Recensioni per
Lettera
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/01/20, ore 11:55
Cap. 1:

"E dopo vado via, con gli occhi, la testa, i polmoni e il petto riempiti di te." Questa è forse la frase più veritiera e significativa che io abbia mai letto, che descrive perfettamente come ci si sente quando si è innamorati o anche solo infatuati di qualcuno. Capisco che ora sia passata, ma leggere queste righe fa capire benissimo come fosse sincero e inevitabile quel sentimento all'epoca. Avevo ragione a supporre che tu scrivessi benissimo.

Recensore Master
18/01/20, ore 14:12
Cap. 1:

Ciao carissima, ingenuamente ho pensato "punto sulla poesia e su storie che dice di aver scritto da giovane in modo da poter trovare qualcosa da criticare". Dico ingenuamente perchè questa storia autobiografica mi ha toccato l'anima, davvero, ho sentito proprio l'interesse incommensirabile per un uomo affascinante destinato a sfuggire e la frustrazione per un amore impossibile. Non sono alinea a questi sentimenti in prima persona, che mi toccano da vicino a livello cronologico dato che, come sai, sono piuttosto giovane, quindi mi sono ritrovata davvero tantissimo nelle tue parole e sono stata commossa. Ho adorato il riferimento agli anni, all'immagine di lui che è come un bambino e, soprattutto, questa frase "riciclando un gesto di milioni di anni fa" è davvero meravigliosa, perchè è implicito il legame con la sua disciplina di insegnamento. Una lettera bellissima, che regala tante emozioni.
Ora vado a trovare altro da "criticare". A presto!

Recensore Master
15/12/19, ore 02:27
Cap. 1:

Ciao,
Allora, sono passata qui perché, come ti ho già detto, non hai storie AU e non me la sentivo di passare in un fandom di cui non so assolutamente nulla. Dunque, here we are... Personalmente ho sempre pensato che, al di là di innamoramenti platonici o meno, la relazione docente/discente, il rapporto che si crea, sia uno dei più importanti al mondo, una delle cose che, adesso che sto finendo la laurea da non frequentante, mi manca più al mondo del liceo. Tipo, tantissimo... Questa breve flash si presenta come una sorta di scorcio, di piccola finestrella sulla tua vita e io in genere l'autobiografico lo detesto perché è davvero difficile da recensire, essendo così personale. In più, devo essere sincera, adoro le lettere e ne ho scritte tantissime, eppure difficilmente riuscirei a rendere pubblica su EFP una parte così intima, così delicata del mio essere, se fosse una lettere che ho già consegnato, come in questo caso (se invece fosse finzione narrativa, è ovviamente scontato). Ma credo anche che sia comunque un atto di coraggio, seppur lontano da un'indole come la mia, sicuramente molto schiva. Di questa lettera, comunque sia, ho apprezzato il susseguirsi molto vivido delle immagini, caratterizzate da un certo climax narrativo, quindi non mi sorprendo che il destinatario si sia sentito in qualche misura riportato indietro di quindici anni. Ho apprezzato molto questo passaggio: "Mi cullo al suono della tua voce e sto così bene che quasi non ascolto nemmeno, immersa come sono nel tuo mondo. Foto che ti rappresentano in così tante espressioni diverse: assorto, sorridente, stupito, una volta con le stampelle, e non posso fare a meno di rammaricarmi per quell’incidente anche se ora è passato… io non ero lì." Credo mi abbia colpito perché è una sensazione familiare, alquanto dolceamara, mi capita anche guardando le foto FB di amici che non vedo più: mi compiaccio dei loro traguardi e intristisco per i loro insuccessi, ma non sono lì. Non sono mai lì. L'impaginazione è pulita, il titolo coerente; il testo mi ricorda, in senso buono, un flusso di coscienza.
Desy

Recensore Master
01/12/19, ore 11:06
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio libero. Alla fine ho scelto questa flash perché ero troppo curiosa. Intanto, io non trovo infantile innamorarsi del proprio professore. Può succedere, se è bello, abbastanza giovane e simpatico. Poi questa storia non ha niente di infantile, anzi io l'ho trovata molto profonda, c'è uno struggimento interiore, un combattimento, perché è logico che la protagonista stia cercando in tutti i modi di trattenersi, perché sa che ciò che sta facendo è sbagliato.
A presto.

Recensore Master
17/11/19, ore 14:17
Cap. 1:

Ed eccomi qui per lo scambio del Giardino.
Non avendo mai guardato the Good Omens ho scelto come da te suggerito un original, ho scelto questa e che dire? non me ne sono pentita.
In quelle che sono poche righe hai espresso bene quello che tu devi aver provato ai tempi, il pensare a lui, girare e una volta arrivato al suo ufficio soffermarcisi proprio di proposito, notare tutti i particolari suoi e anche dell'ufficio e in particolare soffermarsi sulle varie foto dove lo ritraggono nelle varie espressioni, al punto pure di rammaricarsi per un incidente che pare avere avuto anni fa, in cui probabilmente lei manco c'era.
Mi è piaciuta molto, soprattutto come vengono descritti i vari particolari sia di lui che dell'ambiente circostante, poi ammetto mi ricorda un po' la mia situazione due anni fa alla scuola pomeridiana dove mi ero presa una cotta per il prof d'italiano, ma purtroppo non c'è più a scuola e non l'ho mai più visto, mi sentivo proprio come te.
Dai ora ti lascio, complimenti, continua così e alla prossima ciaoo.

Recensore Master
15/11/19, ore 07:21
Cap. 1:

Buongiorno.
Mi sono emozionato, leggendo.
Si nota che è una storia vera... e può capitare, anzi, capitano spesso queste situazioni... mi ha commosso particolarmente l'introduzione, ma solo dopo che ho letto il testo. Mi ha fatto maggior effetto :)

Recensore Veterano
14/11/19, ore 16:32
Cap. 1:

Chiedo venia.
Ho visto questa piccola storiella, tutta sola e senza recensioni. Ho ripensato a ciò che ti avevo detto e quindi eccomi qui.
Ta-daaaaa.
Recensione bonus.
Qui posso sbizzarrirmi un pochino di più perché non è prevista una cultura di fondo di ciò che sto leggendo.
Una ventata gelida di sentimenti giovanili, poco più che adolescenziali. L'ho praticamente letta d'un sorso, divorata con gli occhi come una succulenta pietanza servita in un periodo di dieta. Paradossalmente, però, la cosa che mi ha fatto più sorridere è la sinossi della storia, dove hai spiegato quanti anni ha questa lettera e quanti ne ha aspettati il suo destinatario prima di entrarne in possesso. Qui la sfumatura emotiva cangia completamente il suo colore, passando dal vermiglio passionale di una ragazza di vent'anni al tenue e opaco candore della nostalgica malinconia. Ogni tanto ci vuole un piccolo tuffo nel passato, principalmente per capire i passi che abbiamo fatto dove ci hanno portato. Mi viene in mente un parallelismo che, in realtà, non è che sia particolarmente calzante ma ne riprende lo stesso campo emozionale. E' un po' come riguardare le foto da bambini quando si andava in vacanza al mare, c'era sempre quella bambina a cui si tirava le trecce o che ci faceva i dispetti e tutt'ora, stupendoti da solo, ti ritrovi a pensare "chissà che fine ha fatto" per poi perderti con lo sguardo appeso chissà dove. Ecco, quel piccolo calore in petto è ciò che mi ha donato questa breve storia.

Mi è piaciuta molto, davvero. La sincerità che c'è dietro in particolar modo.

Grazie per avermi donato qualche minuto di piacevole lettura.

Ci leggiamo presto.