Recensioni per
Mechanical Toy Soldiers
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/03/22, ore 13:47

Ciao cara <3
Per una serie di problemi tecnici riesco ad accedere ad Efp e lasciarti la mia recensione solo oggi (per fortuna che gli appunti che avevo preso si erano salvati <3)
Io te lo ripeterò all'infinito ma adoro davvero tanto il tuo stile, perchè anche se questo è un genere che generalmente non leggerei me ne hai fatto interessare dopo poche righe grazie alla tua capacità di emozionare e catapultare chi ti legge sotto la pelle e dentro la mente dei tuoi personaggi. 
E' stata un lettura angosciante e claustrofobica, non lo nego, però continuava parola dopo parola completamente catturata dalla lettura e curiosa di capire i nuovi cambiamenti nella vita, anzi routine, di Hobi: il suo primo contatto con i coetanei, la sua tensione nel non sapere come comportarsi e poi quell'incontro con quel bambino dai capelli rosa, così strano e fuori posto, ma che sin dal suo ingresso in scena cattura completamente la sua attenzione.
Se ho tirato un sospiro di sollievo quando ho letto la parte in cui il nuovo e misterioso personaggio fa visita ad Hobi gettando le basi di quella che poteva essere un'amicizia, poche righe dopo mi è morso il respiro in gola nel leggere il criptico e macabro paragrafo finale, che mi ha davvero lasciata perplessa e scossa... e ovviamente curiosa di volerne sapere di più!
Se un giorno vorrai riprendere in mano questa storia sappi che sarò felicissima di leggerla <3
Alla prossima,
Mel

Recensore Veterano
17/01/22, ore 18:49

Ciao caraaa <3
Scusa l'immenso ritardo, purtroppo ho avuto un po' di pensieri ultimamente e non me la sentivo di leggere niente :(
Per fortuna la voglia è tornata <3
Sfogliando il tuo profilo mi sono imbattuta in questa originale che mi ha incuriosita non poco, nonostante si tratti di qualcosa di diverso da quello che di solito leggo!
Ma la lettura mi ha conquistato subito e ho divorato il capitolo in pochi istanti, davvero affascinata dal tuo modo abile di catturare non solo subito l'attenzione di chi legge ma di catapultarlo nel cuore della narrazione in modo crudo e reale, in questo caso quasi doloroso. Il modo in cui hai descritto l'ospedale e le sensazioni di Hoby mi hanno subito catturata, ho sentito quasi dei brividi e ho provato un'immensa pena e tristezza per la sorte del protagonista. Ho così tante domande e curiosità verso quello che potrebbe essere il passato o soprattutto il futuro di questo enigmatico personaggio intrappolato in una sorte tanto misera </3
Non vedo l'ora di fiondarmi sul prossimo capitolo e scoprirne un po' di più!
Un abbraccio,
Mel

Recensore Master
04/12/21, ore 23:30

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
Se dovessi riassumere questa storia in una parola, direi... Wow!!!
Sì, wow, perché è veramente scritta bene ed è scorrevole nella lettura. Perché è coinvolgente. Perché sei riuscita a descrivere bene la realtà di un reparto ospedaliero psichiatrico e l'hai fatto dal punto di vista di un ragazzino ricoverato lì. All'inizio non sveli chi è il protagonista, si capisce solo la realtà che lo circonda, ma poi si intuisce benissimo. Tragedia nella tragedia. Io ci ho lavorato in un posto simile e capisco bene come vivono i ricoverati. A volte te lo dico o nei momenti lucidi, a volte no, a volte lo intuisco da te... Ma posso dirti che è una prigione per loro, proprio quello che hai descritto tu.
Mi spiace che quel barlume di speranza sia morto. Ho una teoria in proposito. Il ragazzino dai capelli rosa era lui che si è suicidato annegandosi in una vasca e che si vedeva dall'esterno. Ma forse sto delirando anch'io. Oppure, la mia seconda opzione, è che sia un bimbo assassino che ha sterminato la sua famiglia e anche il ragazzino dai capelli rosa.
Cmq sia questa storia è bellissima nella sua follia e l'ho adorata, quindi grazie per averla scritta. Infiniti pollici in su.
Al prox scambio e scusami per l'enorme ritardo. Ciao, Chiara.

