Recensioni per
Bosco sacro - storia tolta per pubblicazione
di ONLYKORINE

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/02/21, ore 15:44

Capisco Jimmy. I libri sono sempre stati la mia più grande passione (ne ho preso uno nuovo proprio oggi!), comuqnue di tutte le attività elencate il bagno nel fiume è l'unica che suoni davvero divertente.
Ehi, è la prima recensione che lascio in questa sezione!
Un'Impala ... mi fa venire in mente Supernatural.
Hai descritto bene emozioni e ricordi di Jimmy.
Ho appena ascoltato la canzone di cui parli nel capitolo. Niente male davvero.
Dei sadici quei ragazzini. Povera rana...
Premuroso il pensiero di Jimmy nei confronti del fratello.
Carino il modo in cui ci hai svelato la storia di famiglia. Divertenti e ingenui gli ultimi pensieri di Jimmy nel capitolo. Davvero adatti a un bambino, ma forse la parte sul cuore è troppo esagerata.
Aggiorna presto. 

Complimenti e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu dal lupo Farkas!

Recensore Master
05/02/20, ore 18:48

Eccomi qui per lo scambio del giardino.
Come intro è col botto, visto che tratti di una ragazza morta l'anno scorso e trovata vicino al più piccolo dei fratelli.
Della serie, che ci faceva svenuto con una ragazza morta di fianco? Come è successo? Qualcuno ha detto/scritto/fatto qualcosa? Ci credo che la madre non voglia andare di nuovo lì. Non per il posto in sé quanto per quello che è successo.
Niente mi hai conquistata e spero di trovarti al prossimo scambio del giardino.
A presto
missredlights

Recensore Master
24/12/19, ore 09:19

Cara Onlykorine,
Felicissima Vigilia di Natale! ^^
Ebbene sì, sono arrivata all’ultimo capitolo. C’erano indizi – tanti indizi – riguardo quello che è successo e che viene svelato solo alla fine; alcune teorie le avevo sbagliate totalmente, con altre supposizioni mi ero avvicinata un pochino alla realtà, ma ero impreparata a questa fine dolceamara. I genitori di Jimmy che vanno via e salutano il bosco, le ragazze lupo, il dialogo iniziale nella macchina. Adesso posso dire che torna tutto quanto e che anche il fatto che Jimmy avesse dimenticato il perché della sua febbre rivelatasi mortale e del passato dimenticato si inserisse nella vulgata propria del fantasma che, come ricorda Tommy, deve essere accompagnato nel viaggio verso la presa di distanza da se stesso e da questa vita mortale breve, certo, ma intensa anche per un bambino ucciso ingiustamente.

La descrizione delle due navi, Meg che lo aspetta, il suo fuggire breve che dura il tempo di accusare il proprio assassino e di mandare un ultimo messaggio al fratellone che è andato avanti sono commoventi e mi piace anche come hai rivelato e riannodato tutti i fili della trama. La scrittura scorre lieve su queste due morti bianche tremendamente ingiuste e anche se l’omicida alla fine espia le sue colpe uccidendosi, purtroppo Meg e Jimmy non sono più, sebbene abbiano trovato un Aldilà pronto ad accoglierli e a dare loro nuove avventure. Le ultime righe trasmettono un senso di pace interiore che rimette a posto il senso di ingiustizia che trasmette la terribile vicenda dei due ragazzini. Ti faccio i miei complimenti per una storia che non era facile da narrare e che postata così, a capitoli, su un sito, è coraggiosa proprio perché bisogna attendere fino all’ultima riga perché tutto torni al proprio posto. Grazie di averla condivisa – leggerla è stata un enorme piacere – e a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
16/12/19, ore 22:00

Cara Onlykorine <3

Questo capitolo mi ha stretto il cuore: vedere la violenza tramite gli occhi di un bambino innocente è sempre terribile: nella sua purezza e semplicità, Jimmy comprende dell’aggressione di John nei confronti di Meg quel tanto che serve al lettore adulto per capire cosa sta succedendo. Mostrare attraverso gli occhi di un decenne il male di questo mondo è forse il merito maggiore di questa tua storia delicata, dove la fiaba e la figura del mostro tentacolare celano la bruttezza delle intenzioni di John. Un cacciatore che approfittando del disagio economico e dell’emarginazione sociale di tre sorelle che vivono ai margini della società sceglie di aggredirla e di abusare di lei, trattandola forse peggio del predatore con la preda.

