed ecco come il turista è stato trasformato in un pesciolino - e meno male che il mio gatto sta ronfando alla grande, ché se vede il pesce ciaone proprio, essendo appunto un gatto - in modo da comprendere lo sbaglio commesso...
A proposito, per un attimo ho temuto il peggio😱 fortunatamente, però, il Jin ha tolto l'improvvisato pesciolino dai guai👍 senza contare come è finito tutto bene👍
Il turista ha capito il suo errore; e soprattutto è ancora vivo😋
Passando ad altro; ma quale abbiate pietà *facepalm* la storia è davvero carina😍 è ben scritta😍 e rimanda perfettamente al rispetto della natura tipico dei puffi della sigla da te scelta👍 quindi - in totale - hai fatto proprio un bel lavoro👍
Alla prossima👋
Saluti da summer_moon