Recensore Master
07/11/21, ore 17:39

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero. Mi scuso per il ritardo.
La narrazione in prima persona ha reso ancora più coinvolgente il tuo scritto e davvero molto bello.
E il fatto che non ha nome, è ancora meglio perchè così ci si può identificare meglio nel bagagliaio.
Hai descritto veramente bene l'angoscia di questo protagonista, cosa vive e cosa p costretto a subire ogni giorno.
Odia tutto quello, ma è anche rassicurante. La morte di due genitori è già traumatica, ma essere stato lui a trovarli è tremendo. Ha visto l'assassino, ma non si sa perchè, non ha parlato e il caso è stato risolto con altro esito.
Mi sono chiesta... e se fosse stato lui l'assassino? È vero che ha visto un tizio fargli il segno di tacere, ma se fosse stato lui nella sua follia a vedersi e augurarsi da solo, di tacere? Avrebbe senso.
O forse sono impazzita anch'io con lui.
Cmq la sua vita ora è una routine e da lì non può scappare, almeno fisicamente, perché la mente... eh, quello è un guaio.
Grazie per la bella lettura, davvero, mi hai emozionata. Ciao e alla prox, Chiara.

Recensore Master
27/06/21, ore 15:09

Ed eccomi qui, seppure in un ritardo vergognoso, a lasciare la recensione per lo scambio libero del giardino.
Dopo un po' di indecisione ho deciso di continuare questa raccolta, ambientata in un ospedale psichiatrico, dove mi era piaciuto già il primo capitolo e devo dire che anche stavolta non mi sono pentita della scelta ^^.
Stavolta il protagonista lo troviamo praticamente bloccato a letto, ormai egli va a macchinetta, come un automa, come un robot, a quell'ora mangia, a quell'altra prende la medicina, e a quell'altra ancora dorme, una cosa triste ma che ormai è diventata la sua routine, come penso purtroppo succeda in queste situazioni.
Ma ecco che un giorno tutto cambia, quella routine prende un altra piega: infatti un ragazzo si avvicina a lui iniziando a parlargli, non si sa chi sia ma sembra volergli bene, sta un po con lui e gli promette che si rivedranno.
Ma...ecco che proprio al finale accade la cruda verità: quel ragazzo è morto, suicida o qualcuno lo ha ucciso? forse il protagonista stesso, questo non ci è dato saperlo, possiamo solo immaginarlo, in quanto, almeno per come ho interpretato io il tutto....è a libera interpretazione, lasciandoci comunque l'amaro in bocca.
Lo stile tuo è come sempre perfettamente scorrevole, non stanca mai, è vero ci sono molti dettagli su molte cose ma non per questo ti stanca, cosa che è difficile quando ci si sofferma molto, direi che è un tuo dono, bravissima Aivy <3 poi sei riuscita mettere la giusta angoscia che si può provare in un posto simile, complimenti. Errori di grammatica o di battitura non ne ho notati, perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo <3.