Vuole giocare. Jimmy è terribilmente realistico e ben descritto: come ti dicevo anche nelle scorse recensioni, a mio parere è veramente difficile scrivere l’ingenuità propria dei bambini attraverso gli occhi di chi è già cresciuto: i bambini percepiscono – da bambini percepivamo – già alcune cose del mondo, ma i comportamenti degli adulti ci erano preclusi, come le loro intenzioni. Ci mancavano la malizia e l’esperienza necessari per comprendere tutto quello che ci capitava attorno. Jimmy è un bambino spaventato che non ha idea di cosa stia accadendo, ma ne percepisce l’orrore. Mi piace come giustamente non abbia avuto modo di intervenire preferendo nascondersi, come il coltello sia stato verosimilmente poco efficace e anche come hai annodato bene il flashback indicando il passo del libro in cui era immerso. A questo punto inizio a pensare che il Bosco Sacro abbia protetto in qualche modo, se non la povera Meg, almeno Jimmy. Sullo stile, awww. Mi immergo nelle tue parole, nella tua scrittura chiara e lineare.

Un abbraccio forte, mia cara. Questa storia è veramente una piccola perla e non vedo l’ora di poter leggere il finale,
Shilyss <3

Recensore Master
10/12/19, ore 15:47

Cara Onlykorine,

proseguo in quest’avventura con molta, molta gioia e curiosità: il capitolo è senza dubbio illuminante e rivelatore. Jimmy, che ha smarrito la memoria, è l’unico a non sapere quello che è successo e adesso comprende questa verità: raggiungere il bosco sacro sembra avere quasi una valenza iniziatica. I pezzi del puzzle sparpagliato nel corso dei capitoli iniziano a tornare ognuno al loro posto in maniera quasi sognante, nel momento in cui il bambino ritrova finalmente i suoi oggetti perduti. La cosa che ho apprezzato maggiormente di questa parte del racconto è che Jimmy, nel suo prendere coscienza di quanto gli è capitato pur senza averne totale memoria, attraversa un cammino simbolico di crescita e ripercorre le tappe di quanto è successo l’anno prima. Il suo sereno allontanarsi dal fratello in direzione del fortino, il riconoscere a menadito gli alberi, i sassi e il tragitto da percorrere, il piolo su cui salire, fanno parte della lenta presa di coscienza del ragazzo e inizio a pensare che la scelta di fargli avere proprio dieci anni è indicativo del primo passaggio simbolico dall’infanzia all’adolescenza.

Resta oscuro il capire perché né Tommy né gli altri membri della famiglia hanno voluto raccontare a Jimmy cos’è successo davvero e cos’ha di veramente sacro il bosco, perché una delle sorelle lupo è morta e cosa le lega a Jimmy. Per il momento è possibile rintracciare un filone romantico adolescenziale molto tenero tra Tommy ed Helen. È abbastanza chiaro (com’era comprensibile anche dagli altri capitoli) che il legame tra i due ragazzi aveva iniziato a instaurarsi l’estate precedente, ben prima che Jimmy stesse male e avesse la febbre. Mi sono piaciute moltissimo le parole sulla resina e sul suo imprigionare gli insetti rendendoli, nel corso dei millenni, gioielli d’ambra: cristallizzare il passato e racchiuderlo, così com’era, in una bolla è un concetto che si adatta particolarmente bene a una storia come questa, in cui il capitolo si interrompe proprio sul più bello lasciando il lettore senza fiato. Ti faccio i miei complimenti per la scrittura sempre nitida e chiara, per il senso di mistero che aleggia lungo tutta la storia e i capitoli e per i personaggi che hai tratteggiato e descritto.
Un abbraccio e a presto,

Shilyss :)

Recensore Master
25/11/19, ore 22:32

Ciao Onlykorine!

Cosa vorrà dire Tommy con le sue parole? Perché non è ancora il momento, per Jimmy, di ricordare e di andare a prendere i suoi libri? Cosa si nasconde in questa capanna persa in un bosco che, in quanto tale, è vivo? Queste domande rimangono addosso al lettore dopo un capitolo che ha il sapore di tutta una certa filmografia anni ’80 fatta di storie di ragazzini e di bulletti. Sean è un piccolo avanzo di galera che fa del male a una povera rana – il mio disgusto era quello di Jimmy ed ero inorridita – segno che hai descritto benissimo la scena. Sono stata contentissima che Tommy lo abbia preso a pugni. Sicuramente c’è in lui un po’ di disgusto per l’atto in sé di uccidere a morsi una povera rana allo scopo di cosa? Spaventare due ragazze?

