Ciao, arrivo in ritardo per lo Scambio Libero.
Spulciando sul tuo profilo ho scelto di recensire questa drabble perché finora non mi era mai (o forse ho dimenticato) capitato di leggere una storia originale così breve, e quindi avevo la curiosità di scoprire che effetto potesse sortire. Una cosa è scrivere una drabble su un fandom conosciuto, di cui si conoscono già trama e personaggi, un'altra è partire da zero e saper riuscire lo stesso a coinvolgere il lettore.
Devo dire che la drabble ha alcuni spunti interessanti, per esempio l'inizio con una battuta ha la capacità di gettare il lettore nel mezzo del racconto senza troppi preamboli, e poi la parte in cui Serena scoppia a piangere tra le braccia della madre è ben sentita, rende bene il suo abbandonarsi finalmente a un pianto liberatorio, a dimostrazione del fatto che adesso è al sicuro e non deve più resistere.
Ma presenta anche diversi punti deboli, sia tecnici, sia strutturali. Soprattutto nella parte finale in cui si perde in diverse ripetizioni e in frasi troppo lunghe, che mancano di incisività.
Per quanto riguarda grammatica e stile, qua e là manca qualche virgola che scandisca meglio il ritmo della narrazione. Il narratore mi è parso indefinito - è onnisciente o è un POV? - mentre trovo che l'uso ripetuto del "che" faccia perdere al testo di forza. Così come sono fastidiosi i continui passaggi di soggetto dalla figlia alla madre.
Per quanta riguarda le emozioni, sicuramente sono passate quelle di madre e figlia, quindi bene. Non posso pronunciarmi per quanto riguarda caratterizzazione e trama, perché in realtà non ce n'è molta, tranne i pochi elementi che descrivi e che servono a creare un minimo contesto.
In definitiva, credo che sia la prima volta che leggo una drabble non del tutto improntata sull'introspezione, ma che cerca di far fronte anche ad altri elementi che, per ovvie ragioni, non possono entrare tutte a dovere. E' un esperimento interessante.
A presto! |