Recensore Veterano
20/06/21, ore 00:24

Ciao
Mi piace un sacco questo capitolo.
Molto introspettivo certo ma perfetto così. Non esageratamente lungo, un lessico appropriato catapultato il lettore in questo ospedale. In questo luogo in cui le persome vengono curate e guariscono o... Forse no. Forse è il cotrario. La sofferenza è solo un ciclo continuo, un limbo da cui non si esce mai. In cui la routine meccanica e apatica non fanno altro.che acuire il dolore della psiche, tormentata da quanto successo, dalla causa che proprio lì ci ha condotto.
E questi malati sono proprio i sodati meccanici. Quello che.entrano, quelli che già ci sono e passeggiano per i corridoi e quelli cje ormai hanno ceduto all"agonia che ha posto fine al loro tormento.
Ti faccio davvero ancora i miei complimenti e scusa per il ritardo.
Al prox scambio

CK

Recensore Junior
07/06/21, ore 00:51

Heyla, qui è Pok.
Che dire, brava come l'altra volta. Forse c'è qualche incongruenza di tempo verbale, da imperfetto a passato remoto, ma vedi te.
Mi piace come sta andando, strasmetti bene le sensazioni, hai un'ottima proprietà di linguaggio.
Mi spiace per il ragazzino, spero che nel continuo si comprenda bene la sua storia se farai un continuo.
Continua così e alla prossima.
Pok

Recensore Master
29/05/21, ore 17:39

Eccomi cara, scusa il ritardo gigante! ç_ç
Straniante, non saprei trovare parola migliore per descrivere questo capitolo. Straniante e onirico, di quella qualità che hanno gli incubi in cui il tempo è dilatato e condensato allo stesso modo. Ritroviamo il protagonista del racconto precedente e questa volta fa un passo in più nel suo percorso di cura? Redenzione? Non si sa, è tutto così rarefatto e noi come lui ci ritroviamo spaesati in mezzo agli altri malati (?) di questo strano istituto. La mia ansia sociale ringrazia! Capisco molto bene le reazioni di Hoby nel trovarsi tra quelle persone che non conosce. Ma poi c'è come qualcosa di sbagliato tra tutti quegli automi o soldatini meccanici come li hai chiamati tu. E qui apro una parentesi per dirti quanto stia apprezzando la scelta del titolo della raccolta e dei vari capitoli con questo fil rouge militaristico che li uniche. Insomma c'è qualcosa di diverso, qualcuno di diverso, Chim capelli rosa e personalità che non sembra spenta come quella degli altri. E' talmente inusitato e inaspettato che il povero Hoby ha una crisi di panico. Per poi risvegliarsi ed essere consolato da quello steso strano ragazzo. Ma poi ci lasci di nuovo spaesate sul finale. Cosa è successo? Chim è un fantasma? Una fantasia di Hoby? Si è suicidato prima o dopo? E l'istituto psichiatrico allora esiste o non esiste? Bellissimo, adoro restare spiazzata così!
Alla prossima cara!

Recensore Master
29/05/21, ore 01:03

Ciao cara, ecco buttarmi nella tua raccolta stile più nero-mistero, eccomi qui. Sei stata bravissima a svelare lentamente la trama, in un primo momento si pensa che il protagonista sia l'unico sopravvissuto ad un incidente stradale e che lo stiano curando, stiano facendo tutto il possibile per farlo stare bene, per aiutarlo. C'è difficoltà e sofferenza, ma focalizzate alla salvezza. Invece piano piano la mente del protagonista si schiarisce e noi vediamo meglio la scena. Non è un semplice ospedale, è un ospedale psichiatrico. Certe parole tecniche hanno aiutato a vedere la scena con un occhio diverso, i ricordi mostrano una realtà strana, scene traumatiche che non sembrano complete, c'è qualcosa che ci lascia con i dubbi e che ci lascia sospesi. L'atmosfera non è serena, la confusione della sua mente e del mondo esterno si uniscono.
Complimenti, un testo più concentrato che risulta molto efficace e perfettamente equilibrato.
A presto :)