Le ragazze lupo come sempre fanno “branco” a sé. Bellissime, povere, disagiate, schernite e vessate da tutti, pare vivano quasi in una fiaba, con questa loro casupola nel bosco. L’unica eccezione alla regola sono Tommy, visibilmente invaghito di una di loro, e Jimmy, che secondo me ricorderà presto di averle conosciute molto bene.
È splendida l’ingenuità con cui Jimmy non comprende come il fratellino sia cotto – ma che dico cotto, stracotto! – di Helen, tanto da volerla andare a trovare e spaccare la legna per lei. Certo, farlo con un fratellino frignante non è il massimo, ma Tommy è un adolescente in preda a scoperte sotto molti fronti e quella dell’amore con ciò che ne comporta – essere gentili e servizievoli nei riguardi della ragazza che ti piace. La scrittura come sempre è piacevolissima e fluida, perfetta nelle descrizioni e nei ragionamenti di un ragazzino che, occorre sempre ricordarlo, ha parzialmente perso la memoria.
Non vedo l’ora di proseguire per poter scoprire altri indizi; intanto, ti faccio tantissimi complimenti! <3
Buona serata,
Shilyss

Recensore Master
19/11/19, ore 00:31

Cara Onlykorine!

Ci sono tantissime storie tue che vorrei leggere e che m’ispirano un sacco, ma questa l’ho iniziata e quindi, se ti fa piacere, vorrei continuare a seguirla **. Allora, la memoria riaffiora lentamente nel nostro piccolo protagonista. Il modo in cui ciò avviene è credibile; sa di averlo fatto, sa che è successo, sa come si chiamano le ragazze, ma sfugge ancora qualcosa. Il momento nel bar apre un flashback interessante, perché non solo ci mostra il primo incontro di un audace Jimmy con una delle sorelle lupo, ma mette anche in rilievo come il padrone del bar sia un personaggio viscido, che fa profferte ambigue alla maggiore delle sorelle profittando della sua debolezza economica.

La scena dei tentacoli mi è piaciuta tantissimo. Ho pensato che fosse una metafora, che il barista fosse davvero un mostro, che Jimmy veda cose che gli altri non vedono. Poi però il pugnale tirato fuori dalla ragazza e l’arto tranciato mi hanno fatta pensare a qualcosa di più reale. Certo è che il gesto generoso del bambino ha scatenato una serie di eventi particolari. Ancora non so, invece, cosa legava la madre dei due ragazzi al bosco. Un altro dettaglio che mi ha incuriosito è un particolare circa la descrizione delle bellissime ragazze lupo. Vengono descritte con un aspetto simile a quello di Jimmy quand’era malato e mi chiedo se si tratti di una casualità o meno. Per quanto riguarda Tommy, invece, temo che si sia preso una cotta per Meg.

La storia continua a essere avvincente e ben scritta: il suo procedere per gradi tra passato e presente permette di stimolare al massimo la curiosità del lettore. Si sta creando una vera e propria aura di mistero attorno a queste ragazze, centro del mistero e stai gestendo bene le informazioni. Sicuramente/probabilmente Meg sa cos’è successo alla sorella defunta. Non vedo l’ora di andare avanti e perdonami per le illazioni e le teorie (non ne avrò azzeccata nessuna, lo so).
Un caro saluto e buonanotte/buongiorno,
Shilyss :*

Recensore Master
10/11/19, ore 18:17

Ciao Onlykorine!

Anche questa volta mi sono lasciata trascinare dalla voce di Jimmy e dal racconto della sua stranissima febbre misteriosa e stregata, tale che nessun dottore ha saputo fare una diagnosi realistica e adeguata. Il fatto che il bambino abbia dovuto addirittura prendere la morfina denota quanto le sue condizioni fossero gravi – critiche – ma rende anche i ricordi di Jimmy piuttosto labili, confusi e poco attendibili, facendoci sempre nascere il sospetto che sogno e realtà si mescolino: un narratore inconsapevolmente bugiardo, che ne sa più di noi, ma non troppo, in fondo. Nel capitolo spiccano in maniera forte le tre sorelle lupo, bellissime e problematiche, di cui una morta. I pochi indizi che per ora hai lasciato nel testo, mi hanno fatto sorgere mille domande su queste emblematiche figure, stuzzicando così la mia curiosità **: non si sa ancora di cosa sia morta una delle ragazze, che fine abbiano fatto le sue sorelle e che legame c’era col bambino, ma anche con la madre di Jimmy, che pare essere rimasta davvero sconvolta dalla febbre del figlio. La malattia viene raccontata con un certo distacco da Jimmy, che la racconta per sentito dire, dato che non è nemmeno sicuro di cosa sia successo.

