Buongiorno carissima,
mi ero promessa di tornare su questa fanfiction già settimana scorsa, ma avendo avuto i soliti mille impegni, ahimé, non ci sono riuscita. Ma eccomi qui per il nostro consueto scambio :)
Iniziamo con un bell'accenno al capitolo precedente. Killian è così sfacciato, che già lo adoro! E' entrato con l'idea di derubare il castello e si è trovato incastrato dal Re, ma soprattutto ad incastrare tutti quanti. Insomma, un risvolto davvero notevole che non mi sarei mai aspettata.
Ovviamente alla principessa questo non va giù. Lei vuole emanciparsi dal padre e rivendicare la sua indipendenza, perciò ritrovarsi legata ad un uomo, che per altro l'ha fronteggiata così spavaldamente, non è certo ciò che voleva.
C'è una cosa però in tutto questo che mi fa sorridere, nonostante lei cerchi di apparire sempre così risoluta e alla ricerca di una sua libertà decisionale, ancora si fa truccare e vestire dalle sue ancelle. E' un contro senso! Non tuo stilistico, ovviamente, ma suo caratteriale. Conoscendo Killian, potrebbe benissimo essere in grado di sottolinearle questo suo difetto in sua presenza. Sarebbe sicuramente una scena epica!
Ho apprezzato molto il lungo elenco di attività svolte dalla principessa perchè la rendono "adatta" alla vita di quel periodo. E' un particolare che inquadra bene sia il periodo storico in cui è ambientata la storia, ma soprattutto sottolinea la "fortuna" (o sfortuna, dipende dai punti di vista XD) di vivere in una famiglia assai agiata.
La descrizione dei professori, come sempre, è impeccabile. Quando ho letto che una sua prof conosce ben 14 lingue, te lo posso giurare, sono tornata indietro un paio di volte a ricontrollare la cifra quasi sicura di aver letto male. Ed invece no! Santo cielo, 14 lingue, beata lei! Io ne conosco a mala pena 4 e già mi definisco poliglotta XD
Non posso fare a meno di sorridere quando vedo Ariadna e Killian discutere "amabilmente" (sì, sono sarcastica!) tra di loro. Vi è sempre quel botta e risposta tipico di chi prima si odia e poi si scopre innamorato. Killian ha sempre quel tocco mascolino che tende a sfociare in lusinghe verso tutto il personale femminile. Mi piace come lei lo abbia rimproverato correggendolo circa il termine "serve", denota subito quanto lei sia poco "materiale" come persona. E' sì una principessa, ma non particolarmente viziata come molte. Il suo personale lo tratta come tale e non come un oggetto d'arredo e, visto il periodo vissuto, è piuttosto lodevole!
Il battibeccare tra i due prosegue con toni sempre più accesi, ognuno dei due rivendica la propria "importanza" a palazzo ricordando gli avvenimenti della sera precedente. Lei pensa di averlo in mano anche solo perchè è la principessa di quel castello; lui, al contrario, fa affidamento al fatto che lei non voglia rivelare al padre di aver tentato la fuga quella notte. Insomma, ognuno gioca sul punto debole dell'altro. Che romanticismo che vi è in tutto questo!
Finalmente arriva la distrazione che mette fine al loro diverbio. Ho adorato la descrizione che hai fatto della maestra di danza. Non sono una grande appassionata di danza, anzi, penso di essere piuttosto scoordinata a ballare, ma quel tono scherzoso che hai usato per descrivere la postura, il modo di parlare (quel tocco francese è la ciliegina sulla torta) e il vestiario della maestra... lo condivido in pieno!
Nonostante il fluire del racconto, riesci sempre ad inserire descrizioni che aiutano il lettore ad immaginarsi ogni singola scena, ogni personaggio e momento della vita della principessa. Questa tua dote l'adoro perchè non appesantisci minimamente la fanfiction, anzi rende la storia ancora più scorrevole alla lettura ed è MOLTO piacevole.
Come previsto, Killian non resiste e sente il bisogno di sbeffeggiare l'abbigliamento di Ariadna. Adoro tutte queste frecciatine :D
Mi piace come Killian sia un personaggio genuino, nonostante sia evidente che nasconda qualcosa. Però nella sua "segretezza" è molto sincero e risponde tranquillamente alle domande della principessa. Alla fine, come dice anche lui, non ha nulla da perdere.
La scena che segue l'ho ADORATA. Dunque, Killian deve insegnarle le tecniche di difesa personale, ma ha ragione lui quando le dice che bisogna prima essere allenati. Però approfitta sicuramente della sua posizione per impartirle una dura lezione: a lui non interessa che lei sia o non sia la principessa. Alla fine lui la tratta come tratterebbe chiunque altro. Anche quel suo modo schietto e audace di darle del tu, quasi un affronto se si pensa al periodo in cui è ambientato tutto... insomma, io sto Killian me lo mangio con gli occhi! In ogni caso nel suo essere scherzoso, irritante e, perchè no, intimidatorio, riesce ad impartirle una bella lezione di vita. Mai abbassare la guardia, bisogna allenarsi a testa bassa e ascoltare sempre chi ne sa più di te.
Il finale mi è piaciuto. Anche la principessa ha una amica fidata all'interno delle mura. Queste poche righe dedicate ad un sentimento così forte come l'amicizia, mi sono piaciute moltissimo. La sua ancella ha capito tutto e le è bastato un istante, il giorno in cui li ha colti in fragrante, per capire che sotto sotto...... beh, si sa, qualcosa in loro è scattato! Anche se nessuno dei due vuole ancora ammetterlo. "Chissà, magari è stato destino", o magari è stata la nostra bravissima Simona a rendere tutto ciò possibile!
Mi appassiono a questa storia sempre di più. Mi piace l'ambientazione e il periodo in cui è narrata. I personaggi sono tutti molto interessanti e originali nella loro storia.
Ho notato solo un banale errore di distrazione nella frase "Non dormo quasi MIA la notte".
Mia cara "destino", non vedo l'ora di poter proseguire la tua storia.
Alla prossima! |