Recensore Master
26/05/21, ore 12:55

Buongiorno! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Che dire... paradossalmente, questo capitolo riesce a parlare perfettamente per sé. Descrive perfettamente cosa succede, quando dopo un tempo che pare assurdamente infinito, sei rinchiuso in un posto dove questo: diventi apatico. Non ti importa quasi più di resistere a questo orrore monotono, tutto è uguale, tutto è statico, tutto è niente. Concisi e chiari perfino il discorso sull'inadeguatezza, sul disagio, diavolo, chi non si sentirebbe così dopo tutto questo? Eppure, nel bel mezzo del bianco nulla, spunta fuori questo misterioso ragazzo la cui esistenza viene descritta come un lampo di luce, come un rischiaramento di fronte a questa monotonia, ma che misteriosamente sembra conoscere il protagonista e viceversa, e il protagonista stesso sembra tenerci molto a lui. Ammetto, quest'aura di mistero ha un certo fascino nel tutto... sempre che non sia io la solita che non c'ha capito una mazza e si è persa qualche passaggio xD
Ci vediamo al prossimo scambio!
Rory

Recensore Junior
19/05/21, ore 16:25

Buonsalveh!
Spulciando nel tuo profilo questa storia ci ha incuriosite. 
Troviamo il tuo stile molto evocativo, durante la lettura siamo riuscite ad immaginare tutto ciò che accadeva. La scelta della seconda persona è davvero interessante. Potrebbe essere chiunque a narrare, una persona che conosce il protagonista o un suo parente. Qualcuno che non c'è più, ma che continua a vegliare su di lui. 
La storia è un po' enigmatica, non si comprendono bene le motivazioni per le quali il protagonista finisce in quella prigione, come da te chiamata. Continuando la lettura scopriamo che succede per un trauma subito, sembrerebbe per aver assistito ad un omicidio-suicidio. Supponiamo quindi sia in un istituto psichiatrico, dopo aver subito un crollo psicologico. Non si comprende bene a quali esami viene sottoposto. Non conosciamo bene il mondo della psichiatria (se psichiatria si tratta), ma più che esami abbiamo sempre pensato che si partecipi a sedute con qualche psicologo o psichiatra. Certo, le medicine non mancherebbero. Ma a che tipo di esami viene sottoposto? Forse è ambientato in un tempo più lontano, quando esistevano i manicomi, quando i pazienti diventavano davvero piccoli soldatini a cui fare, ad esempio, l'elettroshock? 
Se mai continuerai questa storia, spero che venga palesato il contesto della fanfiction, facendoci comprendere di più dove siamo e cosa sta vivendo il protagonista. :)
Il secondo capitolo è più movimentato, anche se, anche quello, è circondato da un alone di mistero. Il ragazzo dai capelli rosa è un allucinazione dovuta alle medicine? È qualcuno che conosceva prima di entrare lì? Qualcuno che non c'è più?
Alla fine del secondo capitolo il lettore rimane con molte domande alle quali spera che, un giorno, leggerà risposta. 
Sembrava che il protagonista non conoscesse il nome del ragazzo rosa, forse sempre per via di tutto ciò che ha attraversato, eppure alla fine pronuncia il suo nome, quando nella sua mente si palesa quell'immagine (un ricordo?). Molto bello però il contrasto fra quel luogo impersonale e freddo e quel sorriso "vispo" rivolto a lui! 
La storia riesce a catturare il lettore, cercando di capire cosa accade ed è ben scritta. Speriamo che la continuerai. :)
Una delle frasi che ci è piaciuta molto è stata: "Tanto, per quel che cambiava, trascorrere un nuovo giorno significava semplicemente udire le urla dei nuovi arrivati fino al loro spegnersi piano piano, come soffiando sulla fiammella di una candela quasi consumata, fino a sentire odore di fumo e vederlo salire piano nel buio.
La tua era già spenta, quante altre avrebbero estinto ancora?