La descrizione del bosco è molto suggestiva, anche perché nome e aspetto danno vita a una sorta di tempio naturale dove tutto è sospeso e dove occorre tornare assolutamente non solo per recuperare ciò che Jimmy ha lasciato indietro – apparentemente solo oggetti appartenenti al tesoro segreto di un bambino – ma per rivelare cos’è successo il giorno fatale in cui il bambino è scomparso ed è stato ritrovato con la febbre. La disperazione della madre di Jimmy invece mi sembra qualcosa di più; la sua ansia, il suo bisogno di accomiatarsi dal bosco, la sua impossibilità nel rimanere… sono tutti elementi che messi insieme fanno subito pensare al fatto che la donna nasconda qualcosa (?). Ti confermo che la lettura è intrigante e piacevole e ti faccio tanti complimenti per aver scelto un punto di vista come quello di un protagonista bambino. Ho un sacco di domande cui non vedo l’ora di dare una risposta – e l’unico modo per farlo è proseguire la lettura, temo!
Un abbraccio e a presto,

Shilyss **

Nuovo recensore
10/11/19, ore 16:07

ok io a recensire faccio pena ci provo mi piace tanto la parte mistero ricorda un horror più che avventura

Recensore Master
06/11/19, ore 11:13

Ciao!

Davvero un bel prologo per una storia che si preannuncia essere un bel racconto d'avventura con un po' di thriller si direbbe. Ho molto apprezzato la ricostruzione della classica famiglia americana anni 70 che va a passare le vacanze in un posto isolato e di montagna. Certo, il fatto che ci sia scappato un morto soltanto pochi mesi prima e che il protagonista della storia, Jimmy, si sia stato ritrovato svenuto vicino ad un cadavere avrebbe in effetti fatto desistere qualunque famiglia dal volerci tornare se non altro per il bene della salute mentale del proprio figlio, il quale però sembrerebbe non averne risentito più di tanto e anzi non vede l'ora di tornare alla cara vecchia casa sull'albero. Mi è anche piaciuta molto la sua sensibilità o "buon cuore" come lo definisce sua madre, di fronte allo spettacolo di animali brutalizzati da una coppia di "amici" un po' bastardi. In non molte parole sei riuscita a dare uno spessore anche ai comprimari, come la madre e il padre di Jimmy e il fratello Tommy, pertanto complimenti per il dono della sintesi che possiedi e di cui fai un ottimo uso.
A presto

Will D.

Recensore Master
04/11/19, ore 22:18

Ciao Onlykorine!

Ho deciso di leggere questa storia perché intrigata dal titolo e dall’introduzione e ne sono rimasta piacevolmente colpita **. Apprezzo tanto sia come hai gestito la prima persona, che come hai reso la personalità di Jimmy, passando per il modo in cui hai costruito il fitto mistero circa il bosco sacro, i libri, la ragazza morta, in un caleidoscopio di informazioni che vengono rese in poco tempo e senza stancare il lettore, ma anzi stimolandolo a voler leggere e sapere di più. Nella macchina della famiglia regna infatti un clima lugubre e le lacrime della madre non fanno ben sperare (anzi, mi hanno fatto elaborare una serie di teorie).

La presenza dell’Impala mi fa pensare a un omaggio a Supernatural (e sarebbe una cosa graditissima ^^), mentre per quanto riguarda Jimmy, wow. È molto difficile scegliere il PoV di un bambino perché bisogna ricalcarne lo sguardo ingenuo e inconsapevole, la purezza. Jimmy appare come un bambino isolato, introverso e sensibile che guarda al mondo con una purezza magnifica e con la consapevolezza di chi conosce il motivo della generale tristezza della sua famiglia. Il modo in cui introduce Tommy, sua madre e lo zio è convincente, così come il motivo per cui il ragazzino preferisce l’isolamento. Ovviamente un bambino di dieci anni non può trovarsi bene nel gruppo col fratello, già adolescente fatto. La scena della rana denota anche come gli autoctoni non lo vogliano tra i piedi perché lo considerano uno straniero, un ragazzino di città.

Un’altra cosa che mi ha fatto prediligere questa storia alle altre tue (e ammetto, di nuovo, che è stato difficile, perché c’erano tante storie che volevo proprio leggere, ma spero di potermi rifare presto) riguarda l’ambientazione: il 1975 e il riferimento a Bowie, uno dei miei autori preferiti, mi ha fatta morire. Come inizio invoglia moltissimo alla lettura e in più il capitolo ha un tono fiabesco che mi è piaciuto davvero tanto. **
Ti faccio tanti complimenti mia cara, a presto e buona serata :*
Shilyss