Shoshin
(Recensione modificata il 19/05/2021 - 04:35 pm)

Recensore Master
18/05/21, ore 18:18

Ciao cara, eccomi per lo scambio. Sono approdata su questa miniraccolta anche perchè le tue os mi piacciono moltissimo. Questa è stata un vero pugno allo stomaco, angoscia, cinismo, dolore. Tutto è vissuto dal protagonista con una sorta di apatia e lo rovesci sul lettore con quella seconda persona in modo che possa vivere lui tutto ciò che a quanto pare il protagonista non è più in grado di provare. Inizialmente mi sono immedesimata nella vita di ospedale, i giorni sempre uguali a se stessi, la noia, il dolore, quelle flebo che sgocciolano in uno stillicidio nei tubicini attaccati al braccio (uno, due, tre...io avevo un intero albero!). Poi qualcos'altro mi ha messo sull'avviso: forse non è un semplice ospedale. E qui è stata tutta la tua bravura perchè pur rimanendo nel vago sei riuscita a farci addentrare in tutti l'orrore di una ckinica psichiatrica, di un protagonista che ha vissuto il trauma di una scoperta sconcertante e terribile (è davvero stato omicidio-suicidio o non è stato forse lui?). L'odore di mattatoio è quello che mi è rimasto impresso insieme all'espressione soldatini meccanici per indicare quelli che sono i pazienti di quella struttura, corpi che si muovono appunto meccanicamente senza più una volontà o un'anima. Complimenti davvero. Con te è sempre una garanzia di trovare una lettura interessante, ben scritta e curata! 

Recensore Master
18/05/21, ore 11:35

Buongiorno! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Che dire... molto probabilmente leggere qualcosa del genere di prima mattina mi ha in qualche modo aiutato ad entrare nel mood, dal momento che mi sento una morta vivente apatica e annoiata dalla vita, anche se qui... be', la cosa è più pesante. Si narra di un ragazzo - o una ragazza? La cosa è alquanto enigmatica a conti fatti, a meno che io non mi sia persa qualcosa, cosa che potrebbe benissimo succedere specialmente se sbadiglio o tre per due - che è praticamente scampato ad un assassinio nel quale ha perso la sua famiglia e non solo questo, ma ha praticamente assistito all'avvenimento, con quegli occhi! Ma per qualche ragione del fatto che non è data comprendere la cosa è stata archiviata come suicidio e il povero figliuolo è palesemente stato internato in un manicomio - o più che altro un ospedale psichiatrico - ma di quelli che sono veramente mal tenuti, mal gestiti e in cui nessuno ti tratta bene, ti vedono come un essere umano la cui dignità è persa, e anche tu sei perduto per sempre, perché imbottito come vieni ben presto la tua umanità si spegne e ti viene preclusa perfino la prospettiva di ammazzarsi che in mezzo a questo bianco inferno sembra essere l'unica possibile via di fuga oltre che una benedizione...
Potente, agghiacciante, deprimente e straziante nei minimi particolari, i miei complimenti. Alla prossima!
Rory

Recensore Junior
17/05/21, ore 12:22

Heylà qui è Pok che scrive.
Sono qui per lo scambio e ne sono molto contenta. Ho letto il primo capitolo e lo trovo ben scritto, coinvolgente, descrivi molto bene tanto da trasmettere la sensazione che descrivi.
ho un dubbio su una cosa "otto giorni su sette" credo sia un'esagerazione voluta quindi ho evitato di pensarlo come un errore.
spero continui questa raccolta che mi interessa molto.
complimenti e buona fortuna con il resto delle tue storie :D
Pok

Recensore Veterano
17/02/21, ore 00:03

Ciao
Eccomi per lo scambio. Come sempre le tue storie mi affascinano. Hai uno stile descrittivo che mi piace un sacco. Le tue storie sono sempre piene di sentimenti e si sentono sempre ogni sensazione. Poi sono sempre molto scorrevoli e piacevoli da leggere. Per questo mi fa piacere leggerti.

Una bella one shot. Drammatica forse ma bella.
Ogni volta è un piacere leggere storie scritte così bene. Soprattutto le tue, credo ormai di essere diventata una tua fan incallita. Continua così-

Buon lavoro=)

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